Ester Colt |
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| Più che caccia al tesoro, quella era una vera e propria caccia alle rotaie fantasma. Ester aveva tutta l'intenzione di voler scovare i binari che il suo antenato, un paio di secoli fa, volle costruire ad ogni costo in quella zona dove ancora Misty Hill non era sorta. Stando alle dicerie e ai vecchi manoscritti trovati all'Eden Hotel, l'antica strada ferrata attraversava l'intera foresta. Sì, ok. Ma perchè diamine non erano stati più precisi? La foresta degli sconsacrati, così aveva imparato a chiamarla anche Ester, era troppo estesa per poterla battere da cima a fondo in mezza giornata e sorpattutto da sola. Inoltre quel posto non era dei più tranquilli. C'era già stata una volta, gli spiriti dannati che vi si annidavano per poco non l'avevano fatta impazzire. Stronzi.
Ma Ester Colt la fotti solo una volta, si era detta quel giorno, mentre tornava a far visita alla Silver Forest. Il borsone delle armi che portava a tracolla era più pesante del solito. No, non l'avrebbero fottuta una seconda volta. Ma soprattutto Ester non si sarebbe persa, com'era accaduto in precedenza. Con una bomboletta spray di vernice rossa alla mano stava segnando ogni abero nel quale s'imbatteva, l'orecchio teso a captare ogni minimo spostamento, la mano destra pronta ad impugnare la Magnum. Un lieve fruscìo la indusse a voltarsi di scatto, per l'ennesima volta da quando si era inoltrata nel bosco. Forse era solo frutto della sua immaginazione, ma la prudenza in quei casi non era mai troppa, inoltre la ragazza era quasi certa di sentirsi osservata. Spiriti? Forse.
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