Misty Hill GDR

Il treno fantasma

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Castiel Novak
view post Posted on 19/1/2011, 14:57




Strano se non impossibile da credersi.. Misty Hill era più moderna e attiva di quanto Castiel immaginasse.
Sarà che inizialmente la nebbia provvedeva a nascondere per bene ogni angolo della città, ma ora che aveva imparato a destreggiarsi lungo quelle strade e attraverso quei vicoli, poteva affermare tranquillamente che quel luogo era tutt'altro che morto.
Misty Hill era viva, solo Cass non aveva idea se considerarlo un aspetto positivo o meno. Scuole, museo, biblioteca, polizia.. Dannazione a lui, c'era davvero tutto.
E come ogni città che si rispetti, ci stava anche la stazione dei treni; anche se poteva scommettere una manciata delle sue piume nere che la gente la usasse principalmente per scappare da lì.

-hai freddo?- chiese l'angelo alla sua donna, mentre attraversavano a lunghi passi la strada per arrivare fino al piazzale della stazione. Il vecchio orologio appeso là davanti segnava le 19:57, il sole (avevano quasi scordato esistesse) doveva essere tramontato da un pezzo, i lampioni anche se accesi non illuminavano un bel niente e la nebbia era più fitta del solito.
-crepuscolo serale..- commentò poi a bassa voce. -avanti, rinfrescami la memoria riguardo queste strane storie che girano sulla ferrovia.
No, non era esattamente una romantica passeggiata tra due innamorati quella, anche se poteva sembrarlo. Anche se forse Betsy l'avrebbe preferito.
Castiel e la sua cacciatrice erano lì per uno scopo ben preciso.. Per fare il proprio lavoro.
 
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Bet Grave
view post Posted on 19/1/2011, 17:36




"Ma gira voce che ogni primo giorno del mese, al crepuscolo, si senta distintamente il rumore di un treno correre sulle rotaie abbandonate accompagnato da un fischio molto simile a quello di una vecchia locomotiva a vapore."

Betsy recitò quelle parole a memoria. Le aveva lette e rilette su uno dei libri di storia locale che era riuscita a strappare ad Estrelle dalla sezione “proibita”.
La stazione dei treni sembrava abbandonata a quell'ora della sera, come se non appartenesse più di diritto ai vivi. Betsy rabbrividì ma non perché aveva freddo; si era coperta per bene prima d'uscire di casa. Piuttosto era quel luogo che la metteva a disagio, e non si riferiva alla stazione sola ma dell'intera città. Non si sarebbe mai abituata alla sua atmosfera tombale.
Betsy lanciò una veloce occhiata a Castiel, e quasi in un gesto spontaneo allacciò le dita di una mano alle sue. Il silenzio la spaventava più di mille frastuoni, perché precedeva sempre qualche guaio; lo sapeva per esperienza oramai.
- Samuel Colt stesso ha fatto si che questa ferrovia venisse costruita.- parlò Betsy a voce bassa, quasi avesse timore di essere udita da qualcuno- Perché Cass?
Sapeva che neppure l'angelo aveva ancora trovato risposta a quella domanda.

Ecco perché erano lì, ecco perché avevano lasciato Cahetel da Ester e Nick dicendogli che la mamma e il papà sarebbero andati fuori a cena per festeggiare il loro anniversario.
Betsy si strinse nelle spalle osservando attentamente quel posto che celava molto di più di quello che si poteva pensare.
A Misty Hill la nebbia serviva a velare i suoi misteri. Dissiparla significava squarciare il velo della verità....

Edited by Bet Grave - 19/1/2011, 18:17
 
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Castiel Novak
view post Posted on 23/1/2011, 10:51




Castiel scosse a malapena la testa alla domanda di Betsy. Il motivo preciso per cui Samuel Colt avesse voluto costruire quella ferrovia gli era ancora sconosciuto, era però chiaro che l'uomo dovesse sapere un bel pò di cose riguardo quel lembo di terra che si estendeva tra Portland e Brunswick... Laggiù le attività paranormali erano iniziate ben prima del 1987, non poteva trovare altre spiegazioni.

