Misty Hill GDR

Una birra prima di un'intensa caccia ci vuole.

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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 9/3/2011, 20:46




Dopo aver simpaticamente squartato lo stomaco, e rispedito all'inferno un demone all'interno della biblioteca, perché non farsi una bella birra fresca nel locale più frequentato di Misty Hill?

Fu questo il primo pensiero che attraversò la mente del cacciatore mentre, con cura, ripuliva la lama del pugnale ancora sporco di sangue. Certamente non si aspettava di fare un incontro ravvicinato con un demone solo la prima ora dal suo arrivo, e sopratutto nella biblioteca pubblica, che ai suoi occhi pareva la struttura più tranquilla.

D'un tratto gli angoli della sua bocca si piegarono in un ghigno di soddisfazione. Anche se aveva appena sacrificato la vita, o meglio, il corpo di un innocente, rispedire fra le fiamme quei rifiuti fatti di vapore, e neri come la pece, era sempre un piacere.

Lungo il marciapiede avvolto da una sottile nebbiolina apparve un cartello luminescente, che saltava piuttosto velocemente all'occhio, con sopra inciso il nome del locale: "Misty Tavern"

- Oh, perfetto.- disse mentre illuminò il viso con un sorriso a 243211 denti. - Già che ci sono posso approfittare dei clienti per fare qualche domanda.- pensò mentre lentamente aprì la porta del locale ed entrò.

L'interno apparve decente tutto sommato, una piccolissima televisione trasmetteva una partita di football a intermittenze. Ovviamente in quel luogo la mancanza di luce o oppure Blackout andavano di moda.
Il barista al suono dello scricchiolio della porta si voltò di scatto verso Dean, assottigliò gli occhi e si schiarì la voce. Ma più che un gesto di provocazione o per attirare attenzione, pareva un quotidiano vizio.

Avanzando lentamente e con la sua solita andatura strafottente, si guardò attorno scrutando da capo a piedi i cittadini seduti comodi ai tavolini e al bancone.

Raggiungendo il bancone, poi, si sedette sullo sgabello e ordinò una birra chiara media. Il barista annuì, quasi sospettoso.
Il ragazzo inarcando un sopracciglio e lo fissò per un breve istante. Aggrottò la fronte poi tornò a guardarsi intorno.

Fra le mille persone che bazzicavano per quel locale, solo una in particolare lo colpì. Una bionda. Piuttosto carina d'aspetto.

Oh, bene. Si fa interessante il caso.; pensò abbozzando un sorriso, nella speranza lo notasse.
 
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Ester Colt
view post Posted on 12/3/2011, 15:34




Ok, il barista ciccione della taverna non le andava assolutamente a genio.
E molto probabilmente l'antipatia era reciproca, ma Ester aveva imparato almeno una delle innumerevoli leggi di Misty Hill, ovvero che gli sconosciuti laggiù sarebbero stati trattati sempre e comunque di merda. Donne o uomini, non faceva differenza a quanto sembrava. Pure i bambini trattavano di merda.

Ma antipatie o meno, quel giorno Ester aveva assolutamente bisogno di una birra. Certo, avrebbe avuto tutto un altro sapore se l'avesse sorseggiata con Nick, ma da un pò di tempo a quella parte i due non facevano altro che bisticciare anche per la più piccola stronzata.
Ecco perchè Ester si trovava lì. Per sbollire un incazzo, anche se le era passato nell'esatto momento in cui aveva messo piede fuori casa. Tuttavia il suo stupido orgoglio l'aveva obbligata comunque ad allontanarsi e arrivare fino in città.

Seduta sola al tavolino, la bionda osservava minuziosamente, una ad una, ogni persona presente nel locale. Deformazione professionale, o forse pura noia. Che facce losche, possibile che a Misty Hill non esistesse almeno un individuo dall'aspetto sano? E probabilmente un ragazzo percepì questo suo pensiero, perchè la guardò sorridendo.
Un momento: sorrideva. Ok, non era proprio un sorriso a 32 denti, ma almeno non aveva un'espressione truce come tutti gli altri...
E senza accorgersene, Ester ricambiò il sorriso alzando un poco il boccale di birra in segno di saluto.

 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 12/3/2011, 17:35




Idealmente, Dean, si trovava alla Misty tavern solo per assaporarsi una birra fresca, ma gli occhi nocciola di quella bionda parlavano chiaro.
Sapeva chiaramente qualcosa. Sulla città, sugli abitanti, sui demoni. Forse era una cacciatrice?
Questo pensiero tormentò la mente di Dean per alcuni secondi. Quei secondi in cui la sua bocca si era illuminata con un sorriso. E i suoi occhi fissavano quelli della ragazza, che al momento era impegnata a bere e diffidente si guardava attorno. Il sorriso fasullo, era solo per attirare l'attenzione, non era di certo venuto dal cuore.
L'esperienza se non altro, gli aveva insegnato a distinguere il bene dal male. Persone "normali" fra persone che avevano il suo stesso "hobby" ovvero cacciatori di bestioline notturne.

