Misty Hill GDR

Una famiglia

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Bet Grave
view post Posted on 24/11/2010, 20:50




Betsy non aveva neppure sentito ciò che aveva detto CJ, anzi era come se la ragazza non fosse lì con loro. Anche potuto anche tornare Amitiele e lei non se ne sarebbe accorta. Tutto ciò che riusciva a vedere e che i suoi sensi catturavano erano Castiel che si stava via via riprendendo.

Era salvo. Il suo angelo, l'amore della sua esistenza, era vivo. Scoppiò di nuovo in lacrime, di gioia questa volta e quando sentì le sue braccia stringerla sentì il cuore esploderle nel petto. Cal ridacchiava ma al bacio del padre fece una smorfia di disgusto che fece sorridere Betsy. Accarezzò il viso del suo angelo e stava finalmente per dire qualcosa quando si ritrovò nel salotto di casa sua, ancora stretta a Castiel.
Cal, come se nulla fossa accaduto, se ne tornò a giocare con i suoi soldatini nell'angolo vicino al camino spento. Betsy lo seguì con lo sguardo e questa volta fu lei a piombare su di lui per abbracciarlo e baciarlo in volto. Il bambino sgambettò per essere liberato da quella sua presa.
- Mammà che chifo!- si lamentò.
Betsy rise tra le lacrime e lo lasciò andare. Quando tornò a voltarsi verso Castiel lo fissò per qualche istante senza muoversi. Quindi gli corse incontro saltandogli addosso e avvinghiandogli le gambe attorno alla vita. Lo guardò intensamente negli occhi, forse come non aveva mai fatto fino a quel momento.
- Ti amo.- gli disse soltanto.
Stava per perderlo, e il solo pensiero le fece di nuovo riempire gli occhi di lacrime. Se solo gli fosse accaduto qualcosa.....
No, non poteva pensarci o sarebbe impazzita.....

CJ era ancora in quella chiesa, e forse avrebbe affrontato l'arcangelo, quell'arcangelo che per poco non aveva posto fine alla vita di Castiel...e alla sua. Sarebbe morta anche lei in quella chiesa se il suo angelo vi avesse trovato davvero la Fine.
Castiel era la sua vita, era tutto per lei....

Per questo motivo non si mosse di lì e non fece nulla per tornare indietro. Si sarebbe fatta prendere dai sensi di colpa in un altro momento; tutto ciò che desiderava era tenersi Cass stretto tra le braccia.

Vivo e vegeto.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 26/11/2010, 17:12




Cahetel riapparve assieme ai suoi genitori in salotto, quel giorno era stato davvero un ometto in gamba. Tra qualche anno Castiel e sua madre gli avrebbero raccontato con una punta di orgoglio questa storia.
Ma lui non poteva rimanere lì senza far nulla per CJ, se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.
Quando incontrò lo sguardo di Betsy, però, ripensò di nuovo al rischio che aveva appena corso. Se avesse perso la vita, cosa ne sarebbe stato di lei e Cal? E non appena la ragazza gli si gettò al collo, lui le circondò la vita con entrambe le braccia attirandola a sè con impeto e affondando il volto tra i suoi capelli.
-ti amo..- sussurrò a pochi centimentri dall'orecchio di Bet.
In quel momento la sua volontà si trovò letteralmente spaccata a metà. Una parte avrebbe voluto tornare alla chiesa, l'altra invece desiderava ardentemente tenere ancora tra le braccia quella donna. Ma se avesse affrontato di nuovo Amitiele, stavolta non avrebbe avuto scampo. Non temeva per la sua vita, bensì per quella di Bet e Cal. Non li avrebbe mai potuti abbandonare.
E così rimase immobile con Betsy stretta al petto, ad accarezzarle la schiena e a respirare il suo profumo.
 
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Bet Grave
view post Posted on 26/11/2010, 19:11




Le passarono per la mente molti, troppi pensieri. L'immagine morente di Castiel non l'avrebbe mai dimenticata e il dolore che aveva provato in quell'istante ancora non l'abbandonava. Tremò tra le braccia del suo angelo e lanciò un'occhiata al piccolo Cal che faceva compiere ai suoi soldatini salti acrobatici sul ripiano di pietra del camino. Non era prudente per lui giocare lì, gli spigoli potevano rivelarsi pericoli; per questo gli chiese di spostarsi. Cal, senza obiettare, annuì con la testa e prendendo i suoi giocattoli si spostò sul tappeto in cucina, davanti al lavello. Betsy lo seguì con gli occhi per tutto il tempo, quindi tornò a guardare Castiel. Non riuscì a pronunciare una parola. Le lacrime le risalirono agli occhi prepotenti.

Stava per perderlo.....

