Misty Hill GDR

Seven Souls in Seven Days

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Winchester Dean
view post Posted on 10/2/2012, 16:49




La chiamata di Betsy Gravestone l'aveva sorpreso. Non sentiva la piccola cacciatrice da molto tempo, e negli ultimi mesi aveva perso i contatti anche con Castiel, quello che un tempo era stato il suo angelo protettore. Naturalmente il pennuto in impermeabile messo su famiglia si era preoccupato di meno dei suoi problemi; c'era da aspettarselo e Dean lo capiva perfettamente.
Ma non appena lesse sul display del suo cellulare il nome di Betsy capì subito che qualcosa non andava. Grossi guai in arrivo; del resto erano a Misty Hill, cosa poteva aspettarsi? Betsy gli spiegò a grandi linee cosa era accaduto: gli palò di Ade, di anime sfuggite dall'inferno...
L'inferno.
Un capitolo della vita che Dean aveva chiuso da tempo, ma che continuava a perseguitarlo. Del resto non aveva mai smesso di fare incubi su quel posto; come si può dimenticare quell'orrore di grida e fiamme?
- Si Bet ci sarò, contaci.
La ferrovia. Era lì che gli aveva dato appuntamento. Dal tono agitato della ragazza, sebbene si sforzasse di restare tranquilla, intuì che era meglio fare scorte di armi. Stavano per affrontare qualcosa di grosso. Qualcosa che lo avrebbe riportato al momento in cui era morto tanti anni prima, in cui era sceso all'inferno per poi essere tratto in salvo da Castiel. Glielo doveva. Accettò quell'incarico anche per questo motivo. Non poteva abbandonare la famiglia Novak proprio nel momento del bisogno, non lo avrebbe mai fatto.
Disse a Sam che sarebbe tornato nella manciata di qualche ora; non sapeva ancora quanto si stesse sbagliando. Suo fratello era ancora impegnato nelle ricerche su Hope e su tutta quella merda che seppelliva da anni Misty Hill. Non gli disse dove stava andando; lo salutò e lasciò l'Eden dove alloggiava da qualche settimana. Mise in moto l'Impala e guidò fino alla Southern Maine Railroad.

Il giorno e l'ora dell'appuntamento erano arrivati.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 10/2/2012, 21:05




In quei mesi Lana ed Endymion erano stati messi a dura prova con il ritorno di Sebastian e di Katerina, la nascita della piccola Christine ma mai la guardian sangue puro si era trovata in una situazione come quella che le aveva descritto l'amica Betsy al telefono: Ade e Persefone a Misty Hill.
La cosa non è che la stupisse più di tanto tuttavia la faccenda era ben più seria: sette anime in giro per quella cittadina di per sé già pericolosa, avrebbe aggiunto benzina al fuoco e di sicuro Hope si sarebbe divertita a "giocare" o addirittura allearsi con queste.
Ed era questo il motivo per cui aveva deciso di accettare la proposta di Betsy e trovarsi alla ferrovia di Misty Hill.
- Cerca di stare attenta amore, sappiamo cosa può succederti - Si era raccomandato Endymion cullando Christine: Lana guardò entrambe le ragioni della sua vita con amore e accarezzando dolcemente la testa della piccola, diede un bacio veloce al marito.
- Tranquillo, me la caverò. Tu proteggi nostra figlia - E avviandosi verso la porta di casa prese la sua spada, Venus of the Darkness, posizionandosela sulla schiena come i vecchi tempi quando era una semplice umana, o almeno così credeva, e andava a caccia di livelli E.
Ma adesso non era più umana, e la caccia doveva essere data ad anime infernali, il che non sarebbe stata di sicuro una passeggiata.
A passo svelto si diresse verso il luogo stabilito trovandosi davanti un giovane, un cacciatore senza dubbio e a giudicare dall'aspetto, doveva trattarsi di sicuro di..
- Dean Winchester se non sbaglio. Betsy in passato mi ha parlato di te, sono Lana Drown McDonald. Immagino che tu sia qui per lo stesso mio motivo -
 
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Bet Grave
view post Posted on 11/2/2012, 11:08




