Misty Hill GDR

La nebbia nelle ossa, Lexi, Ester, Betsy (Arrivo di Lexi a Misty Hill)

« Older   Newer »
  Share  
LexiKebbel
view post Posted on 27/11/2010, 18:11




Range Rover nuovo e gomme antiscivolo. Questo occorreva a Lexi per arrivare sana e salva -forse- a Misty Hill, una cittadina sperduta e dimenticata da Dio , dove alcune delle persone che aveva incontrato durante la sua vita, si erano trasferite. Ancor doveva ben capire il motivo di questa scelta, fatta da Ester e Betsy, di trasferirsi con famiglie a seguito, in un luogo così lugubre e pericoloso. Ester aveva mandato una lettera a Lexi pochi giorni prima del suo arrivo. L'uso dei cellulari e delle e-mail sembrava quasi fosse un tabù ,laggiù. Poche parole ma chiare e concise, caratterizzavano questa: "Lexi, ho bisogno che tu venga a dare un'occhiata, ti aspettiamo all' Holy Martirs Church giovedì pomeriggio. Vieni armata fino ai denti e soprattutto copriti bene!"
Copriti bene...aveva fatto bene, cavolo, a tirar fuori l'artiglieria pesante, quel cappotto rivestito di pelle e con l'interno foderato di lana. Sembrava mia zia Nell, ma almeno stava al calduccio.
Le bastò abbassare appena di un centimetro il finestrino per accorgersi di quel freddo pungente e umido che ti faceva accapponare la pelle. L'insegna che si trovava all'entrata della città diceva BENVENUTI, chissà come mai non sentiva tutto quel calore umano che avrebbe dovuto trasmettere quella parola. La nebbia era ciò che si notava fin da subito. Coltre spessa che neanche i fari antinebbia del fuoristrada riuscivano a spezzare. Doveva andare lenta e stare attenta a non prendere qualche albero.
Le indicazioni la portarono a svoltare a sinistra del parco, per raggiungere la chiesa. Meno male che l'incontro era in un luogo sacro, sperava fosse ancora così e non pieno di misteri demoniaci. Ah, non era certo un problemone per Lexi, visto le situazioni a cui doveva lavorare ogni santissimo giorno.
Parcheggiò di fronte al luogo prestabilito e si coprì bene la gola. Scese dall'auto e si ritrovò di fronte alla grande e gotica entrata della chiesa. Si fermò un'istante a guardarla, per poi girarsi attorno e guardare la fredda vegetazione che la circondava. Inquietante e fredda. Lo stesso freddo che sembrava entrarle nelle ossa e bloccare la circolazione. Fece un grande e lungo respiro e si avviò all'interno della chiesa borbottando tra sé
-Lexi, andiamo te la stai facendo sotto per così poco? In fondo sei stata un demone anche tu...ah che demone debosciato!!-

L'interno era freddo tanto quanto l'esterno. Ma per fortuna vide una figura familiare che la aspettava nella prima fila di panchine per la preghiera. La chioma bionda era quella di Ester. Affrettò il passo e si sedette accanto a lei.
-Immagino che la mia visita non sia per una rimpatriata di Thanksgiving! -

Sorrise per poi abbracciare la sua vecchia compagna di caccia.

Edited by LexiKebbel - 28/11/2010, 15:48
 
Top
Ester Colt
view post Posted on 27/11/2010, 22:23




- Io dico che è giusto che anche lei venga messa al corrente. - disse Ester riponendo la lattina di birra vuota sul tavolino del suo salotto.
- Non dimentichiamoci che Lexi un tempo è stata dalla loro parte. Ed inoltre è una strega coi controc... Con le pa... Insomma, hai capito. Potrebbe sapere molte più cose di quanto noi immaginiamo. - aggiunse mentre si lasciava ricadere sul divano, accanto ad una Betsy pensierosa.


Il loro soggiorno a Misty Hill non sarebbe potuto essere più movimentato. Ester oramai aveva quasi il terrore di uscire di casa.
Lei, il terrore! Il fatto era che dopo la nascita di Abi, aveva iniziato a guardare il mondo sotto un'altra prospettiva.
I "bei" tempi in cui Ester si armava di fucile e parolacce ed andava ad affrontare a viso scoperto, senza temerne le conseguenze, qualche essere infernale erano terminati da un bel pò. Gli mancavano, quello sì. Per il momento era giusto che si comportasse da madre responsabile. Con una magnum carica nascosta sotto la maglietta, sì, ma quelli erano dettagli.

