Bet Grave |
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| Betsy temette il peggio. Cercò nella mente un incantesimo, una formula che potesse aiutarle in quel momento, che scacciasse o respingesse le anime di quegli spiriti irati, quando avvenne l'inimmaginabile. Il Reverendo Taylor, la sua anima, apparve dal nulla e come quasi una nube incorporea si avvicinò a loro placando gli altri spiriti. Betsy osservò colui che aveva arso al rogo Hope senza dire nulla. Il suo volto, sebbene sembrasse scolpito in una ammasso di nebbia, esprimeva dolore. E questo la rattristò. Era uno spirito inquieto, forse più di tutti gli altri lì nel Silent Gates. Betsy osservò la sua mano che amichevolmente, o almeno così si augurava, le invitava a seguirlo. Una trappola? Un altro tranello di Hope? Qualcosa le suggerì che non c'era nulla da temere... E Betsy si mosse, afferrando Lana per un braccio. Seguì il Reverendo che le condusse nella vecchia chiesa sconsacrata la cui porta era già spalancata quasi come lo spirito le stesse già aspettando. Entrambe entrarono nella vecchia chiesa ora buia e polverosa, inanimata. Solo delle candele su quello che doveva essere stato un tempo un altare si accesero. Betsy aveva già avuto a che fare con degli spiriti; ma quella era tutt'altro tipo di esperienza. Prima ancora che potesse aprire bocca, il Reverendo parlò. Lo spirito si fece quasi inghiottire dalla penombra in un angolo e con voce sommessa e il capo chino disse: - Non fu mia la colpa di questo scempio. Io mi macchiai dell'orrore che fecero gli uomini di chiesa secoli prima credendo in tal modo di scacciare il Male. Ma esso non può essere debellato, non con il fuoco. Su questo io rifletterò per tutta l'eternità. La voce dello spirito riecheggiava, nella piccola chiesa, mesta e sincera. Chissà da quanto stava aspettando qualcuno per poter finalmente confessare quelle parole. E Betsy capì che forse anche quella volta avrebbero potuto “sconfiggere” Hope. La bambina maledetta non solo non avrebbe avuto le ossa del Reverendo, ma non avrebbe preso nemmeno la sua anima già dannata. - Ho pagato e pago ancora ciò che feci.- continuò lo spirito- Per mia colpa il Male si è riversato in città e vedo la mia gente morire. Per mia colpa Lei, il Male, scorrazza libera di piegare le anime a suo piacimento. Vuole le mie ossa e semmai dovesse averle allora sarà la fine poiché anche le anime perdute ma che ancora le resistono saranno sue...per sempre. No, non poteva accadere...non potevano permetterlo.
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