Betsy strinse forte la mano di Castiel e prese a guardarsi attorno. Quello era il luogo, se così poteva essere chiamato, più strano e insolito nel quale era mai stata. Più che un luogo era un... tempo. Betsy e Castiel, senza volerlo, stavano per compiere un viaggio spazio temporale che li avrebbe strappati al presente per qualche istante.
Il treno, più che condurli verso demoni o altre entità demoniache, li stava mostrando un pezzo di storia di Misty Hill, un tracciato del suo passato che si intersecava forse nei misteri sui quali tanto stavano indagando.
E Hope, una volta tanto, non c'entrava.
Alla domanda di Castiel, Betsy rabbrividì. Si, anche lei avvertiva quella sensazione ma il suo non era stato un brivido di terrore. Piuttosto le sembrò che qualcosa le fosse passata accanto provocando un lieve spostamento d'aria.
La locomotiva fischio di nuovo, e subito dopo a Betsy parve di sentire un vociare sommesso farsi sempre più vicino. Il treno, davanti ai loro occhi, stava “prendendo vita”. Gli spiriti di coloro che vi avevano viaggiato per l'ultima volta si materializzarono come per incanto.
Non erano persone vere quelle che si trovavano in quella carrozza con loro, e non erano neppure ectoplasmi senza forma. Non fu facile per Betsy definire quello che stava osservando in quel momento, soprattutto perché era troppo impegnata a chiedersi se tutto ciò fosse vero. O magari stava solo sognando....
All'improvviso un uomo, si parò di fronte a loro. Betsy indietreggiò di un passo, stupita più che spaventata. Squadrò quella figura eterea eppure allo stesso tempo così visibile dalla testa ai piedi: l'abbigliamento e il modo di porsi le fecero intendere che quell'uomo non aveva a che fare nulla con il loro tempo.
- Prendete pure posto.- disse a Betsy e Castiel indicando i due sedili più vicini- Lei arriverà presto!
Quindi fece un leggero inchinò e dopo aver superato la coppia, svanì.
- Lei...?- domandò a voce bassa Betsy, incapace ancora di credere a ciò che vedeva.
Si era forse riferito a Hope? No...quel demonio non c'entrava nulla con quella storia...
Betsy guardò Cass come a chiedergli una spiegazione plausibile a ciò che stava avvenendo, quando dalla porta che separava i due vagoni comparve una donna ben vestita ed elegante. Senza degnare i due di uno sguardo, andò a sedersi proprio sul sedile di fronte a quelli che l'uomo aveva indicato loro.
La donna prese a fissare fuori del finestrino il paesaggio che scorreva veloce; la sua aria era melanconica e nei suoi occhi vi si poteva leggere una nota di tristezza non insolita negli spettri.
Betsy allora si sedette e fece cenno a Castiel di fare lo stesso.
Non sapeva ancora spiegarsene il motivo, ma sentiva che quella donna aveva solo bisogno di essere ascoltata da qualcuno.