Misty Hill GDR

A caccia di un'arma perduta (III parte)

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Bet Grave
view post Posted on 5/1/2012, 19:52




Continua da qui A caccia di un'arma perduta (II parte)

L'Eden Hotel. Il posto dove sembrava il Male non essere neppure arrivato. Lì sarebbero rimaste al sicuro almeno il tempo per trovare una sorta di strategia e sottrarre le ossa di Hope prima che lei le trovasse. Bruciare quelle ossa non avrebbe di certo garantito la vittoria, ma forse avrebbero indebolito lo spirito di quell'orrendo fantasma facendola diventare almeno vulnerabile.
A Betsy bastò inviare un messaggio telepatico a suo marito. Quando Lana parcheggiò l'auto fuori dell'hotel, Castiel era già lì che l'attendeva sul grande portone d'entrata. La sua espressione era corrucciata e preoccupata. Prima ancora che Betsy potesse raggiungerlo lui era già al suo fianco.
- Cal è dentro con Ester.- parlò lui leggendole nella mente quella domanda- Si può sapere cosa vi ha detto la testa? Giocare con le ossa di Hope è estremamente pericoloso.
Betsy provò a spiegare come si era evoluta la situazione ma Cass la zittì con lo sguardo. Le sfiorò poi la fronte con le labbra e aggiunse prima di svanire di nuovo:
- Cercherò informazioni. Non muovetevi da qui finché non torno.
Betsy annuì che suo marito era già scomparso. Si voltò allora a guardare la sua amica e le sorrise per farle poi cenno di entrare. Non era prudente restare lì fuori. Quando mise piede nella hall dell'hotel Cal le corse subito incontro. Ester le salutò con una mano e disse loro di accomodarsi sui divanetti mentre tornava al suo lavoro. Prendere in gestione quell'hotel era stata per lei un'enorme responsabilità e sebbene le camere non fossero ancora occupate c'era sempre una mole di cose da fare. Betsy si accomodò su uno dei divani e si sistemò Cal sulle ginocchia.
- Endymion dov'è?- chiese a Lana- Dobbiamo restare qui certo, ma dobbiamo anche pensare a dove poter cercare queste ossa e perché sono state trafugate da quella tomba. Pensi che qualcuno abbia avuto la nostra geniale idea?
Betsy si guardava attorno mentre parlava. L'hotel era davvero un posto inquietante per il suo silenzio ma allo stesso tempo era incantevole. E chissà...era pronta a scommettere che anche lì ci fosse qualche traccia del passaggio del Male ma che al contrario degli altri posti della città non poté infestare per un motivo ignoto ancora.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 12/1/2012, 10:04




Già. dove poteva essere Endymion? Mentre i minuti passavano, l'agitazione di Lana cresceva sempre di più.
Forse Hope era riuscito a prenderlo? No, Lana non voleva, non poteva pensare a questa eventualità.
Proprio mentre stava per parlare, la porta d'ingresso dell'Eden Hotel si aprì facendo entrare una figura incappucciata.
- Ma cosa.. - Il volto della sangue puro mutò. Infatti, se prima era corrugato, adesso era senza dubbio sollevato - Amore! - Urlò correndo incontro a suo marito Endymion.
- Maledizione Lana, che è successo? Ad un certo punto il corvo non è più riuscito a trovarti. Mi sono preoccupato! Come stai? O meglio come state tutte e tre? - La redarguì stringendola forte a sé proprio mentre sulla sua spalla si posò quel corvo nero a cui Lana era affezionata.
- Mi dispiace. Quello che sto per raccontarti probabilmente non ti piacerà. Parto subito col dirti che ci siamo rifugiate qui proprio per non farci scoprire da Hope - E mentre Lana spiegava cosa era successo a lei e a Betsy, lo sguardo di Endymion si incupiva sempre di più, e come c'era da aspettarsi ebbe la stessa reazione di Castiel.
- Vi rendete conto di ciò che avete fatto vero? - La domanda di Endymion mortificò Lana che strinse i pugni.
- Non possiamo continuare a stare ai giochetti di Hope, se permetti non voglio che nostra figlia cresca in un clima di terrore come questo! Voglio migliorare la situazione! - Replicò Lana.
- Più che migliorarla la state peggiorando! Hai messo in pericolo te stessa, Betsy e soprattutto nostra figlia - Ribatté Endymion alzando ancora di più la voce salvo poi bloccarsi per massaggiarsi le tempie.
- Non puoi obbligarmi a stare con le mani in mano e a non cercare un modo per indebolire Hope, non puoi - La vampira si era allontanata da lui mortificata ed arrabbiata con se stessa perché sapeva che quello che aveva fatto aveva messo in pericolo non solo lei ma coloro a cui teneva di più. Passeggiando per il lungo corridoio si trovò di fronte ad una porta che dava sul giardino.
La sangue puro la aprì rimanendo a bocca aperta.
- Ma questo posto è bellissimo - Adesso si spiegava perché l'albergo si chiamava "Eden Hotel", un piccolo pezzo di Paradiso proprio al centro dell'Inferno.
 