Betsy e Cass furono tra gli ultimi ad arrivare alla stazione. Non certo perché fossero in ritardo all'appuntamento, ma l'angelo aveva insistito per fare un giro di ricognizione e controllare che tutto stesse in ordine tra le banchine e la strada ferrata pressoché deserta. Solo qualche ora prima i due avevano lasciato i piccoli Ally e Cal nelle mani di Ester e Nicholas. Coi due cacciatori sarebbero stati al sicuro da ogni male, ne erano consapevoli.
Castiel sapeva della faccenda delle anime infernali ancora prima che sua moglie gli raccontasse nel dettaglio la situazione. Era diventato furibondo all'idea che Betsy si fosse avventurata da sola in quella magione e all'idea che Ade le era stato così vicino. In genere detestava qualunque entità s'avvicinasse troppo alla sua piccola cacciatrice.
Convenne subito con Betsy nel chiamare per quella missione Dean, quello che un tempo era stato il suo protetto. Era un cacciatore abile e aveva avuto a che fare con le anime infernali. Sarebbe stato una buona spalla su cui contare.
Concluso il giro di perlustrazione, apparve assieme a Betsy accanto a Dean. Il ragazzo stava presentandosi a Lana, la cacciatrice vampira di sangue puro. Un'ottima alleata anche lei. Betsy si mosse subito per salutare la sua vecchia amica per poi abbracciare il cacciatore, lontano compagna di caccia, in una vita che non sembrava quasi più la sua.
- Grazie di essere venuto.- gli disse.
Poi tornò a piazzarsi accanto a Castiel. L'angelo, chiuso in un cupo mutismo, si lanciava attorno delle occhiate indecifrabili. Betsy stava per chiedergli che cosa avesse ma lui la precedette:
- Sta arrivando l'ultimo dei nostri alleati.
Dean corse con la mano alla pistola che teneva nascosta nel fodero interno della giacca. Non sapeva di chi l'angelo stesse parlando, ma ebbe come la sensazione che non si riferiva a un altro cacciatore. Betsy sentì Cass farlesi più vicino, ma se il suo angelo aveva preannunciato la venuta di Persefone allora poteva stare sicuro che non correvano alcun rischio. La dea era dalla loro parte; almeno in quella missione.
- Scommetto che ne vedremo delle belle.- commentò Dean lanciando uno sguardo rassicurante a Betsy.
Già. La cacciatrice aveva portato con sé il borsone delle armi che le pesava su una spalla. Castiel si era offerto di portarlo al posto suo ma lei si era rifiutata. Fece un profondo respiro e attese assieme agli altri che Persefone e Ade arrivassero.
Sentì Castiel al suo fianco contrarre la mascella: erano oramai vicini.



Edited by Bet Grave - 12/2/2012, 13:56
 
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Persefone Dea degli Inferi
view post Posted on 15/2/2012, 19:11




- Non pensavo che per una simile impresa Betsy arruolasse delle creature così interessanti - Sussurrò Persefone camminando a passo lento lungo il binario del treno, totalmente avvolta dalla nebbia.
Infatti la dea si aspettava degli umani, degli hunter come erano soliti essere chiamati, ma non creature tanto complesse come quelle che si trovavano a pochi metri da lei.
Lanciò un'occhiata a tutti i presenti partendo da quello che doveva essere il marito di Betsy, una creatura angelica, per poi posare lo sguardo sul giovane uomo che aveva l'odore dell'Inferno.
"Deve aver passato una parte della sua vita nel regno di Ade, non c'è dubbio, ma come è riuscito ad uscirne integro?" Si domandò passando ad osservare la ragazza.
Lei di certo non poteva definirsi umana: era una vampira, questo lo sapeva, tuttavia era diversa dagli altri della sua specie.
Persefone riusciva a percepire che dentro di lei non vi era nemmeno una traccia di sangue umano.
La dea giunse quindi alla conclusione che doveva essere nata già vampira, e questi esemplari erano più unici che rari.
"E' giunto il momento di palesarmi". E così fece apparendo di fronte a quello strano gruppo avvolta da petali di rose blu.
- Benvenuti - Iniziò - Penso che la signorina Betsy vi abbia già spiegato come stanno le cose quindi non c'è bisogno di ulteriori spiegazioni, se non quelle per scovare le anime. Ma di questo ve ne parlerà mio marito - E così dicendo accanto alla dea comparve il dio dell'Oltretomba, Ade.
 