Cogliendo il gesto della bionda come un saluto, Dean scese dallo sgabello scomodo e coi suoi anfibi che battendo sul legno del pavimento facevano un fastidioso rumore, si avvicinò attirando l'attenzione di tutti i clienti.
- Cavolo..- mormorò sotto voce scrutando a suo volta gli occhi indiscreti. - Peggio che in un film horror. So di essere bello, ma sono dannatamente esagerati.-
Modestia a parte, una volta raggiunto il tavolino, appoggiò il suo boccale di birra ancora mezzo pieno. E con un sorriso sforzato provò un saluto.

- Ehi..
 
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Ester Colt
view post Posted on 12/3/2011, 18:01




Ester mantenne il suo sorrisino finchè il ragazzo non le si parò di fronte. E da quella posizione lo squadrò da capo a piedi, a costo di dover sembrare una strafottente.
- Salve, straniero!- esclamò in modo quasi plateale al misero saluto del ragazzo. Ma certo, doveva esserlo senz'altro. Era a Misty Hill da poco, d'accordo. Ma avrebbe di certo ricordato un bel viso come quello. Non doveva essere assolutamente di lì.

La ragazza indicò con un gesto del capo la seda di fronte a lei, invitandolo a sedersi. Ed in quel preciso istante ebbe la netta impressione che anche lui la stesse studiando scrupolosamente.
Interessante. Interessante e potenzialmente divertente. Ester accolse quel comportamento come una sfida della serie: vediamo un pò chi scopre per primo le carte in tavola.
- Ho indovinato, vero? Non devi essere di queste parti.- Ester ignorò completamente gli occhi indiscreti che sentiva puntati addosso, c'era abituata. Anche se odiava sentirsi al centro dell'attenzione. Poco male, almeno in quel frangente al centro non c'era finita da sola.

 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 13/3/2011, 13:17




Pur avendo esaminato la ragazza scrutandola da capo a piedi con impertinenza, in lei c'era ancora qualcosa che proprio non riusciva a cogliere.
Tanto per incominciare lo aveva chiamato straniero. Sì, era la verità, ma con un semplice "ehi" lo aveva intuito. Questo faceva capire alla perfezione che era una cacciatrice, e anche piuttosto brava! Se prima aveva qualche dubbio, adesso ne aveva la conferma. Non era l'unico cacciatore giunto a Misty Hill per risolvere il problema, o meglio, problemone.

Annuì alla domanda della bionda borbottando appena. -Eh già, appena arrivato a bordo della mia auto.- non perdeva mai occasione per vantarsi della sua amata Impala. L'auto regalatogli dal padre John.
Si sedette senza scostare lo sguardo dagli occhi della ragazza. Cercava ancora di studiarla meglio pur avendo intuito il motivo della sua visita in quella città ripudiata per fino dall'inferno stesso.
Impugnando il suo boccale che piano piano si svuotava, sentiva sguardi fulminanti e parole borbottate in sottofondo.
La gente del posto sicuramente - anzi, Dean ne era quasi certo- stava commentando i due ragazzi così diversi da loro, seduti poco distante dagli altri clienti, in un tavolino all'angolo del bar.

- Comunque sia.. nemmeno tu sembri del posto. Hai un aspetto solare a differenza di quei simpaticoni che ci stanno osservando.- indicò con un cenno della testa le persone dietro di loro. Per farle capire.
- Anche se sono quasi certo della risposta, posso chiederti che ci fa una ragazza come te in un posto come questo?-
 
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Ester Colt
view post Posted on 27/3/2011, 16:04




Scacco matto!
Quel tizio la sapeva lunga, o forse era semplicemente presuntuoso. In effetti la sua espressione -quel sorrisetto- lasciava proprio intendere che lo fosse.
Diretto, schietto e presuntuoso. Sì, forse sarebbe potuto andarle a genio.
Scostò lentamente il boccale di birra dal tavolo e si chinò in avanti come se volesse osservarlo meglio, da più vicino.

- E, sentiamo, quale credi potrebbe essere la mia risposta?- chiese a bassa voce, ma con un tono divertito, nessuno avrebbe notato che sotto al tavolo teneva puntata la propria Magnum contro i gioielli dello sconosciuto. Solo il ragazzo se ne sarebbe accorto, grazie all'inconfondibile rumore dello scatto della sicura. E dalla sua reazione Ester, oltre che a divertirsi, avrebbe forse appurato la sua tesi.
Cacciatore? O un semplice marpione? La bionda avrebbe giurato la prima ipotesi.