Stringendo la mano della sua donna, Cass attraversò il piazzale deserto ed entrò nella sala d'aspetto anch'essa vuota. Come immaginava a quell'ora la biglietteria era chiusa, se mai qualcuno avesse avuto bisogno di un biglietto avrebbe comunque potuto usufruire del distributore automatico che stranamente funzionava.
Lui e Bet in effetti aspettavano di prendere un treno, per il quale sicuramente non v'era bisogno di alcun biglietto.
-è probabile che sia solo una superstizione del posto. Un treno fantasma.. è fin troppo cinematografico. Non pensi anche tu? - la sua domanda fu accompagnata da una strana intermittenza nelle luci della sala in cui si trovavano.
Segno che qualcuno si sarebbe dovuto premurare di cambiare le lampadine in quel posto dannato.. o forse semplicemente, secondo il manuale del giovane cacciatore, qualcosa di soprannaturale si stava avvicinando.
 
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Bet Grave
view post Posted on 23/1/2011, 20:03




Entrò nella sala d'aspetto guardandosi attorno quasi con la speranza di vedere qualcuno. Ma quel posto sembrava abbandonato, e non solo dai vivi. Betsy alle parole di Castiel sorrise e alzò le spalle.
- Da quando siamo a Misty Hill non mi stupisco più di nulla!- esclamò.
La sala d'attesa era silenziosa, come del resto lo era l'intero luogo. Betsy sapeva riconoscere fin troppo bene quella quiete stagnante....era l'attesa per qualcosa che sarebbe accaduto di lì a poco.
A dare il primo segnale furono le luci del luogo; sembrava quasi che qualcuno stesse giocando con l'interruttore. Betsy si strinse di più a Cass, pronta ad estrarre il pugnale che portava sempre con sé nella borsa.

Ma un rumore indistinguibile la fece sobbalzare. Un fischio che aveva sentito forse nei film o nella sua immaginazione. Quel rumore era accompagnato da uno ancora più udibile: le rotaie della stazione fino a poco prima deserte sembravano ora animate.
- Cass...ma..ma lo senti anche tu?- domandò credendosi pazza.
Il rumore divenne sempre più vicino e si fece più fastidioso, tant'è che Betsy fu costretta a lasciare Castiel per portarsi le mani alle orecchie.
Era un treno quello che si avvicinava correndo alla stazione.

Fantasma o no, il fischio di quella locomotiva era maledettamente vero.
Betsy, senza rendersi nemmeno conto di quello che stava per fare, si precipitò fuori a vedere. E avvolto lì nella nebbia, come un mostro fumante, c'era il treno fantasma che tanto alimentava la fantasia dei Mistylliani. Betsy lo fissò con occhi sgranati, come se non riuscisse a credere a quello che vedeva. Ma era proprio lì quella vecchia locomotiva, che pareva proprio stesse aspettando loro per proseguire la sua folle corsa verso la leggenda.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 24/1/2011, 09:35




Betsy non stava impazzendo, quel rumore era reale. E ben presto entrambi appurarono che lo era anche la vecchia locomotiva a vapore..
Il termine "reale" era esagerato comunque, visto che quella macchina altro non era che un ammasso di ectoplasma piuttosto che ferraglia.
E lo si poteva intuire dall'intermittenza esagerata che causava alle luci nella sala d'aspetto e dallo schermo che in teoria doveva visualizzare gli arrivi e le partenze, in pratica invece era nero tempestato di puntini bianchi.

Castiel si avvicinò alla sua donna e la prese nuovamente per mano.
-speriamo non ci sia il controllore o ci darà la multa per non aver obliterato il biglietto.- dalla sua battuta era evidente che l'angelo fosse deciso di salire, sapeva che anche Bet lo stava pensando.. e anche la locomotiva, visto che in quel momento si aprì lentamente la porta del vagone di fronte a loro.
 