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Ade Dio degli Inferi
view post Posted on 16/2/2012, 12:26




- Amore, lo sai che non amo ripetermi. Se la nostra cacciatrice li ha informati della situazione, meglio per loro, in alternativa bhè, mi divertitò a veder scorrere un pò di sangue - esordì il dio comparendo accanto alla moglie, preceduto come di consueto da una fitta nebbia nera come la notte figlia di Nix era solita portare.
Con sguardo attento Ade passò in rassegna i presenti ad uno ad uno. La sua attenzione si fermò in particolar modo su una ragazza dagli occhi viola come l'ametista più puro e da cui non percepiva alcun barlume di umanità scorrere nelle sue vene.
- Begli occhi - disse solamente posando poi lo sguardo sul tizio successivo. Di corporatura muscolosa, lo sguardo determinato e l'inconfondibile puzzo di zolfo che caratterizzava coloro che erano stati in visita negli Inferi.
- Cambia deodorante amico, te lo consiglio - disse abbozzando un sorriso, per poi svanire in nebbia nera e materializzarsi davanti a quello che doveva essere il marito di Elizabeth Gravestone. Lo scrutò da capo a piedi, sorridendo, ma per lui non proferì alcun commento pungente.
Si voltò verso la moglie e riprese a parlare.
- La prima anima vaga da queste parti. In vita era un assassino di prostitute divenuto famoso col nome di Jack. Questo è l'aspetto che dovrebbe avere approssimativamente - il dio schioccò le dita e dinnanzi ai presenti si materializzò una sorta di ologramma raffigurante l'aspetto dell'ANIMA che per prima i cacciatori avrebbero dovuto affrontare.
- E' veloce, agile e scaltro. Fate attenzione ai suoi arti, capaci di sgozzare con un colpo solo un toro. - si voltò verso i presenti passando il braccio attorno alla vita di Persefone, aggiungendo - mia moglie è immune agli attacchi di queste anime, ma non vi sarà d'aiuto più di quanto lo sia un umano - e così dicendo si votò verso la consorte - perdonami amore mio, ma il tuo paparino è stato chiaro, non dobbiamo usare i nostri poteri per aiutare gli umani. Devono uscire dalle difficoltà con le loro forze, aiutandosi a vicenda e bla bla bla. Prenditela con lui - e così dicendo la baciò con passione risucchiandole tutti i poteri divini che l'avevano caratterizzata fino a quel momento - questi te li ridarò a lavoro completato. In bocca al lupo! - concluse scomparendo agli occhi di tutti, compresi quelli della moglie.
In cuor suo Ade era preoccupato per la decisione di Persefone di prendere parte a questa caccia, e la sua fonte di preoccupazione non derivava tanto dalla pericolosità delle anime fuggite dal Tartaro, verso cui Persefone era immune, quanto alle creature che Caos, il male primordiale, aveva scatenato su quella cittadina. Mostri aberranti non migliori di quelli che i cacciatori erano stati incaricati di catturare, e capaci di ferire anche una dea.
 
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Winchester Dean
view post Posted on 16/2/2012, 13:23




