Misty Hill GDR

Incontro divino (III)

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Aniel Seraph
view post Posted on 18/7/2011, 16:13




Continua da qui.


Aniel osservò il mare burrascoso come se volesse scorgervi qualcosa tra le onde. Nessun'anima viva si sarebbe comunque azzardata di imbarcarsi con quel tempo. Il guardiano del faro lo conosceva anche lei, un tipo taciturno, da tutti considerato il pazzo del villaggio. Semplicemente era un uomo terrorizzato a morte, o almeno così supponeva l'angelo serafino.
La sua attenzione fu quasi subito ed inspiegabilmente attratta da un suono sinistro che vibrò nell'aria per qualche istante. Aniel si voltò di scatto verso ovest, dove sorgeva l'antico monastero. Non era una mera impressione la sua, bensì una certezza. Qualche cosa sembrava averle chiamate. Volse quindi lo sguardo verso la dea, certa che anche lei avesse udito quella sorta di chiamata.
Molte volte era stata su quella scogliera a meditare ma mai aveva sentito cose del genere, tuttavia conosceva la storia di quell'edificio decrepito ed l'alone sinistro che aleggiava attorno ad esso pareva confermare ogni diceria.
- Io non so te, ma non credo affatto alle coincidenze. - il fatto che l'angelo e la dea fossero lì in quel momento e quella strana chiamata dovevano essere strettamente collegate. Qualcuno le stava aspettando.

 
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Brigit Pierce Salvatore
view post Posted on 20/7/2011, 12:54




Qualcosa alla Stormy Coast non quadrava.
Brigit riusciva a sentirlo chiaramente, la natura era in scompiglio per qualcosa che si doveva verificare di lì a breve tempo.
Poi accadde ciò che nessuna delle due ragazze si aspettava: qualcuno le stava chiamando. La dea girò la testa guardandosi alle spalle.
Quella specie di richiamo proveniva dal monastero che si trovava sulla osta frastagliata a picco sul mare.
- No Aniel, direi che questa non può essere definita una coincidenza - Sussurrò la dea avvicinandosi alla porta che lentamente iniziò ad aprirsi.
- Sembra che ci vogliano accogliere - Disse sovrappensiero.
- Io direi di non farli aspettare oltre - Brigit però non aveva la minima idea di quali esseri si trovassero all'interno di quel luogo dapprima sacro, ora maledetto: infatti aveva sentito parlare di un monaco che, in preda alla furia, o meglio come posseduto, aveva trucidato tutti i suoi confratelli e poi era stato impiccato all'albero che si trovava proprio davanti alle due donne.
Che fosse stato proprio quel monaco a chiamarle!? Brigit aveva tutta l'intenzione di scoprirlo.
 
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Aniel Seraph
view post Posted on 24/7/2011, 14:02




Man mano che le due donne si avvicinavano cautamente al Monastero posto sull'altura ad ovest, il brusìo si faceva sempre più distinto ed insistente.
La coltre di nebbia come sempre avrebbe impedito a chiunque di poter scorgere anima viva, ma entrambe sapevano che in quel luogo stava avvenendo qualcosa che un occhio umano forse non avrebbe mai potuto scorgere; con o senza nebbia.
- Non ci posso credere... - sussurrò il serafino, quando furono oramai a poche decine di metri dal vecchio Monastero diroccato. Immaginava che anche la Dea, forse meglio di lei, riusciva a vedere ciò che si stava muovendo tra la nebbia.
Una lunga processione formata da figure incapucciate vestite di scuro, si stava muovendo lentamente verso di loro. Preghiere... Ecco cos'era quel vociare sommesso che arrivava alle orecchie delle due ragazze.

