Misty Hill GDR

Bad Day at the Silent Gates

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Ezekiel Oryan
view post Posted on 1/12/2010, 16:19




Una chiesa abbandonata, presto o tardi diviene preda di atti che portano alla sconsacrazione. In un posto come Misty Hill poi, probabilmente la velocità con cui questi atti possono verificarsi moltiplica esponenzialmente.
Può un Principe Infernale solcare il suolo di un cimitero?
Sì, a quanto pare. Così Paimon, nelle sue spoglie mortali rispondenti al nome di Ezekiel Oryan, si trovava in un pomeriggio grigio e nebbioso proprio di fronte alla porticina in legno di quella vecchia chiesa, una volta casa di Dio, ora preda di ben altre entità.
Non si muoveva bava d'aria, ad accompagnare i passi del re dell'Inferno. Non un gracchiare di corvi, non un suono della natura, che sembrava in quel luogo morta quasi quanto le salme che ospitava.
Poteva sentire il profumo di morte risalire dal ventre umido della terra. Il disfarsi dei corpi divenuti prima cibo per i vermi e poi null'altro che polvere. Poteva sentire l'aroma del male, che si era nutrito dell'energia di quel posto ed era ancora quasi tangibile accanto alle lapidi rimaste, dei morti della Revenge.
Posò la mano sulla porta, scendendo sino al pomolo. nessuna scarica, nessun effetto sgradevole da contatto con oggetto consacrato. Sciolse un mezzo sorriso, poi fece pressione per aprirla. Il legno vecchio e marcio cigolò sui cardini arruginiti dalle intemperie. Nella quiete della morte che animava il cimitero, quel rumore riecheggiò con la violenza di un tuono.
Ezekiel non ci fece caso. Nel grigio della giornata lui era un'ombra vestita interamente di nero. Dai pantaloni griffati, agli stivaletti anfibi in cuoio italiano, alla giacca in pelle nera aperta al collo su un dolcevita anch'esso nero. Al collo teneva una macchina fotografica. Una vecchia reflex per le foto in bianco e nero, giusto per dare un tocco di originalità alla sua scusa, in caso avesse incontrato qualcuno.
Non che la considerasse una possibilità tanto facile. Vide uno sfrigolare d'ombre alla sua sinistra, mentre la fioca luce del meriggio filtrava all'interno della vecchia chiesa attraverso la fessura della porta ormai schiusa.
Si voltò di scatto, digrignando i denti allo spirito.
-vattene ora. Se non vuoi che ti mandi in un luogo da cui non sarà tanto facile uscire.-
Fu un sussurro, quasi inudibile ad orecchio umano. Ma per l'Anima inquieta fu un ruggito potente e incontrastabile. La vera voce di Paimon, primo servo di Lucifero.
 
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Nicholas Pullman
view post Posted on 2/12/2010, 22:05




Ricerche, non faceva altro che fottute ricerche da quando era arrivato a Misty Hill. Che non avevano portato a niente e il mistero di Hope e compagnia bella era ancora tutto da risolvere. Ma ne valeva della vita sua e della sua famiglia perché più di una volta quella stronza di Hope aveva rischiato di far fuori l'intera famiglia Pullman.
Bastardo misero mucchio di ectoplasma, come la chiamava sempre la sua bionda. Nick fece ricerche in biblioteca con Ester ma non trovarono nulla a parte le solite carte ingiallite che non dicevano praticamente un tubo di quello che volevano sapere.
Decise quindi di agire da solo e di lasciare a casa la sua famiglia. Ester correva pericolo ogni volta che metteva il naso fuori dalla porta, e non lo sopportava. Era più tranquillo a cacciare sapendola a casa, con Abigail. E stavolta niente scartoffie e documenti, stavolta Nick decise di fare una visitina al cimitero. Magari là c'era una lapide che poteva aiutarlo a capirci qualcosa di quella storia. Estrasse subito la sua semiautomatica quando varcò il cancello. La prudenza non era mai troppa e quei figli di puttana dei demoni e fantasmi spuntavano fuori come zecche succhia sangue.
Vide un uomo entrare nella piccola chiesa sconsacrata del posto. Non era un'apparizione o che altro, ma un essere umano in carne e ossa. Lo seguì impugnando la pistola con tutte e due le mani. A tracollo portava anche il borsone delle altre armi, non usciva mai senza se lo portava in giro anche per casa. Aprì il portone della chiesa con estrema cautela, con un piccolo calcio. Quell'uomo parlò ma Nick s'accorse subito che non era un vero e proprio “uomo”. Demone, un altro fottuto demone.
- Che fai stai visitando questo posto per vedere se ti conviene venirci ad abitare?
Il sangue intanto prese a ribollirgli nelle vene pompato da quel mezzo cuore demoniaco che quei monaci pelati gli avevano iniettato in corpo.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 5/12/2010, 16:58




Ne aveva sentito l'odore, ed il rumore dei passi, ancor prima di udirne la voce dietro le spalle.

Ma quando comprese che "cosa" avesse effettivamente incrociato il suo cammino, Ezekiel Oryan alzò gli occhi al cielo, forse per rivolgere a quello che un tempo molto molto molto lontano era anche il suo signore un pensiero di qualche tipo.

You gotta be kiddin' me.

-Questa topaia? Non mi si addice affatto. - rispose, voltandosi lentamente a fissare Nicholas con occhi glaciali che nulla mostravano di umano in quel momento.
-Ho gusti decisamente migliori.
Sfiorò la macchina fotografica al collo con la mano destra, mentre un vago sogghigno prendeva forma sulle labbra carnose.

-Potrei dirti che sono qui per scattare fotografie del posto...sai. - affermò, sospirando con fare teatrale. - Ma sono certo che sarebbe energia sprecata. Non è vero, Ibrido?

Quella parola uscì calcata, quasi raschiata dalla smorfia che assunsero le labbra di Paimon nelle sue spoglie mortali.
Osservò Nicholas per un lungo momento.
Le narici dilatate da fiera incattivita, ogni fibra tesa verso uno scontro che in quel momento non era proprio desiderato, ma in qualche modo considerato inevitabile.

-Dì un po'..come ci si sente ad essere un..mostro? Una sorta di Frankenstein incompleto, che porta dentro di sè parte di quello che tanto ferocemente combatti? - gli chiese, gelido.

-Non hai ancora pensato di strappartelo dal petto? -chiese di nuovo con un ghigno gelido - perchè in tal caso, potrei aiutarti io.
Concluse, mentre ogni traccia di sorriso svaniva dal suo volto.
 
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Nicholas Pullman
view post Posted on 10/12/2010, 20:53




Nick non era scemo, mettersi a combattere con un demone di quella portata non era da persone intelligenti. Sorrise alla parola “ibrido”. In fondo era quello che era diventato per sua scelta. Un essere non più umano, e solo per proteggere la sua famiglia da demoni come quello che gli stava davanti. Sghignazzò e abbassò il braccio che teneva la pistola. Tanto non sarebbe servita contro quell'essere.
- Anche tu non sai dove mettere le mani eh? Dico per la storia di Hope.
Incredibile, un demone del genere fregato da un fantasmino come Hope. Certo, quella ragazzina non era un semplice fantasma, doveva essere il male in persona.

Meglio parlare di Hope che del suo “cuore”....
 
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3 replies since 1/12/2010, 16:19   25 views
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