Misty Hill GDR

L'arrivo in città

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Charlie Meester
view post Posted on 18/1/2011, 20:34




Cielo grigio, nebbia, vento gelido, queste erano le caratteristiche principali di Misty Hill. Tutto in quel posto metteva i brividi. A partire dall'aspetto tetro della cittadina, agli abitanti fantasma che la popolavano.
Un giorno come un altro, aveva pensato Charlie appena sveglia, e lo sarebbe stato, ma quella mattina doveva trovarsi alle 10 in punto alla stazione dei treni. Sarebbe arrivato Derek in città. Per tenerle compagnia, per proteggerla e quant'altro. Anche se a dire il vero quello che aveva bisogno di protezione probabilmente era lui. Era un ingenuo, come lo chiamava spesso lei. Un non credente. L'occulto per lui era roba da telefilm. Una schiocchezza, lo definiva lui. Ma la giovane ragazza era sicura che una volta giunto a Misty Hill avrebbe cambiato idea. Hope non tordava mai a dare il benvenuto ai nuovi arrivati, sfortunatamente anche lei aveva avuto un assaggio di ciò di cui era capace, e non era roba da poco conto.

Charlie uscì di casa alle 9 e 30, la stazione non era poi così lontana. Arrivò in tempo per notare il ritardo del treno.
-Che fortuna.
Sbuffò la cacciatrice. L'impazienza era il suo peggior difetto, ne era consapevole.
-Il treno delle 10 è in arrivo al binario 7 con 20 minuti di ritardo.
Una voce metallica, al megafono della stazione, aveva finalmente annunciato l'arrivo del treno. Charlie si alzò dalla panchina sulla quale era seduta e si diresse verso i binari. Non era molta la gente a scendere dal treno, prevedibile. Chi mai si sarebbe sognato di fare un viaggetto a Misty Hill? Risposta? Nessuno sano di mente.
Charlie si mise sulle punte dei piedi, per cercare di scorgere la figura di Derek, ma non vedeva nulla. Solo dopo pochi minuti lo riconobbe. E un sorriso illuminò il suo volto. Sorriso che represse subito, non voleva che lui notasse quanto lei fosse felice del suo arrivo. Si avvicinò a lui e si buttò tra le sue braccia, stringendolo.
-Alla fine ce l'ha fatta signor agente!
Gli disse sarcasticamente, tenendo la testa poggiata sulla sua spalla.
-Pensavo che non sarebbe mai arrivato!
Proseguì. Riuscì a sentire la risatina di Derek al suo orecchio. Era bello rivederlo, avrebbe dovuto dargli una lezione per averla lasciata tutto quel tempo da sola in quel posto maledetto.
 
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Derek Morgan
view post Posted on 18/1/2011, 21:47




Aveva preso un congedo dall'FBI di un paio di giorni, aveva intenzione di mancare per una settimana al massimo. Per quanto la gente potesse definire il suo lavoro disgustoso, lui lo amava, anche se troppo spesso comportava la perdita di vite innocenti.
Così qulla mattina decise di prendere il treno e raggiungere Charlie in quel posto che lei continuava a definire l'inferno. Era sicuro che non potesse essere così male come lo descriveva la ragazza. E se lo fosse stato alla fine della sua pausa l'avrebbe convinta a ripartire con lui. Era certo che quel suo vaneggiare sul fatto di essere intrappolata fosse impossibile. Era impreparato a ciò che stava andando incontro. Non era una persona che credeva alle cose come vampiri, o fantasmi, o tutte quelle cose strane sulle quali i produttori televisivi amavano speculare. L'occulto era ridicolo, dal suo punto di vista. Non esisteva niente più di ciò che poteva vedersi.
Il treno portava qualche minuto di ritardo, e lui era certo che questo avrebbe smosso i nervi della ragazza. Non era affatto un tipo paziente.
Con 20 minuti di ritardo il treno si fermò alla stazione di Misty Hill. Lui potè vedere dal finistrino che posto inquietante fosse già a prima vista. Ma di sicuro non era una città infestata. Non esistevano certe cose, e nessuno sarebbe riuscito a convincerlo del contrario, nemmeno un fantasma in persona.
Scese dal treno, e vide immediatamente Charlie. La solita ragazzina che aveva lasciato partire da sola alla ricerca di un fantomatico demone. Ma fermarla era impossibile, non ci riusciva nemmeno con la forza. Lei si gettò tra le sue braccia, e lui la strinse forte, dandole un leggero bacio sulla nuca. -Ho fatto sì che il treno ritardasse solo per infastidirti ragazzina - Lui sorrise, e sentì la risata di lei accompagnare il suo sorriso. -Allora, dove si va per cacciare un bel fantasma? - In quell istante sentì tutti gli occhi puntati addosso, ma cerco di non badarci. -Ho detto una parolaccia? - Chiese a Charlie una volta sciolto l'abbraccio.