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Bet Grave
view post Posted on 21/1/2012, 15:33




Betsy si addossò tutta la colpa dell'accaduto cercando di tranquillizzare Endymion. In fondo era stata lei a coinvolgere la sua amica in quella situazione, tutto a causa della sua arma tornata ora nelle sue mani. Col suo pugnale Betsy si sentì di nuovo meno invulnerabile e quello era da considerare forse come l'unico lato positivo dell'intera faccenda. Calmò Endymion assicurandogli che nulla sarebbe accaduto a lei o alla piccola che doveva ancora nascere. Hope era forte si, ma avevano scoperto quel giorno un punto debole dove colpirla. Se avessero trovato per prime le ossa della bambina allora quel terribile mostro si sarebbe potuto piegare al loro volere. O almeno era ciò che pensavano...
Mentre Betsy tranquillizzava ancora Endymion, Cal aveva seguito Lana lungo il corridoio fino a uscire fuori in giardino. Il bambino fece con un'esclamazione di meraviglia e gridò:
- Mammà mammà corri corri!
Betsy, allarmata poiché credeva che fosse accaduto qualcosa, lo raggiunse di corsa ma quando s'accorse della piccola “scoperta” di Lana e Cal tirò un sospiro di sollievo. Cahetel uscì fuori in giardino prendendo a correre attorno a una panchina. Per lui quel posto tranquillo doveva essere un piccolo paradiso, lontano dalla tensione che si respirava fuori per le vie di Misty. Betsy lo imitò e non appena si ritrovò al centro di quel giardino prese a lanciarsi delle occhiate incuriosite attorno. Era davvero un posto magnifico quello, dove poter rilassare i nervi tesi e le membra stanche.
- Ti sei mai chiesta perché Hope non sia arrivata qui?- domandò a Lana- Cos'ha questo posto di diverso dal resto della città?
Si lasciò cadere sulla panchina. Cal chiese il permesso di giocare con la terra alla base di un grosso albero, permesso che Betsy accordò subito.
- Qui lei non ci troverà.- disse in tono risoluto.- Qui abbiamo tutto il tempo di trovare una soluzione.
Guardò Cal e sorrise tra sé. Si, forse c'era una speranza per loro. Poi però si rabbuiò quando ripensò al Reverendo Taylor.
- Sai credo che lui oggi difendendoci abbia espiato la sua colpa. O almeno una parte...Dobbiamo trovare quelle ossa, è necessario.
Un incantesimo forse? Chissà se la formula per ritrovare le cose perdute sarebbe valso lo stesso...Queste erano ossa umane. E non di una semplice ragazzina...

