Misty Hill GDR

Binari paralleli, ma diverse destinazioni

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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 3/12/2010, 21:51




Remiele sapeva che quel posto era abbandonato. Sapeva che la luce era stata oscurata dalle fitte nubi che il male aveva messo fra la terra e il cielo, impedendo così alle forze del bene di poter guardare e proteggere da lassù.

Le forze del bene erano costrette a scendere dai loro lussuosi troni fatti di nuvole e amore, il giardino dell'Eden cosparso di fiori profumati e sorrisi lucenti.

Le forze del bene, delle volte scendevano di loro iniziativa, delle volte, venivano semplicemente scaraventate giù, per capriccio, per disprezzo, per ripicca.

Remiele aveva da poco capito perchè era stata cacciata dal Paradiso, perchè Michele stesse chiedendo e reclamando il suo sangue... aveva anche da poco capito quanto poteva essere forte, se solo avesse ritrovato la sua Grazia. Eppure sapeva, sentiva che era lì da qualche parte che le chiedeva, le urlava di farsi avanti, di aprire gli occhi.

*Riesci a vedere?* qualche voce di tanto in tanto si faceva largo nella sua testa. Sebbene non avesse recuperato la sua grazia, riusciva a trarne comunque beneficio, sentendo la sua aura, di tanto in tanto sfiorarle il cuore e renderla di nuovo un Arcangelo.

Remiele se ne stava lì, in mezzo a quei binari, camminando con passo leggero ed elegante, forse seguendoli avrebbe trovato la sua strada... o forse si sarebbe allontanata, non sapeva, ma sentiva di dover provare.

Aveva inchiodato in una scatola di latta arrugginita la Grazia di Amitiele e l'aveva scagliato in terra, come Michele aveva fatto con lei. Aveva rubato la sua grazia per sconfiggerlo e aveva pregato perchè la condusse alla propria, ma non era accaduto niente.

Remiele era ancora un Arcangelo senza ali.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 3/12/2010, 22:58




Non molto distante da Remiele, un' altra entità seguiva il corso di un binario abbandonato da tempo, anch'essa proveniente da un piano diverso e distante da quello terreno.
Paimon il Re degli Inferi, nelle spoglie mortali di Ezekiel Oryan, si era avventurato alla scoperta di quella Ferrovia che era stata leggenda, nell'ultimo secolo.
Camminava lento, e senza guardarsi intorno. Era in ascolto. Pronto a raccogliere i sussurri della Terra, dell'aria...di tutti gli elementi in quel luogo, che per lui non avevano segreti.

Si muoveva in silenzio, elegante e sinuoso come un serpente.

Proprio mentre stava ampliando i propri sensi, per inalare ogni singolo aroma intorno a sè, percepì quel profumo.

Si voltò di scatto, assottigliando lo sguardo. Piegò di lato la testa come un predatore che valuti che direzione prendere per catturare la preda designata.
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 3/12/2010, 23:07




Fiori di pesco, glicine e vaniglia.

Era questo il profumo che aleggiava attorno a Remiele, le ricordava il Paradiso, o almeno quello che lei pensava fosse il paradiso. Mancava da casa da oltre duemila anni e i ricordi immortali, erano piano a piano svaniti, sostituiti da quelli terreni.

Ogni volta una nuova vita le riempiva la mente, ogni volta nasceva e viveva la sua vita, era una donna diversa, sempre più forte, ma sempre più sola. Aveva l'impressione di aver trovato e perduto la sua grazia, così tante volte... da non poterle nemmeno più contare.

Sospirò.

Socchiuse gli occhi e sospirò.

Non riusciva a vedere, non riusciva a sentire, sapeva solo che a Misty Hill, c'era qualcosa di strano, qualcosa che la riguardava.

Era così concentrata a cercare la sua Grazia perduta, da non rendersi conto di chi camminasse sul suo stesso binario, solo a metri e metri di distanza.

E anche se ne fosse accorta, non poteva fare altro che continuare a camminare in avanti, forse una nuova morte, l'avrebbe riportata lassù... dove Michele l'avrebbe trovata una volta per tutte e uccisa.

A nulla sarebbe servito amarlo come una sorella, a nulla stava servendo in quel momento se non a confinarla lì, su quel binario... in compagnia di Paimon.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 3/12/2010, 23:35




Fiori di pesco, glicine e vaniglia.

Li aveva riconosciuti subito, ma c'era qualcos'altro mescolato ad aromi della natura. Era....era un'aroma al tempo stesso lontano ed inconfondibile.

