Misty Hill GDR

Stanza 78

« Older   Newer »
  Share  
Dru Anderson
view post Posted on 2/11/2011, 15:39




Alloggiava all'Eden Hotel da qualche giorno oramai. Per qualche oscura ragione quello era il posto più tranquillo della città e anziché farsi domande che non avrebbero comunque trovato risposta, Dru preferì non indagare su quella strana circostanza.
Divideva la camera con Pam che quella mattina era scesa nel giardinetto interno a fumarsi una sigaretta in santa pace. I fratelli Winchester invece, arrivati in città assieme a loro solo a qualche ora di distanza, erano in giro con la loro Impala a controllare la situazione per le strade della città. Lo facevano almeno un paio di volte al giorno, per verificare che tutto fosse in ordine visto che la polizia locale poltriva e fingeva che nulla lì a Misty accadesse.
E quella sarebbe stata una giornata come le altre se non fosse stato per l'arrivo inaspettato di una donna che prese una stanza nell'hotel. Dru, seduta su uno dei comodi divanetti della hall, l'aveva seguita con lo sguardo mentre veniva accompagnata da Ester Colt, la proprietaria dell'hotel, al primo piano dell'Eden. Poi, quando Ester era discesa, aveva lasciato la hall e prima di salire la scalinata aveva gettato un'occhiata alla bacheca dove erano tenute appese le chiavi per vedere quale mancasse. Non fu difficile così per lei capire dove la sconosciuta era stata condotta visto che in hotel le uniche tre stanze occupate erano quella che condivideva con Pam, quella dei fratelli Winchester, e quella di una ragazza di nome Ethlyn che aveva incrociato in corridoio solo un paio di volte. Oltre alle tre chiavi ne mancava ora una quarta, ovvero la numero 78.
Dru salì le scale due a due e arrivò di fronte alla porta contrassegnata da quel numero. Bussò senza troppi ripensamenti. Se nessuno le avesse risposto voleva dire che si era sbagliata; ma quando sentì dei passi all'interno della camera capì di averci visto giusto.

 
Top
Winona KNox
view post Posted on 3/11/2011, 13:59




Non aveva voglia di prendere quell'aereo per andare in quella cittadina in cui sembrava che tutto fosse uscito da un film ambientato ad Auschwitz. Il foglio che aveva davanti a sé parlava di lavoro e lo tirò fuori poco dopo aver mangiato quell'orribile cibo servito da quella antipatica hostess, che non faceva che parlare del suo abbigliamento appariscente, composto da pantaloni neri attillati, maglia con stampe leopardate e un vistoso cappello in tinta.
-Fottute puttanelle con la divisa!-
Questo si ripeté ogni volta che si girava a guardarle con aria altezzosa. Non amava le persone che avevano pregiudizi e con lei la gente ne aveva tanti. Solo perchè indossava un abbigliamento alla moda , di cui molti non capiscono un accidenti? Lei era una cacciatrice, con una certa esperienza e nel campo , una delle migliori. Quindi cosa poteva disturbarla più di un vampiro o di un demone? Le donne. Aveva sempre avuto problemi a relazionarsi , ma chi la conosceva davvero sapeva che il suo cuore per gli amici e la famiglia si apriva come un fiore a primavera.
Ma tra una chiacchiera e l'altra, fra uno studio approfondito del primo caso a cui avrebbe lavorato, una volta scesa all'aeroporto più vicino, arrivò in quella squallida cittadina,Misty Hill, dove Dio si era dimenticato di portare aria fresca e viva.
L'albergo suggeritole da Lexi, l'unica persona che conosceva in quel luogo, le aveva consigliato di andare all'Eden, l'unico albergo della città, in cui sembrava regnare solo la nebbia, il che non era affatto una buona notizia per i suoi abiti e scarpe, che avevano già provato l'ebrezza di toccare fango non appena scese dal taxi. Qualcuno la chiamò qualche giorno prima per recarsi lì per un lavoro. Aveva detto di essere un tipo fidato, con una voce calda e suadente, che l'aveva quasi costretta, come nei migliori lavaggi di cervello, ad accettare immediatamente, senza rendersi conto in realtà dello sbaglio che stava per commettere. L'autista si sbrigò a girare la macchina e a sgommare via, lasciandola come un vegetale davanti a quelledificio, che metteva i brividi. Si scaldò con le braccia, strofinandole sul suo cappotto nero, e diede un'occhiata alle sue scarpe, ormai da buttare . Con una smorfia, si recò prima alla reception a ritirare la sua chiave e poi nella sua stanza.
Dopo aver sistemato tutto, be non proprio tutto dato che l'armadio non era sufficiente a contenere la miriade di vestiti, accessori e scarpe che aveva portato con sé, decise di concedersi una lezione di yoga, sul suo bel tappetino e con un pò di musica rilassante, tutto prima di potersi poi mettere sotto con il lavoro, che poteva attendere. In fondo senza la concentrazione e la meditazione lei non era in grado di raggiungere la consapevolezza adatta per la riuscita delle sue imprese.
Ma qualcuno bussò alla sua porta, e con l'asciugamano in mano, dopo essersi sciolta dalla posizione dell'albero, andò verso la porta, aprendola e lasciando che una mano sorreggesse la lignea superficie, mentre l'altra asciugava la fronte imperlata di sudore

-Posso aiutarla? chi è lei?Forse la cliente che mi ha contattato per scender quaggiù, dove nessuno sembra avere una bella cera? -

Logorroica e molto diretta, Winona aveva già fatto la sua prima entrata in scena alla Knox, di fronte ad una perfetta sconosciuta.
 
Top
Dru Anderson
view post Posted on 4/11/2011, 15:46




Le aprì la porta una donna molto bella, avvenente e molto diretta soprattutto. Dru si sentì per qualche istante in soggezione ma ripensò al motivo per cui era lì e si riscosse subito da quella sensazione.
- Ehm..buongiorno.- esordì.
E poi? Come continuare?
“Ciao sono una cacciatrice di mostri e mi chiedevo se lo era anche lei visto che è arrivata a Misty, città infernale per antonomasia”.
Di certo la donna l'avrebbe presa per pazza se le avesse rivolto quella domanda. Sicuramente le cose stavano così, ma preferì prima girarci intorno per non insospettirla.
- Ecco...sono una dipendente dell'hotel.- disse cercando di assumere un aspetto serioso e credibile-Come ben sapete l'Eden è da poco passato nelle mani della famiglia Pullman, i nuovi proprietari, e ha appena riaperto. Il personale scarseggia e per ora sono l'unica a controllare le stanze, e sono mortificata ma non sono stata avvertita in tempo del suo arrivo e non ho controllato che le tubature del bagno, e non solo quelle, funzionino a dovere. Come sa questo hotel è molto vecchio...
Quando avrebbe raccontato a Pam quella balla che si era inventata su due piedi avrebbe riso per un mese di fila.
- Posso entrare a controllare ora?- chiese infine rivolgendo alla donna uno dei suoi migliori sorrisi.
In fondo le serviva solo dare un'occhiata e farsi un'idea generale della nuova arrivata. Poi se ne sarebbe andata come se nulla fosse accaduto.

 
Top
2 replies since 2/11/2011, 15:39   15 views
  Share