Misty Hill GDR

Una cacciatrice a casa

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Ade Dio degli Inferi
view post Posted on 5/12/2011, 14:34 by: Ade Dio degli Inferi




- Si Elisabeth, avvicinati - continuò a sussurrarle mentalmente il dio, mentre le cancellate di quell'enorme magione si spalancarono per permettere alla cacciatrice di entrare.
Anche la porta d'ingresso principale della villa si aprì, questa però più lentamente, emettendo un sinistro cigolio.
Il cortile era ben curato e con una grande piscina nel mezzo. Ovunque vi erano vasi di rose blu, che Ade aveva particolarmente a cuore essendo esse nate negli Inferi millenni addietro, quando la dea Persefone, da poco rapita e condotta nell'oltremondo, dimostrò nei suoi confronti il primo gesto d'affetto.
- Vieni, non ti accadrà nulla. Lascia che le voci ti guidino da me - disse ancora, aprendo la mente della cacciatrice a quella che lui definiva ''musica per le sue orecchie'': le grida dei dannati che perennemente ardevano nelle profondità del Tartaro. Seguendole la cacciatrice sarebbe giunta da lui, seduto comodamente su una copia terrena del suo trono infero, in una grande sala ovale, anch'essa riproduzione di quella che nel sottomondo era la Sala del Trono di Ade e Persefone, la quale però in quel momento non era presente.
Alla sinistra del dio giaceva addormentato il suo fido mastino, Cerbero. La mano di Ade si posava con delicatezza su una delle sue teste accarezzandone il pelo, mentre d'un tratto il silenzio della stanza venne interrotto da Asmodeo, demonio amico intimo del dio dai tempi della Titanomachia.
- Mio signore, la signorina Gravestone è ai nostri cancelli. Libero la Chimera? - domandò preoccupato per la presenza della cacciatrice nella loro dimora terrena.
- Rilassati Asmodeo, l'ho convocata io - gli rispose il dio rincuorandolo.
- Capisco maestà, in tal caso sarò ben lieto di prendermi cura di lei. Volete che la conduca qui?
- Da quand'è che usi un tono così formale con me? ci conosciamo da eoni, sai bene che puoi darmi del tu. Ti sono debitore della vita, dopotutto.
Ade si alzò dal trono dirigendosi verso una vetrina contenente dei liquori pregiati, versandone un pò in un paio di bicchierini da aperitivo.
- Conducila da me, ho un incarico fatto apposta per lei.
- Subito mio signore - replicò il demonio.
- Asmodeo - lo chiamò ancora il dio.
- Si maestà?
- Assumi forma umana, non vorrai mettere paura al nostro ospite spero. Ti ricordo che è una cacciatrice in contatto con le potenze dell'alto, e un altra Apocalisse non ci gioverebbe certamente.
Il demoniò annuì, e in un batter di ciglia il suo aspetto, prima simile a quello di un diavolo uscito da qualche girone dantesco, divenne quello di un ragazzo distinto dai capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo, e dal portamento elegante e raffinato.
Così conciato il demone sorrise al suo padrone e si direzze verso l'ingresso della residenza, per dare a Betsy il benvenuto e condurla da Ade.

Muovilo pure tu Asmodeo, è tutto tuo u.u
 
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