Misty Hill GDR

In profondità

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Lana Drown McDonald
view post Posted on 4/11/2010, 21:26




Come tutte le mattine Lana si svegliò di buon ora andando a preparare la colazione per il suo amato Endymion tuttavia aveva ancora in mente ciò che era accaduto pochi giorni prima in chiesa con Betsy, Ester e gli altri, o meglio ciò che le era rimasto ben impresso nella mente erano le grida di Hope che, seppur in preda ad una follia maledettamente diabolica, era pur sempre una bambina, e gli abitanti di Misty Hill che fissavano freddi ed inespressivi la scena.
Come potevano fare questo ad una bambina?!
Voleva vederci chiaro, non avrebbe avuto pace fino a quando non avesse capito che cosa avesse spinto Hope a portare scompiglio tra gli abitanti di Misty Hill.
Si, lo avrebbe fatto e lo avrebbe fatto subito: si infilò il giubbotto e prese la sciarpa poi voltandosi verso il piano di sopra...
- Amore io esco per un po' - Disse ad alta voce mentre apriva la porta di casa.
- Cerca di non cacciarti nei guai come l'ultima volta amore - Fu la semplice risposta di Endymion. La giovane gli fece la linguaccia ed uscì di casa sapendo che anche se Endymion scherzava in quel modo, in realtà si preoccupava per lei e in un modo o nell'altro l'avrebbe tenuta d'occhio come ormai faceva da 18 anni.
Vagando per le vie cittadine Lana valutò i luoghi in cui potesse andare a fare ricerche.
Probabilmente facendo domande in giro avrebbe destato troppi sospetti poi aveva anche notato che la maggior parte, se non la totalità dei cittadini di Misty Hill, aveva la tendenza a non parlare di quei fatti avvenuti nel 1987.
Semplice paura oppure sotto si celava altro? Era decisa a scoprirlo.
- Chissà se troverò qualche informazione in biblioteca - Sussurrò mentre avanzava nel viale alberato che collegava il resto della cittadina alla Public Library. Una volta entrata nell'edificio la piccola Guardian notò subito il colonnato e lo stile architettonico dei primi anni del 1900.
- Un piccolo angolo tranquillo in una città tutt'altro che tranquilla - Queste le parole con cui Lana definì la biblioteca mentre salì la grande scalinata che la condusse all'interno dell'edificio.
La prima cosa che notò fu l'enorme bancone di marmo pregiato dietro al quale vi era una donna anziana dall'aria affabile, senza ombra di dubbio la bibliotecaria. Decise di chiedere a lei qualche informazione.
- Buongiorno signora Buckland - Cominciò osservando la targhetta attaccata al gilet della signora.
- Mi scusi se la disturbo vorrei avere qualche informazione sulle..."origini" della città - Lana cercò di essere il più naturale possibile. Poteva anche iniziare dalle origini perché se il Male era approdato a Misty Hill doveva esserci per forza una ragione.
- Informazioni sull'origine di Misty Hill eh?! E a cosa ti servirebbero ragazza? - Chiese curiosa la bibliotecaria guardando attentamente la giovane straniera
- Una ricerca per la scuola - Rispose prontamente Lana: il vantaggio di avere 18 anni era proprio questo. Chiedere informazioni per "ricerche scolastiche".
- E va bene, terzo scaffale in alto a sinistra troverai un libro con la copertina in pelle nera. Cerca di fare attenzione, è molto vecchio - Sussurrò l'anziana con tono di ammonizione.
- Certo lo farò signora Buckland grazie - Sorrise e andò a passo veloce verso lo scaffale sentendo lo sguardo della bibliotecaria sulle sue spalle: stava studiando i suoi movimenti.
Lana cercò di non darci peso ed afferrò il libro mettendosi a sedere iniziando a sfogliarlo quando la sua attenzione venne attirata da una figura femminile che riconobbe immediatamente...
 
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Kelley MecCrow
view post Posted on 5/11/2010, 14:20




«Kel..»
Le labbra fredde di Gerhard sfiorarono il collo del piccolo angelo con un bacio. Il suo respiro freddo le solleticò la pelle, facendola così sorridere. Lei si girò nel letto, verso di lui, per circondargli il collo con le braccia, per stringersi a lui, per trovare piacere nello stare così vicini. A volte non le sembrava ancora vero. Kelley aveva sempre il timore di perderlo, che tutto potesse tornare come quando lei era cieca alla sua vista. Il solo pensiero di non vederlo più l’avrebbe fatta impazzire. Di nuovo. Ma lui c’era e in quel momento era proprio davanti a lei, fra le sue braccia e le loro bocche erano unite in quello che sarebbe potuto essere un bacio eterno.
«Ti amo, piccola.»
«Anch’io, Gelo..»
«Perché sei voluta venire qui, a Misty Hill? Non mi piace..»
«Ehm.. Sai.. Io..»
Titubò. Come poteva spiegargli che era voluta andare lì in vacanza perché Azael aveva bisogno del suo aiuto? Come potergli spiegare che si erano riavvicinati? Semplice. Non gliene avrebbe fatto parola.