Ma a Misty Hill, andare allo sbaraglio, significava essere fottuti. Lasciarci la pelle. Hope per ora si era divertita a giocare con Ester, come pure con Betsy e gli altri. Però tutti erano consapevoli che la prossima volta che avessero avuto a che fare con quello spirito, non l'avrebbero passata liscia.
Hope, un fantasma... Cos'avrebbe mai potuto fare un fantasma ad un gruppo di cacciatori esperti come loro? Eppure quella stronza teneva in scacco da anni la cittadina di Misty Hill. Non tornavano i conti. No, affatto.

Per questo Ester -dopo averne discusso con Betsy- aveva pensato di contattare Lexi, anche se era da molto che non la vedeva nè sentiva. A dire il vero se n'era andata con la sua famiglia senza nemmeno avvisare o salutare... Forse la ragazza l'avrebbe mandata a quel paese, ma valeva la pena tentare.
Il cellulare lì sembrava non prendere contatto col mondo esterno, come pure il telefono fisso. Città di merda. Per questo motivo Ester dovette inviare una lettera a Lexi, confidando che almeno quella sarebbe riuscita ad uscire da quel buco d'inferno.

Il giorno era deciso, l'ora anche. Ester si trovava come d'accordo all'interno della chiesa di Misty Hill. Betsy ancora doveva arrivare, forse Cal come al solito le aveva dato del filo da torcere...
Era sola, seduta proprio davanti all'altare, come se la vicinanza al grande crocifisso posto sull'abside la tenesse al sicuro da eventuali presenze maligne.

"Come puoi permettere tutto questo, eh Dio?"

Nonostante ogni rumore, anche il più insignificante, riecheggiasse tra le mura della chiesa, Ester non udì l'arrivo di Lexi. Per questo per poco non lanciò una bestemmia quando le si sedette a fianco.

- Lexi! - gridò quasi, fiondandosi letteralmente tra le braccia della donna, come una bambina. Per qualche istante dimenticò Hope e tutti i problemi che l'affliggevano per godersi quell'abbraccio.

- Come stai, ti trovo magnificamente! - disse poi, posandole le mani sulle spalle e osservandola attentamente. Avrebbe voluto chiaccherare con lei del più e del meno, di qualsiasi cosa che non fosse la caccia. Ma non poteva, l'aveva chiamata per un motivo preciso, aveva bisogno di lei. Avevano bisogno di lei.

Il tempo per i convenevoli era terminato.

- Lexi, qua siamo nella merda. - sussurrò finalmente, la sua espressione non era mai stata così seria e preoccupata.

 
Top
Bet Grave
view post Posted on 28/11/2010, 10:34




Betsy si era dimostrata dubbiosa all'idea di chiamare Lexi in città. Le avrebbe fatto indubbiamente piacere rivedere la sua vecchia compagna di caccia, colei che l'aveva aiutata anche a “scoprire” la magia che aveva in sé; ma temeva per lei e per la sua vita e pensava fosse meglio non far arrivare più nessuno di sua conoscenza in quella cittadina infernale. Sarebbe stata come invitarla al massacro.
Eppure Ester aveva ragione: più cacciatori c'erano a Misty Hill e più aumentavano le speranze di venire a capo di quella faccenda. Forse.....

Quando Ester le disse che Lexi di sicuro sarebbe arrivata nel luogo e nel giorno stabilito, Betsy provò la spiacevole sensazione che anche quella volta Hope avrebbe dato alla nuova arrivata il suo personale e caloroso benvenuto. Per questo aveva cercato di convincere Cal a restare a casa con Castiel, anche se ogni volta le doleva lasciarlo. Castiel si propose di andare con lei anziché starsene a casa a fare da baby-sitter a suo figlio, ma Betsy fu perentoria in questo: voleva, doveva, andare da sola.

- Devo imparare a proteggere me stessa con le mie forze.- gli aveva detto alla fine mentre s'infilava la giacca.
Quel giorno era più freddo degli altri.

Castiel non rispose a quella sua osservazione e preso Cal per mano, si teletrasportò lontano assieme al bambino che sarebbe stato più al sicuro con il padre che con lei in quel momento.
Betsy, una volta rimasta sola, uscì di casa con la sua macchina e guidò fino alla Holy Martyrs cercando di non farsi intimidire troppo dal paesaggio che la circondava e dalle preoccupazioni. Riconobbe parcheggiata fuori dalla chiesa la macchina di Lexi e s'affrettò a scendere. Si strinse nella giacca e salì i gradini della chiesa per entrare poi dall'enorme portone.
Riconobbe le due cacciatrici sedute al primo banco, e tirò un sospiro prima di avvicinarsi a loro con passo lento.