Edited by Derek Morgan - 19/1/2011, 21:51
 
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Charlie Meester
view post Posted on 18/1/2011, 22:07




-Non mi chiamare ragazzina.
Sbuffò ancora Charlie dandogli una leggere gomitata.
-Non lo sono, so badare a me stessa.
Disse in tono saccente. Allungò le maniche della maglietta stringendole nei palmi delle mani per nascndere qualche cicatrice sulle braccia. Quelle sulle gambe erano già ben coperte.
-Shhhhhh.
Lo ammonì la cacciatrice, e si girò istantaneamente. Come pensava tutte le persone alla stazione li stavano fissando, ma smisero quasi subito.
-Non è una parola che si usa spesso qui. Questa città è...
Cercò nella sua testal a parola più adeguata.
-Particolare...
Guardò Derek, e dopo pochi secondi gli diede un colpo in fronte.
-E comunque non devi prendermi in giro! Guarda, che anche se tu non ci credi, queste cose esistono. E tu potrai pensarla come vuoi su questo città, ma qui ne è pieno.
Concluse Charlie guardandosi intorno sospettosamente.
-Quindi fa silenzio se devi dire stupidaggini, perchè qui potrebbero aggredirti se ripeti ancora quella parola che comincia per la F... e non devi dire nemmeno quella con la V, o con la D.
Si accorse che Derek la guardava spaesato, come se stesse parlando in sumero, o in turco.
-Vampiri e demoni.
Sussurrò avvicinandosi di più all'agente.
-Ci conviene spostarci.
Aggiunse poi la cacciatrice iniziando a spingere il poliziotto.
-Non è un posto sicuro.
 
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Derek Morgan
view post Posted on 19/1/2011, 21:46




Quando la ragazza cominciò a parlargli lui capì ben poco dei suoi discorsi. Essere aggredito per aver detto la parola fantasma? A Quantico si sarebbero fatti una bella risata a quella notizia.
Lei cominciò a dire F, D, V. Ma di che stava parlando? Era in preda ad un delirio probabilmente. Poi lei chiarì i suoi dubbi. -Mi prendi in giro? Non è un posto sicuro? Guarda che qui non c'è nessuno Charlie - Lui si lasciò spingere da lei senza opporre resistenza. Quella ragazza era minuta, ma nonostante quello era forte.
-Dove mi stai portando adesso? - I due uscirono dalla stazione dei treni e lei lo condusse fino una macchina. - Credevo avessi detto che la tua non partiva - Lui alzò un sopracciglio e guardò Charlie. - Le bugie hanno le gambe corte, non lo sai? - Si fece scappare una risata. - Qual'è la prossima meta? - Lei aprì il portabagagli, permettendo a lui di posare il trolley che aveva portato con sè. - Allora? -

Edited by Derek Morgan - 19/1/2011, 22:16
 
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Charlie Meester
view post Posted on 19/1/2011, 22:20




Charlie lo portò alla macchina senza dire parola. Anche se la gente era poca Misty Hill aveva orecchie ovunque.
- Infatti la mia non parte, ne ho presa una in affitto. Autobus non ne passano, e anche se la città è piccola non è prudente girare a piedi.
Poi gli fece il verso.
-Le bugie hanno le gambe corte, non lo sai?
Aspettò che Derek posasse la valigia nel portabagagli e salì in macchina al posto di guida.
-Ti porto da me, non penso che tu voglio dormire in un motel. Anche perchè... il servizio lascia alquanto insoddisfatti.
Charlie mise in moto l'auto un volta che lui fosse salito e partì verso casa sua.
-Non aspettarti che questa sia una vacanza, sarà tutt'altro.
Sorrise sarcasticamente.
 
