In profondità ( parte II )

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Ma quindi Hope è una aggressiva? Questa la domanda che Kelley pose a Lana. Come poteva lei spiegare come fosse Hope?!
La Guardian ripensò all'episodio della chiesa che aveva coinvolto non solo lei ma anche Endymion e i suoi amici.
Rammentò la perfidia di Hope che si era divertita a giocare con le loro menti e con le loro vite..tuttavia ricordò anche la visione che ebbero del passato di Hope, di come fosse stata messa al rogo, della cattiveria e dell'indifferenza degli abitanti di Misty Hill che avevano condannato una bambina.
C'era forse da capire ciò che Hope stava facendo agli abitanti della città?!
Persa in queste riflessioni Lana sospirò guardando Kelley che sembrava aver avuto un capogiro o almeno così le rispose l'amica.
- Diciamo che Hope non è una tipa con cui prendere thé e biscotti è più una tipa da "do il tormento a tutti coloro che hanno messo piede a Misty Hill" tuttavia credo che in Hope si celi ben altro che questo. Certo non ti dico che non è colpevole per ciò che ha fatto però anche gli abitanti hanno contribuito e parecchio aggiungerei - Mentre Lana diceva queste parole, arrivarono all'Arcane Emporium in cui tutti gli oggetti magici erano esposti in vetrina.
- Se devo essere sincera Kelley nemmeno io so cosa stiamo cercando, non sono esperta in questo campo anche se mi piacerebbe imparare l'arte magica - Le due giovani entrarono nel negozio e Lana iniziò a guardarsi intorno poi si ricordò di una frase che Castiel aveva detto a Betsy quando li aveva incontrati per la prima volta.
- Dunque se non mi sbaglio serve il sale - Iniziò andando verso lo scaffale degli oggetti per purificare.
- Poi ci servirà anche dell'acqua benedetta ed infine un libro per gli incantesimi ed eventuali esorcismi, non si sa mai - Mentre parlava, Lana prese tutto il necessario andando poi verso la cassa a pagare.
- Tu non prendi niente Kell? Quasi quasi io prendo anche questo ciondolo, sembra che abbia la caratteristica di rilevare spettri nelle vicinanze - Sussurrò Lana pagando

«Io? Prendere qualcosa? No, grazie.»
Mise le mani in tasca del tutto riluttante all’idea di maneggiare oggetti magici, di indossare amuleti, di esorcizzare anime con riti e qual’altro. La sola idea di far del male la terrorizzava, da una parte. Era pur sempre un angelo. Un angelo custode.
Sospirò e appena vide Lana pagare si sentì subito meglio. Prima fosse uscita da lì, prima si sarebbe sentita meglio. Tutto quell’occulto le dava alla testa. Avvicinarsi anche solo lontanamente alle credenze pagane era peccato per lei e, vista la sua posizione, non era il caso di fare altri passi falsi.
Kelley si affrettò a spingere la massiccia porta per uscire e non appena sentì l’aria fresca solleticarle le narici provò un senso di salvezza.
«Ce la caveremo, me la caverò anche senza quei cosi..»
Disse ad alta voce, ma forse si rivolse più a se stessa che a Lana, che a suo contrario sembrava del tutto a suo agio.
Azael apparve alle sue spalle e baciò una guancia ad entrambe, facendole sobbalzare per lo spavento. Quando Kel si voltò di scatto verso di lui, l’angelo incassò un bel ceffone.
«Fallo un’altra volta e ti stacco il collo.»
Lo intimidì Kel, massaggiandosi la mano senza farsi vedere.
«E’ solo un bacino.. Abbiamo fatto di peggio io e te.»
Nella sua voce c’era una certa malizia che fece arrossire Kelley.
«Novità?»
«Ancora no. Vattene.»
«Stai attenta, okay?»
La ragazza alzò gli occhi al cielo.
«Va bene!»
Lo rassicurò, controvoglia. Lui sembrava poco convinto, ma si strinse nelle spalle e sparì alla loro vista.
«Cadrà anche lui prima o poi, me lo sento.»
Disse lei ridacchiando, fingendo che nulla fosse.
«Adesso andiamo dove dobbiamo andare e mettiamo fine a tutto questo. Ho le scatole pieni di Misty Hill e mi manca la Francia con i suoi bei giardini fiorita..»