Kelley era seduta in cucina, nella sua bella casa in Francia, con tra le mani una fumante e gustosa cioccolata calda. Sfogliava distratta una rivista di moda, interessata, forse, solo a sembrare normale e a suo agio in mezzo a tanto silenzio. Gerhard sarebbe tornato da lì a due giorni e lei non aveva nulla di meglio da fare che dipingere, uscire per fare la spesa e sfogliare riviste vecchie. Ogni tanto accedeva lo stereo o la televisione per sentirsi meno sola, per riempire quel vuoto che le sembrava ogni volta volerla mangiare. Ma non funzionava mai come avrebbe dovuto. La solitudine era devastante per lei e il sapere che il suo Ger era da qualche parte a uccidere la metteva di uno stato di ansia incredibile.
Quella mattina, leggendo un articolo e poi un altro, era riuscita a passare più di tre ore senza pensare al peggio. Assorta com’era nella lettura, però, non si accorse che qualcuno era entrato, anzi apparso, in casa.
«Buongiorno Angelo mio.»
Azael si chinò su di lei e anche quella volta riuscì a rubarle un bacio. Kel chiuse la rivista con un gesto secco e si voltò a guardarlo. Il suo cuore perse un battito.
«Vedo che ti piace essere salutata così.. Quel rossore sulle guance di dona..»
«Spera che Ger non sappia mai nulla di questa storia.»
«E’ anche nel tuo interesse che lui rimanga all’oscuro, vero?»
«Cosa vuoi?»
«Ricordi quella lugubre cittadina? Mi pare Misty Hill.. Ma non credo tu te ne sia scordata.. E’ stata una giornata memorabile quella. Per entrambi.»
«Arriveresti al punto?»
«Stiamo cercando di dar pace ad un anima, a quella di Hope. E’ lei la causa di tutto quello che succede in quella maledetta città.»
«E io cosa c’entro?»
«Mi devi un favore. O paghi in natura oppure mi aiuti e dato che so che la prima opzione la escludi a priori opto automaticamente a proporti la seconda. Parti il prima possibile e vedi di trovare più informazioni possibili sulla città, su quella ragazzina.»
«Ti odio, Azael..»
«Portati dietro il tuo fedele fidanzato. Non vorrei ci rimettessi la pelle.»
«Ger farebbe troppe domande, lo sai. Non voglio litigarci, quindi dirò che vado a trovare di nuovo Lana o una cosa del genere..»
«Troppe bugie.. Non lo sai che hanno le gambe corte!?»
«Quando la verità salirà a galla mi prenderò le mie responsabilità. Adesso vattene però.»
«Mi farò vivo io come sempre. A presto, Kel.»
E svanì nel nulla. Adesso l’unica cosa da fare era cercare una buona scusante per tornare il quel postaccio.

«Okay non dirmelo.»
«Ger.. Io.. Mi dispiace, ma non posso dirtelo.»
Kelley si alzò dal letto e si vestì velocemente, andò in bagno a lavarsi e corse fuori da quella semplice stanza di Hotel, senza neppure salutarlo.
Mentre si muoveva incerta per le strade di quella città sconosciuta pensò che aveva sbagliato a non essere sincera e decise che quando avesse fatto ritorno gli avrebbe detto tutto. Tutto.
«Dove vai?»
Azael.
La ragazza alzò lo sguardo al cielo e sbuffò.
«Ger non viene? Ti proteggo io.»
«Era tutto studiato vero?»
Non le rispose e quando si ritrovarono davanti alla porta massiccia della biblioteca lui la spinse e con un gesto molto teatrale la invitò ad entrare. Azael aveva tutta l’aria di essere disinvolto, quasi a suo agio, mentre Kel era impacciata e po’ goffa. Non era più lo stesso Angelo che era stato un tempo.
I due salutarono l’anziana bibliotecaria e Azael poi la guidò verso lo scaffale dove sapeva per certo ci fosse il libro che cercavano, da qualche parte dovevano iniziare le ricerche e cosa c’era di meglio di una biblioteca?
Ma quando arrivarono nel padiglione giusto la ragazza spalancò gli occhi e spinse via Azael. C’era Lana!
«Lana.. Ma che coincidenza!» “Kel respira, Kel disinvolta, Kel non.. Non…”
«Lana? La tua amichetta è qui?!»
Le bisbigliò lui. Lei annuì e lo costrinse a restare nell’ombra, ma lui non se ne fregava niente se Lana gli avesse visti o no insieme.
«Ciao Lana. E’ un piacere rivederti..»
E con un braccio cinse la vita a Kel, la quale non provò neppure a opporsi, ma mimò con le labbra all’amica un ‘Poi ti spiego. Giuro.’
 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 5/11/2010, 16:07