Dilatò le narici, come avrebbe fatto il suo cerbero se fosse stato insieme a lui in quel momento.

Sbuffi dal vago aroma di zolfo uscirono poi dal naso di Ez, mescolandosi alla nebbia impalbabile che permeava la giornata.
Subito dopo, un vago e diabolico sorriso increspò le labbra carnose.
Si mosse nella direzione da cui quel profumo proveniva, seguendone la scia invisibile.

E quando fu alle spalle della Preda, dopo essere giunto con la stessa silenziosa fluidità delle serpi, la apostrofò con parole calde e scandite.

-Ti sei persa?
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 3/12/2010, 23:39




Remiele si gelò sul posto a sentire quella voce. Non che avesse intuito chi fosse, ma era la strana senzazione che aleggiava lì attorno. Scosse appena il capo, no, doveva essere solo l'aria di Misty Hill.

- No - disse voltandosi lentamente e abbozzando un sorriso incerto. I capelli lunghi e morbidi scivolarono smossi appena dal movimento che la donna compì - Avevo solo bisogno, di un po' di pace... - disse assottigliando appena lo sguardo. Com'erano belli gli occhi di quell'uomo, sembravano strappati al cielo stesso e forse a qualche angelo. - E tu? - chiese di rimando. Insomma se era inusuale la sua presenza, non era normale nemmeno quella di Ez.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 3/12/2010, 23:57




Negli occhi di Ezekiel Oryan erano racchiuse tutte le tonalità di blu del creato. Erano insieme intensi e glaciali, distanti e incendiari.

Si avvicinò cauto, per quanto le poche parole della sconosciuta che profumava di Eden fossero chiaro indice del fatto che lei, ancora, non lo aveva riconosciuto.

Si concesse anche qualche istante per osservare quel corpo terreno. Un corpo di donna, decisamente apprezzabile.

Sciolse un sorriso suadente , facendo spallucce. La figura elegante e di nero vestita, come spesso accadeva. Griffato, da capo a piedi, perchè la Vanità era uno dei suoi peccati preferiti. Subito dopo la Lussuria.

La voce era calda, bassa, leggermente arrochita e assolutamente priva di accenti. Strascicata quel tanto da rivelare un certo livello di alcool nel suo corpo, ormai in via di smaltimento.
L'alito profumava di Knod.

-per lo stesso motivo, immagino. - rispose, affondando le mani nelle tasche dei calzoni, assumewndo così un'aria in apparenza innocua e inoffensiva.

-Si pensa meglio, camminando. - soggiunse, con un sorriso lieve e accattivante e l'aria di chi la sa lunga a proposito.
Diede una scorsa intorno a loro, ai binari abbandonati e semicelati dall'erba.

-Posto strano, questa città. -commentò, tornando poi a guardarla.
-Gli abitanti sono delle vere pigne nel culo. Ma si fanno incontri interessanti, tra gli stranieri...-fece una pausa, alzando il sopracciglio mentre un altro sorriso prendeva forma - non trovi?

Poi, sfilando la mano destra dalla tasca, la tese verso di lei. Fu un gesto moderato, senza fretta alcuna, quasi indolente.

- Oh, ma perdonami. Non mi sono presentato. Ezekiel Oryan. Piacere di conoscerti.
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 4/12/2010, 00:04




Buffo come, nonostante quell'uomo odorasse così chiaramente di peccato, un angelo lo trovasse comunque una bellissima creatura
- Decisamente strano, non credo in ogni caso che gli abitanti amino essere disturbati... semplicemente questo! - disse guardandolo con attenzione e cautela. Cercava in lui un indizio, qualcosa che le dicesse perchè quella brutta sensazione. - Cerco quindi di star loro lontana, non voglio assolutamente che si sentano minacciati dalla mia presenza, anche perchè, spero di potermene andare presto... dopo aver risolto qualcuno dei loro problemi! -

La voce di CJ era dolce, vellutata e quasi impalpabile. Non che temesse di esporsi, ma semplicemente perchè era la calma fatta persona... arcangelo in questo caso. Distolse le proprie iridi verdi da quelle del demone, solo quando lui si avvicinò con quella mano tesa, non si preoccupò minimamente e allungò la propria mano
- Catherine Jane Scarlet - si presentò a sua volta esibendo una stretta piuttosto decisa. Non era di certo una di quelle ragazzette scialbe cresciute in Gran Bretagna, con la puzza sotto il naso e la paura di dimostrare di essere più forti di quello che sembrano.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 4/12/2010, 00:16




Ezekiel Oryan, spoglia mortale di Paimon, non era un demone qualunque.
Non soltanto perchè in effetti si trattava del primo dei sette Re. Il più fidato tra i servi di Lucifero, quel portatore di luce caduto dall'Eden ed ora unico Signore dell'Inferno.
Paimon amava celarsi. Conoscere il più possibile tutto dei suoi nemici. E con grande dispiacere - sempre che un demonio possa provare dispiacere o qualsiasi altro tipo di sentimento- dovette ammettere che quella che aveva di fronte sarebbe stata sua nemica.
Forse non ora. Ma un giorno.

