Misty Hill GDR

Una cacciatrice a casa

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Bet Grave
view post Posted on 5/12/2011, 12:09 by: Bet Grave




Sogni. Betsy ero tornata a fare quei sogni. Di nuovo. Sogni vividi, immagini troppo definite per poter essere ignorate. Da quando era giunta a Misty il potere dei sogni premonitori era aumentato in maniera quasi allarmante. Anche Castiel se ne era stupito e ogni volta che sua moglie gli raccontava uno dei suoi sogni lui la fissava preoccupato. E Misty Hill c'entrava sempre, non tanto Hope quanto persone nuove che vi giungevano. Anche se questa volta non si trattava di un uomo o di una donna, ma di qualcosa di diverso, che la rese irrequieta per giorni. Poi quella voce....
Voce che udì da sveglia e non solo nei suoi sogni.
- Scoprirò chi è, stanne certa.- la rassicurò Castiel.
Ma Betsy sapeva in cuor suo che quella era una faccenda che doveva risolvere da sola. Qualcosa la invocava, qualcuno la stava chiamando come se il destino avesse per lei in serbo una missione. Una prova.
Quella mattina lasciò Cal all'Eden Hotel, da Ester. Castiel era svanito alla ricerca di informazioni, deciso a proteggere sua moglie a costo della vita. Ma quella voce...Betsy non poté ignorarla più.
Lasciato il suo bambino si rimise in macchina e guidò senza una meta. Conosceva oramai Misty Hill come le sue tasche, ma quella mattina la città aveva qualcosa di diverso. Qualcosa che la cacciatrice non tardò a capire.
Appena fuori città, dalla parte apposta del cartello “benvenuti a Misty Hill” era sorto dalla nebbia un maniero. Poteva anche esserci sempre stato, ma Betsy giurò di non averlo mai visto. Imboccò la stradina che conduceva ad esso guardandosi attorno sospettosa e allo stesso tempo affascinata. Quando arrivò di fronte a quell'ingente costruzione fermò la macchina e spense il motore. Aspettò che il coraggio la spronasse, afferrò la borsa dove teneva le sue armi e scese. Si guardò attorno. Il maniero sembrava disabitato ma lei sapeva che non era così. La voce tornò a rimbombarle nella testa...qualcuno conosceva così bene il suo nome da chiamarla con tanta insistenza.
- Eccomi, sono qui.- disse prima di rendersene conto.
E attese.

 
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