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Derek Morgan
view post Posted on 20/1/2011, 21:26




-Non fai altro che parlare di quanto terribile e pericolosa sia questa città, ma io non vedo tutte queste mostruosità delle quali mi hai parlato. - Lui lanciò un'occhiata aldifuori della macchina. - eccetto un pò di nebbia non mi pare poi così terribile. - Lui la guardò per qualche attimo. - Forse sei tu che sei pazza e vedi cose che in realtà non esistono. - Rise. - Si sa che non ci stai poi tanto con la testa - Aprì uno spiraglio del finestrino per fare entrare un pò d'aria. - Io penso che la mia sarà una bella vacanza rilassante alla fine dei conti... - Poi la guardò di nuovo. - Scusa, sarebbe rilassante se non ci fossi con le tue storie del terrore - Lui le sorrise con ironia. - Sai che scherzo, vero? - Alzò un sopracciglio, con lei era sempre meglio specificare quando era uno scherzo e quando non lo era.
 
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Charlie Meester
view post Posted on 21/1/2011, 12:54




-Sai, anche io quando sono arrivata in città pensavo che l'unico problema fosse la nebbia. Poi Hope si è presentata, e da lì sono cominciati i problemi. Tu sei uno sprovveduto se pensi che che sarà la tua vacanza per staccare dall'FBI. Sarà peggio di lavorare ad un caso.
Sbottò Charlie. Odiava non essere presa sulserio, e Derek non faceva altro che demolirla.
-Quindi fa silenzio, a meno che non voglia avere qualche bella sorpresa dalla tua futura migliore amica.
Non era facile raccontare a Derek tutto quello che era successo a Misty Hill, lui non le avrebbe creduto, anzi, se avesse potuto l'avrebbe fatta rinchiudere al manicomio, cosa che Charlie non desiderava particolarmente.
-Siamo arrivati.
La cacciatrice fermò la macchina e la parcheggiò davanti casa.
-Immagino che tu non abbia bisogno di una mano con la valigia, percui ci vediamo dentro.
Charlie uscì velocemnete dalla macchina, e dopo aver aperto la porta di casa vi entrò.
-Sbrigatiiiiiiiiii!
Urlò da dentro, per far sì che Derek la sentisse.
Chissà cosa sarebbe successo con lui in giro.
 
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Derek Morgan
view post Posted on 22/1/2011, 10:16




- Chi è Hope? Chi è la mia nuova migliore amica? Charlie, il tuo delirio sta prendendo forma proprio adesso. - Lui la guardò un pò allarmato. - Si può sapere di che diavolo stai parlando? - Poi lei si calmò improvvisamente. Quel posto le faceva male. Doveva portarla via prima che impazzisse del tutto. Lei scese dalla macchina e lui dopo aver preso la sua valigia dal bagagliaio la raggiunse all'interno della piccola casa dove abitata. Richiuse la porta alle sue spalle e posò la valigia nella prima stanza. La casa non era particolarmente grande, nel viaggio in macchina si era accorto che erano tutte, bene o male, della stessa dimensione. Piccole case in vecchio stile, per massimo de persone. Quella non sembrava essere una cittadina molt abitata. Appese la giacca che portava indosso all'attaccapanni e raggiunse la ragazza in cucina. - Carina, un pò piccola forse, ma per una sola persona può andare bene. - Si sedette su uno sgabello vicino al bancone della cucina e la guardò. - Allora, pensi di raccontarmi questa terribile leggenda su Misty Hill? Dove tutto sembrano essere mostri o fantasmi o demoni o qualsiasi altra storiella per bambini. - Lei lo fulminò con lo sguardo e glidiede le spalle. - Ti prometto che prenderò tutto sul serio. - Le promise per farla parlare. Sarebbe stato interessante ascoltare quella storia, anche se lui sarebbe rimasto della sua convinzione. Il soprannaturale non esisteva.
 