Le strinse la mano, restando con gli occhi blu sul volto di lei e senza smettere di sorriderle.
Approvò la stretta decisa della ragazza, ricambiandola con una eguale, dal vago sapore di sfida forse, che in quel contesto poteva assumere ad occhi inconsapevoli il sapore di un gioco.
Le sfiorò il dorso con il pollice, sfregandolo appena.
Ci fù uno sfrigolìo, simile a quello che succede quando si accumula elettricità statica e si prende la scossa.
-Ah, questa umidità. - mormorò.
Sorrise e ritrasse la mano lentamente, riportandola in tasca.

-Così...ti piace risolvere i problemi degli altri, Catherine? - assaporò il suono di quel nome tra le proprie labbra. Lo modulò con la voce creata per ammaliare, accompagnando ogni parola con lo sguardo blu e intenso.
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 4/12/2010, 00:22




CJ ritirò la mano, infastidita da quella specie di scossa. Aggrottò appena la fronte, cosa non riusciva ancora a capire? Perchè accidenti qualcosa le suonava così storto, ma non riusciva a capirlo?
- Già, l'umidità... - disse con quel tono di voce che la dice lunga sul fatto che abbia capito che era solo una pietosa bugia.

Le mani scivolarono lungo i fianchi, abbassò appena il mento e lo guardò di sbieco
- Sì, diciamo che è una sorta di missione la mia, aiutare la gente coi suoi problemi... - si inumidì le labbra e continuò a fissarlo. Doveva pur esserci un motivo a quella sensazione sgradevole - e qual è la tua missione? - domandò rimanendo vaga perchè un pensiero le stava per sfiorare la mente.

E se fosse stato proprio lui il motivo di tanto fastidio? Se tutto partisse da quell'uomo?
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 4/12/2010, 00:36




Ez tenne le mani in tasca, tornando ad assumere la stessa posa inoffensiva di un alligatore addormentato.
La brezza umida sfiorava i capelli scuri e arruffati. Tutto in lui aveva il sapore della bellezza mescolata alla dannazione.
E quegli occhi in cui era così facile perdersi e annegare, restavano fissi sul volto di CJ, colmi di una curiosità atavica che era difficile da soddisfare.

Profumi di Eden...ma ti manca qualcosa. E non riesco a riconoscerti....quale...quale sei tra...

E poi un barlume di consapevolezza, un tassello di puzzle andò al proprio posto nella mente del signore infernale della conoscenza.
Eppure la notizia del cacciato aveva attraversato tutti i gironi infernali, diamine!

-Una missione...-ripetè, morbido e suadente, dopo averla ascoltata.
-Come una specie di..suora? - una breve pausa segnata da un sorriso più sottile - O magari un Angelo soccorritore?

Si strinse nelle spalle, assumendo un'aria vaga alla domanda di lei.
-Missione...non credo che sia la parola giusta. No. Io sono qui per affari. Sì. Affari di famiglia. - un altro sorriso, condito da occhiata ammiccante.
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 4/12/2010, 00:43




Quel detto e non detto, avrebbe fatto uscire di senno un normale essere umano. Perchè era evidente che entrambi stessero giocando al gatto col topo. Entrambi erano sia gatto che topo, da punti di vista diversi ovviamente.

- No, non sono una suora e non è quello il mio compito - ora stavano per scontrarsi su un campo noto ad entrambi. La loro natura così diversa eppure nell'indole così uguali - Io reco la conoscenza! - disse alzando il mento e assumendo un'aria minacciosa. Già, Grazia o meno, era pur sempre un arcangelo e quello che aveva davanti non poteva essere altro che uno sporco demone.

Le mani si chiusero a pugni mentre Remiele cominciava ad agitare il vento attorno a se. La sua natura angelica le aveva permesso di sopravvivere in duemila e rotti anni, ma le aveva anche permesso di imparare qualcosa per non morire di stenti sotto le mani degli uomini o dei demoni che loro richiamavano sul loro cammino.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 5/12/2010, 17:14




Ezekiel scoppiò a ridere.
Sonoramente, senza ritegno. E la risata di un re dell'Inferno ha lo stesso calore delle fiamme crepitanti, inebriante quanto la dannazione stessa.