 
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Brigit Pierce Salvatore
view post Posted on 26/7/2011, 17:36




Qualcuno dietro le due ragazze si era messo a vociare.
- Ma che diavolo... - Anche se di diavolo in questo caso non si poteva di certo parlare: infatti davanti a loro si stavano radunando in fila dei monaci incappucciati.
- Ma questo monastero non era stato abbandonato!? - Brigit si rivolse in modo retorio ad Aniel.
Sapeva benissimo infatti che quelle non erano altro che le anime dei defunti monaci che una volta abitavano quell'edificio, gli stessi uccisi da quel monaco pazzo.
Ma perché le avevano chiamate? Non sembravano per niente dei mostri rilasciati da Hope, anzi.
Per la prima volta da quando era in quel luogo la dea riusciva chiaramente a vedere del bene in quelle povere anime che forse non avrebbero mai trovato la pace, almeno fino a quando Misty Hill non fosse stata "bonificata".
Brigit decise di fare un passo avanti nella loro direzione, cercando di parlare ad uno di questi.
- Voi ci avete chiamato...che cosa volete da noi? - Il monaco per tutta risposta indicò l'interno del monastero.
- Trovate il libro e troverete le risposte. Ma state attente, niente è come sembra - Fu tutto quello che disse.
La dea lanciò un'occhiata al serafino annueno, dovevano agire.
 
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Aniel Seraph
view post Posted on 30/7/2011, 16:23




Aniel restò in ascolto senza fiatare e analizzò mentalmente le parole dello spirito.
Libro: quale libro? Dove? Dove dovevano cercarlo? Niente è come sembra: ma riferito a cosa? Al libro, sicuramente. Chissà cosa doveva celare di così importante e pericoloso...
Qualcuno, però, arrivò in soccorso delle due donne rispondendo ad almeno una delle domande che si era posta Aniel. La processione di monaci passò loro a fianco, superandole e dirigendosi verso l'imponente quercia che pareva fare da sentinella al vecchio monastero.
Su uno dei rami nodosi stava appesa al cappio un'altra figura, anch'essa vestita di nero e col volto coperto da un cappuccio.
- Sai cos'è accaduto qui, circa vent'anni fa? - chiese l'angelo serafino a Brigit senza staccare gli occhi dall'uomo che penzolava impercettibilmente a pochi metri da terra.
- Tutto ci riconduce nuovamente alla Revenge, a Hope... - aggiunse infine, abbassando ulteriormente il tono di voce, che le morì sulle labbra non appena scorse la figura appesa alzare lentamente un braccio e indicare con un dito il monastero. Che si trovasse lì dentro, il libro che il monaco aveva accennato poc'anzi? Aniel formulò la stessa domanda alla Dea. Era pronta a scommettere che anche Brigit era del suo stesso avviso: ovvero entrare in quel luogo dimenticato da Dio e dagli uomini e vederci chiaro una buona volta.



Edited by Aniel Seraph - 31/7/2011, 10:42
 
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Brigit Pierce Salvatore
view post Posted on 31/7/2011, 10:55




Che cosa era accaduto in quel luogo vent'anni fa!? Si, Brigit si era informata su quegli avvenimenti. Aveva fatto alcune ricerche su Misty Hill e si era meravigliata del fatto che a partire dal 1987 era sceso l'Inferno a Misty Hill.
- Si, ne so qualcosa...anche un luogo di Dio può essere contaminato dal Male a quanto sembra...mi domando perché il tuo "capo" non abbia ancora fatto nulla - Sussurrò senza ombra di disprezzo nelle parole: una volta la Dea si era trovata ad aiutare il dio cristiano anche se era una cosa ritenuta "peccato"...ma in quel caso dovevano mettere da parte la morale per un bene superiore: la salvezza dell'umanità.
Brigit fu poi costretta a volgere lo sguardo verso la figura appesa al ramo dell'albero che stava puntando il dito verso il monastero.
- Più chiaro di così si muore..dobbiamo andare nel monastero..ma stiamo attente, quello appeso dovrebbe essere, se non erro, colui che ha ucciso tutti quei monaci...fidarsi è bene non fidarsi è meglio - Disse avvicinandosi alla porta dell'imponente edificio.
Non appena entrarono al suo interno però la porta si chiuse alle loro spalle scomparendo in seguito dalla loro vista.
- Ecco...suppongo che non potremo uscire di qui almeno fino a quando non avremo trovato il libro - Con la coda dell'occhio la dea vampira notò una luce in fondo al corridoio che scendeva verso il basso.
- Seguiamola Aniel! - E mentre l'oscurità tornò ad avvolgerle Brigit sperò con tutta se stessa che Hope non avesse in mente un altro dei suoi giochetti.
 