Eccole di nuovo riunite; ma c'era da chiedersi se Hope avrebbe visto di buon occhio quel piccolo raduno.
- Ciao ragazze!- esordì restando in piedi.
Sembravano passati secoli dall'ultima volta che aveva visto Lexi, e ora che finalmente anche la cacciatrice era lì con loro si sentì più sollevata.
- Ciao Lexi.- disse poi sorridendo alla ragazza.
 
Top
LexiKebbel
view post Posted on 29/11/2010, 18:52




Prima di arrivare in quella città ovviamente Lexi aveva fatto qualche ricerca. Non aveva trovato granchè , a parte la storia che circondava quella misteriosa città. Si parlava di una nave, la galeotta, quella con la quale tutto ebbe inizio o forse quella con al quale tutto ebbe fine...
Non era facile per Lexi abbandonare ciò che accadeva già a pochi metri da casa sua, ma in città le cose sembravano avessero preso un time out e quale migliore occasione se non quella di aiutare due vecchie amiche, per portare avanti una giusta causa.
La bionda sempre frizzante la accolse come aveva sperato. Con il suo modo di fare sarcastico e pungente al punto giusto. Una caratteristica innata per una cacciatrice.

-Felice di vederti! A proposito, spero ci sia un buon meccanico nei paraggi, visto che i fendinebbia lasciano il tempo che trovano , quaggiù! -

Si sedette accanto a lei , aspettando anche Betsy. Chissà come stavano lei e il piccolo Cal. Non aveva più notizie di loro da quando si erano trasferiti. La cosa non la stupiva affatto, sicuramente c'era davvero qualcosa di grande in ballo laggiù e la loro devozione per il bene comune non faceva mai una piega. Non l'avrebbe mai biasimata per tutto ciò.

Sentì i passi di un paio di tacchi, quelli della cacciatrice. Si avvicinava alla loro panchina quasi di fretta. Una camminata ansiosa e veloce. Nel vederle entrambi, Lexi sentì quasi come se si stesse tuffando nel passato. Un trio che aveva fatto grandi cose e che lei portava nel cuore come ricordi, anche se non molto piacevoli. Ma avevano superato tante intemperie insieme.

-Ciao , Bet!- Si alzò per abbracciarla e non appena si sedette accanto alle due prime spettatrici di un altare ormai impolverato e senza alcuna sacralità, Lexi cominciò a fare domande.

-Allora, cosa abbiamo qua? Se avete dovuto chiamare me per venire qua nell'oltre tomba, qualcosa deve proprio andare storto, eh!- Disse con ironia.
-Sono a vostra disposizione, l'inferno ormai è di casa per Lexi!-

Avrebbe riso, se non fosse stato per l'assurdo eco che produceva quella enorme chiesa, priva di alcun segno di vita.
 
Top
Ester Colt
view post Posted on 30/11/2010, 17:58




Ester ridacchiò alla battuta di Lexi. Purtroppo niente sembrava essere in grado di avere la meglio sulla coltre grigia che copriva Misty Hill, nemmeno i più potenti fendinebbia!

Dopo nemmeno un paio di minuti i passi inconfondibili di Betsy echeggiarono all'interno della chiesa ed Ester si alzò in piedi, posando un ginocchio sulla panca e dando così le spalle al grande crocifisso sull'abside. Dio in ogni caso non le stava guardando, ne era sicura.

Quando Lexi e Betsy si abbracciarono, in quel preciso istante, ad Ester sembrò che tutte le eventuali incomprensioni che vi erano state tra quelle ragazze in passato, si fossero dissolte nel nulla. Nonostante la brutta situazione e il fiato di Hope sul collo, la bionda non potè fare a meno di gioire di quell'incontro.

- Come ti dicevo, siamo nella merda. Non so come sia la situazione fuori. Ma ti posso assicurare che qui pare di stare alle porte dell'Inferno- mentre parlava a bassa voce, Ester si voltò di nuovo a guardare in cagnesco il crocifisso, come se fosse quell'oggetto enorme la causa di tutto. Ed era proprio quello che pensava di Dio, il fatto che la Sua presenza fosse del tutto assente, come durante l'Apocalisse, la faceva incazzare malamente.

- Lexi, hai presente tutte le tue conoscienze e le tue certezze nel campo del soprannaturale? Beh, fintanto che starai qui a Misy Hill, dimenticatele. Qua le creature dell'oltretomba hanno un modo del tutto originale di agire e credimi... - fece una breve pausa lanciando uno sguardo di Betsy per cercare il suo consenso, del resto anche lei aveva provato sulla propria pelle quello che stava dicendo Ester - Credimi, sono potenti. Dei gran figli di puttana.