-La conoscenza! - ripetè, osservando CJ con le spalle ancora scosse da quella malefica risata non trattenuta.

- L'unica conoscenza che vorresti adesso non ce l'hai. Non è così...Remiele? - le chiese, quasi ruggendo quel nome.
Ancora rise, malevolo, scuotendo lentamente la testa.
Non fece un passo per avvicinarsi a lei. Né per allontanarsi.
-Ti hanno cacciato. Ti hanno strappato la Grazia dal petto e l'hanno nascosta così bene che ancora dopo millenni non sei riuscito a trovarla! - la voce si alzò di un'ottava - E vieni a parlare a ME di Conoscenza?!!

Fu un ruggito, quella parola. La vera voce di Paimon da quando aveva lasciato l'Eden. Da quando da Remiele si era allontanato, e dagli altri suoi fratelli, per seguire Lucifero. Il Portatore di Luce.

-E adesso guardati...la cerchi seguendo dei binari abbandonati, in questa lurida città tenuta in scacco da un misero mucchio di anime dannate. - le vomitò addosso, amaro come il fiele.

-IO! - dichiarò.

-IO, sò!

 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 6/12/2010, 18:08




Remiele assottigliò lo sguardo, quello non era uno sporco demone qualunque, lo sapeva... quel ruggito era inconfondibile
- Taci! Non sai di quello che parli! - sbottò l'Arcangelo. Quel moto di stizza fece crescere il vento alle spalle di CJ. Vento che si faceva sempre più gelido, quasi tagliente ed era evidentemente diretto verso Paimon anche se scompigliava i capelli di lei.

- Vago sulla terra da più di duemila anni, ho visto cose che tu nemmeno immagini, ho ricordi di duemila anni che mi riempiono la testa, ma la mia Grazia non mi è stata strappata, mi sono mescolata fra di loro prima che Michele ci mettesse mani! - inspirò a fondo prima di ringhiare - Ma non sono fatti che ti riguardano! - quindi alzò una mano con il palmo verso l'alto, stava lentamente formando delle lance fatte di ghiaccio, lame taglienti che l'avrebbero protetta da Paimon o almeno era quello il piano per il momento.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 12/12/2010, 22:00




Quando il ventò si alzò, seguendo la scia delle parole dell'angelo senza grazia, Ezekiel alzò gli occhi al cielo in una posa che aveva un sapore ironico, vista la sua posizione di Re dei piani infernali.

-Mi prendi in giro? Scateni gli elementi contro di me? - chiese alla donna, senza muoversi di un millimetro, nemmeno mentre l'aria gli gonfiava la giacca e scompigliava i capelli.

Incrociò le braccia al petto, divaricando le gambe per assumere una posizione più stabile.

E dopo aver lentamente gonfiato le guance, prese a soffiare.
Gli occhi blu rilucevano di un ghino interno, mostrando fiamme glaciali all'angelo di fronte a lui.
Il vento rispose, al richiamo di Paimon.
Un vento caldo, che andava a scontrarsi con la corrente fredda creata da Remiele.
E proprio nel momento in cui l'altra richiamo le lance di ghiaccio tra le dita, lui lasciò ai venti vita propria.
Quando il caldo e il freddo si scontrano, c'è da divertirsi.
L'aria mulinava, richiamando le foglie secche dal terreno.

Ezekiel scomparve alla vista, soltanto per ricomparire alle spalle di Remiele.
-Posa quelle lance...sorellina. - le sussurrò caldo all'orecchio.

-Perchè non parliamo?- le chiese ancora, suadente e ipnotico come un serpente.

 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 20/12/2010, 10:27




Remiele non si scompose minimamente, nemmeno quando quel piccolo tornado cominciò a prendere forma davanti a loro, figurarsi quando Ezekiel le comparve alle spalle. Strinse di più una delle lance di ghiaccio fra le dita e inspirò a fondo
- Io non sono tua sorella! - rispose stizzita - E non ho nessuna intenzione di parlare con te! - aggiunse guardandolo con la coda dell'occhio. Era pronta a ingaggiar battaglia con quell'essere. Non le importava non avere la sua grazia, poteva e voleva schiacciarlo come le era stato insegnato a fare fin dall'alba dei tempi.

Il vento le scompigliava i capelli, facendoli mulinare vicino al viso di Paimon che le stava alle spalle
- Stammi lontano... sporco demone... - sibilò.
 
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14 replies since 3/12/2010, 21:51   152 views
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