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Aniel Seraph
view post Posted on 24/8/2011, 17:12




Il Serafino ancora non aveva avuto la sfortuna di rientrare nei piani di Hope e a dire il vero sperava che ciò avvenisse il più tardi possibile, in primis per preservare quel corpo in prestito e la vita dell'anziana che le era stata affidata da Kyra stessa. Senza esitare, però, le due donne seguirono la scia lasciata dalla pallida luce. Percorsero al buio il lugubre corridoio sino ad imboccare una stretta scalinata a chiocciola. Durante la loro discesa, Aniel sfiorò coi polpastrelli la parete in pietra umidiccia con la speranza di poter captare qualcosa dal passato, presento o futuro, che potesse venir loro in aiuto. Fu tuttavia costretta a ritirare all'istante le dita; troppo odio, rancore, infinita paura e altre sensazioni tanto indescrivibili quanto terribili. Nessun indizio dunque che riguardasse direttamente il famigerato libro.
- Temo che abbiamo una sola scelta, a questo punto- disse l'angelo, una volta trovatesi faccia a faccia con una piccola porta in legno.
No, non avevano altra scelta se non quella di varcare la soglia sconosciuta e sinistra. Aniel aveva seguito la luce per il solo motivo che, ingenuamente e data la sua natura, aveva codificato come un aiuto piuttosto che una trappola. Tuttavia era pronta ad ogni evenienza. Abituata com'era, essendo un angelo minore, a combattere in prima fila nella sesta legione del Paradiso comandata da Raphael, Aniel scardinò la porta ed entrò per prima, preservando in questo modo la Dea da eventuali ed improvvisi attacchi.
Brigit, in ogni caso, se la sarebbe cavata anche ad occhi chiusi, ma Aniel era un soldato lontano da Casa, privo di una guida. Si sentiva fuori luogo, spaesata: aveva un forte bisogno di trovare un punto di riferimento. Qualcuno da cui dipendere, a cui obbedire e da difendere. La Dea vampira era una presenza vagamente simile a quella di Raphael, questo le bastava.
Come sperava, oltre la porta non stava ad aspettarle nessun essere malintenzionato, nè tantomeno Hope. Aniel si spostò di lato per far passare Brigit e scrutò attentamente la stanza. Di modeste dimensioni, priva di finestre ed apparentemente di altre vie d'uscita, sembrava essere una sorta di studiolo o archivio. I due scaffali alle pareti laterali erano ben forniti di libri e manoscritti antichi, ma ben conservati. Alla parete frontale stava appeso un arazzo raffigurante la Trinità. Aniel, prima d'ogni altra cosa, notò quel particolare ed abbozzo subito una riverenza, quindi tornò a posare lo sguardo indagatore davanti a sè. Quasi a ridosso della parete frontale uno scrittoio anch'esso traboccante di libri e pile di fogli ingialliti era illuminato da una candela.
L'angelo serafino istintivamente si avvicinò allo scrittoio per afferrare il lumino, immaginando già di dover passare in rassegna ogni volume, quando la sua attenzione e quella di Brigit furono attirate da un gemito proveniente proprio dallo scrittoio stesso. Dopo essersi scambiate uno sguardo d'intesa, Aniel si sporse verso il basso ed accostò la fiammella tremante sottò la scrivania. La candela illuminò a sorpresa un uomo minuto, in carne ed ossa, vestito tale e quale agli spiriti trovati fuori dall'edificio, si nascondeva il viso con mani le quali impugnavano ancora un pennino.
- Chi sei? - Aniel proferì l'unica domanda che le venne in mente. La più patetica e allo stesso tempo la più azzeccata.
- Io?! Voi piuttosto chi siete! Vi prego, in nome del buon Dio, abbiate pietà! DiteLe che l'ho quasi terminato. Mancano solo due pagine! - nel proferire tali parole, il piccolo monaco amanuense allungò l'indice sporco d'inchiostro ed invitò le due a guardare sopra lo scrittoio.
- Verificate voi stesse, se lo desiderate, non sto dicendo menzogne! - detto questo, ritirò la mano per andare a stringere con forza il crocifisso che teneva al collo. L'angelo serafino sorrise bonario: quel monaco, oltre a non essere uno spirito come quelli incontrati poco prima, era tutto fuorchè malvagio. Tuttavia possedeva un'aura strana, come se quell'anelito arcano che teneva in vita quelle membra non gli appartenesse più da molti secoli oramai.



