| Erano passati ormai giorni e la disperazione cominciava a farsi sentire più che mai. Charlie non aveva mai visto l'angelo così in collera, e si chiedeva perchè non se la prendesse anche con lei, visto che era la prima responsabile della cattura di Betsy. Era a causa della sua stupida decisione di indagare sul suo arrivo a Misty Hill che erano finiti in quella trappola. E da allora Betsy era scomparsa come nel nulla. Lei e Castiel non aveva smesso nemmeno per un secondo di cercarla. Il giorno stesso della sparizione Cass aveva lasciato il figlio a degli "amici di famiglia", aveva tagliato corto spiegando così a Charlie chi la bionda ragazza e il marito fossero. Ma non le interessava indagare in quel momento, aveva già fatto troppi danni.
-Nel deserto? Pensi che l'abbiano portata nel deserto??? Chiese Charlie mentre camminava con difficoltà sulla sabbia. Il vento ne alzava una quantita indefinita e le finiva tutta in bocca e negli occhi, ma cercava di non lamentarsi, era una situazione già abbastanza difficile. Di tutti i posti in cui Cass l'aveva portata quello era di sicuro il più improbabile, a parer suo, per nascondeere Betsy. Arabia? Perchè dovevano averla portata in Arabia? Charlie seguì Castiel senza fiatare, attese che il demone che stesse interrogando ebbe sputato il rospo, ma qualcosa non riusciva ancora a convincerla. -E' a Misty Hill. Le comunicò dopo l'angelo. -Che co.. Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che si ritrovò nuovamente in quella stramaledetta biblioteca dove tutto era successo. La bibliotecaria urlava al telefono chiamando il nome delal polizia. -Falla stare zitta e ferma. Le ordinò Castiel. Falla stare zitta e ferma? E come pretendi che io faccia? Lui ignorò le lamentele di Charlie e si avvicinò a Betsy, la prese in braccio, e Charlie sentì che quello doveva essere un momento solo per loro, così si girò e andò verso la bibliotecaria. -Per favore, la prego, non chiami la polizia. Va tutto bene, è tutto apposto. La ragazza cercava di rassicurare l'anziana signora ma senza alcun risultato, era troppo determinata a fare quella chiamata. -Bene, mi dispiace, ma non mi lascia altra scelta. La cacciatrice si avvicò alla bibliotecaria e fece pressione sul nervo del suo collo, lasciandola priva di sensi, come le aveva insegnato suo padre. Si girò e guardo ancora Castiel che cullava Betsy. -Bet... Fu l'unica cosa che disse, piano, sussurando, per non interrompere quel momento.
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