 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 27/3/2011, 16:18




Era appoggiato allo schienale della sedia, rilassato. Per non dare nell'occhio ovviamente. Ma l'avvicinarsi della bionda gli fece inarcare un sopracciglio trasformando la sua espressione in un'espressione confusa. Forse avrò avuto qualcosa sulla faccia, bah.
D'un tratto, tanto per complicare le cose, si udì da sotto il tavolo un rumore da lui conosciuto, anche fin troppo bene. Grandioso.. pensò fra se. Adesso ci mancava solo che gli sparasse.

- Ehi..- si avvicinò anche lui, allo stesso modo di come aveva fatto la ragazza. - Puoi mettere via la pistola, cacciatrice..- scandì per bene l'ultima parola. Per farle intendere la risposta alla domanda di prima.
Nel frattempo lui tirò fuori la sua amatissima pistola, e la "minacciò" allo stesso modo. Di nascosto, sotto il tavolo. - Posso chiudere gli occhi e scordarmi che sei una donna..- sussurrò in fine. - Ti conviene mettere via l'arma.-
 
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Ester Colt
view post Posted on 17/4/2011, 18:16




Bingo! Cacciatore.
Ester sorrise sorniona alle parole del ragazzo: bell'approccio, il migliore che ricordasse. E bel tipo, doveva ammetterlo. Lentamente, ripose la propria arma nella borsa e riprese a parlare come se nulla fosse accaduto, col suo solito fare da ragazzina ingenua che effettivamente era ben lontana dall'essere.
- Ho l'onore di parlare con...? - tra cacciatori le voci giravano velocemente, peggio delle zitelle. Quel tizio sapeva il fatto suo, magari aveva un nome familiare, ma ne aveva sentiti così tanti in giro che stentava a ricordarli tutti.

 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 17/4/2011, 18:27




Piegò gli angoli della bocca in un sorrisetto compiaciuto. Le "minaccia" a mò di film poliziesco gli riuscivano sempre bene. Mise via anche lui la sua arma e riprese in mano il suo boccale di birra.
- Bisogna vedere se è un piacere, comunque Dean. Dean Winchester.- continuò così la frase della bionda. Il cambio della sua personalità divertì Dean. Prima forte, coraggiosa se si può dire, e impassibile. Poi d'un tratto dolce e apparentemente ingenua. Travestimento ottimo. - Invece io, con quale dolce fiorellino sto parlando?- Le presentazioni non erano mai state il suo forte. O conosceva persona ammazzando qualche demone, oppure salvandole da morte certa. Mai una volta che qualcuno si presentasse a lui dicendo: "Ehi, ti va una birra?" Mai. Sorrise nuovamente a quei pensieri e aspettò una risposta da parte della cacciatrice.
 
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Ester Colt
view post Posted on 17/4/2011, 18:48




Dean Winchester.
Dio, quante volte aveva udito pronunciare quel nome, soprattutto da suo padre.
Winchester... I famosi cacciatori che possedevano l'arma a causa della quale la famiglia di Ester era stata sterminata. Aveva passato i primi due anni a cercare febbrilmente i due fratelli, senza una motivazione ben precisa. Riappropriarsi di quel gioiello di famiglia, forse. E poi? Non sarebbe più servito, a salvare i suoi genitori.
Per questo, dopo poco la bionda aveva rinunciato a quella folle impresa per dedicarsi completamente alla caccia. Con o senza Colt. L'unica Colt che le importava oramai era se stessa.
L'espressione che aveva assunto in quel momento, doveva essere a dir poco sconvolta. Merda. Distolse gli occhi lucidi per fissare un punto imprecisato della taverna.
- Io... Sono Ester Colt. E tu hai qualcosa che mi appartiene. - sussurrò finalmente, con un tono di voce incredibilmente calmo da sembrare apatico.

 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 22/4/2011, 11:04




Corrugò automaticamente la fronte quando la bionda pronunciò il suo nome presentandosi. Gli pareva di averlo già sentito, ma non ricordava dove.. Magari qualche notizia di Sam aveva citato anche la ragazza appartenente a una famiglia conosciuta ai Winchester. Ovviamente il cacciatore non era stato ad ascoltare le parole del fratello, quindi quelle poche informazioni gli erano sfuggite.
- Ah.. davvero?- mormorò nel momento di silenzio che si era creato all'interno del locale.
Cosa potevano possedere Dean e Sam che tanto voleva Ester? O che addirittura gli apparteneva? Strabuzzò gli occhi tagliando quei pensieri poi volse lo sguardo su alcuni clienti, che come prima, li guardavano torvi.
Mordicchiandosi il labbro inferiore capì che forse la risposta si trovava all'interno del cognome della bionda. "Colt".
No, impossibile. Cosa poteva centrare lei con La pistola?
 