Edited by Aniel Seraph - 24/8/2011, 20:02
 
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Brigit Pierce Salvatore
view post Posted on 7/9/2011, 22:17




Quella strana luce potrò i due esseri soprannaturali in una specie di stanza buia, sommersa di libri. La ricerca sarebbe stata ardua soprattutto perché la dea non aveva la minima idea da dove iniziare.
Tuttavia l'attenzione di Aniel prima e di Brigit dopo venne attirata da un movimento vicino ad un tavolo.
Un monaco le stava fissando con gli occhi colmi di terrore. Credeva davvero che loro due fossero degli emissari di Hope?
- Buon uomo non dovete temere, noi non siam state mandate da Lei - E con quel termine si riferiva a Hope - State calmo, non vi vogliamo fare del male - Tuttavia quando quella strana presenza, che era sì viva ma sembrava essere rimasta in vita più del dovuto, mostrò loro il compito che gli era stato affidato da Lei, la dea guardò l'angelo serafino ed avvicinandosi a lei le sussurrò.
- Forse sarebbe meglio lasciargli finire queste due pagine e poi prendere il libro. In questo modo sapremo con esattezza che cosa sta tramando Hope, non trovi? - Le disse volgendo poi lo sguardo verso l'uomo che nel frattempo era tornato a scrivere.
Brigit lanciò da sopra la sua spalla un'occhiata al manoscritto: doveva essere molto antico visto che le pagine erano ingiallite tuttavia non furono le pagine a colpire la dea, ma il modo in cui scriveva l'anziano monaco.
Questo infatti stava scrivendo in enochiano, la lingua degli dei, conosciuto anche come il linguaggio degli angeli. La lingua era rappresentata da 49 chiavi e 1000 distinte parole oltre a numerosi nomi di angeli. La lingua inoltre serviva ad invocare gli angeli ed a comunicare con loro. Brigit fece cenno ad Aniel fi avvicinarsi così da vedere ciò che aveva appena scoperto.
Qualunque cosa stesse architettando Hope, non prometteva niente di buono.
 
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Aniel Seraph
view post Posted on 19/9/2011, 14:08