Non appena Kelley si palesò davanti a Lana, quest'ultima notò accanto all'amica la presenza dell'angelo che aveva già visto a Bordeaux quando aveva fatto una sorpresa a Kelley ed immediatamente si irrigidì.
Che ci fa Azael insieme a Kelley? E dove è Gerhard? Queste le domande fondamentali che si poneva Lana e stava per fare loro le stesse domande quando vide il labiale di Kelley ed impercettibilmente annuì posando poi lo sguardo su Azael.
- Se ci vuoi scusare un secondo penn..ehm volevo dire Azael - Sorrise innocentemente alzandosi e prendendo Kelley per il braccio andando verso lo scaffale salvo poi fermarsi e riprendere il libro che aveva lasciato sul tavolo.
Proprio non riusciva a sopportare quella sotto specie di angelo pennuto, pomposo e con la puzza sotto il naso.
Non appena Lana capì di essere fuori dalla portata di orecchio di Azael si voltò verso l'amica.
- Kel cosa diamine sta succedendo!? Che ci fai qui a Misty Hill con "quello" - Chiese indicando Azael che doveva trovarsi dall'altro lato della biblioteca.
In realtà Azael si trovava proprio davanti a Lana.
- Ancora qui?! Cosa non capisci del fatto che voglio parlare da sola con Kelley? Se cerchi guai li hai trovati! - Disse fredda e distaccata stringendo ancora di più il libro tra le sue mani ma Azael invece di rispondere alla sua domanda fissò il libro con curiosità.
Possibile che stessero cercando la stessa cosa sua?!
- E' il libro sulla storia di Misty Hill - Iniziò cercando di calmarsi.
- Volevo cercare di scoprire che cosa ci fosse alle orogini di questa città. Se Hope è venuta a portare scompiglio in questa città deve esserci sicuramente un motivo e sono intenzionata a scoprirlo..forse questo è un centro di energia mistica, un po' come Torino, Praga, Londra, Lione e San Francisco, non so se mi spiego - Continuò guardando Kel e senza volgere lo sguardo ad Azael.
- Tuttavia da ciò che ho scoperto in giro, Hope aveva causato pazzia e morte anche sulla nave con cui arrivò qui a Misty Hill nel 1987. Ditemi che voi sapete qualcosa in più perché io francamente sono stufa di essere malmenata da spiriti, livelli E potenziati, creature di vario tipo e soprattutto sono stufa dei continui giochetti di Hope. Non sapete quello che ha fatto ultimamente a me e ad altre persone qui.

Edited by Lana Drown McDonald - 5/11/2010, 16:27
 
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Kelley MecCrow
view post Posted on 9/11/2010, 13:55




Azael si allontanò un secondo dalle due ragazze, lasciando così spazio a Kelley di spiegare in maniera approssimativa la situazione.
«Lana abbiamo bisogno di informazioni su questa Hope e su tutta questa strana faccenda. Obel e Andrè stanno cerando in altre librerie, diciamo più segrete, mentre io e Azael cerchiamo qui. Per adesso non sappiamo molto, ma Azael pensa che dovremmo riuscire a dare pace a quella che lui definisce ‘povera anima smarrita’.» Scrollò le spalle. «Povera anima sarò io che sono in mezzo a due mondi..»
Azael fece capolino da loro e guardò entrambe con una certa soddisfazione. Kel odiava quello sguardo furbo, astuto, ma nonostante lui lo sapesse bene, continuava a mostrare quell’espressione quasi di superiorità.
«Fonti attendibili mi hanno detto che Hope è alla scogliera.»
Si dondolò sulle punte, gongolando. Trasudava soddisfazione da ogni cellula del corpo, da ogni piuma. Era snervante.
«Mahal è un genio. Tu no.»
Commentò Kel acida voltandosi poi verso Lana.
«Potrei parlarci. Magari ci ascolterà, magari riusciremo a capirci qualcosa..»
«Non credo sia disposta ad una seduta di analisi psicologica, Kel.»
Ridacchiò l’angelo.
Kelley lo fulminò con lo sguardo e molto finemente gli mostrò il dito medio, sorridendogli sforzatamente.
«Okay, okay.. Fammi sapere se hai novità, va bene?»
«Se posso ti farò avere notizie, se no arrangiati Azael. E’ un tuo lavoro, non mio.»
Azael borbottò qualcosa e uscì dalla libreria, salutando con un cenno l’anziana dietro al bancone. Ormai sole, le due amiche si guardarono. Kelley sospirò e si riavviò i capelli, indecisa sul da farsi. La situazione era tutto tranne che semplice. Forse, giocare sull’autostrada a mosca cieca sarebbe stato meno rischioso per loro.
«Quindi che si fa?»
 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 9/11/2010, 15:30




