Misty Hill GDR

Alexandra Maya Cross

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view post Posted on 15/10/2011, 16:46
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Alexandra Maya Cross.

Nome: Alexandra. ... Alexandra e basta. Oh, diavolo! Possibile che vogliate subito tutta la nuda e cruda verità a prescindere da quello che penso?! Dannati pignoli che non siete altro. Okay, okay. Ho un secondo nome, ossia Maya, ma lo usa solamente mio padre e qualche mio informatore. Nessun'altro deve osare nominare quel nome in mia presenza se non con la mia approvazione. Mio fratello maggiore - Heath - mi chiama Apocalypse, ma solamente quando svolgo la mia mansione di hunter. Per il resto tutti mi conoscono come Al. Sì, pure il nomignolo mi ritrovo. Bah. Mio fratello non aveva proprio nient'altro di meglio da fare a quanto pareva.

Cognome: Cross. Letteralmente significa croce. Sai che bel cognome per una ragazza che crede solamente a quello che vede. Okay, okay, con calma. Credo ad esseri superiori, ovviamente, ma non sono di certo il tipo che si vede la domenica in chiesa o in chissà che altro luogo di culto religioso o affine. Non aspettatevi proprio ciò da me. Il mio cognome non è altro che una maledettissima condanna per il mio ego, per il mio orgoglio e, perché no, per il mio corpo. Non scherzavo con queste ultime parole. Non ci credete? Cavoli vostri.

Data di nascita: 31 ottobre 1987. Di conseguenza ho ben 23 anni, seppur, a volte, non sembri proprio che io abbia tale età.

« The secret side of me, I never let you see. »

Stato civile: ora immaginate quale può essere il mio stato civile, su! Siate creativi, mi raccomando! E' semplice! Sono single. Chi si metterebbe mai con una boia rattoppata come la sottoscritta? Nessuno, ovviamente, non che io cerchi qualcuno, eh! Con la mia vita correrebbe troppi rischi se non fosse come me, per non parlare che mio padre, se il fantomatico lui fosse un semplice umano, lo inquieterebbe a morte e lo farebbe scappare a gambe levate. Lui e la sua mania del: mia figlia non si tocca.

Professione: domanda di riserva? Non l'avete? Bah. Va bene, mi inventerò qualcosa... Vediamo... A parte che sono appena arrivata in questa cittadina, quindi ho trovato un "lavoro" come cameriera in un pub/tavola calda in città.
Come mai ho bisogno di un lavoro? Semplice. Ho bisogno di pagarmi da vivere e non sempre il mio "lavoro primario" ripaga e, di certo, sono troppo orgogliosa per chiedere qualche cosa a mio padre o a mio fratello maggiore. Io vivo per la caccia, altro che lavoro, ma, purtroppo, devo trovarmene uno.

« I'll stand my ground and never back down. »

Altezza: mi vedete, no? Chi osa solametne pensare che sono bassina, giuro che gli sparo in fronte senza pensarci su due volte. Sono alta ben un metro e settantadue. Guai a chi ha qualcosa da ridire al riguardo.

Peso: i cavoli vostri mai? Diavolo! Sono pur sempre una ragazza che vuole la sua privacy, maledizione! Peso circa sessanta chili, contenti ora? Pignoli che non siete altro.

Capelli: castani, decisamente scuri che, alle volte, sembrano quasi mori se non vi è unilluminazione decente. Sono mossi, ma, ad essere sincera, sono come una sorta di forma di vita a se stante rispetto alla sottoscritta, nel senso: potrei svegliarmi la mattina ed avere un cespuglio incolto da quanto sono mossi, oppure avere una massa di capelli lisci quanto quella di The Ring, non so se mi spiego. Che altro dirvi... Mi arrivano alle scapole e, praticamente mai, se non quando lavoro al pub, li lego in una treccia.

Occhi: come mio padre, ho gli occhi marroni, quasi neri. Non ho decisametne preso da quella boia che mi ha messo al mondo. Meglio occhi scuri che azzurri da angioletta del cavolo.

Segni particolari: domanda decisamente ostica. Da dove comincio? cominciamo con la parte semplice: la catenina che porto sempre al collo. Ad essa sono annesse due tre targhette da militare: una di mio nonno, una di mio zio e l'ultima di mio padre. Mai mi separo da quella catenina.
Ora passiamo al lato "fisico" dei segni particolari. Cominciamo da ciò che si nota eccome: la carnagione mortifera. Sono anemica e, di certo, non posso farci nulla se non combattere tale malattia come meglio posso.
Ho una piccola cicatrice sulla spalla destra dovuta ad una caccia riuscita male in partenza, ma tale cicatrice è totalmente rimarginata rispetto a quella che mi percorre prepotentemente la schiena per tutta la sua lunghezza partendo dalle scapole sino alla vita. Tutta opera del demone al quale sto dando la caccia da anni. Tale cicatrice non ne vuol sapere di lasciarmi in pace. E certo. Me l'ha rattoppata mio fratello maggiore e, ve l'assicuro, non era messo meglio di me quando mi ha ricucita senza anestesia o pagliativi vari per non farmi sentire il dolore.
Il lato pratico dei miei segni particolari sono le due armi che porto sempre con me, ossia la Silent Force e la Babylon. La prima è un'arma prettamente per gli scontri nella "media", mentre l'altra è per gli incontri ravvicinati, i quali, di certo, non consiglio a nessuno. Tali armi le tengo sempre e comunque o nelle tasche posteriori dei jeans - se ho la possibilità di coprire i calci di esse con facilità - o tra i jeans e la giacca - o camicia, o maglia, o felpa; vedetela come volete -.