Dean estrasse lentamente la sua pistola dalla giacca quando apparve quello che doveva essere il dio degli inferi. Lui un giretto all'inferno se l'era fatto molti addietro, quando stipulò quel patto con il demone dell'incrocio per salvare la vita di suo fratello. Prezzo del patto era stata appunto la sua discesa agli inferi. Fu Castiel a tirarlo fuori di lì...ma quella era un'altra storia, lontana oramai anni nella vita del cacciatore, ma rimasta impressa nella sua mente. Quel viaggio l'aveva marchiato. Del resto lui non doveva essere neppure vivo e da quando era “risorto” le cose non erano andate per il verso giusto, anzi. Dean scosse un poco la testa come a scacciar via quelle memorie dolorose, e seguì con lo sguardo Ade che prima di dare informazioni li passò in rassegna tutti. Quando s'accostò a lui fece per aprire bocca ma Castiel gli entrò nella mente e lo invitò a tacere. Non era davvero il caso quello di mettersi a fare battute. Pensò che Ade li avrebbe traditi. Dean mantenne salda la stretta attorno alla sua pistola, il braccio diteso lungo il fianco pronto a qualsiasi evenienza.
Quando poi Ade mostrò loro il primo nemico da scovare aggrottò la fronte e non riuscì più a tenere la lingua a freno.
- Sono stato anche io all'inferno ma non ne sono uscito mica così brutto!
Betsy gli lanciò un'occhiataccia e la vide scuotere la testa. La ragazza poi spiegò che sapeva di quale Jack Ade stesse parlando: era senza dubbio Jack lo squartatore, il killer delle prostitute che le sgozzava e sventrava come bestie, assassino che creò scompiglio nella Londra dell'ottocento. Dean fece una smorfia come a dire “questo non ha capito niente dalla vita” e poi aggiunse:
- Si ho capito. Ho visto il film con Johnny Depp.
Betsy lo guardò di nuovo ma stavolta vide sul volto della ragazza distendersi in un sorriso teso. Se non altro era riuscito ad alleviare la tensione almeno a lei. Cass al contrario era serio e fissava quell'ologramma come a studiarne i minimi particolari. Dean si sforzò di imitarlo. Quando poi avvenne la scena del bacio tra Ade e Persefone voltò un poco il capo sghignazzando.
- Non vorrete imitarli spero.- disse a Cass e Betsy canzonandoli.
L'angelo lo trafisse con lo sguardo e Dean agitò la mano libera in un cenno che stava a dire “ok la smetto”. Gli era mancato il pennuto. E gli era mancata anche sua moglie, lontana compagna di avventure; ma questo particolare non l'avrebbe mai confessato neanche sotto tortura. Quando Ade svanì alla vista guardò i coniugi Novak, poi la ragazza con gli occhi viola e infine Persefone. Senza poteri quest'ultima era una comune umana come loro e per tanto poteva essere ferita mortalmente. Ma Dean non lo avrebbe permesso. Tutti dovevano uscire illesi da quella storia.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 16/2/2012, 21:15




Non appena i signori degli Inferi apparvero dinnanzi a loro Lana ebbe un sussulto.
Aveva già avuto a che fare con delle divinità, in special modo con la dea celtica del fuoco, Brigit, ma di lei si fidava e sapeva che non c'era malvagità in lei. Non poteva però dire la stessa cosa per quelle due divinità.
Durante il suo periodo universitario passato a Dublino aveva studiato la storia della Grecia antica e ne sapeva almeno un po' di mitologia: la donna dagli occhi di ghiaccio, Persefone, era la dea della primavera ma era diventata anche una divinità dell'Oltretomba quando Ade l'aveva rapita e fatta sua.
Tuttavia sembrava che non avrebbe fatto loro del male, e neppure Ade, sebbene fosse uno sbruffone: in fin dei conti andava a loro svantaggio inimicarsi a vicenda.
Lana decise di non rispondere a tono a quel falso complimento del dio: sapeva benissimo che era stato un commento ironico inerente alla sua natura quindi prese la decisione di sorridere mestamente digrignando i canini per poi dare un'occhiata all'anima che stavano cercando.
- Oh che bello, Jack lo Squartatore - Sussurrò - Direi che cominciamo davvero bene la nostra "caccia" - Continuòper volgere poi lo sguardo alla dea ora privata dei poteri con un solo bacio di Ade.
- Questa me la paghi! - Aveva urlato Persefone all'aria, ben sapendo che il marito poteva sentirla.
- Non c'è tempo da perdere - Disse la Guardian avvicinandosi a Betsy e alla dea - Dunque, se abbiamo a che fare con lo Squartatore, non ci resta che attirarlo in una trappola no? - Lana lanciò un'occhiata ai presenti, sperando che loro avessero capito di che genere di trappola stesse parlando.
 