La bionda non accennò a Lexi di Hope, per il semplice motivo che nemmeno lei sapeva che cosa dire riguardo quell'essere. Che cos'era? Fin poco tempo fa avrebbe giurato fosse un fantasma in cerca di vendetta, ma per essere un mucchietto di ectoplasma era fin troppo potente per i suoi gusti.
Ma del resto, come aveva appena accennato a Lexi, lì a Misty Hill le leggi del soprannaturale sembravano essere state riscritte da zero.

 
Top
Bet Grave
view post Posted on 6/12/2010, 15:07




Doveva ammetterlo: rivedere Lexi dopo tutto quel tempo e dopo tutto quello che era accaduto le provocò una sensazione strana che non seppe però classificare. Contentezza? Oppure era preda dei sensi di colpa perché la stavano per coinvolgere in una faccenda che andava oltre le loro competenze? Lì a Misty Hill si rischiava la vita ogni giorno, il buio dominava sulla luce ad ogni ora non s'intravedeva speranza, solo domande alle quali nessuno era riuscito a trovare risposta.

Eppure più cacciatori c'erano in città più lei si sentiva al sicuro. Più Cal era al sicuro...
Ricambiò l'abbraccio e si sedette anche lei. Lanciò un'occhiata al crocefisso e sospirò; dio era lì da qualche parte, lo sentiva. Ma qualcosa sembrava trattenere anche lui, qualcosa lo teneva lontano da tutti loro. Hope....quel nome le riechieggiò nella testa, fastidiosamente.
Ascoltò e annuì alle parole di Ester e poi prese la parola guardando Lexi dritta negli occhi.
- Cosa sai di questo posto?- le domandò.
Era fondamentale almeno conoscere in parte la storia generale della città; ne valeva della propria esistenza.
- Qui non abbiamo a che fare con fantasmi e demoni che puoi esorcizzare con una semplice formula latina.- piegò poi trasalendo alle sue stesse parole- Qui c'è il Mal primordiale.....
fece una pausa e si guardò attorno; aveva come la sensazione che qualcuno le stesse spiando.
- Cosa dai di Misty Hill?- ripeté a voce più bassa.
 
Top
LexiKebbel
view post Posted on 26/12/2010, 13:56




Non aveva mai visto le due donne, quelle che una volta erano due delle sue migliori alleate in campo di battaglia, con quegli sguardi così preoccupati. Entrambe, prima di pronunciare qualsiasi parola, sembrava cercassero di chiedere al crocifisso davanti a loro un qualcosa. Forse una conferma del fatto che Dio esistesse o semplicemente si chiedevano il contrario, dove fosse finito il divino in questo macabro mondo dove solo il profano e l'oscurità sembrassero ormai regnare sovrani.
Un sospiro lungo accompagnato da uno sguardo perplesso caratterizzarono il volto di Lexi, che cercava di ricordare le cose che aveva sentito dire sul luogo.

-Io so solo che questo posto è maledetto. Che anni fa, grazie o per sfortuna divina una nave venne a contatto con questa terra e che quello fu l'inizio di tutti i suoi mali-

Non voleva azzardare una spiegazione più dettagliata, semplicemente perchè voleva entrare nell'ottica della città con le sue stesse forze, vedendo e sentendo tutto quello che era presente in quel momento. D come lo descrivevano loro sembrava essersi ritrovata improvvisamente all'inferno, ma lei lo conosceva già, c'era già stata e forse quello non poteva essere altro che un punto a suo favore.
Tutto ciò che aveva combattuto sino a quel momento aveva arricchito il suo "curriculum" di strega e si sentiva in grado di aiutare la gente che ormai sembrava avesse, per qualche arcano segreto, preso la residenza a Misty Hill.

-Voglio aiutarvi e non mi importa quanto sia rischioso o se dovrò rimetterci le penne. Lo farò perchè è il mio istinto che me lo dice e io lo ascolto sempre-

Ora anche i suoi occhi si erano posati sul quell'antico crcifisso, con una domanda solamente in testa: Perchè?

-Ditemi da dove cominciare e sarò pronta!-

Aveva bisogno di trovare una sistemazione, ma aveva pensato forse che le sue due amiche le avessero già procurato una stanza d'albergo, qualora ve ne fosse stato uno e qualora fosse ancora agibile.
 
Top
Ester Colt
view post Posted on 1/1/2011, 15:12




Lexi non era una persona, nè una cacciatrice comune: ecco uno dei motivi per cui aveva deciso di chiamarla.
Sapeva il fatto suo ed era a conoscienza di molte, molte cose che Ester, sebbene divorasse libri e manuali di ogni genere da anni, non immaginava nemmeno lontanamente potessero esistere. Sorrise pensando che la ragazza che si trovava davanti tra l'altro avesse, beh, un bel pò di anni ed esperienza più di lei.