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Bet Grave
view post Posted on 28/1/2011, 15:06




Betsy ne aveva viste di cose strane in vita sua. Ma quella le batteva tutte; o quasi...
La porta del vagone s'aprì sbuffando fumo, o meglio: nebbia. Betsy restò lì impalata a fissare davanti a sé senza essere capace di muovere un muscolo. Era incredibile...quello andava oltre la semplice caccia al demone. Quello andava oltre l'umana, e forse angelica, immaginazione.
Ciò che smosse Betsy e la convinse a salire a bordo fu il fischio del treno. Così reale...
Betsy sobbalzò e interpretò quell'assordante richiamo come un monito a saltare a bordo. La ragazza allora lanciò un'occhiata a Cass e salì il primo gradino, poi il secondo e il terzo. In meno di due minuti era a bordo del treno fantasma, dove ogni cosa era paradossalmente reale e tangibile.
Era vuoto. Non c'erano altri passeggeri a bardo; almeno in quel vagone. Betsy aspettò che Cass le fosse affianco. E quando furono entrambi a bordo, la porta si richiuse e il treno si mosse lentamente.
Betsy deglutì e nonostante avesse una paura terribile, sentì l'eccitazione per quella nuova avventura salire a livelli massimi.

E una sola domanda le sorse alla mente: dove stavano andando?
 
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Castiel Novak
view post Posted on 2/2/2011, 18:52




- Stammi vicina. - sussurrò l'angelo alla propria donna, tenendola ben stretta per mano.
Non gliel'avrebbe lasciata se non dopo esser scesi illesi da quel vecchio treno, anche se era inappropriato chiamare il luogo in cui si trovavano in quel modo.
Volendo essere pignoli, si stavano muovendo all'interno di una campana d'ectoplasma. Costruita davvero egregiamente, pensò; c'erano voluti anni... Secoli per donargli quella forma perfetta e così maledettamente tangibile. Reale.

Non erano soli, chiaro. Chi aveva dato "vita" a quella vecchia locomotiva li stava osservando e Castiel lo percepiva. Quello che non percepiva, invece, era la tipica atmosfera di odio o vendetta che ogni spirito maligno portava con sè a Misty Hill.
No, tutt'altro.
Quando Castiel allungò la mano libera e l'adagiò lentamente sullo schienale di un sedile alla sua destra, comprese il motivo per cui semplice ectoplasma poteva creare una simile visione così compatta e palpabile. Era completamente impregnato di paura e terrore, sembravano fungere da collante.

- Qualcuno ci sta osservando, lo senti? - E la vecchia locomotiva, in tutta risposta, fischiò.
 
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Bet Grave
view post Posted on 5/2/2011, 15:45




Betsy strinse forte la mano di Castiel e prese a guardarsi attorno. Quello era il luogo, se così poteva essere chiamato, più strano e insolito nel quale era mai stata. Più che un luogo era un... tempo. Betsy e Castiel, senza volerlo, stavano per compiere un viaggio spazio temporale che li avrebbe strappati al presente per qualche istante.
Il treno, più che condurli verso demoni o altre entità demoniache, li stava mostrando un pezzo di storia di Misty Hill, un tracciato del suo passato che si intersecava forse nei misteri sui quali tanto stavano indagando.
E Hope, una volta tanto, non c'entrava.

Alla domanda di Castiel, Betsy rabbrividì. Si, anche lei avvertiva quella sensazione ma il suo non era stato un brivido di terrore. Piuttosto le sembrò che qualcosa le fosse passata accanto provocando un lieve spostamento d'aria.
La locomotiva fischio di nuovo, e subito dopo a Betsy parve di sentire un vociare sommesso farsi sempre più vicino. Il treno, davanti ai loro occhi, stava “prendendo vita”. Gli spiriti di coloro che vi avevano viaggiato per l'ultima volta si materializzarono come per incanto.
Non erano persone vere quelle che si trovavano in quella carrozza con loro, e non erano neppure ectoplasmi senza forma. Non fu facile per Betsy definire quello che stava osservando in quel momento, soprattutto perché era troppo impegnata a chiedersi se tutto ciò fosse vero. O magari stava solo sognando....
All'improvviso un uomo, si parò di fronte a loro. Betsy indietreggiò di un passo, stupita più che spaventata. Squadrò quella figura eterea eppure allo stesso tempo così visibile dalla testa ai piedi: l'abbigliamento e il modo di porsi le fecero intendere che quell'uomo non aveva a che fare nulla con il loro tempo.
SPOILER (click to view)
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- Prendete pure posto.- disse a Betsy e Castiel indicando i due sedili più vicini- Lei arriverà presto!
Quindi fece un leggero inchinò e dopo aver superato la coppia, svanì.
- Lei...?- domandò a voce bassa Betsy, incapace ancora di credere a ciò che vedeva.
Si era forse riferito a Hope? No...quel demonio non c'entrava nulla con quella storia...

