The Arrival of the Goddess

Betsy fissò la canna del fucile con occhi sgranati mentre stringeva forte Cal a sé.
Il vecchio Noah eppure sembrava spaventato quasi quanto loro...forse Hope lo stava minacciando proprio in quel momento con sue arti oscure.
Poi le arrivò forte e chiaro il messaggio di Bri. Ma prima ancora che potesse dire o fare qualcosa, Cal la teletrasportò alle spalle dell'amica.
C'era da scommettere però che i loro i guai erano appena iniziati...

Il vecchio Noah, quando Betsy e il bambino gli svanirono davanti gli occhi, sussultò spaventato e allo stesso modo puntò poi contro Brigit il fucile.
La paura del vecchio si poteva quasi sentire...non solo ora Hope lo atterriva ma anche di quelle straniere aveva timore.

E fu sempre la paura che gli fece premere il grilletto. Betsy represse un grido e abbracciò più stretto Cal.

Tutto accadde velocemente.
Prima che Brigit potesse rendersene conto, Cal aveva teletrasportato se stesso e sua madre Betsy dietro di lei ed immediatamente la dea si preparò ad erigere lo scudo tuttavia quello di cui non aveva tenuto conto fu la reazione del vecchio Noah.

Questo infatti, spaventato, o soggiogato, sparò un colpo in direzione di Brigit.
Non posso erigere uno scudo su noi tre così velocemente. Pensò la dea così con un gesto della mano eresse uno scudo intorno alla sua amica e al suo piccolo ma questo non avrebbe potuto fermare un proiettile così si parò di fronte ai due prendendo il proiettile in pieno petto cadendo a terra in preda alle convulsioni.

- Maledizione! - Urlò Brigit per il dolore: il proiettile infatti conteneva verbena, sostanza che era letale per un vampiro.
Tuttavia la sua natura divina le permetteva di poter sopravvivere a questa piccola dose.
Qualunque fosse il suo piano, Hope era più furba di quanto le due donne potessero immaginare e Brigit adesso ne stava pagando le conseguenze.

Non appena Brigit ricevette quel colpo, Betsy pensò fosse davvero giunta la fine per entrambe. Cal le si strinse contro, tremando e anche se avesse chiesto al bambino di portarle via non ce le avrebbe fatta spaventato com'era. E poi erano in troppe...
Il vecchio Noah guardò il corpo della Dea riverso a terra e abbassò il fucile lentamente. Non era stato forse nella sue intenzioni sparare. Ma lo aveva appena fatto.
Betsy non seppe cosa fare per aiutare l'amica. Lei era una semplice cacciatrice senza nemmeno troppi poteri. Ma non poteva starsene lì impalata e guardare la sua amica morire.
Come sempre avveniva in situazioni del genere, le tornavano alla mente incantesimi e formule che aveva letto nei libri prestateli da Castiel. Il fatto di avere sangue di angelo in sé le aveva conferito la capacità di rendere quegli incantesimi reali e di creare barriere protettive. Ma questa volta voleva spingersi oltre. E senza nemmeno sapere bene cosa stava facendo guardò il vecchio Noah, alzò una mano e disse con tutta la rabbia che aveva in corpo:
- Stai liniştit şi nemişcat!- gridò.
Il vecchio Noah rimase immobilizzato. Betsy lo aveva bloccato, anche se non sapeva quanto sarebbe durato quell'incantesimo.
- Cal, la sua arma!- disse poi.
Cahetel con cenno della testa disarmò il vecchio, e il suo fucile volò lontano.
Betsy allora si chinò sul corpo di Brigit.
- Bri! Bri, dimmi che devo fare, come posso aiutarti?

L'idea di essere risalite fin lassù non le sembrava ora più così grandiosa...

