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Eris, la Dea della Discordia

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Eris Dea della Discordia
view post Posted on 20/12/2011, 12:33




Nome: Eris
Cognome: non pervenuto
Data di nascita: la sua data di nasita con annessa età, risalgono alla notte dei tempi
Stato civil: Sposata
Professione: Dea della Discordia
Altezza: 1.87
Peso: non pervenuto
Capelli: neri
Occhi: verde chiaro
Segni particolari: Dover presenziare in mezzo agli umani quando i loro sentimenti inneggiano alla Discordia.
Abilità: quando appare il luogo attorno a se diventa freddo e assume tonalità tetre che vanno dal nero, al blu notte al grigio; l'innata bellezza donatale dai genitori per lei è un'arma a doppio taglio, incantatrice nata di comuni mortali e dei; possiede la capacità di evocare a suo piacimento le fiamme dell'Ade o di chiamare a se gli spiriti dei morti caduti in battaglioa dai suoi seguaci.

Biografia: Eris, figlia di Era e Zeus, nasque, assieme al fratello, nonchè amante e sposo Ares.
La sua vita fu quella di essere presente in tutte le guerre, assieme al fratello Ares e all'amante Phobos.
Valorosa guerriera posta a salvaguardare il palazzo della guerra in Tracia. Nell'avvenire degli anni, venne fatto costruire un palazzo in suo onore, dove vive attualmente con il suo sposo Ares e con Phobos.
Nelle guerre viene rappresentata come una meravigliosa donna letale, con una lunga lancia ed una spada, un lungo peplo nero ed un'aquila, anche se a molti sembra un corvo, che la segue.
Le sue più grandi guardie fidate sono le Esperidi, le ninfe guardiane del Giardino delle Mele d'oro.
E' noto un episodio saliente su di lei, quello delllo scatenamento di un putiferio al banchetto nuziale di Peleo e Teti. Esclusa dal matrimonio, Eris usò la via più subdola per mostrarsi agli invitati, ovvero la vendetta. Si presentò al matrimonio con una mela d'oro, proveniente dal Giardino delle sue Esperidi, e disse che quella mela andava alla donna più bella tra quelle presenti. La disputa che sorse fra Era, Atena e Afrodite per l'assegnazione del frutto e del relativo titolo, condusse al giudizio di Paride e in seguito al ratto di Elena che originò la guerra di Troia. Inizialmente la scelta spettava a Zeus, ma egli non voleva scegliere, perché avrebbe scatenato le ire delle dee "perdenti" in eterno. Decise quindi di affidare il compito a un mortale. Scelse Paride, perché, come avevano testimoniato eventi passati, il giovane era abile e giusto nel giudicare.
 
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