Lana Drown McDonald |
|
| Non appena i signori degli Inferi apparvero dinnanzi a loro Lana ebbe un sussulto. Aveva già avuto a che fare con delle divinità, in special modo con la dea celtica del fuoco, Brigit, ma di lei si fidava e sapeva che non c'era malvagità in lei. Non poteva però dire la stessa cosa per quelle due divinità. Durante il suo periodo universitario passato a Dublino aveva studiato la storia della Grecia antica e ne sapeva almeno un po' di mitologia: la donna dagli occhi di ghiaccio, Persefone, era la dea della primavera ma era diventata anche una divinità dell'Oltretomba quando Ade l'aveva rapita e fatta sua. Tuttavia sembrava che non avrebbe fatto loro del male, e neppure Ade, sebbene fosse uno sbruffone: in fin dei conti andava a loro svantaggio inimicarsi a vicenda. Lana decise di non rispondere a tono a quel falso complimento del dio: sapeva benissimo che era stato un commento ironico inerente alla sua natura quindi prese la decisione di sorridere mestamente digrignando i canini per poi dare un'occhiata all'anima che stavano cercando. - Oh che bello, Jack lo Squartatore - Sussurrò - Direi che cominciamo davvero bene la nostra "caccia" - Continuòper volgere poi lo sguardo alla dea ora privata dei poteri con un solo bacio di Ade. - Questa me la paghi! - Aveva urlato Persefone all'aria, ben sapendo che il marito poteva sentirla. - Non c'è tempo da perdere - Disse la Guardian avvicinandosi a Betsy e alla dea - Dunque, se abbiamo a che fare con lo Squartatore, non ci resta che attirarlo in una trappola no? - Lana lanciò un'occhiata ai presenti, sperando che loro avessero capito di che genere di trappola stesse parlando.
|
| |