Misty Hill GDR

Charlotte Danika Bones

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Charlotte Danika Bones
view post Posted on 8/1/2011, 17:39




Nome: Charlotte Danika
Cognome: Bones
Data di nascita: 21 Marzo 1991
Stato civile:Single
Professione:Commessa in un negozio di caramelle.
Altezza:1.69
Peso: 49kg
Capelli:Biondo Cenere
Occhi:Verdi.
Segni particolari:Una lunga cicatrice che parte da sotto il seno e arriva all'ombelico.
Diversi tatuaggi:
-una scritta dietro la schiena che recita così: ''Scarnificare ogni concetto per renderlo pura ----essenza''
-Un pesce rosso sulla caviglia sinistra.
-un altra scritta che parte dalla coscia della gamba destra e finisce sulla caviglia,c'e scritto: Quando non si trova la propria tranquillità in se stessi, è inutile cercarla altrove.
Abilità://

Biografia:


Sono nata in una giornata nuvolosa, non so perchè il cielo era cosi grigio, e neanche perchè cadeva pioggia, che bagnava ogni cosa, ricordo solo l'odore di quell'ospedale , che pungeva il naso.
Il 21 Marzo 1991,potete anche seganrvi questa data sulle vostre agendine, perchè sono nata quel giorno, alle 23:00.
Mia madre era una ragazza giovane, bionda e allegra, forse non aveva mai conosciuto la tristezza o forse la nascondeva, fatto sta che l'unica cosa che mi ricordo di lei e il suo sorriso. Mio Padre, non c'e mai stato, non so chi sia, e adesso non correrei da lui a dirgli quello che lui non e riuscto a dirmi in 19 anni della mia vita, passati a rincorerre sogni, a giocare nell'erba e a sorridere al cielo.
Ma niente rimane immutato nel tempo quel sorriso abbandonò il volto di mia madre, e quell'armonia si infranse.
all'eta di 16 anni decisi di andare a Londra, Non sapevo che farne della mia vita, non avevo progetti per il futuro, e allora affidai tutto al destino, se volete chiamarlo cosi,Non esiste il destino, ci sono solo scelte da fare. Alcune scelte sono facili, altre no, e sono quelle che contano davvero, quelle che fanno di noi delle persone. Io però sbagliai a Scegliere, e mi ritrovai immersa in un mondo che non mi apparteneva, ma piano piano divento un pezzo di me.
Era quel mondo, quel mondo fatto di piccole cose, piccoli peccati, piccoli abusi, non riuscivo a capire il reale scorrere del tempo.
Ma il tempo è solo una misura di calcolo.
Iniziai a provare ogni cosa, tutto quello che mi faceva sentire bene, e al mattino quei segni rossi sul braccio, erano i segni , che volevo cancellare via, ma rimanevo lì giusto per farmi sentire male, per farmi capire che stavo sbagliando, ma non riuscivo a fare altro che continuare e continuare, la realta mi spaventava, il futuro era come una parentesi nera e gonfia, io volevo solo scappare da lui.
Quello, diventò il mio inferno personale, l'inferno che mi ero costruita da sola con le mie mani, avevo messo mattoni, su mattoni , che mi rinchiudevano in me stessa, e quindi parlavo sempre di meno, non sembravo neanche più un essere pensante.
Ma prima o poi tutti dobbiamo svegliarci, tutti dobbiamo ricevere quello schiaffo forte in faccia per riprenderci la nostra vita. il mio schiaffo fu il più forte di tutti.
Una sera ero in giro da sola, non stavo tanto bene, non riuscivo più a capire niente , ero stanca, volevo tornare a casa e l'avrei fatto ma, quando arrivai a casa mia , non ricordo molto, forse perchè i ricordi di quella notte sono scivolati via insieme alle lacrime che ho versato, ma ricordo un ragazzo, più grande di me, i suoi occhi mi spaventarono: erano gialli, la sua pelle bianca.mi afferrò e poi, con le sue mani fredde toccò il mio corpo:e a contatto con il suo mi vennero i brividi, ricordo ancora che tremavo e piangevo, ricordo i suoi versi e le mie grida. e poi il nulla. mi risvegliai il giorno dopo a casa mia, nel letto, nuda, e con un dolore lancinante al collo.
Forse quest'evento mi sconvolse si , ma piano piano lo dimenticai, la cicatrice sul collo rimase. e anche il fatto che avevano come portato via qualcosa da me, dopo quella notte , la notte in cui quel ragazzo mi violentò, buttai tutta la droga che avevo in casa e decisi di ricominciare da zero. e cosi mi trasferì in Canada.
Inziai ad appassionarmi all'arte e scoprì che ero brava, e cosi quello diventò il centro del mio mondo, diseganre, dipingere e fotografare, diventaro il respiro . ogni mio attimo,iniziai a lavorare in un negozio di caramelle di mattina e di sera, ritornavo a casa e disegnavo.
Comprai una casa, ma gli incubi ritornarono, e io , io non ero cosi forte da rimandargli via, così inizia a fermi , a farmi del male, i miei disegni erano sempre più cupi , le mie braccie sempre piene di tagli. quando mi tagliavo, pensavo al sangue , e al dolore della ferità , e cosi non avrei pensato al mondo, almeno credevo così.
Ma poi, un giorno ricordo che presi un coltello e quasi non mi uccisi da sola, riuscì a chiamare l'ambulanza.. mi potarono in ospedale, e lì ci rimasi a lungo, feci anche una terapia con uno psicologo: non ci parlavo con lui, disegavo sul mio album, non lo guardavo neanche negli occhi, mi lasciarono andare.
Quel periodo Finì presto e io tornai nella mia casa, a trovare un pò di pace, e un pò di serenità. o l'amore che non avevo mai conosciuto. e l'arte ritornò ad essere colorata e bellissima come un tempo.

Adesso vivo in una casa un pò isolata, vicino ad un boschetto.
se volete venirmi a trovare siete graditi, io non ho nulla contro di voi, sarò sempre lì , con il mio maglione Bianco, e con la mia tazza di cioccolato caldo.



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Kyra Schneider
view post Posted on 8/1/2011, 17:46




:o: Bellissima!
 
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Charlotte Danika Bones
view post Posted on 8/1/2011, 18:55




Grazie mille! (:
 
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2 replies since 8/1/2011, 17:39   77 views
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