A terra in preda alle convulsioni Brigit osservò inerme la scena.
Betsy in lingua rumena aveva immobilizzato il vecchio Noah, che aveva fatto cadere a terra il fucile: con un calcio la dea lo spinse lontano da lui.
Nonostante il dolore fosse atroce, Brigit osservò sua figlia Evangeline che si era messa a piangere.
Non appena Betsy si inginocchiò accanto all'amica Brigit, Evangeline corse tra le braccia della madre, certa che adesso si poteva muovere.
La dea la abbracciò col braccio sinistro tuttavia il dolore era talmente forte che doveva ricorrere a tutte le sue energie per non gridare, spaventando ulteriormente sua figlia.
Brigit si voltò verso Betsy osservandola intensamente.
- Starò bene, devi solo estrarmi il proiettile dalla ferita Bet, in questo modo lentamente la ferita si rimarginerà - Sussurrò digrignando i denti e, con la mano libera fece comparire un bisturi.
- Mi raccomando Bet fai in fretta prima che l'effetto della verbena si espanda in tutto il corpo - Mormorò inspirando a fatica.
Quella Hope, con quell'abile trucchetto era riuscita ad indebolirla e la perdita di sangue non giovava per niente, tuttavia se Betsy fosse stata veloce e sicura la ferita si sarebbe rimarginata in breve tempo.
Tuttavia la dea aveva come la sensazione che Hope le stesse fissando, in quel preciso istante.
Come aveva fatto a conoscere i suoi punti deboli?! Quella Hope era davvero più furba di quanto potessero immaginare.

Non appena Betsy posò gli occhi sul bisturi per poco non le prese un colpo. Estrarre la pallottola? La ragazza deglutì a fatica, più che agitata. Era in preda al panico. Lanciò un'occhiata allo strumento medico, e poi al vecchio Noah che era ancora immobile a causa del suo incantesimo. Incantesimo che poteva terminare da un momento all'altro. Questo significava che Betsy non aveva un minuto da perdere. E intanto il panico le aumentava rendendola quasi isterica.
- Oh Dio...
La piccola Evangeline prese a piangere vedendo la propria madre in quelle condizioni, e Cal per poco non la imitò. Doveva muoversi, tutto dipendeva da lei. Fece un profondo respiro e afferrò con dita titubanti il bisturi. Dalla ferita fuoriusciva molto sangue, e Betsy fu costretta a ricorrere a tutta la sua forza e a tutta la sua disperazione per avvicinare il bisturi alla ferita. Fece un piccolo taglio nella pelle, dal quale uscì altro sangue. Ordinò ai due bambini di non guardare e quasi dimenticandosi di tutto il resto si concentrò in quella “operazione”. La pallottola fortunatamente non era entrata in profondità, ma per estrarla avrebbe dovuto necessariamente infilare le dita all'interno della ferita.
Sentì il vecchio Noah lamentarsi, segno che l'incantesimo stava finendo. Doveva sbrigarsi...o sarebbe stata la fine per tutti.
Fece un profondo respiro, individuò la pallottola incastonata nella carne viva, allungò due dita nella ferita ed estrasse con un colpo secco la pallottola insanguinata e viscida. La scaraventò lontana e poi fissò la ferita insanguinata...
- Non riesci a...guarirti ora?- domandò con un filo di voce mentre si osservava le mani sporche del sangue dell'amica.

Maledetta Hope...quello era stata peggio di tutte le torture mentali subite fino a quel momento...

Brigit rimase per tutto il tempo in silenzio, urlare non sarebbe servito a nulla, anzi, avrebbe solo fatto spaventare di più i bambini e questa era l'ultima cosa che voleva.

Così strinse forte i denti fino a sentire il sangue nella bocca non appena Betsy iniziò ad inciderle la pelle per allargare il buco provocato dalla pallottola.
Tuttavia quando Betsy intinse due dita nella ferita per prendere la pallottola, la dea emise un gemito di dolore.
Non appena ebbe tolto la pallottola dal suo corpo, Brigit si alzò di scatto mettendosi a sedere e la ferita a poco a poco iniziò a rimarginarsi, tuttavia la verbena era in circolo nel suo corpo ed i suoi poteri non sarebbero stati al cento per cento.
Evangeline, vedendo di nuovo sua madre che si era un po' rimessa, l'abbracciò forte.
- Sh piccola, sto bene! - Anche se così non era. Il vecchio Noah nel frattempo si stava liberando; la furia prese il sopravvento sulla dea che immediatamente lo prese per il collo sbattendolo contro il muro e guardandolo.