Fonti attendibili mi hanno detto che Hope è alla scogliera. Queste le parole di Azael.
Ma di cosa si stupiva Lana?! In fin dei conti stava "parlando" con un angelo.
Lui sapeva tutto o quasi, ed in un certo senso questo spaventò Lana.
- Mahal?! Un altro angelo?! - Chiese ma non ad Azael, bensì a Kelley tuttavia prima di poter ricevere risposta, osservò lo scambio di battute tra l'angelo e l'amica che si concluse col dito medio alzato da parte di quest'ultima.
Lana si mise la mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere in faccia ad Azael che finalmente se ne andò salutando la bibliotecaria e sparendo dalla loro vista.
Finalmente la giovane Guardian poté rilassarsi ed abbracciare Kelley.
- Se non avessi visto quel pennuto sarebbe stato un incontro migliore Kel. Comunque da quello che ha detto Hope è alla scogliera, forse riusciremo a a capire meglio come stanno le cose qui quindi...andiamo! - Sentenziò Lana avvicinandosi alla bibliotecaria e prendendo in prestito il libro trovato nello scaffale.
- Ecco a te cara, mi raccomando restituiscilo in tempo!
- Lo farò signora Buckland non si preoccupi! Grazie mille a presto - Lana cercò di sorridere alla bibliotecaria poi insieme a Kelley uscirono dall'edificio.
- Kel aspetta prima di andare alla scogliera che ne dici di passare dal negozio di magia?! Per lo meno ci riforniamo contro eventuali attacchi - Disse tutto d'un fiato indicando il negozio in lontananza.
 
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Kelley MecCrow
view post Posted on 9/11/2010, 20:30




«Certo, non c’è problema. Ma quindi Hope è una aggressiva?»
Si informò Kelley, giusto per non rischiare di ritrovarsi fra la stretta fatale di Hope e di fare di quella cittadina la sua dimora eterna. Deglutì rumorosamente a quel pensiero particolarmente spaventosamente ed inquietante. Così insieme a Lana si avviò a comprare il necessario per proteggersi da quell’anima che infestava Misty Hill, muovendo ogni singolo cittadino come se fosse una marionetta in uno spettacolino horror.
Alzò un attimo lo sguardo verso il cielo, chiedendosi cosa stessero facendo lassù mentre lei era laggiù ad armarsi, ad uccidere se fosse stato necessario. Chissà cosa avrebbe provato a fare qualche demone.
Demone!
Sbarrò gli occhi terrorizzata. E se avesse incontrato Lucifero in persona? E se quella fosse stata tutta una trappola per incastrarla? E se Azael e Mahal l’avessero tradita?
Si bloccò in mezzo alla strada, lo sguardo fisso davanti a sé, vuoto.
Gerhard era nei paraggi, certo, ma sarebbe potuto arrivare in tempo se ce ne fosse stata la necessità? E se invece fosse giunto prima Azael e poi Ger a darle soccorso? Cosa si sarebbe scatenato?
‘Kelley andrà tutto bene, vedrai..’ Si, andrà tutto bene, pensò incoraggiandosi e obbligandosi a non fermarsi. Lana sembrò guardarla un po’ confusa, ma Kel si affrettò a rassicurarla dicendole che aveva avuto un piccolo capogiro.
Doveva pensare in positivo se voleva riuscire ad arrivare in fondo a quella storia, se voleva mettere la parola fine all’esistenza di Hope. Ma a lei cosa importava? Non era più un angelo! E allora perché lo faceva? ‘Perché dentro di me è rimasta l’indole dell’angelo custode, ovvio.’ Si rispose sarcastica mentre entrava in quello strano negozietto dove ovunque si guardasse trovava oggetti che in un'altra epoca avrebbero destato accuse di stregoneria e di conseguenza il rogo a chi le commerciava. Ma i tempi erano cambiati, per fortuna.
«Di preciso cosa stiamo cercando? Non sono esperta in questo campo. Io sono più per le carezze e per le paroline di conforto, non so se mi spiego..»
Ridacchiò Kelley tentando di stare attenta a dove mettesse i piedi. Quel posto era una trappola mortale.

Continua qui In profondità- seconda parte

Edited by Bet Grave - 15/11/2010, 15:07
 
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