- Grazie Lexi per la tua disponibilità, sapevamo di poterci fidare di te. - disse in un sussurro posandole una mano sulla sua. Poi guardò Betsy con un'espressione leggermente più distesa: sentiva che quella volta sarebbero riuscite a combinare qualcosa. O per lo meno si sforzava di pensarlo.

Però avevano bisogno di discutere sul da farsi in un luogo più intimo e sicuro. No, nemmeno la chiesa di Misty Hill riusciva a tenere lontane le presenze malvagie. L'unico motivo per spiegare questa stranezza era che con ogni probabilità il terreno su cui sorgeva la chiesa fosse sconsacrato.
E stava per invitare Lexi e Betsy a seguirla sino alla propria abitazione, se così si poteva chiamare, dove avrebbe ospitato la strega, quando una voce sconosciuta ma gentile interruppe la loro conversazione.

- Posso fare qualcosa per voi? - Un uomo sulla quarantina, vestito di nero, faceva capolino da uno dei confessionali lì vicino.
Un prete. Ok, nulla di strano... Solo Ester si chiese subito come potesse essere ancora vivo un predicatore del Bene in quel posto di merda.

 
Top
Bet Grave
view post Posted on 1/1/2011, 15:47




Betsy ascoltò Lexi annuendo con la testa. Lo sapeva, sapeva che la cacciatrice non avrebbe voltato le spalle a quel “caso” che le avevano proposto. Al posto del sangue era la passione per la caccia che le scorreva nelle vene. Sapeva a cosa andava incontro, tutti i cacciatori erano consapevoli che ogni giorno per loro poteva essere l'ultimo, soprattutto quando c'erano da affrontare demoni e misteri irrisolti.
Seguì lo sguardo della ragazza e posò anche lei gli occhi sul crocefisso.

Betsy era più che certa che un Dio esistesse. Doveva esistere per forza, o alcune di quelle che l'essere umano chiama comunemente “coincidenze” non si spiegherebbero con il solo uso della ragione. Sua madre l'aveva educata a credere da bambina e quegli insegnamenti, sebbene fossero stati brevi e pochissimi perché Allyson Pullman l'aveva lasciata molto presto, le erano rimasti impressi nella mente e in base a quelli Betsy aveva condotto la sua vita. L'esistenza degli angeli poi le donò quella certezza che “qualcosa” dovesse esistere, qualcosa che l'uomo non avrebbe mai saputo spiegarsi, nemmeno il più fervente dei religiosi.
E proprio mentre era immersa in quei pensieri, una voce maschile la obbligò a voltarsi. Un uomo in abito talare, del quale nessuna di loro aveva fino a quel momento sospettato della sua presenza, uscì fuori dal confessionale di legno e si avvicinò alle tre ragazze. Sembrava non avere cattive intenzioni, l'espressione bonaria dei suoi occhi rivelavano la stessa confusione e gli stessi dubbi che attanagliavano le tre cacciatrici.
Betsy s'alzò subito in piedi; la voce nella sua testa taceva, ergo non aveva motivo di allarmarsi...forse.
Andò incontro all'uomo e tese una mano. Il prete, visibilmente sorpreso da un simile gesto, esitò prima di ricambiare la stretta. Fissò le tre sconosciute con aria sospettosa, ma del resto lì a Misty Hill i forestieri non venivano di certo accolti con parate e sfilate bandistiche.
- Salve, mi chiamo Betsy Gravestone.- s'affrettò a dire Betsy- Loro sono le mie amiche, Ester e Lexi. Siamo nuove di qui e...

Non riuscì a finire la sua frase: il prete s'affrettò a lasciare la mano della ragazza e indietreggiò di qualche passo. Parlò, con voce che rasentava l'isteria e la paura:
- La messa c'è solo la domenica mattina mentre le confessioni il giovedì e il martedì pomeriggio dalle quattro alle sei. Ora scusate ma ho molto da fare...
L'uomo di dileguò prima ancora che Betsy Ester o Lexi potessero dire o fare qualcosa. Si rinchiuse nella sacrestia sbattendo la porta così violentemente che il tonfo che produsse riecheggiò per tutta la chiesa, tanto parve che le mura avessero tremato.
Betsy guardò prima Lexi e poi Ester.
- Che ne dite di un caffè?- propose.
E quella frase stava a dire “meglio allontanarsi da qui prima che a quell'uomo prenda un infarto”.