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 25/1/2012, 19:57




- Tante volte mi sono chiesta che cosa avesse di speciale questo posto per far sì che Hope non vi potesse entrare. Tuttavia ero a conoscenza che Samuel Colt, il parente di Ester, avesse alloggiato in questo luogo - Lana si mise a sedere accanto all'amica osservando il bambino giocare - Forse è riuscito a "proteggere" questo spazio in modo tale che qualcuno che fosse caduto sotto le grinfie di Hope potesse rifugiarvisi -
Ma adesso c'era altro a cui pensare.
- Si, è grazie al reverendo se adesso siamo qui e soprattutto vive - Era curioso come l'anima che in passato aveva messo al rogo Hope, le avesse aiutate proprio contro quell'essere.
- Forse qui Samuel Colt può aver lasciato qualcosa che può esserci di aiuto no? Oppure non è possibile che le ossa di Hope si possano trovare proprio in questo luogo? Si spiegherebbe perché Hope non riesce a trovarle no? - Esordì la sangue puro.
- Magari potrete trovare qualcosa nell'archivio di questo albergo non vi pare? - Disse Endymion che aveva seguito il discorso dietro di loro. Lentamente il vampiro si avvicinò a sua moglie accarezzandole il volto - Perdonami Lana per come ti ho trattato, ma non farmi una colpa se ti amo da morire e non voglio che niente e nessuno ti faccia del male - Endymion le aveva baciato la testa e Lana si appoggiò a lui sospirando.
- Lo so amore, comunque la tua idea non è sbagliata - si rivolse poi a Betsy - Magari se riuscissimo a sapere in che stanza ha alloggiato, potremo andare a cercare qualche indizio no? -
 
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Bet Grave
view post Posted on 30/1/2012, 12:03




Il ragionamento di Lana non faceva una piega. Quel posto era tranquillo perché Samuel Colt doveva averci nascosto qualche trappola del diavolo o qualche barriera protettiva che teneva quindi i demoni e la stessa Hope alla larga. Rifletté sulla possibilità che le ossa di Hope fossero in quel posto e annuì con la testa. Certo che poteva essere possibile! Magari ce l'avevano proprio sotto il naso e non riuscivano a vedere l'evidente! Cal si stancò di giocare con la terra e, dopo essersi pulito le mani sui pantaloni beccandosi un rimprovero della madre, si avvicinò a Betsy per arrampicarlesi sulle ginocchia. Betsy poi guardò Lana a Endymion scambiarsi effusioni e sorrise. Erano dolci assieme e poteva immaginare come si sentissero con l'arrivo del loro primo figlio. Sollevò gli occhi al cielo ed ebbe come l'impressione che anche Castiel fosse lì in quel momento. In fondo lui la sorvegliava sempre, anche quando era fisicamente lontano.
- Bene. Io direi di farci un giro per le stanze che ne dite? Spieghiamo a Ester la situazione; sono certa che non ci negherà il suo permesso se vogliamo dare un'occhiata ad alcune camere. Tanto sono quasi tutte libere. E poi ci sono quelle del secondo piano che dovrebbero essere inaccessibili ancora, quelle distrutte dall'incendio di qualche anno fa. Ne eri a conoscenza?
L'incendio era avvenuto nel periodo in cui a gestire l'Eden c'erano i vecchi proprietari, quelli precedenti all'arrivo di Ester e Nick. Ma niente si sapeva su questo fatto.
Betsy si alzò prendendo Cal tra le braccia. Dal cielo arrivò prima un lampo e un poi un tuono che fece sussultare il bambino. Betsy se lo strinse forte tra le braccia e suggerì di rientrare. Quasi come se avesse capito quello che volevano fare, Misty Hill si stava ribellando alle loro intenzioni.
- Cominciamo prima che Hope faccia la sua mossa.- disse mentre rientravano nella hall- Qui non può arrivare ma chissà cosa starà facendo ora per ostacolarci...
Nessuno di loro parve accorgersi di un uomo che era appena entrato in hotel. Eccolo, lo sgherro di Hope che fu abile però a non farsi subito notare. Avrebbe attaccato quando meno il gruppetto di cacciatori se ne sarebbe reso conto.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 8/2/2012, 19:57