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Bet Grave
view post Posted on 19/2/2012, 12:12




Non appena Ade comparve al loro cospetto, Castiel attirò a sé sua moglie cingendole la vita con un braccio. Non avrebbe più permesso al dio di avvicinarsi a lei. Restò impassibile di fronte al signore dell'oltretomba; inferno e paradiso molto spesso si erano incrociati nel corso della storia dell'umanità. Non lo temeva, e sapeva che nemmeno Ade temeva lui. Del resto almeno in quella missione i loro scopi erano congiunti. Impedì a Dean di fare una delle sue solite battute e non aprì bocca fino a quando il dio non se ne andò privando la moglie dei suoi poteri.
Betsy osservò a lungo quel dio che l'aveva per prima convocata nella sua dimora. Di nuovo si trovava al suo cospetto e di nuovo lui era arrivato lì per dare delle coordinate su come procedere. Del resto chi meglio di Ade conosceva le anime infernali? Quando mostrò l'essere contro cui dovevano battersi per primi sussultò e capì subito di quale Jack stesse parlando. La sua leggenda era tristemente famosa. Spiegò a Dean in breve contro chi avevano a che fare e quando Ade poco prima privò Persefone dei suoi poteri se ne stupì. Ma non osò dire nulla. Svanito Ade si ritrovò coi suoi compagni di caccia. Lanciò un'occhiata a Cass completamente assorto nei suoi pensieri e non appena Lana parlò lui la fissò e poi disse:
- Trappola? Attirarlo qui fingendo che una di voi sia una delle sue vittime che tanto adorava squartare? E' folle. Ma può funzionare.
Dean come al solito non afferrò subito il piano ma quando Betsy lo incitò a ricordare meglio il film che aveva visto su Jack lo Squartatore tutto gli fu chiaro.
- Ragazzi io sarei una preda appetibile, ma non sto bene col rossetto!- esclamò il cacciatore-Quindi immagino che una delle ragazze debba..
- Non mia moglie!- intervenne subito Castiel.
Betsy gli lanciò un'occhiataccia ma sapeva che almeno in quell'occasione con lui non l'avrebbe mai spuntata. L'angelo guardò prima Persefone poi Lana.
- Credo tocchi a te fare da esca- disse a quest'ultima- La dea per quanto adatta non risulterà mai naturale per...certe cose...Tu Lana puoi fingere meglio..
Castiel si trovò a disagio nell'affrontare quel discorso così Betsy andò in suo aiuto. Si staccò da lui e s'avvicinò alla sua amica.
- Lana, te la senti? Credo che il tuo vivere più a contatto con gli uomini ti possa aiutare a fingere...quello che devi fingere insomma. E poi hai ancora i tuoi poteri. Persefone sarebbe esposta a troppi rischi facendo da esca. Noi saremo nascosti, Cass può essere al tuo fianco in meno di un secondo.
Chissà se Jack, memore ancora dei vizi umani, sarebbe caduto in quel tranello. Ma non c'era altra cosa da fare in quel momento.

 
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Persefone Dea degli Inferi
view post Posted on 22/2/2012, 19:30




Nonostante Persefone fosse ancora infuriata per quello che aveva fatto Ade, seguì la discussione tra quella strana vampira dagli occhi viola e gli altri tre: il ragionamento che aveva fatto filava eccome tuttavia i cacciatori e l'angelo non avevano tenuto conto di una cosa.
- Scusate se mi intrometto ma non avete pensato che la ragazza - Indicando Lana - Non è immortale. E l'anima non è così stupida da cadere in un tranello del genere. Non per niente durante la sua vita mortale Jack lo Squartatore non venne mai catturato. Quest'anima è scaltra e più furba di quanto l'aspetto possa far apparire - La dea dell'Oltretomba si voltò verso l'angelo, il marito di Betsy.
- Quindi se mi permettete mi propongo come possibile esca. Se anche l'anima dovesse ferirmi o colpirmi a morte, in realtà io non morirò e le mie ferite si rimargineranno - Guardando i quattro davanti a lei incrociò le braccia sul petto - Si può dire lo stesso di voi? - Ad intervenire fu la stessa Lana.
- In effetti le mie ferite possono anche rimarginarsi, ma un colpo mortale mi uccide - Rispose un po' imbarazzata.
- Non ti preoccupare Lana, a distrarre l'anima ci penso io, voi preoccupatevi solo di catturarla - Controbatté Persefone sorridendo di sbieco: anche se suo marito le aveva tolto i poteri, adesso poteva interferire con le questioni umane.
 