Betsy guardò Cass come a chiedergli una spiegazione plausibile a ciò che stava avvenendo, quando dalla porta che separava i due vagoni comparve una donna ben vestita ed elegante. Senza degnare i due di uno sguardo, andò a sedersi proprio sul sedile di fronte a quelli che l'uomo aveva indicato loro.
La donna prese a fissare fuori del finestrino il paesaggio che scorreva veloce; la sua aria era melanconica e nei suoi occhi vi si poteva leggere una nota di tristezza non insolita negli spettri.
Betsy allora si sedette e fece cenno a Castiel di fare lo stesso.

Non sapeva ancora spiegarsene il motivo, ma sentiva che quella donna aveva solo bisogno di essere ascoltata da qualcuno.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 7/2/2011, 10:10




Castiel si accomodò al fianco di Betsy, senza distogliere lo sguardo da Lei... Lo spirito della donna che tutto sembrava fuorchè malintenzionato.
L'angelo era oramai talmente abituato a dover fronteggiare certe creature, che gli parve quasi assurdo pensare che a Misty Hill potessero vagare anime innocue.

- Finalmente siete arrivati. - esordì in un sussurro la donna, anche se che sembrava più impegnata a fissare il paesaggio notturno in movimento fuori dal finestrino.
- La diligenza di notte è pericolosa, soprattutto da questo parti. E' una fortuna che la ferrovia sia arrivata sin qui.

Castiel lanciò uno sguardo veloce a Bet, sguardo che stava a significare: "Ma questa...?"
La donna dall'aspetto malinconico si voltò finalmente a guardare i suoi interlocutori e sorrise dolcemente, sembrava aver intuito il disagio e la confusione dei due.
- Il mio nome è Colleen Lawson. - aggiunse lapidaria.

Ed il treno fischiò di nuovo, facendo stavolta sobbalzare l'impassibile angelo del signore.
 
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Bet Grave
view post Posted on 21/2/2011, 17:46




Anche Betsy sobbalzò quando il treno fischio, quasi a fare eco a quel nome. Guardò la donna, incapace di staccare gli occhi da lei. Sembrava così reale la sua presenza che Betsy resistette all'impulso di allungare una mano e toccarla.
- Il mio nome è Coleen Lawson.- disse ancora- E sto aspettando che lui salga sul treno. Fuggiremo via da questa terra che rifiuta di vederci assieme. Gli uomini cercano l'amore, ma invidiano quando qualcun altro lo trova.
La donna fece una pausa. Continuava a fissare fuori dal finestrino un paesaggio che si faceva via via più nebbioso. Betsy lanciò un'occhiata a Castiel. Era forse il caso di porre qualche domanda alla donna? Che cosa ci facevano tutti e due su quella locomotiva? Ma prima che potesse aprire bocca la donna proseguì:
- Non vogliono vederci assieme perché lui non ha denari.- disse- Ma l'amore non conosce alcun tipo di barriera economica, o di razza o di età.
La donna si voltò finalmente a guardare Betsy e Castiel. Sorrise dolcemente.
- E voi lo sapete meglio di chiunque altro. Voi potete capirmi, non è vero?
La donna si sporse un poco verso Betsy e la fissò negli occhi. Alla ragazza parve di riconoscere quello sguardo, occhi di chi ama disperatamente e follemente ma che è allo stesso tempo non può esprimere i suoi sentimenti come vorrebbe perché qualcosa, o qualcuno, glielo impedisce.
Lei aveva sofferto un dramma simile quando si era scoperta innamorata di Castiel. Una donna e un angelo. Sacrilego e impensabile.

Si, lei sapeva esattamente cosa significavano le parole della donna perché le aveva provate sulla sua stessa pelle.
E Castiel poteva dire lo stesso.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 22/2/2011, 13:32




Castiel avrebbe voluto tanto rimanere impassibile a quel che la donna diceva, l'intenzione era proprio quella.
Ma i suoi occhi la dicevano lunga e sia Betsy che il fantasma potevano leggergli in faccia quel vago sentimento di turbamento al solo ricordo del passato travagliato con la donna che amava.