Ma aveva già deciso: sarebbe tornata a scambiare quattro parole con quel prete prima o poi.
 
Top
LexiKebbel
view post Posted on 7/1/2011, 21:45




Qualche istante di titubanza colse Lexi. Non aveva niente che non andava, stava piuttosto bene, per il momento. Tutto sembrava così mistico o forse era solo l'impressione che quella città e i suoi luoghi avevano, grazie a quella nebbia così fitta. In quella chiesa si poteva respirare un freddo pungente e un odore strano, come d'incenso, ma a quanto parve, vista la reazione delle due amiche alla vista di un prete, nessuno avrebbe mai pensato che la chiesa fosse in qualche modo agibile e custodita.
No, non gliela contava giusta affatto quel "pastore di Dio", ma non volle mettere in dubbio la sua buona fede con le compagne. Il prete corse via, quasi intimorito dalla loro presenza. Lexi aveva la sensazione che qualcosa di brutto stava per abbattersi sulle loro teste e di solito sulle sensazioni, da buona strega quale era, non si sbagliavano mai.
L'idea di Bet rifocillò la mente delle tre malcapitate come un sorso d'acqua nel deserto. Un 'idea a dir poco ottima, visto la situazione. Ester e Bet sembravano già essersi accordate su dove la strega sarebbe andata ad alloggiare. Era una gran consolazione sapere che non avrebbe dovuto fare il check in in uno squallido motel da brividi, degno del miglior romanzo di Hitchcock!
Aveva sentito , oltre alla storia classica della città e tutto ciò che la riguardava, anche di questa Hope, una bambina molto particolare, che non giocava come gli altri bambini, o per lo meno non lo faceva con i classici bambola e camioncino. No. Probabilmente quella ragazzina dannata giocava con macete e chiodi, alla meno peggio.
-Direi che per il momento la chiesa possiamo anche abbandonarla, ho proprio voglia di un caffè e due chiacchiere più approfondite.-
Lexi diede il via ad una passerella lungo l'ingresso della chiesa, che portava fino all'antico e gotico portone, in ferro battuto, da dove, all'esterno si ergevano due grossi gargoiles.
Sembrava che seguissero con lo sguardo le tre ragazze, proprio mentre si avviavano verso le loro auto parcheggiate. Il freddo e l'umidità colpirono in pieno viso la strega, di nuovo.
-Ho come l'impressione che non me ne andrò di qui facilmente! Che razza di posto vi siete scelte , ragazze mie! A pensarci bene, Misty Hill gli fa un baffo a Lucy! -
Scosse la testa , con stampato sulle labbra un sorriso a dir poco amaro, come di chi aveva appena capito che non avrebbe avuto vita facile da lì a poco.
 
Top
Ester Colt
view post Posted on 12/1/2011, 18:30




Caffè, sì. Chiacchere... Ottimo.
Lucy? Ad Ester i ricordi legati all'apocalisse erano così lontani. Sembrava passata una vita intera. Già, Misty Hill pareva davvero essersi rivelata ben peggiore della venuta di Lucifero. Se non altro, con quel fottuto angelo ribelle, avevano una vaga idea di come fermarlo.

- E va bene, caffettino e un paio di chiacchere alla taverna. Ci sono andata si e no un paio di volte da quando siamo qui. E' l'unico posto in cui mi sento meno a disagio. Almeno sai perchè la gente blatera, là dentro: è tutta ubriaca. Strafatta. - disse Ester con noncuranza, uscendo dalla chiesa.
Aveva voglia di andarsene in fretta da lì, lontano dalle zone più "contaminate". Ci sarebbe stato tempo per spaccarsi il culo di nuovo. Ma non quel giorno, non ora che...

Un'insolita sbuffata d'aria calda spostò i capelli biondi di Ester, che sussultò voltandosi di scatto a guardarsi le spalle. Non c'era niente e nessuno, a parte quei due enormi e grotteschi gargoiles che stavano lì da chissà quanti anni.
Instinto, sesto senso, paranoia, casualità... Ester non seppe dare un nome a quello che l'obbligò a fare dietro front e rientrare in quella dannata chiesa, senza dire nulla alle due ragazze.

Una volta varcata di nuovo la soglia di quel luogo "sacro", Ester si trovò a fissare di nuovo l'enorme crocifisso posto sull'abside.
- Allora, dimmi, cos'è che ci sta sfuggendo qui... Mh? - chiese a bassa voce, rivolgendo la domanda a qualcuno o qualche cosa di indefinito. O forse inconsciamente a chi era appeso alla croce di legno.