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Ade Dio degli Inferi
view post Posted on 28/2/2012, 12:07




- Bene bene, noto con piacere che siete ancora capaci di far funzionare quel muscolo involontario che avete nei vostri crani. Pensavo che con i millenni agli umani fosse destinato a regredire, mi sbagliavo - esordì d'un tratto la sinistra voce del dio dell'Oltretomba. I presenti non potevano vederlo, ma soltanto udire le sue parole.
- Persefone amore mio, quando questo gioco sarà finitò mi ringrazierai per avertelo reso così divertente - disse ancora sghignazzando, per poi tornare serio.
- Un treno arriverà tra circa dieci minuti, dal binario ovest - spiegò - ne scenderà un tizio incappuciato con un lungo sopprabito nero. Lui è il vostro bersaglio e quegli indumenti servono solo a celare le sue reali fattezze. Ricordate con chi avete a che fare, potete indebolirlo ma non può essere ucciso, solo catturato per mezzo dell'arma che ho conferito alla signorina Gravestone. - e mentre il dio dava un paio di dritte al gruppo di cacciatori, il classico suono di un treno iniziò a squarciare il silenzio di quella notte - amore ricordati di ancheggiare - aggiunse Ade seguito da una risatina malamente trattenuta.

Il binario ovest è quello del treno fantasma a quanto scritto nella descrizione della location u.u
 
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Winchester Dean
view post Posted on 2/3/2012, 11:58




Dean lasciò che le donne presenti decidessero chi doveva adescare l'anima da catturare. A lui in realtà poco interessava a chi fosse toccato, l'unica cosa che voleva era entrare finalmente in azione. Quando poi risuonò la voce di Ade nell'aria strinse più forte la sua pistola chiedendosi perché il dio non si mostrasse. Credeva ancora che quella fosse tutta una trappola per catturare non solo le anime ma anche i cacciatori presenti. Guardò Castiel quasi a riceverne conferma anche se l'angelo era assorto a rimuginare su quel piano e su quello che avrebbero dovuto fare.
Ade accennò a un'arma, cosa della quale Dean non era stato messo al corrente.
- Di che arma parla?- domandò.
Vide Betsy allora frugare nella borsa. Estrasse un panno di velluto scuro, dentro al quale si trovava un pugnale.
- Immagino che sia un'arma speciale vero?
Betsy annuì e gli spiegò che con quel pugnale, se si pugnalava l'anima al cuore, la si poteva catturare. Castiel afferrò l'arma e guardò i presenti. Accennò un sorriso come a dire “questo lasciatelo a me, poi per le altre anime tiriamo a sorte”.
Il fischio del treno arrivò forte e chiaro alle orecchie di tutti. Il primo obiettivo stava arrivando.
Dean afferrò Betsy per un braccio e la scostò da una parte. La ragazza gli rivolse uno sguardo di rimprovero ma Dean non vi badò.
- Tu stai vicino a me mentre tuo marito fa il suo lavoro.
- So difendermi da sola.- gli rispose la ragazza sfilando dalla borsa un secondo pugnale, quello che portava sempre con sé.
- Oh non ne dubito, Bet. Ma se ti accade qualcosa Castiel mi rispedisce a calci in culo all'inferno.
Dean Lana e Betsy si nascosero dietro una pensilina in modo da non essere visti. Persefone si piazzò invece in bella mostra; stava per iniziare il suo spettacolo. Castiel invece sparì, pronto a ricomparire quando l'opportunità lo avesse richiesto per pugnalare al cuore quell'anima.
Dean caricò la sua pistola, pronto a ricorrere anche al pugnale di Ruby se ce ne fosse stato bisogno. Sentì lo stridere dei freni del treno e le porte che si aprivano.
La caccia aveva inizio.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 2/3/2012, 12:28