Ma non potevano stare là dentro in eterno, presto sarebbe accaduto qualcosa.
Le anime intrappolate in questo mondo ancora non hanno trovato la pace, ciò significava che quella donna... Quella stessa notte, stava per rivivere per l'ennesima volta la propria morte.

- Ha detto che sta aspettando che lui salga sul treno... - Cass lanciò di nuovo un'occhiata fuori dal finestrino, quel buio pesto gli impediva di capire verso dove erano diretti. Un momento: ma si stavano muovendo davvero o era solamente frutto della loro immaginazione?
La donna annuì con la testa e imitò l'angelo, voltandosi verso il vetro appannato.
- Tra circa un'ora arriveremo a Westbrook. Finalmente saremo assieme... Andremo a vivere ad Augusta. Lì nessuno ci conosce, nessuno immagina... - le guance pallide della donna arrossirono leggermente e lei parve accorgersene, dal momento che le coprì entrambe con le mani.

Ma Castiel c'avrebbe scommesso le ali che Coleen non sarebbe mai giunta ad Augusta assieme al suo amato. Forse non sarebbe mai giunta nemmeno a Westbrook... L'angelo volse lo sguardo verso Betsy e annuì. Dovevano fare in modo di scuotere quell'anima, farle capire che oramai non c'era nessun amato da incontrare, nessuna città da raggiungere. Se non ci fossero riusciti, Coleen avrebbe rivissuto per sempre quella triste notte.

Bene. Ma come dire ad una donna scalpitante per vedere finalmente il proprio uomo che in realtà era morta da almeno un secolo?
 
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Bet Grave
view post Posted on 22/2/2011, 16:55




Betsy sentì gli occhi inumidirlesi per la pietà che stava provando verso quella donna il cui destino ancora non conosceva. Non sarebbe mai arrivata a destinazione; non avrebbe mai visto avverarsi ciò che desiderava. Se non fosse stato così di certo non si sarebbe mai ritrovata lì di fronte a loro ad anni di distanza, a parlare della sua vita come se il suo tempo fosse ancora il presente.
Betsy lanciò un'occhiata a Castiel e istintivamente gli strinse di più la mano.

Finalmente saremo insieme...aveva detto la donna. Lo stesso pensiero che aveva fatto lei quando poté stare col suo angelo senza nascondersi o senza avere il timore che qualcuno li punisse. Vivere la loro storia senza più timori era stato il più grande regalo che Dio poteva farle.

Betsy sentì lo sguardo dello spirito che le sedeva di fronte fissarla con molta intensità. La donna si zittì e nel vagone ci fu silenzio. Poi Betsy tornò a guardare la donna e prima che potesse anche solo muovere un muscolo questa l'afferrò per un braccio. Quel tocco fu reale più di quanto lei si fosse immaginata.
Cercò di ritrarsi atterrita, quando l'avvolse il buio più pesto che i suoi sensi avessero mai visto.

Betsy Gravestone cessò di esistere per un tempo che solo Dio sarebbe riuscito a calcolare.

Colleen Lawson al contrario, tornò a riempire i pomoni di aria. Si fissò quelle mani piccole e delicate con le quali si tastò il viso e i capelli. Quindi sospirò e si alzò in piedi. Nemmeno rivolse uno sguardo allo sconosciuto che gli stava seduto affianco.
Se ne tornò nella sua cabina ad attendere che il treno arrivasse a Westbrook, dove il suo amato sarebbe salito a bordo per restare con lei per sempre.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 23/2/2011, 16:22




Quando la donna posò la sua mano sul braccio di Betsy, Castiel balzò in piedi ringhiando come un animale e con una manata cercò di allontanare il fantasma. Troppo tardi, il corpo di Colleen si dissolse contro la manica dell'impermeabile lasciando l'arto intorpidito per qualche istante.

- Bet, come...? - l'angelo restò a bocca aperta, e solo dopo aver puntato gli occhi di ghiaccio su quelli di Betsy, comprese dov'era finito il fantasma della donna.
No, non era così che immaginava si evolvesse la situazione.
Il corpo di sua moglie, oramai sotto il totale controllo del fantasma, si alzò in piedi noncurante delle parole di Castiel e si allontanò.