- Si, suppongo sia meglio sbrigarci prima che qualcosa o qualcuno riesca ad interromperci. Tu amore vieni con noi? - Chiese la guardian al marito.
- Dal momento che sono qui certo. Non vi lascio sole per niente al mondo - Le rispose abbracciandola da dietro e posando delicatamente la mano sul ventre della moglie in cui la loro bambina cresceva sana.
Così il gruppetto si avviò verso la reception: in quel momento Ester non si trovava lì così Lana prese l'iniziativa e, nonostante la gravidanza, scavalcò abilmente il bancone aprendo poi la porta per permettere agli altri di entrare e dirigersi verso l'archivio che si trovava nella stanza adiacente.
- Vediamo a che periodo dobbiamo risalire? - Chiese Endymion iniziando a spulciare gli scaffali.
- Penso che dovremo dare un'occhiata ai primi registri per poi arrivare a quelli datati 1987-1988, il periodo in cui Hope si è manifestata - Concluse Lana guardando Betsy tenere tra le braccia il suo bambino.
Non avrebbe permesso a nessuno di toccarli né tanto meno di mettere le mani sulla piccola vita che cresceva dentro di lei.
 
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Bet Grave
view post Posted on 10/2/2012, 17:24




Ester doveva essere da qualche parte, in qualche stanza dell'hotel. Il lavoro lì per lei non sembrava finire mai anche se le stanza erano pressoché tutte libere. Betsy notò l'uomo appena entrato nella hall, come lo notò anche Cal che prese a fissarlo senza staccargli gli occhi dossi. L'uomo canticchiò il motivetto di una canzone tra sé e salì le scale per sparire dalla sua vista. Betsy, presa com'era dalle ricerche che stavano per fare, archiviò quel breve incontro e seguì Lana e Endymion nell'archivio. Fascicoli e libri che Ester doveva ancora sistemare erano messi alla rinfusa sugli scaffali. Anche lei, senza mettere Cal a terra prese a scartabellare tra i fogli che trovava a tiro. Dovevano risalire a qualche decennio prima forse, o magari semplicemente a quel maledetto anno del 1987. Anno che aveva segnato il declino di Misty Hill e dei suo abitanti. Cal alla fine insistette per scendere a terra e prese anche lui a sfilare libri e quaderni; per lui forse doveva essere tutto un gioco quello che la mamma e i suoi amici stavano facendo.
- Mammà guadda quetto.- disse poi recuperando un libro che doveva essere pesante più di lui da un ripiano in basso degli scaffali- Pesscia motto...
Betsy pensando che si rovesciasse quello e altri libri addosso corse a dargli una mano. Stava per rimproverarlo ma la sua attenzione venne attirata tutta proprio da quel libro gigante che assomiglia a uno di quei libri sui quali gli alloggiatori ponevano la propria firma e il proprio ricordo prima di lasciare un posto visitato come un museo, una mostra o anche un hotel. Betsy lo a fatica lo aprì e lesse qualche pagina. Cal la guardava ansioso di sapere cosa c'era scritto.
- Forse ci siamo...- disse- Qui ci sono scritte delle cose interessanti datate aprile 1990. La Revenge quindi era già naufragata e Hope era già qui...”questa città mi dà i brividi. C'è qualcosa qui. Me ne vado da Misty Hill e mai più ci tornerò..”
C'erano molte testimonianze simili ma una sola, scoperta quasi per caso, fece trasalire d'emozione la cacciatrice.
- Le ho prese e nascoste qui. Così Lei non le troverà. Solo uno come me può sapere di cosa sto parlando. Buona permanenza (e buona caccia) a tutti.
Un cacciatore doveva aver scritto quelle parole non c'erano dubbi. Lo stesso forse che aveva trafugate lo ossa di Hope e nascoste lì, nell'hotel, per metterle al sicuro. Quel messaggio era datato maggio 1991.
- Dobbiamo scoprire chi alloggiò qui in quell'anno e dove questo cacciatore ha nascosto le ossa.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 22/2/2012, 20:12