Le parole di Ade avevano fatto salire l'adrenalina nel corpo di Lana ma al contempo l'irritazione in quello di Persefone che, prima che il treno arrivasse alla fermata, aveva sussurrato a denti stretti..
- Oh non ti preoccupare che muoverò bene i fianchi - Forse per infastidire il marito che l'aveva privata dei poteri.
Ed ora, mentre lei faceva da esca e la guardian, Dean, e Betsy si erano nascosti per non farsi vedere, Castiel si preparava ad attaccare l'anima infernale.
- Ha ragione Dean, Bet..se ti capitasse qualcosa sicuramente se la prenderebbe con lui - Ed un pensierò andò a suo marito e a sua figlia Christine. Forse anche Endymion si stava preoccupando per lei, per quell'impresa che aveva del'inverosimile, ma Lana doveva proteggere le persone che amava e se non poteva "eliminare" Hope, per lo meno avrebbe eliminato, o meglio, cacciato, quelle anime infernali.
Il treno arrivò emettendo quel suono stridulo sulle rotaie che faceva accapponare la pelle.
Una sola persona, se di persona poteva parlarsi, uscì da esso insossando cappotto lungo per mascherare la sua vera natura infernale, come aveva detto Ade.
- Ora tutto è nelle mani di Persefone - Bisbigliò agli altri.
E Persefone stava davvero facendo un buon lavoro: aveva precedentemente cambiato abito, sostituendolo con una gonna più corta che arrivava a metà gamba e ad una camicia bianca con una giacca nera sopra.
La dea stava facendo finta di parlare al cellulare con qualcuno ma al contempo si muoveva in modo sensuale.
Cosa che attirò l'anima, la quale iniziò a camminare lentamente verso di lei.
 
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Bet Grave
view post Posted on 7/3/2012, 11:27




Betsy non ebbe nemmeno il tempo di salutare Castiel che l'angelo era già svanito. Si ritrovò a nascondersi dietro la pensilina assieme a Lana e Dean. Stringeva il pugnale nella mano, nervosa ma al contempo pronta a dare battaglia.
- Dean non starmi troppo addosso...- si lamentò quando il cacciatore, forse di proposito, le aveva passato un braccio attorno alla vita.
- Scusami qui si sta stretti...- si giustificò il ragazzo provocando una risatina da parte di Lana.
- Sai credo che mio marito ti ammazzerà comunque se sopravviviamo!
Dean sghignazzò ma poi furono costretti tutti a fare silenzio. L'anima, dalle fattezze di un uomo che indossava quel soprabito per ingannare i malcapitati. Persefone aveva assunto un'aria e un aspetto molto sensuale, tant'è che Betsy sentì Dean fare un sommesso fischio di approvazione. La ragazza gli assestò una gomitata ma sorrise divertita.
E poi accadde tutto quello che i tre si erano aspettati. L'anima, ingorda di carne fresca, troppo a lungo rimasta imprigionata all'inferno dove non aveva potuto squartare o ammazzare secondo la sua inclinazione, s'avvicinò a Persefone pronto a riprendere quella sua attività.
Betsy sollevò gli occhi al cielo. Le nubi lo ricoprivano per intero, minacciose e inquietanti. E avvertì lì da qualche parte la presenza di Castiel, pronto a intervenire armato di coltello. La paura che qualcosa potesse andare storto e che lui venisse ferito la colse gettandola quasi nel panico. Ma sapeva che Castiel era stato reso molto più forte da Michele molto tempo addietro, e che ora le sue capacità sarebbero state in grado di sorprendere anche la creatura più infima dell'inferno.
Betsy guardò poi Lana e Dean, in trepida attesa. Poi tornò a posare lo sguardo su quell'anima dannata, arrivata oramai a pochi passi da Persefone.