- Ehi, bastarda! Dove credi di andare? - Cass la seguì a lunghi passi, ma prima di metter piede nella cabina occupata da Betsy e Coleen venne trattenuto da qualcuno o qualcosa per un braccio.
- Che diavolo... - Quando l'angelo si voltò, capì di trovarsi faccia a faccia con un altro fantasma. Non serviva chiedergli chi fosse nè da dove provenisse. E nemmeno che cosa volesse.
L'istante successivo Castiel non era più padrone di quello che oramai era divenuto il suo corpo.

- Colleen. - La voce di Jimmy Novak uscì dalle labbra gentile e quasi armoniosa, come Castiel non l'aveva mai usata. L'uomo si affacciò alla cabina in cui la donna stava seduta e sembrava aspettare ardentemente qualcuno.
- Colleen... Eccomi.
 
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Bet Grave
view post Posted on 23/2/2011, 17:32




Colleen non appena riconobbe quella voce si voltò a guardare l'uomo che era appena apparso sulla porta della sua cabina. Sobbalzò e saltò in piedi. Non poteva credeva ai suoi occhi.
- Victor ma...ma non dovevi salire..
S'interruppe a metà e scoppiando in un pianto liberatorio corse da lui per allacciargli le braccia al collo. Sollevò poi la testa e gli posò le labbra sulle sue in un bacio dolce e passionale. Quindi lanciò un'occhiata in corridoio e s'affrettò a farlo entrare nella sua cabina. Se qualcuno lo avesse visto, avrebbero passato entrambi dei guai molto seri.
Lo costrinse a sedersi senza staccare gli occhi da lui, senza levare le mani dal suo volto.
- E' pericoloso..- disse preoccupata- perché sei qui adesso? Mio zio ancora non scende dal treno e se ci scopre sai bene che sarebbe capace di....
Si bloccò incapace di ultimare la frase. Tutta la sua famiglia era contraria a quella relazione. Come poteva la figlia di un famoso industriale frequentare un semplice maniscalco come Victor Hughes? Era impensabile..lei da sola avrebbe disonorato l'onore di tutti i Lawson.
E suo zio, più di suo padre, era stato chiaro: se l'avesse ancora trovata in compagnia di quel pezzente, l'avrebbe ucciso senza alcuna pietà.
- Non possiamo farci vedere insieme....- riprese a dire Colleen in preda all'angoscia a alle lacrime.

Il loro era un amore impossibile. Solo lontani da lì sarebbero potuti stare assieme. Tutto era contro di loro, nessuno era disposto ad aiutarli poiché assecondare quel folle sentimento sarebbe stato come scavarsi la fossa con le proprie mani. Chi si metteva contro i Lawson, perdeva ogni cosa in un modo o nell'altro.

Betsy Gravestone, annientata da quello spirito nel corpo e nella mente, avrebbe di sicuro capito la situazione. Lei ne aveva vissuta una molto analoga col suo angelo tanto tempo prima....
 
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Castiel Novak
view post Posted on 26/2/2011, 14:28




Eccola! Dio, quanto le era mancata. Finalmente la poteva toccare di nuovo, baciare le sue labbra.
Era diversa... Eppure era la sua Colleen, da sempre. Ed era deciso che da quella notte lo sarebbe stata per sempre.
Victor le accarezzò i capelli con entrambe le mani stingendola a sè.
- Non piangere mia amata, non ci vedranno assieme. Ne stanotte, ne mai. Ma tu... Tu dovrai ascoltare parola per parola ciò che ti dico, ti fidi di me Colleen?

Il viso della giovane donna rigato dalle lacrime gli avrebbe stretto il cuore, se solo ne avesse ancora avuto uno. Ma Victor, a differenza di Colleen, sapeva bene ciò che era... Era morto. Il suo spirito aveva posseduto il corpo dell'uomo in impermeabile. Che strana sensazione, sembrava non fosse l'unico ad averlo fatto.
- Non piangere e ascoltami. Questo treno non arriverà mai a Westbrook... E noi non potremo andare a vivere ad Augusta come avevi sempre sognato tu. - La voce dell'uomo era rotta dall'emozione. Sembrava sull'orlo di piangere, perchè sapeva che pronunciando quelle parole avrebbe ferito profondamente Colleen. Ma non aveva altra scelta.
 
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24 replies since 19/1/2011, 14:57   190 views
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