- Maggio 1991 - Ripeté Lana guardandosi intorno grattandosi la testa. Ora che avevano scoperto che qualcosa era stato nascosto all'interno dell'hotel dovevano cercare la stanza ed il nome dello sconosciuto o della sconosciuta.
- Come cercare un ago in un pagliaio - Commentò ad alta voce: c'erano pile e pile di documenti e registri da dover controllare tuttavia sperava con tutta se stessa che per lo meno vi fossero applicate le etichette.
- Va bene, dividiamoci: Betsy ti dispiace occuparti di questa pila di documenti? Amore, tu vai a destra e io cerco a sinistra - E così dicendo si diresse verso il luogo da lei indicato soffiando sopra tutti quei registri per togliere la polvere ed iniziò a controllare accorgendosi che in quel'edificio avevano alloggiato soprattutto donne e bambini, forse per proteggersi dalla fura di Hope e dall'orrore di quel posto.
L'attenzione di Lana però si spostò su un quaderno adibito a registro.
- E questo? - Si chiese aprendolo e sfogliandolo - Mi sa che ci siamo! - Rivolgendosi a Betsy e ad Endymion - Ecco guardate! Maggio 1991 è stata occupata una sola stanza in quel mese: la stanza numero 17 ed è stata occupata da - Con il dito andò a cercare il nome per poi sgranare gli occhi e voltarsi verso l'amica.
- William Gravestone - Il padre di Betsy.
 
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Bet Grave
view post Posted on 2/3/2012, 09:36




Betsy ubbidì al suggerimento di Lana scartabellando tra la pila di documenti con ansia crescente. Quei fogli ingialliti e mantenuti in cattivo stato dovevano rivelare molto di più di quanto non ci si potesse immaginare. Certo che Ester aveva il suo gran da fare per mettere in ordine in quella babele di fogli e cartelline e libri! Cal l'aiutò; per lui doveva sembrare un gioco quello di rovistare tra i fogli sporcandosi i polpastrelli di polvere. Ogni tanto ridacchiava tra sé e mostrava a sua madre delle pagine di volumi più grandi di lui solo per provare il gusto di sentirsi dire che aveva trovato qualcosa d'importante, anche se non aveva la benché minima idea del perché i grandi stessero facendo quella ricerca.
Ma fu Lana a trovare qualcosa d'importante. Richiamò l'attenzione di tutti e Betsy le si avvicinò quando lesse ad alta voce il registro. E quando pronunciò e le fece notare quel nome, Betsy sgranò gli occhi e le uscì un'espressione di assoluta meraviglia.
- Ma che..cosa...?
Sfilò dalle mani di Lana il registro e rilesse quel nome più e più volte. Quanti William Gravestone esistevano su quella terra? E quanti erano cacciatori proprio come suo padre?
- Oh mio Dio...papà è stato qua...
Non riusciva a crederci. Cal la guardò incuriosito e tornò a giochicchiare coi fogli. Betsy restò a fissare quel nome ancora qualche istante, incapace di pronunciare una sillaba. Poi l'attenzione le cadde più in basso, quasi alla fine della pagina del registro. Ciò che scoprì la lasciò di nuovo senza parole.
- Mio padre non era solo...guardate qua c'è anche il nome di John Winchester. Papà cacciava assieme a lui. Sono stati qua entrambi, hanno condotto assieme una caccia a Misty Hill. E io non ne sapevo nulla...
Quella nuova verità la sconvolse, ma in fondo avrebbe dovuto aspettarselo.
- E ora entrambi sono morti...non basterà una telefonata per sapere dove hanno nascosto le ossa.
Sentì Cal che le tirava la giacca attirando la sua attenzione. Betsy abbassò lo sguardo su di lui e notò che il bambino le indicava un punto fuori dalla porta.
- Mammà ci è quaccuno lì...
Lo sgherro di Hope, mandato dalla bambina demoniaca stessa, non appena capì di essere stato scoperto ad origliare svanì prima che il gruppetto potesse vederlo.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 9/5/2012, 09:48