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Charlie Meester
view post Posted on 22/1/2011, 17:42




Charlie lo fulminò con lo sguardo quando lui parlò di "storielle per bambini".
-Non sono storielle! E se tu non ci credi meglio per te. Ma quando un demone ti strapperà il cuore non venirmi a cercare.
Si voltò dandogli le spalle, sospirò e cercò di calmarsi.
-Forse se prendessi tutto questo più seriamente potrei raccontarti la tragedia che avvolge Misty Hill.
Lo guardò per qualche secondo. Sembrava volesse veramente sapere la storia della città.
-D'accordo.. ma presta attenzione, perchè è una storia lunga, e non intendo ripeterla due volte. Andiamo di là.
La cacciatrice fece un cenno con la testa e si andò a sedere sulla poltrona del salone. Aspettò che Derek la raggiungesse e si accomodasse e poi cominciò a raccontare.
-L'8 ottobre 1986 una disgrazia, che qui viene chiamata Revenge, si abbattè su Misty Hill. La nave si schiantò contro la scogliera, quando gli abitanti del posto vi salirono a bordo si acorso che tutti i passeggeri, eccetto una bambina, erano morti. La piccola venne adottata da una famiglia del luogo, e venne chiamata Hope.
A charlie sfuggi una risatina nervosa.
-Speranza...
Sussurrò, poi riprese a raccontare.
-Dopo poco tempo di scoprì che gli abitanti sulla nave erano già morti prima dello schianto. Cosa che ancora oggi tutti ci chiediamo come sia possibile.
Charlie guardò Derek, la stava ascoltando interessato, senza interrompere la sua storia.
-Una notte d dicembre, Hope, completamente impazzita, uccise i suei genitori adottivi, e poco dopo fu rinchiusa nel manicomio della città.
Charlie rabbrividì al pensiero di quel luogo.
-Gli abitanti pensarono che la stessa pazzia di Hope l'avessero anche i cadaveri sepolti, i passeggeri della nave. Così diversa gente si impegnò nel "farli scomparire per il bene comunce".
-Charlie fede virgolette con le dita.
-Bruciarono i corpi, ma quando, nel'87, una studentessa mostrò uno strano comportamente diagnosticarono la stessa pazzia della bambina anche a lei, e la rinchiusero. Il 16 giugno di quello stesso anno, il reverendo decise che era ora di farla finita con quella pazzia che stava dilagando in città. Era convinto che il male fosse stato portato da Hope in città, e con una squadra al suo seguito si recò al manicomio. In chiesa provaro ad esorcizzarla, con metodi decisamente poco ortodossi.
Charlie fece una pausa, ne aveva bisogno. Tutta quella storia la scombussolava.
-Alla fine optarono per la via più facile... e le diedero fuoco sul sagrato della chiesa. Ma questo non risolse niente. A fine estate la città era decimata, e nel degrado più assoluto.
Sentì Derek avvicinarsi a lei ep renderle le mani, e dopo aver accennato un sorriso proseguì con la storia.
-Nell'89 due uomini, quelli che oggi chiamiamo cacciatori, misero fine a tutta la storia di morte e di pazzia che aleggiava ancora a Misty Hill. Da allora i cittadini di questo luogo maledetto non parlano di ciò che è avvenuto nell'87. Fanno come se nulla fosse mai accaduto, ma in realtà sanno perfettamente cosa Misty Hill rappresenti.
Charlie alzò la testa e guardò Derek negli occhi.
-E' semplicemente l'inferno in terra. E se avrai la disgrazia di incontrare Hope... ti accorgerai che le tue convinzioni non hanno significato in questo posto.
 
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Derek Morgan
view post Posted on 24/1/2011, 21:29




Lui restò sconvolto alla reazione di lei. Non si aspettava che sbottasse in quel modo. Lui la seguì silenziosamente in salone e si sedette di fronte a lei per ascoltare la sua storia. Non c'era in quelle parole nulla che sembrasse inventato, tutta uqella tragedia sembrava vero, ma era tutto troppo irreale per esserlo. La ragazza sembrava sempre più sconvolta man mano che andava raccontando la leggenda del luogo. Lui si avvicinò a lei, prendendo le delicate mani di lei e stringendole tra le sue per confortarla, anche se in minima parte. Lei gli sorrise, rilassandosi anche se poco. Derek non commentò la storia che le era appena stata raccontata, si limitò ad annuire, per farle capire che aveva ascoltato e compreso tutto. Si alzò dal divano tendendo una mano a lei. - Avanti, andiamo. Ci sarà pure un posto dove andare a bere qui, sarà anche l'inferno in terra, ma non può mancare una birra. - Lui le sorrise, andò nella prima stanza, indossò di nuovo la sua giacca ed uscì entrando in macchina.
Di bere, questo era ciò di cui aveva bisogno dopo quella storia dell'orrore.
 
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9 replies since 18/1/2011, 20:34   38 views
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