- Adesso tu ci dici perché Hope ha voluto farci questo ADESSO! - Disse freddamente, a stento si riconosceva ma se il vecchio non parlava con le buone, avrebbe parlato con le cattive.
- Diccelo ORA! - Continuò soggiogandolo, tecnica che aveva imparato dal marito Damon.

Betsy, con le mani ancora sporche del sangue dell'amica che cercò di ripulirsi per la meglio sui proprio vestiti, guardò la Dea alzarsi e avventarsi sul vecchio Noah come una furia. Senza impedirle di aggredire l'uomo, verso il quale provava rancore e odio perché si era schierato senza nemmeno combattere con Hope, attirò a sé entrambi i bambini e guardò la scena che stava avvenendo sotto i suoi occhi. La Dea avrebbe fatto confessare il vecchio Noah, con le buone o con le cattive. Betsy si guardò attorno terrificata all'idea che Hope potesse arrivare da un momento all'altro.
Era lì, poteva quasi sentirla, da qualche parte ad attendere il momento propizio per mostrarsi.
Il vecchio Noah, sotto l'influenza del potere della Dea vampira, non poté fare a meno di rivelare tutta la verità.
- LEI mi ha detto che sareste venute e che dovevo trattenervi qua.- confessò- Mi apparve in sogno una notte, il più terribile sogno che abbia mai fatto in vita mia. Mi disse “prendile o ti ucciderò”. Ma non so il perché, lo giuro, quel mostro mi disse solo così.
Il vecchio Noah cessò di parlare. Betsy rifletté sulle sue parole e arrivò alla conclusione che se il vecchio non mentiva allora anche lui era stato utilizzato da Hope come una marionetta per i suoi scopi.

Quella “bambina” non avrebbe perso mai quel vizio...

Grazie al soggiogamento di Brigit il vecchio Noah iniziò a parlare dicendo loro tutto quello che sapevo, o meglio tutto quello che Hope gli aveva detto di fare loro.
Tuttavia c'era qualcosa che alla dea non tornava affatto: in base a ciò che aveva detto Noah, lui doveva solo trattenerle in quel luogo, ma perché?!
La risposta non tardò ad arrivare.

Il vecchio improvvisamente crollò a terra in preda alle convulsioni per poi immobilizzarsi .
Contemporaneamente una forza sovrannaturale sollevò in aria sia Evangeline che Cahetel portandoli in un angolo buio della stanza, finendo entrambi tra le braccia...di Hope.
- NO! LASCIALI STARE BASTARDA! - Urlò la divinità in preda ad una furia assassina.
- Non provare a muoverti dea celtica del fuoco se non vorrai che tua figlia muoia! E la stessa cosa vale per te cacciatrice! - Sogghignò maligna.
- Questi bambini sono creature speciali, pure, che io consacrerò al Male, a me stessa! E voi non potrete fare nulla - Scoppiò a ridere per poi scomparire assieme ai bambini.

Brigit fissò il punto in cui poco prima si trovavano i bambini insieme a Hope con lo sguardo perso nel vuoto.
La dea strinse il pugno mentre il faro cominciò a tremare, questo era dovuto al fatto che Brigit stava ribollendo di rabbia.
Potevano fare tutto a lei, ma nessuno, NESSUNO, doveva toccare sua figlia.
Di colpo si alzò guardando Betsy con gli occhi che lentamente erano diventati rossi ed i canini si erano allungati drasticamente.

- Andiamo a prenderci i nostri bambini - Hope avrebbe imparato a sue spese che una dea ed una cacciatrice erano pericolose, ma due madri furibonde perché i suoi bambini erano stati rapiti avrebbero scatenato un apocalisse.

