Misty Hill GDR

My life is damned

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-chaos
view post Posted on 26/12/2011, 23:32 by: -chaos
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Lo sguardo di Alexandra continuava a vagare, freddo e razionale, tra Sam e quei due demoni che non volevano proprio togliersi dalla faccia quei sorrisetti beffardi, quasi loro si ritenessero i padroni del mondo.
Fremeva dalla voglia di sparare in fronte ad uno dei due per far fuggire l'altro, ma, se l'avesse fatto, avrebbe perso il lavoro per direttissima. Doveva giocarsi bene le sue carte.
Fu Sam, invece, a fare la prima mossa per portare fuori quei due. Ottimo. Se ora l'avessero ucciso, la ragazza l'avrebbe avuto sulla coscienza.
Rimase immobile a guardare uno dei due, quello spintonato da Sam, girarsi verso la porta ed uscire. L'altro fece per seguirlo ed Alexandra, suo malgrado, abbassò la guardia portando lo sguardo su Cheryl. Era corsa da Jake. Ottimo. Almeno lei era al sicuro, per il momento. Diede pure un'occhiata a Roy, il quale le fece cenno di guardarsi alle spalle, ma non fece in tempo. Si sentì come se qualcuno le stesse stritolando lo stomaco. Non lo diede a vedere mentre sentiva l'aria cominciare a mancarle dato che quella presa si era estesa pure ai polmoni. Si girò a guardare quel demone che sogghignava mentre teneva le mani in tasca. Fece un paio di passi verso di lui, ma non ce la fece a raggiungerlo. Si ritrovò a volare letteralmente oltre la porta ed andare a rovinare contro i mattoni dello stabile di fronte al locale dove lavorava.
Come cadde a terra il respiro le tornò e si rialzò imprecando nella sua mente come non mai. Quei due sapevano, come minimo, cosa le aveva fatto il torturatore infernale. Non a caso la stavano sbattendo di schiena qua e là, manco lei fosse la sfera di un flipper.
« Torna dentro... Prima che ti facciano... Davvero... Del male... »
Mormorò a Sam una volta che si fu rialzata, seppur dolorante. Il ragazzo accanto a lei poteva essere grande e grosso quanto voleva, ma non sapeva, come minimo, cosa fossero quei due energumeni. Uno dei due le si avvicinò e la prese per il collo stringendoglielo e lei, finalmente, potè estrarre una delle due armi che aveva tra la camicia ed i jeans. La puntò contro il petto di quellessere, ma non sortì nessuna reazione in lui.
Ormai priva d'aria, tolse la sicura e sparò, ma colpì solamente ad una spalla. Cadde a terra e riprese fiato.
« Le domande... Per favore... Falle dopo. »
Disse a Sam mentre, facendo leva su di un ginocchio e sul muro alle sue spalle, si rialzava, ma non osava minimamente rimettere in tasca l'arma che aveva in mano.
Il demone mostrò nuovamente i suoi occhi totalmente neri e la immobilizzò, con un gesto della mano, contro al muro alle spalle di lei per poi dirle che ora si sarebbe divertito sul serio.
« Non... Aspettavo... Altro... »
Concluse con il poso ossigeno che le affluiva ai polmoni a causa di quella presa psichica. Un sorrisetto beffardo dipinto in volto.
 
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