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Ester Colt
view post Posted on 18/9/2011, 15:50




Oh, insomma! La discussione doveva essere seria, anzi, serissima. I modi di quel Winchester, invece, la fecero sbottare a ridere di gusto. Intanto mezzo pub s'era voltato a guardarla in malomodo, come se a Misty Hill ridere fosse vietato dalla legge, per questo si ricompose in fretta, schiarendosi la voce.
- Sì, davvero! - ripetè Ester cercando disperatamente di darsi un contegno.
Era così tardo? Possibile che il cognome della ragazza non gli avesse fatto scattare nessun campanellino d'allarme? Colt. Il maledetto cognome a causa del quale la famiglia di Ester era stata sterminata... Bastò questo pensiero alla cacciatrice per assumere un'espressione austera e nervosa.
- Dai, puoi arrivarci se ti ci impegni! O ragioni solo col cervello che tra le gambe, come dicono in giro?

 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 19/9/2011, 18:01




Le cose potevano essere due:
- O le parole della ragazza erano l'antifona per chiedergli 'voglio andare a letto con te, perché per oggi hai qualcosa che mi appartiene'...
- Oppure come al solito suo padre si era lasciato qualche debito alle spalle da 'responsabile' cacciatore che era... E adesso lui -o meglio loro- senza saperlo avevano qualcosa che apparteneva ad Ester.
Al primo pensiero Dean sorrise lievemente alzando di poco lo sguardo per fissare un angolo impreciso del locale, ma poi tornò a guardare i suoi occhi calcolando la seconda opzione, più probabile, notando lo sguardo diventato improvvisamente serio della biondina. - L'unica cosa che mi appartiene, e che porta il tuo cognome è la Colt. Non sarai una specie di parente alla lontana del simpaticone che ha inventato quest'arma, vero?- domandò con un leggero filo di ironia. Dean tralasciò la sua battutina di pessimo gusto, identica a quella del fratello Sam, che era solito a sminuirlo parlandogli così come se fra loro ci fossero gradi differenti di intelligenza, e pensò a una remota possibilità che lei fosse davvero imparentata con Samuel Colt. Se così era le aspettava la pistola di diritto, ma per loro quell'arma era indispensabile: quindi come in ogni competizione se la doveva guadagnare.
 
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Ester Colt
view post Posted on 20/9/2011, 09:43




Eccola lì: la Colt. Il ragazzo finalmente c'era arrivato. Ester annuì, sorrise stancamente e allontanò il boccale di birra. L'aveva appena assalita il tipico senso di nausea, che provava ogni qual volta il passato tornava a bussare alla porta della sua vita.
- Sì, Samuel Colt è mio... - abbassò veloce lo sguardo e come una bambina fece un veloce calcolo, contando sulle dita di una mano.
- E' mio trisavolo. - concluse, immaginando che forse quel ragazzo non le avrebbe creduto. E di certo non lo biasimava. Ma, un momento: si trovava di fronte al famoso Dean Winchester. Chissà quante ne aveva viste, di cose strane, nella sua vita... Per lui che, a quanto pare, aveva avuto a che fare con Lucifero in persona, incontrare la pronipote del famoso Colt valeva quanto incontrare una ragazzina come tante altre.
- Allora, come la mettiamo?
Ester era una stronza patentata, su questo non ci pioveva. Ma da qui a credere che il cacciatore le consegnasse l'arma senza fiatare... Stronza sì, ma non ingenua -anche se lo sembrava- nè tantomeno pretenziosa.

 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 21/9/2011, 13:53




Trisavolo... beh, riusciva a crederci soltanto perché la biondina appariva convinta e piuttosto seria. D'altronde ormai qualunque cosa gli sarebbe risultata poco improbabile, visti i suoi precedenti con angeli e demoni. Però era un caso incredibile, parlare con Ester Colt, la discendente dell'uomo che inventò un'arma per uccidere i demoni.
Dean sorrise leggermente piegando un angolo della bocca alle sue ultime parole. - Come la mettiamo?- si bloccò un istante per inumidirsi le labbra e assottigliare gli occhi per guardarla più attentamente. - Non ho alcuna intenzioni di restituirti la Colt. Per me e Sam è importante, anche se non uccide gli Angeli, è comunque un'ottima difesa contro i demoni. E ultimamente siamo braccati da molti..- concluse.
Ora sarebbe scoppiata una mini-guerra fra cacciatori, poco ma sicuro. Ad ogni modo non potevano rinunciare ad una pistola tanto potente, e di certo non era tempo di buonismo gratuito.
 
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17 replies since 9/3/2011, 20:46   130 views
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