Misty Hill GDR

Polly Keat

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Polly Keat
view post Posted on 17/1/2011, 18:46




Nome: Polly
Cognome: Keat
Data di nascita: 15 Maggio 1630
Stato civile: Nubile
Professione: Commessa da Dolce e Gabbana
Altezza: 180
Peso: 63 Kg
Capelli: Castani
Occhi: Nocciola, quando sono in forma umana, Rossi quando tiro fuori i canini

Segni particolari: Molto elegante e molto seducente, non svela mai la sua identità. Tir fuori i canini solo se arrabbiata, ma può fare del male a chiuque voglia.

Abilità: Velocità, forza sovraumana, obiquità.




Polly Keat, nata nel 1630 a Gerico,una città della Cisgiordania, situata in prossimità del fiume Giordano, non è una semplice donna.
Prima di potervi dare informazioni su ciò che in realtà Polly è, bisogna sapere che non è sempre stata una donna comune.
Quando si trovava ancora nella sua città natale, era considerata dalla comunità una persona di facili costumi. Una donna bella e in gamba che a quei tempi , e soprattutto in quel posto,non era vista di buon occhio. La religione ebraica veniva seguita alla lettera e nessuna delle donne del paese aveva gli stessi diritti dell'uomo.
Polly si era sempre rifiutata di seguire le regole che suo padre le imponeva e per questo venne scomunicata da Gerusalemme.
Sua madre, Kaja, l'aiutò nella sua fuga, in quanto per disonore, la giusta punizione che veniva data ai tempi era la lapidazione. Era una sorta di Maddalena dei tempi moderni, una donna che veniva vista con disprezzo e che si rifiutava di prendere come sposo colui che suo padre, aveva scelto per lei sin da quando era bambina.
Fuggì all'insaputa di tutti , verso nuovi orizzonti, all'età di 24 anni. Non potè viaggiare oltre i confini africani, ma raggiunse l'egitto, dove aveva trovato una nuova casa in un luogo popolare e liberale, dove le donne venivano trattate come tali.
La gente del luogo vedeva quel posto come una nuova Gomorra, dove la gente si esprimeva fin troppo liberamente. Non vi erano credo religiosi, vi era gioco d'azzardo e prostituzione senza alcun controllo.
Polly trovò una casetta nel villaggio tutta per sé , che pagò con i soldi che si guadagnava servendo vino in una locanda del posto. Ogni tanto le veniva chiesto se era interessata ad arrotondare, ma si era sempre rifiutata, fino a quel giorno.

La notte è piena di stelle se la guardi da quaggiù, ma sei vai più in alto , dove le stelle guardano la terra, vedrai che non vi è che rovina.

Furono queste semplici parole che colpirono la giovane Polly. Parole fuorisucite da quelle morbide labbra cremisi di Paul. Un giovane americano che era approdato in città per qualche mese. Lui raccontava del suo lavoro, faceva l'archeologo. E si era appostato in quella squallida città solo per il gusto di non dover andare in gir a pregare Allah.
I due cominciarono ad incontrarsi ogni sera, prima alla locanda e poi a casa di Polly, dove si susseguirono notti di fuoco al quali lei non sapeva rinunciare. Le raccontava dei suoi numerosi viaggi, delle sue avventure e bevevano insieme fino allo svenimento.
Fu una sera che, proprio mentre si spazzolava i capelli per coricarsi, che Paul sentì il bisogno di essere sincero con lei e farle provare ciò che non aveva neanche mai immaginato potesse esistere. Quei due canini, sporgenti si mostrarono agli occhi della donna, che rimase attonita di fronte a tale scena.
Le diceva "non aver paura, sarai finalmente libera e potrai avere il mondo ai tuoi piedi".
I canini affondarono sul collo di lei, proprio mentre i due corpi si stavano fondendo in uno solo. La giugulare pulsante sotto l'alito caldo di Paul, che succhiava quel sangue come una linfa vitale.
Polly si lasciò andare ad un turbine di emozioni e di sensazioni che non aveva provato prima.
Poi lui si morse un polso e lasciò che quel denso e caldo liquidio che ne fuoriusciva , fosse il succo della nuova vita di Polly, che succhiò avidamente, come in un rito tra i due amanti.
Paul lasciò la città l'indomani, lasciandola sola al suo destino, alla sua nuova vita. Lasciò alla donna un diario, che cominciò a leggere immediatamente, dove vi erano scritte le cose belle che le sarebbero potute accadere. Nulla l'avrebbe più fermata da quel giorno, nulla l'avrebbe più spaventata. E tutto quello che volle, lo ottenne.
Ai giorni nostri, Polly lavora come commessa in un negozio di Dolce e Gabbana, per mantenere un basso profilo.
Ma si nutre di continuo e trova sempre chi è disposto a lasciarsi mangiare anche a pagamento.
Ogni sera ripensa alla sua vita e alla benedizione che Paul le aveva dato. Quello che le aveva donato, era il regalo più prezioso. L'immortalità non ha prezzo.

Edited by Polly Keat - 17/1/2011, 19:06
 
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Ester Colt
view post Posted on 17/1/2011, 19:11




Benvenuta. -_- *nel frattempo lucida meticolosamente il machete* -_-
 
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Polly Keat
view post Posted on 17/1/2011, 19:23




Grazie! *nel frattempo si passa il filo interdentale, fra i canini*
u.u
 
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2 replies since 17/1/2011, 18:46   58 views
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