Non appena il serafino aguzzò la vita e comprese ciò che il monaco stava trascrivendo con cura maniacale, Aniel sbiancò in volto. Conosceva benissimo quella lingua, da sempre. Era la lingua attraverso la quale lei i suoi fratelli comunicano tra loro, quando non si servivano dei corpi umani.
- Ma cosa...? - non formulò la domanda intera, agli occhi del monaco le due donne dovevano essere emissari di Hope, non estranee all'oscuro di tutto.
Aniel restò con gli occhi puntati sul libro e non senza timore prese a leggere col pensiero ciò che vi era scritto. Alcune parole avevano strane flessioni, non era l'enochiano che lei era solita parlare, bensì una versione ancor più remota di quella che conosceva. Si trattava di una descrizione dettagliata su come evocare entità sconosciute ed antiche, angeli mitologici di cui aveva sentito soltanto vagamente parlare. Angeli legati alla caduta di Lucifero, i quali avevano tradito la Luce e si erano votati alle Tenebre. Gli stessi angeli che Michele e Raffaele avevano sconfitto ed ucciso.
Che cosa aveva intenzione di fare Hope? Le ultime parole di Tamara risuonarono nella sua mente: "guai per l'umanità intera, se Pandora troverà il modo per aprire il vaso!" Che Hope avesse finalmente trovato il modo? Di una cosa fu certa Aniel: quel libro non doveva cadere nelle mani del Male.

 
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Brigit Pierce Salvatore
view post Posted on 2/10/2011, 19:26




I due esseri soprannaturali dovevano fingere di sapere ciò che il monaco stava scrivendo per Hope, il Male in persona.
Tuttavia la Dea aveva notato che c'era qualcosa che non andava in quella scrittura. Era sì enochiano, ma molto antico.
Avvicinandosi al monaco vide una frase che le fece intuire quale fosse il vero piano di Hope.
- "E si spalancheranno le porte dell'Averno, riversando sulla Terra tutti i mali contenuti nel vaso. Pandora avrà il potere di distruggere ogni cosa". Oh accidenti - Sussurrò guardando Aniel.
- Dire che siamo nei guai adesso è dire poco! Se Hope riesce ad avere il libro, riuscirà a distruggere il mondo - Proprio in quel momento il monaco finì di scrivere le ultime righe.
- Ecco, dopo quasi cento anni ho finito. Adesso sono libero - Porse il manoscritto all'angelo e subito dopo scomparve nel nulla.
Per quanto lo riguardava aveva svolto egregiamente il suo compito, ma d'altro canto per Brigit e Aniel quello era solo l'inizio.
- Dobbiamo uscire di qui il pià velocemente possibile e, anche se è difficile, non dobbiamo farci scoprire da Hope - Già, sarebbe stata un'impresa impossibile.
Hope aveva la facoltà di vedere tutto e tutti ma forse c'era una possibilità.
- Aniel, dobbiamo cercare di schermarci. Forse in questo modo lei non ci vedrà -
 
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Aniel Seraph
view post Posted on 4/12/2011, 10:31




Il libro che Aniel si ritrovò tra le mani e le parole incalzanti della Dea rischiarono seriamente di farla cadere nel panico. Il serafino spostò lo sguardo velocemente dalla donna al manoscritto, quindi annuì più volte dirigendosi verso l'uscita per cingersi a ripercorrere il tragitto a ritroso.
- Non c'è tempo! - esclamò quasi spaventata, prima di allungare una mano e posarla sulla spalla di Brigit.
L'istante successivo si ritrovarono all'aperto, a qualche decina di metri dal titanico e sinistro Monastero. Il vento era più che mai furioso e sembrava volerle ferire e schiaffeggiare.
Infine le due donne si guardarono negli occhi e senza perdere altro tempo si concentrarono profondamente per potersi schermare. Forse per Brigit sarebbe stato più semplice, ma Aniel avrebbe dovuto sprecare gran parte della propria energia, a scapito dei propri poteri che comunque a nulla sarebbero serviti contro Hope.