 
Top
Bet Grave
view post Posted on 13/1/2011, 19:04




Quel “sarebbe tornata a scambiare quattro parole con quel prete prima o poi” si realizzò prima di quanto Betsy si fosse aspettata. Anche se portò dei risvolti inusuali e terribili.

Fu sollevata all'idea di andare a prendere da bere alla Misty Tavern con le sue due amiche, magari avrebbero parlato di altro e non solo della caccia e di Misty Hill. Quando poi le due accennarono alla faccenda “apocalisse” Betsy non aggiunse altro. Sembrava quasi che i ricordi legati a quelle battaglie appartenessero a un'altra vita.
Mai si sarebbe immaginata che le tre cacciatrici si sarebbero di nuovo trovate di fronte un nemico comune, qualcosa di molto difficile (per non dire impossibile) da distruggere.
Seguì Lexi e Ester fuori della chiesa, assorta in quei pensieri quando fu costretta a seguire con lo sguardo Ester che vi tornava subito dentro.
Si era forse dimenticata qualcosa?
Lanciò un'occhiata veloce a Lexi e seguì Ester senza fiatare. Non appena varcò di nuovo la soglia di quel luogo sacro (o almeno così doveva essere) si bloccò, colta da una terribile sensazione.

Esci subito da qui! Le urlò quella voce assordante nella mente, che lei associava sempre a quella di sua madre.
- No, ragazze andiamo...
Prima ancora di ultimare la frase e voltarsi sentì il portone della chiesa richiudersi e sbattere con violenza. Si augurò che almeno Lexi fosse rimasta fuori e invece se la ritrovò al fianco.
In trappola. Le tre non erano riuscite neppure a riordinare assieme le idee e decidere sul da farsi che il Male le aveva gabbate.
Betsy prese a guardarsi attorno mentre s'affrettava a correre con una mano alla borsa dove impugnò la lama che portava sempre con sé, ma senza estrarla.

Da una delle colonne della navata centrale sbucò fuori di nuovo il prete col quale aveva scambiato un paio di frasi solo poco prima.
Non serviva un'analisi attenta per capire che quello che avevano di fronte aveva poco a che fare coll'uomo in abito talare con quale si erano già imbattute.
- Avete sbattuto voi, care, la porta così forte?- domandò l'uomo.
E poi aggiunse con voce più severa, quasi gridando:
- Non sapete che si fa silenzio in chiesa?
Quindi guardò Betsy con occhi carichi di disprezzo.
- E tu cara non vorrai per caso estrarre quell'arma nella casa di Dio vero?
Betsy sbarrò gli occhi ma restò con la mano infilata nella borsa.

Decisamente quello che indossava quell'abito scuro non era più il prete che era scappato via vedendole pochi istanti prima.
Posseduto o no, i guai per le tre cacciatrici erano appena iniziati.
 
Top
LexiKebbel
view post Posted on 15/1/2011, 11:29




Con una gamba già quasi dentro all'abitacolo, proprio mentre stava per entrare e seguire le due amiche in un posto meno tetro di quella chiesa, i suoi occhi si posarono su Betsy, che di corsa stava risalendo la breve scalinata della chiesa. Ma che diamine...
Richiuse lo sportello e si cimentò in una corsa fino a raggiungerla o quasi superarla. Non si preoccupò di chiederle cosa stava succedendo,ma si era accorta che, proprio all'interno della chiesa qualcosa era cambiato. I gargoiles all'esterno, proprio sopra alla navata di entrata, sembrava ora che si fossero girati per osservare i loro movimenti. Che strano... pensò tra sé e sé, cercando di non farci troppo caso.
Vide infine Ester in piedi di fronte a quel crocifisso, di nuovo e Betsy che si girò di scatto verso quell'uomo di Dio che era tornato a salutare le sue ospiti. Non serviva essere una cacciatrice per capire che in quel bentornato non c'era nulla di buono e che quel tizio non era propriamente un pastore.
-Ah bene, allora è vero che l'abito non fa il monaco!-
Sbuffò al pensiero, scuotendo il capo e facendosi dipingere, dall'ironia della sorte un sorriso rassegnato sul volto.
Infilò immediatamente la mano nei pantaloni, dietro, dove teneva la sua pistola e la impugnò saldamente , tirandola fuori e puntandola verso l'uomo.
-Ascolta , nonno. A casa di Dio ci sono già stata e credimi, è molto più accogliente di questa! A chi vuoi prendere per il culo? Adesso perchè non ti siedi e ci dici cosa succede qua?-
Già, che approccio gentile aveva usato questa volta, Lexi, rimanendo sempre in guardia , ma senza lasciar intendere che avesse paura. In realtà era così, ma il fatto stesso di non sapere molto sulla città la teneva sempre sull'attenti e con gli occhi aperti.
-Aw ti prego Padre, dimmi che non hai un parco giochi demoniaco là dietro dove sta giocando allegramente Hope!-
Il prete cominciò a ridere alla parola HOPE. Lasciò di stucco, come confusa la povera strega che cominciò a pensare seriamente a quanto lavoro c'era da fare in quella città e a quante volte avrebbe dovuto sentire ancora quel nome.
 