Abilità: sarò breve e concisa, anche eprché, come minimo, vi sto annoiando a morte con tutto ciò che mi riguarda. Ecco a voi le mie abilità:
• utilizzo di armi da uoco e da taglio;
• ricerca di informazioni - tramite internet o sistemi informatici - avanzata;
• tecniche di autodifesa decisamente provate più e più volte;
• attitudine alla vendetta, purtroppo.

« Someone save me from the hate. »

Biografia: come vi dicevo sono nata la notte delle streghe, dei demoni, dei licantropi, dei vampiri e dei mutaforma. Buh! Se vi siete spaventati per così poco, allora, per cortesia, non leggete oltre. Non voglio traumatizzare altra gente, oltre a spezzare il leggero equilibrio della vostra mente che, personalmente, non so quanto sia propensa ad accettare il sopranaturale.
Tornando a noi... Quella boia che mise al mondo mio fratello e me abbandonò la famiglia quando scoprì che esisteva un lato oscuro della forza che la affascinava maggiormente della sopravvivenza da comune umana accanto ad un hunter in piena regola. Venne rinvenuto il suo cadavere un anno dopo. Allora avevo sei anni. Mio fratello Heath - ha quattro anni più di me - fece di tutto per farmi levare dalla testa quella dannata immagine di una donna bionda, dal corpo straziato, il quale era sommerso da un lago di liquido denso di un rosso scuro. Jack lo squartatore non avrebbe potuto fare una scena migliore. Seh. Faccio tanto la dura, ma quell'immagine mi tormentò per tutta l'infanzia e l'adolescenza.
Passai l'adolescenza senza instaurare nessuna sorta di rapporto umano, bensì imparai l'arte della caccia da mio padre e da mio fratello maggiore. Loro la ritenevano una cosa... Necessaria. Così la definiscono anche oggi. Frequentai la scuola di quella cittadina vicina a Cabot Cove - sì, la città conosciuta per Jessica Fletcher - senza interagire più del dovuto con nessuno dei miei compagni e dei miei professori. Una volta diplomata mi sentii libera da una costrizione non indifferente: i rapporti umani obbligati da una maledettissima stanza che dovevi per forza condividere con altre venti persone - quasi tutte di sesso maschile - che erano nettamente più interessate al tuo lato B che alle formule matematiche del giorno.
Fu così che cominciai a cacciare in solitaria. Ove l'oscuro chiamava io accorrevo in sella al mio prode destriero: una harley nera, regalo di mio padre e di mio fratello per il diploma - che in realtà pagai in parte pure io, ma non mi importò poi più di tanto -. Tutto ciò continuò fino a quando un demone quasi non mi ammazzò squarciandomi la schiena. Mio fratello mi affiancò per un paio di mesi, poi decisi di mollarlo. Avevo trovato il demone che aveva prima soggiogato quel boia che mi aveva messo al mondo, per poi squartarla viva. Volevo vendetta. Non per lei, ovviamente. Per la mia infanzia violata da quella scena raccapricciante. Rischiai veramente di rimanerci secca, ma poco mi importò e, alla fine... Ta-daaan! Eccomi qua a Misty Hill a rompere le uova nel paniere. Fungo, di giorno, da barista in un pub da queste parti, come vi accennavo prima. Abito in un motel dato che non posso, ancora, permettermi una casa. Di notte che faccio? Gioco a Guitar Hero. Secondo voi? Un attimo di elasticità mentale, per favore! Vado a caccia. Voglio che quel boia sappia che lo sto cercando. Per questa volta voglio essere io il cacciatore invece che la preda, dannazione.

« When darkness comes I'll light the night with stars.
Hear my whispers in the dark.
»

« Hunter. »

CODES AND GRAPHIC BY -chaos • PRESTAVOLTO Lindsey Shaw • QUOTES BY Skillet
 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 15/10/2011, 16:57




*_* di nuovo benvenuta! La storia mi piace molto!!!!
 
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view post Posted on 15/10/2011, 17:04
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GraSSie mille cara. *^*
 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 15/10/2011, 17:10




Ma prego!!! ^^
 
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view post Posted on 15/10/2011, 17:37
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WaaaH! *^* Non vedo l'ora di farla vagare nel gdr. *^*
 
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Lorelay
view post Posted on 3/11/2011, 17:18




è accettata? potrà vagare? chaosina <33 >.<
 
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Bet Grave
view post Posted on 3/11/2011, 17:27




Ma ovvio!!!! Può vagare quanto vuole e dove vuole e con chi vuole!!! XD a lei la scelta basta solo scrivere in avvisi di ruolo ;)
 
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Lorelay
view post Posted on 3/11/2011, 17:42




CITAZIONE (Bet Grave @ 3/11/2011, 17:27) 
Ma ovvio!!!! Può vagare quanto vuole e dove vuole e con chi vuole!!! XD a lei la scelta basta solo scrivere in avvisi di ruolo ;)

:wub: ohhh glielo dico XD siamo due tardone :cry:
:lol: :lol: tnx <3
 
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Bet Grave
view post Posted on 4/11/2011, 11:06




si!!! Io pensavo l'avesse già capito :P andate tranquille e ruolate! :wub:
 
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8 replies since 15/10/2011, 16:46   111 views
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