Betsy quasi avvertì il sentore di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Ebbe per un momento un capogiro e prima ancora di poter afferrare suo figlio per un braccio, lui era già finito tra le braccia di Hope.
No..Non poteva accadere davvero.
La bambina parlò con la voce che poco aveva di umano ma solo quando svanì, e Cal con lei, Betsy si riscosse da ciò che era appena avvenuto sotto i suoi occhi. Tornò a respirare e per un momento credette che addirittura il suo cuore si fosse fermato.
Non appena suo figlio svanì senza che lei potesse fare nulla urlò con tutto il fiato che aveva in gola. Quella che sembrò una scossa di terremoto fece tremare il faro, tant'è che Betsy pensò sarebbe crollato sotto i suoi piedi. Bri era adirata come lei e la sua trasfigurazione lo dimostrò palesemente. Betsy, in preda a un'ira che sono una madre è capace di provare, si girò a guardare il vecchio Noah disteso a terra. E se fino a poco prima lo aveva osservato quasi con occhi pietosi poiché lo vedeva come vittima anche lui di Hope, adesso la situazione era decisamente cambiata. Cacciò fuori dalla borsa il suo pugnale e si chinò sul corpo del vecchio puntandoglielo alla gola.
- Adesso tu bastardo mi dice dove quella strega ha portato mio figlio. O ti ammazzo come un cane!

E lo avrebbe fatto. I suoi occhi non mentivano.
Hope stavolta aveva commesso l'errore di toccargli quanto aveva di più caro al mondo. Poteva non essere una cacciatrice coi fiocchi, o una strega di prim'ordine. Ma era un'ottima madre. Hope questo avrebbe dovuto tenerlo in considerazione prima di provare a sfiorare Cahetel.

Il cuore di Brigit a poco a poco era come se si stesse sgretolando: quell'essere era riuscito a portarle via sua figlia, il frutto del suo amore e di quello di Damon, sotto i suoi stessi occhi e lei non era riuscita a fare niente.
Quello che provava era rabbia: si, rabbia verso Hope ma sopra ogni cosa rabbia contro se stessa perché era caduta nel tranello di quella mocciosa, perché non avrebbe dovuto portare sua figlia in un luogo del genere, perché avrebbe fatto meglio a lasciarla con suo marito Damon invece di portarla con sé.

In quel momento Brigit si odiava con tutta se stessa e forse la stessa cosa stava provando l'amica Betsy che, muovendosi veloce, estrasse un pugnale puntandolo alla gola del vecchio Noah il quale non proferiva parola, forse spinto da Hope.
La dea si alzò avvicinandosi alla cacciatrice e ponendole una mano sul braccio armato.
- E' inutile, non parlerà, Hope lo sta controllando ma possiamo ugualmente avere le informazioni necessarie - Sussurrò ponendo entrambe le mani sulle tempie del vecchio concentrandosi.
Le immagini apparivano confuse a causa dello shock ma Brigit poté vedere l'enorme facciata della chiesa cittadina.

- Bet dobbiamo andare alla Holy Martyrs Church ADESSO - Disse scaraventando l'uomo contro la sedia e tendendo la mano a Betsy...sarebbero entrambe orbitate.
Non c'era tempo da perdere.

Betsy tremava per la rabbia ed esitò quando Brigit le disse che era tutto inutile minacciare il vecchio. Betsy lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani ne era convinta, e si stupì di quei suoi orribili pensieri. Si stacco da Noah, il pugnale stretto nella mano, e lasciò che Brigit leggesse dalla sua mente le informazioni che servivano loro.
Non appena appresa dalla Dea che i bambini erano nella chiesa Betsy pensò che quella strega era lì che sarebbe morta di nuovo. Stavolta l'avrebbe ammazzata....

Brigit le porse la sua mano e Betsy senza pensarci due volte l'afferrò per permettere alla Dea di teletrasportarla nella Holy Martyrs Church. L'ultima cosa che vide prima di svanire furono gli occhi terrorizzati del vecchio Noah.
Se Brigit non l'avesse fermata forse il faro avrebbe dovuto cercarsi un guardiano nuovo...

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