 
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Brigit Pierce Salvatore
view post Posted on 19/12/2011, 21:25




Brigit annuì alle parole di Aniel: sapevano entrambe che Hope si trovava nei paraggi del monastero e dovevano trovare un modo veloce ma soprattutto efficace di proteggersi a vicenda.
Così la dea, recitando una formula nell'antico idioma gaelico, creò una barriera non solo intorno a se stessa, ma anche intorno al serafino tuttavia Brigit era sicura che niente avrebbe di certo fermato Hope.
Ed infatti di lì a poco qualcosa accadde. Quello stesso frate che aveva scritto quel tomo, apparve davanti alle due iniziando a ridere sommessamente.
- Credevate che fosse così facile trovare un modo per mandare all'aria i miei piani? Mi dispiace per voi - Disse una voce che Brigit conosceva benissimo.
- Hope... - Sussurrò guardando poi il libro che aveva tra le mani Aniel. Improvvisamente un'idea prese forma nella mente di Brigit che con un gesto della mano gettò per terra il manoscritto.
- Non toccarlo più Aniel! Quel libro è maledetto! - Urlò.
- Troppo tardi, voi avete messo il naso in faccende che non vi riguardavano, e adesso ne pagherete le conseguenze...con la vita! - Hope riprese le sue sembianze da bambina malefica sorridendo ingenuamente - Di qui a poco inizierete a sentirvi deboli e a marcire dall'interno, questo..a meno che non riusciate a trovare un antidoto! -
 
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Aniel Seraph
view post Posted on 22/5/2012, 19:58




Nonostante le parole di Hope, che finalmente ebbe l'onore di vedere coi propri occhi per la prima volta, e le grida di Brigit, Aniel non abbandonò la presa dal libro che anzi strinse tra le sue braccia con più forza.
Qualcosa non quadrava. Quel libro era stato scritto per un motivo ben preciso e di certo non era un semplice tranello per incastrare l'angelo e la dea. Ma perchè Hope non lo prendeva e fine della storia?
Aniel scrutò attentamente il Male nei panni di quella bambina e poco a poco comprese.
Hope voleva far credere loro che il monaco con cui avevano parlato poc'anzi era lei... Che tutto era stata una farsa per farle cadere in trappola. Ma entrambe le donne sapevano distinguere un'anima, come quella che avevano incontrato nel monastero dall'abominio della natura che era Hope.
- Un antidoto? - possibile che Hope fosse così benigna? Perchè dar loro la possibilità di vivere?
- Si vede che non mi conosci abbastanza, angelo! - sogghignò la bambina, che doveva aver letto il suo pensiero. - Sai, adoro giocare. Ed i miei giocattoli siete voi. Perchè rompervi subito?
Hope sorrise malvagiamente ed entrambe le donne furono costrette ad inginocchiarsi al suolo a causa dei dolori lancinanti che aveva preso a torturare i loro corpi mortali.

 
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Brigit Pierce Salvatore
view post Posted on 15/6/2012, 09:30




- Giocattoli?! - Nonostante il dolore lancinante, la dea alzò lo sguardo verso Hope - Pensi che tutto questo sia un gioco vero? Ti diverti a far soffrire le persone ma poi rimarrai SOLA! - A quelle parole Hope fece un passo indietro e Brigit se ne accorse. Ora sapeva benissimo dove colpire.
- Parli proprio tu di solitudine Dea? Tu che per centinaia di anni hai vagato da sola, senza nessuno che tenesse a te? -
- Ti sbalgi, avevo mio padre e le mie sorelle! E ora ho un marito ed una bambina - Gli urlò contro la dea.
- E Damon è qui a salvarti? Io non lo vedo da nessuna parte. Ma il vostro amore non era eterno? Se uno soffre anche l'altro doveva sentirlo - Hope in questo caso aveva ragione ma c'era un motivo ben preciso per cui Damon non poteva sentire il dolore di Brigit: la dea infatti si era schermata. In questo modo il marito si sarebbe preso cura della loro bambina.
Brigit, in preda ad un dolre ancora più forte voltò lo sguardo verso Aniel, anche lei piegata in due.
"Aniel so che puoi sentirmi, devi cercare di arrivare alla porta il più in fretta possibile. Trova un antidoto, di Hope me ne occupo io! VAI!" E mentre le diceva questo, si scagliò contro Hope per distrarla.
 
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13 replies since 18/7/2011, 16:13   127 views
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