- Amore, lo sai che non amo ripetermi. Se la nostra cacciatrice li ha informati della situazione, meglio per loro, in alternativa bhè, mi divertitò a veder scorrere un pò di sangue - esordì il dio comparendo accanto alla moglie, preceduto come di consueto da una fitta nebbia nera come la notte figlia di Nix era solita portare.
Con sguardo attento Ade passò in rassegna i presenti ad uno ad uno. La sua attenzione si fermò in particolar modo su una ragazza dagli occhi viola come l'ametista più puro e da cui non percepiva alcun barlume di umanità scorrere nelle sue vene.
- Begli occhi - disse solamente posando poi lo sguardo sul tizio successivo. Di corporatura muscolosa, lo sguardo determinato e l'inconfondibile puzzo di zolfo che caratterizzava coloro che erano stati in visita negli Inferi.
- Cambia deodorante amico, te lo consiglio - disse abbozzando un sorriso, per poi svanire in nebbia nera e materializzarsi davanti a quello che doveva essere il marito di Elizabeth Gravestone. Lo scrutò da capo a piedi, sorridendo, ma per lui non proferì alcun commento pungente.
Si voltò verso la moglie e riprese a parlare.
- La prima anima vaga da queste parti. In vita era un assassino di prostitute divenuto famoso col nome di Jack. Questo è l'aspetto che dovrebbe avere approssimativamente - il dio schioccò le dita e dinnanzi ai presenti si materializzò una sorta di ologramma raffigurante l'aspetto dell'
ANIMA che per prima i cacciatori avrebbero dovuto affrontare.
- E' veloce, agile e scaltro. Fate attenzione ai suoi arti, capaci di sgozzare con un colpo solo un toro. - si voltò verso i presenti passando il braccio attorno alla vita di Persefone, aggiungendo - mia moglie è immune agli attacchi di queste anime, ma non vi sarà d'aiuto più di quanto lo sia un umano - e così dicendo si votò verso la consorte - perdonami amore mio, ma il tuo paparino è stato chiaro, non dobbiamo usare i nostri poteri per aiutare gli umani. Devono uscire dalle difficoltà con le loro forze, aiutandosi a vicenda e bla bla bla. Prenditela con lui - e così dicendo la baciò con passione risucchiandole tutti i poteri divini che l'avevano caratterizzata fino a quel momento - questi te li ridarò a lavoro completato. In bocca al lupo! - concluse scomparendo agli occhi di tutti, compresi quelli della moglie.
In cuor suo Ade era preoccupato per la decisione di Persefone di prendere parte a questa caccia, e la sua fonte di preoccupazione non derivava tanto dalla pericolosità delle anime fuggite dal Tartaro, verso cui Persefone era immune, quanto alle creature che Caos, il male primordiale, aveva scatenato su quella cittadina. Mostri aberranti non migliori di quelli che i cacciatori erano stati incaricati di catturare, e capaci di ferire anche una dea.