 
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Persefone Dea degli Inferi
view post Posted on 13/3/2012, 19:00




Dal canto suo Persefone sapeva benissimo che l'anima era alle sue spalle.
"Spero davvero che ti stia divertendo amore, perché mi dovrai un vestito nuovo" I pensieri della dea erano ovviamente rivolti al marito che l'aveva volutamente privata dei poteri.
Decise però che era meglio darsi da fare subito, sentiva lo sguardo di quell'anima immonda sul suo corpo sinuoso, ma anche gli sguardi dei tre nascosti intenti ad osservare la scena.
Voltandosi lentamente volse lo sguardo malizioso su Jack, come a volerlo analizzare, centimetro per centimetro: in realtà non le interessava per niente nessun altro uomo, aveva suo marito, Ade, e questo per lei era tutto ciò che poteva desiderare.
Poi, con fare provocatorio gli fece cenno di seguirla, cercando di fargli capire che voleva appartarsi con lui.
Ovviamente l'anima colse l'occasione e, senza dire una parola, seguì la dea in un angolo più buio, costringendola tra lui e la parete.
Persefone lanciò uno sguardo oltre l'anima, direttamente ai tre, sorridendo e sillabando la frase: "Preparatevi a vedere tanto sangue".
- Ma cosa vorrà dire? - Chiese Lana cogliendo il labiale della divinità. Ma la risposta non tardò ad arrivare: infatti l'anima infernale tirò velocemente fuori dalla giacca un coltello e, senza esitazione, recise la gola a Persefone che cadde a terra...morta.
- Maledizione! - Lana digrignò i denti: sapeva benissimo che l'anima avrebbe fatto una mossa del genere, tuttavia veder crollare a terra una persona non le faceva un bell'effetto.
- Mi stupisco che Ade non faccia niente di fronte a questo, veder "morire", anche se per finzione il proprio amore porta sempre delle reazioni - Sussurrò rivolgendosi a Betsy e a Dean, ma sperava che anche Ade potesse sentirla.
 
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Ade Dio degli Inferi
view post Posted on 14/3/2012, 15:26




''Ricordati, la lama del pugnale si materializz solo nei luoghi bui. Rimani lontano dai lampioni e dalle fonti di luce'' Ade si insinuò nella mente all'angelo per impartirgli telepaticamente, in modo che nessuno potesse sentirlo, le istruzioni su come utilizzare al meglio l'arma che brandiva, proprio mentre Persefone si accasciava al suolo con la gola recisa. Il dio ebbe un breve sussulto a quella vista, rammentando quasi subito l'invulnerabilità della moglie.
Jack era caduto nella trappola ordita dai cacciatori e dalla dea, e Castiel era nascosto da qualche parte pronto per entrare in azione.
Il dio si trovava nella sua residenza a Misty Hill, seduto su quella copia del suo trono infero, con gli occhi chiusi, intento ad osservare mentalmente tutta la scena.
- Jack, ah ah ah ah ah, Jack, ti ricordi di me? - la voce potente e altisonante del dio si fece d'un tratto udibile da tutti, compresa l'anima fuggitiva - non c'è posto all'Inferno o sulla Terra dove tu possa nasconderti, sei spacciato, Jack - aggiunse lasciandosi andare ad una sadica risata. L'anima aveva lasciato cadere al suolo il lungo cappotto che celava le sue reali sembianze, e si guardava intorno terrorizzato dall'udire la voce del suo carceriere, emettendo versi incomprensibili dalla sua bocca che di umano aveva ormai ben poco, e ansimando come se fosse in preda ad un attacco d'asma.
- Tuttavia, poichè oggi mi sento magnanimo, ti darò una possibilità di salvezza. Ci sono quattro cacciatori nascosti, pronti a saltarti addosso e conficcarti la Lama dell'Oblio nel petto. Se riuscirai a farla franca sarai libero - spiegò, ben sapendo che i presenti potevano udirlo. Il dio dell'Oltretomba aveva deciso di divertirsi un poco.
- Dimenticavo - aggiunse rivolgendosi questa volta ai cacciatori - Jack non era l'unico passeggero del treno - e così dicendo tre creature deformi e con lame al posto degli arti uscirono dal convoglio - vi presento i figli di Jack, concepiti con le prostitute ch'egli stesso assassinava. Sono sicuro che saprete dare loro il benvenuto - concluse, omettendo volontariamente che quelle creature erano differenti da Jack lo squartatore, essendo figli di donne mortali, e potevano trovare la morte anche per mezzo di altre armi. Ade voleva che lo scoprissero da soli.
 
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18 replies since 10/2/2012, 16:49   166 views
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