Quando Lana ed Endymion si voltarono, ormai era troppo tardi. Chiunque fosse e qualsiasi informazione volesse, l'aveva ottenuta.
- Maledizione! - Endymion digrignò i denti serrando i pugni - Sicuramente l'ha mandato Hope -
Lana per tutta risposta si avvicinò a Betsy stringendo la mano nella sua: sapeva perfettamente cosa stava passando l'amica e cosa la turbasse.
Il fatto che il padre non le avesse detto niente le faceva male ma la sangue puro tentò di rassicurarla.
- Probabilmente non ti ha detto nulla perché voleva proteggerti da tutto questo, non avrebbe mai immaginato che tu potessi giungere a Misty Hill un giorno - Il sorriso della guardian era mesto perché sapeva che quelle parole erano solo parole.
- Non ci resta altro da fare - Esordì Endymion interrompendo la moglie ed avvicinandosi alla cacciatrice - So che è doloroso, ma probabilmente è l'unica possibilità che abbiamo di proteggere le nostre famiglie, i nostri figli - Prima guardò il ventre arrotondato di Lana e poi Cahetel.
La vampira, avendo intuito le intenzioni del marito, strinse ancora più forte la mano dell'amica, per farle sentire la sua presenza.
- Dobbiamo chiamare dal mondo dei morti tuo padre - Fu tutto quello che disse prima di sprofondare in un silenzio irreale.
 
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Bet Grave
view post Posted on 14/6/2012, 11:15




Quelle parole la fecero fremere. Betsy deglutì. Far tornare in vita suo padre? Richiamarlo dal mondo dei morti? Betsy abbassò lo sguardo a guardare Cal. Il bambino fissava ancora la porta dalla quale lo sgherro di Hope li aveva spiati. Ritrovare le ossa di Hope era fondamentale per tenerlo al sicuro. Lo sapeva bene. Ma richiamare indietro William Gravestone non avrebbe fatto altro che riapre vecchie ferite. Già una volta aeveva avuto a che fare col suo fantasma e a malapena era riuscita a distaccarsene poi.
- Cass...dove sei?- si ritrovò a sussurrare.
Ma l'angelo non comparve. Che fosse in guai seri? Betsy si staccò da Lana e prese in braccio Cal.
- Se non c'è altra soluzione facciamolo...- disse con titubanza.
Non poteva permettere alle sue paure di ostacolarla. Poi dal corridoio si sentì un trambusto seguito subito da un grido. Betsy si strinse più forte Cal tra le braccia e stava per nascondere il bambino temendo che fossero in pericolo, quando sulla porta comparve Cass.
- Quel demone vi seguiva da tempo. Non riferirà nulla a quel piccolo demonio.
L'angelo l'aveva sistemato a dovere. Cal scese dalle braccia della madre e gli corse incontro. L'angelo si affrettò a prenderlo in braccio, un poco imbarazzato visto la presenza di lana e Endymion. Non era abituato a frsi vedere in quello stato da estranei, così paterno e amorevole col suo bambino.
- Sai cosa...- iniziò Betsy ma l'angelo la bloccò.
- So tutto. E vi aiuterò.
Cas sapeva quando sarebbe stato difficile per Betsy quel momento. Ecco perché era tornato da lei. E quelle ossa dovevano essere trovate; nemmeno i suoi sensi riuscivano a scovarle. Sembrava quasi che fossero sparite dalla faccia della terra.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 15/6/2012, 09:11