Lana ascoltò le parole dell'amica che non sembrava per niente essere a suo agio nel negozio di magia.
Ma era comprensibile, per lei, essendo un angelo caduto, ma pur sempre un angelo, era peccato anche il solo pensare ad utilizzare questi "strumenti".
Così, senza insistere ulteriormente, Lana pagò ed insieme le due ragazze uscirono dal negozio e subito vennero accolte da Azael che le baciò entrambe sulla guancia.
Immediatamente Lana, furiosa si voltò verso di lui schiaffeggiandolo con tutta la forza che aveva in corpo seguita poi da una ginocchiata nelle parti intime.
- Non provare mai più ad avvicinarti a me Volatile altrimenti di toglierò personalmente le ali! - Urlò Lana furiosa. Un attimo dopo l'angelo scomparve dalla loro vista e la Guardian sospirò.
- Spero che cada molto presto Kelley! - Ribatté mentre si avviarono verso la Stormy Coast.
- Si, direi che è tempo di mettere fine a tutto questo, o almeno di provare a farlo - Già perché chi avrebbe garantito loro che ce l'avrebbero fatta?!
Un conto era affrontare uno spirito irrequieto, un conto era affrontare Hope, l'essenza del Male sulla terra.

Si avviarono verso la scogliera, in silenzio. Kel non aveva molta voglia di parlare, non aveva molta voglia neppure di essere lì, non aveva neppure più voglia di mentire a Gerhard, di vedere Azael comparire del nulla e rubarle baci. Era stufa di quella situazione e quella città, Misty Hill, sembrava complicare ancora di più tutto. Il tempo si era notevolmente oscurato e i era alzato anche un vento gelido che alla ragazza sembrò sfiorarle l’anima. Ma poi ci pensò un attimo e concluse che l’unica cosa che le avrebbe potuto sfiorare era il niente. La sua anima era altrove, negli inferi ed apparteneva, almeno in parte, a Lucifero.
Chissà se la stesse cercando in quell’esatto momento.
Chissà se la sua venuta in quella città centrasse con lui.
Scosse il viso e preferì mettere a tacere la sua mente e i suoi pensieri troppo sensati per i suoi gusti.
Era tutto assurdo, ma Kelley era determinata a far andare le cose secondo il suo volere per una volta e non avrebbe permesso a niente e a nessuno di ostacolarla. Avrebbe combattuto contro i demoni, contro Hope, contro Lucifero stesso se ce ne sarebbe stato bisogno.
Il bene deve sempre vincere sul male, no?

Durante il tragitto che separava le due ragazze dalla scogliera Lana si chiese se Hope aveva in mente qualche altro scherzetto, o se in qualche modo si sarebbe scoperta finalmente la verità su quel luogo completamente dimenticato da Dio, preda di spiriti maligni, zombie, mostri e demoni.
Mentre i pensieri si accavallavano nella mente di Lana, questa sobbalzò trovandosi davanti il pennuto, Azael.
- Ancora tu? Che cosa vuoi? Stiamo andando alla scogliera non vedi? - Disse in tono acido la Guardian, quell'angelo spaccone proprio non riusciva a sopportarlo.
- Non sono venuto per te o per Hope, ma per Kelley, la devo portare via di qui, Lucifero sembra averla trovata e poiché questo sembra essere uno dei suoi territori, è meglio se la faccio sparire di qui, in questo modo potrò confondere le sue tracce - Rispose l'angelo afferrando Kelley per la mano e facendola scomparire, senza nemmeno dare il tempo a Lana di salutarla.
- Te la farò pagare pennuto - Sussurrò tra i denti: Lana infatti aveva cercato in tutti i modi di rivelare a Kelley quale fosse la sua vera natura ma non aveva trovato il coraggio.
Ma adesso non c'era tempo di pensare a questo.
Adesso doveva andare alla scogliera...era tempo di scoprire la verità.