Misty Hill GDR

My life is damned

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Lorelay
view post Posted on 22/12/2011, 19:32 by: Lorelay




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Beccato nella discreta figuraccia, Sam rimase in bilico sulle possibili parole da pronunciare a propria difesa optando, alla fine, per un semplice assenso alla ragazza di cui ripeté appunto il nome.
- Alexandra... suppongo non sia una vera e propria presentazione ma - s'impappinò un istante, vuoi perchè quel che stava dicendo riconfermava la figuraccia di poco prima che aveva messo in luce il suo tentativo di leggere il suo nome sulla targhetta, vuoi il suo continuo mandare occhiate ai tipi appena entrati che destavano la sua attenzione...
- Ecco io sono Sam e prenderò arachidi, sì sì vada per gli arachidi, olive se ce ne sono...-
Aggiunse, voltandosi ancora una volta verso i tizi all'entrata che ormai si stavano dirigendo verso un preciso tavolo del locale, quello nei pressi di Cheryl, la quale si era alzata e stava svagando per allontanarsi dalla combriccola. Fatto non strano fu che la bloccarono, come nella più classica delle scene; parlavano piano, dal banco Sam e Alex probabilmente non erano in grado di sentire le chiacchiere, ma gli sguardi e le posizioni lasciavano trasparire una situazione generalmente definita "ostile". E se Sam si "incartava" ancora di più nel parlare era proprio a causa di quella distrazione che lo teneva sulle spine.
- Quasi quasi concordo sulla tua idea del conoscere le persone uguale a situazioni poco piacevoli - disse con una punta di sarcasmo ripensando agli incontri di lui e di suo fratello avuti con la gente, sempre a causa di un lavoro di caccia, non certo per scampagnate rilassanti.
Un movimento scattoso verso Cheryl fece sobbalzare Sam.
Si trattava di uno dei due individui che la prese al polso e si avvicinò a sussurrarle qualcosa. Ma il fatto più preoccupante non era quello dell'accerchiamento della ragazza, ma del menefreghismo del locale in generale. Ognuno si voltava pensando ai fatti propri. Ognuno continuava la propria conversazione e persino colui che un attimo prima allungava le mani alle spalle della bionda, stava ora sfogliando un quotidiano con noncuranza.
Sam si voltò verso Alexandra quasi a studiarne la reazione, osservandola giusto un istante, poi poggiando il gomito al bancone, voltò il busto con nonchalance verso il teatrino in atto, per tenerli maggiormente sotto controllo. No ok, non era un eroe, ma stare fermo di fronte ad aggressioni pubbliche e oltretutto su una donna, non rientrava propriamente nel suo carattere.
Aleggiava, almeno per lui, una tensione che non sembrava condivisa dagli altri.
Il tizio che non aveva ancora toccato Cheryl sembrava voler rimanere in linea d'aria verso l'uscita, forse per impedire una probabile fuga della donna. Per un istante Sam ebbe l'impressione che gli occhi dell'uomo si erano colorati interamente di nero, aprì e richiuse le palpebre cercando di capire se era uno scherzo di una mancata lacrimazione o...che altro.
 
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