Per fortuna anche Castiel era arrivato per aiutare il gruppo. Forse Betsy in passato aveva già avuto provato a parlare con i morti, ma Lana no.
Con la mente tornò indietro nel tempo quando aveva chiesto a sua zia di richiamare lo spirito di sua madre adottiva, uccisa da vampiri.
"Se non siamo in grado di farlo, non possiamo disturbare i morti o loro se la prenderanno con noi." Era stata la sua risposta. Quella però era una situazione diversa: Betsy, con l'aiuto di Castiel sarebbe riuscita a richiamare suo padre, anche se la situazione non era per niente facile.
Lana non sapeva in che circostanze fosse morto il padre dell'amica tuttavia riusciva a leggere nei suoi occhi tristezza e dolore er la perdita: Lana riusciva a capirla perfettamente, dopotutto anche lei aveva perso non solo i genitori adottivi che l'avevano cresciuta come se fosse davvero figlia loro, ma anche i genitori naturali, a causa della crudeltà di suo zio Rido McDonald.
Come se avesse capito cosa celava il suo animo, Endymion si avvicinò a lei mettendole un braccio intorno alle spalle.
- Ci sono io con te adesso, pensa solo che hanno sacrificato la loro vita per te, e ripagali rendndoli fieri di te - Il vampiro spostàòla mano sul ventre della moglie - Senza contare che abbiamo una bambina da crescere - Lana sorrise debolmente poi, annuendo, fece un passo avanti verso Betsy.
- Se possiamo esservi d'aiuto in qualche modo lo saremo. Bet dimmi che ti serve -
 
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Bet Grave
view post Posted on 14/7/2012, 10:54




Betsy osservò Lana e Endymion scambiarsi quelle parole e sorrise tra sé, commossa da quella scena. I due dovevano amarsi molto come lana doveva sapere bene cosa stava provando lei all'idea di rivedere, anche se per un breve lasso di tempo, suo padre. O meglio: il fantasma di suo padre, qualcosa che non avrebbe potuto toccare né abbracciare, né sentire vicino. Quando poi Lana pronunciò quelle ultime parole, prima che Betsy potesse aprire bocca, Cass disse:
- Non faremo alcun rito né seduta spiritica. Riporterò io qui lo spirito di William, quel tanto che basta a servire allo scopo.
Cass abbassò lo sguardo per vedere la reazione di sua moglie, ma Betsy annuì con la testa e gli sorrise per rassicurarlo. Ce la poteva fare, aveva accettato la morte di suo padre, avvenuta moltissimo tempo prima per riportare all'inferno il Malfas, e questa volta avrebbe affrontato la cosa con maturità e fermezza. Non era più una bambina e sapeva di dover proteggere Cal da Hope e da quella città infesta.
- Ma spostiamoci da qui.- aggiunse Cass.
Schioccò le dita e l'istante dopo il gruppo si ritrovò in una delle camere dell'albergo abbandonate, all'ultimo piano.
- Qui nessuno ci disturberà.- spiegò.
Poi l'angelo s'avvicinò a suo figlio e gli sfiorò la fronte con le dita. Il bambino l'istante dopo cadde addormentato tra le braccia della madre. Betsy per un istante fu preoccupato per lui, ma poi capì che Cass l'aveva fatto per non farlo assistere alla scena che tra non molto si sarebbe presentata davanti ai loro occhi. Betsy portò il piccolo sul letto matrimoniale presente della camera e lo lasciò lì a riposare. Cal dormiva con il sorriso sul volto, segno che stava già facendo bei sogni, nulla a che fare con la dura realtà che c'era invece lì attorno a Betsy Cass, Lana e Endymion.
- Formiamo un cerchio.- comandò poi l'angelo- Prendetevi per mano e non rompete il contatto per niente al mondo. Io posso riportare qui William, invocare il suo spirito, ma non credete che i guardiani degli spiriti lo lasceranno restare indisturbato. Non lasciatevi le mani per nulla al mondo.
Betsy intrecciò le dita a quelle di Cass, poi allungò la mano per afferrare quella di Lana. Deglutì e aspettò che suo padre arrivasse. Lanciò un'occhiata a Cal che dormiva profondamente e pensò che fosse più opportuno rivolgere al cacciatore domande mirate e veloci. Non c'era tempo per rivangare i vecchi tempi o per salutare o per domandare in che posto William fosse.

 
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