Top
Ester Colt
view post Posted on 16/1/2011, 16:09




Non ci voleva, dannazione!
Lo sapeva, che non doveva più frequentare Chiese... Ogni volta che metteva piede in luoghi sacri, c'era sempre qualcosa che andava storto.
Ma che era preso a quel prete? Prima tutto gentile, cordiale e spaventato da far tenerezza... Ora invece rideva sadicamente, tanto da sembrare posseduto, fregandose dell'arma che Lexi gli aveva puntato contro. Già, posseduto.
Mancava solo la prova del nove.
Ester avanzò di qualche passo, con una mano infilata nel giacchino, pronta ad utilizzare quella boccetta d'acqua santa che portava con sè ovunque. Anche al bagno. Gliel'aveva saggiamente insegnato Nick: non liberarsi mai delle proprie armi nemmeno per andare a pisciare.

- Christus... - sibilò a denti stretti, quando fu a pochissimi metri dall'uomo vestito di nero.
Eccola la prova del nove: negativa.
Niente occhi neri; però doveva ammettere che pure azzurri, con quell'espressione dannatamente malvagia, incutevano un certo timore.
- Non te l'ha insegnato nessuno che non si deve nominare il Suo nome invano? - l'uomo diede tranquillamente le spalle alle tre ragazze per andarsi a sedere su una panca.
- Ho due notizie per voi: una buona e una cattiva. - fece una brevissima pausa e sogghignò: - Oh, dal vostro punto di vista, ovvio. Quella buona è che Hope non è qui oggi, mi dispiace Strega. Quella cattiva è che sarò io ad occuparmi di voi. - il prete concluse di parlare senza nemmeno degnarsi di guardarle in faccia; la sua voce era talmente calma da mettere i brividi ad Ester, che nel frattempo si era armata della sua inseparabile Magnum.

- Sì, bravo. Bel sermone "don Stronzo". Ma ora dicci che cosa cazzo sei, per piacere. - chiese la bionda, indietreggiando sino alle due compagne di sventura.
- Ragazze, indossate scarpe comode? Perchè ora missà che si balla... - sussurrò poi, sorridendo rassegnata.

 
Top
Bet Grave
view post Posted on 17/1/2011, 14:40




Il fatto che Hope non fossi lì dentro non la rassicurò nemmeno un po'. Di certo il fantasma demoniaco della ragazzina aveva inviato uno dei suoi segugi al suo posto quella volta. E la cosa non era da sottovalutare, affatto.
Betsy estrasse il suo pugnale con una mossa veloce e lo sollevò in alto, vicino alla testa. Le parole del prete, o per lo meno di ciò che vestiva quegli abiti e poi subito dopo l'avvertimento di Ester, la misero in allerta.
Passarono alcuni istanti di silenzio duranti i quali nessuna delle tre cacciatrici si mosse, né lo fece l'uomo in abito talare. I quattro restarono in attesa di qualcosa; o peggio....di qualcuno.

Il tonfo sordo che seguì fece sobbalzare Betsy facendole salire il cuore alla gola. La ragazza stava quasi per chiedere che cosa fosse stato, voltandosi nella direzione dalla quale pensò fosse arrivato quel rumore; ma prima di farlo tornò a guardare il prete trasalendo di nuovo.
Al suo posto, seduto comodamente sulla panca come fosse il padrone dell'universo intero, c'era una figura orrendamente sfregiata che avrebbe forse incontrato solo nei suoi peggiori incubi.
Se non c'entrava Hope e una delle sue visioni allora quella cosa mutava forma a suo piacimento, e forse quello non era neppure il suo vero aspetto fisico.
SPOILER (click to view)
image



Il mostro sghignazzò e mosse due dita della mano destra, ma quel leggero e quasi impercettibile movimento bastò a far volare letteralmente Betsy addosso a una delle colonne della navata centrale. La ragazza gridò per la sorpresa, ma il colpo che diede contro il duro marmo la lasciò senza respiro per qualche istante.

Il mostro la tenne lì, inchiodata alla colonna quasi dimenticandosi della sua presenza, mentre si apprestava a sistemare anche le altre due cacciatrici........
 
Top
25 replies since 27/11/2010, 18:11   183 views
  Share