- Stavo per perderti....
Riuscì a dare voce a quel pensiero senza nemmeno accorgersene. E senza curarsi del fatto che Cal fosse a pochi metri da loro tornò a incollare le labbra sulle sue, a intrecciare la lingua alla sua, quasi come volesse ribadire che quell'angelo le apparteneva, e la Morte doveva stargli lontano.
Il cuore le batteva a mille mentre le immagini di tutto quello che era accaduto fino ad allora le si ripresentavano davanti agli occhi come fossero diapositive di una pellicola impazzita. CJ Amitiele Cass Cal...e poi ancora Cass agonizzante su quel freddo pavimento di marmo.

E se Cal non fosse intervenuto in tempo....
E se Castiel fosse....
E se....

La mente di Betsy s'inceppò, e si staccò dal suo viso per guardarlo negli occhi. Non l'avrebbe perso, non poteva più rischiare di perderlo.
Afferrò le sue mani in un gesto spontaneo naturale, quasi fossero le sue e se le portò sui seni. Lo guardò seria, ma le sue intenzioni erano l'esatto opposto.

Dio, che le prendeva! CJ era in pericolo, Cass per poco non ci rimetteva la sua esistenza e l'unica cosa che desiderava in quel momento era ritrovarsi nuda davanti a lui. Stava forse impazzendo o cosa? Stava uscendo di senno...ma non provò vergogna quando permise a Castiel di leggerle nella mente e di fargli intendere così l'unico bisogno di cui necessitava in quel frangente.

Betsy Gravestone, nella sua ingenuità e integrità, era una donna perduta.....

Perduta d'amore.....
 
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Castiel Novak
view post Posted on 27/11/2010, 12:26




Quando Betsy gli afferrò le mani portandosele sui seni, Castiel si allontanò di poco dalle sue labbra e la guardò con aria interrogativa. Ma gli bastarono pochi secondi perchè la sua donna gli trasmettesse tutto ciò che le stava passando per la testa.
Sentiva il cuore di lei battere forte sotto il palmo della mano destra e non era più il terrore o lo spavento a farlo palpitare in quel modo.
-bet..- mormorò sulle sue labbra.
Amitiele, CJ.. non potevano lasciarsi andare ad effusioni del genere proprio in quel momento, no! Eppure la paura e la rabbia di averla potuta perdere lo fece agire all'esatto contrario. Lasciò che le sue mani fredde scivolassero velocemente verso il basso, lungo la stoffa leggera della maglietta di Betsy, fino a trovare contatto con la sua pelle liscia e risalire con impazienza.
Cahetel aveva lasciato la stanza, ma con ogni probabilità sarebbe potuto tornare.. Castiel non si curò di questo piccolo particolare, mentre spingeva Betsy contro la libreria. Quella donna era sua, solamente sua. Niente e nessuno l'avrebbe tenuto lontano da lei e da suo figlio, neppure la Morte.
"Un momento. soltanto un momento" fu quello che pensò quando finalmente liberò Bet dello stretto necessario per poterla possedere.
Anche soltanto un momento..
 
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Bet Grave
view post Posted on 28/11/2010, 16:11




La sua mente cessò finalmente di pensare quando si ritrovò inchiodata alla libreria. Durò solo qualche istante, una delle volte in cui fecero l'amore in silenzio, quasi con una compostezza sacra, controllando ogni gesto e ogni gemito e non solo per paura di attirare l'attenzione del piccolo Cal che giocava ignaro di tutto sul tappeto della cucina.
Lo fecero non per soddisfare qualche impellente desiderio fisico, ma quasi per confermare che tutti e due erano lì in quel momento sani e salvi, che anche quella volta ne erano usciti illesi. Bastava solo toccarsi e sentirsi, anche per un solo momento. Il resto svanì come per incanto.

Il corpo di Betsy venne scosso da un fremito quando raggiunse il culmine del piacere, un piacere diverso da quelli provati fino a quel momento. Qualcosa che avvertì più la mente che il corpo.
Soffocò un gemito sulle labbra di Castiel e s'abbandonò tra le sue braccia, esausta come se lo avessero fatto per ore. In realtà desiderava solo che la tenesse stretta, ancora un poco.

Ancora un poco prima di tornare a rivolgere l'attenzione a CJ e Amitiele.
Cos'era accaduto alla Holy Martyrs? Betsy tremò al ricordo di Castiel morente e s'aggrappò a lui come se avesse timore di cadere.

Quel breve, brevissimo, atto d'amore si era già concluso.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 30/11/2010, 14:31




Castiel tenne Betsy stretta tra le sue braccia ancora per qualche istante. Infine scostò una ciocca di capelli dal suo viso per donarle un ultimo tenero bacio prima di adagiarla sul divano e sedervisi vicino, con la testa tra le mani e i gomiti poggiati sulle ginocchia.
La sua mente ed il suo corpo erano stati catapultati violentemente alla realtà, e ancora una volta non sapeva come agire.
-non posso star qui con le mani in mano, Bet- concluse l'angelo, dopo aver lasciato trascorrere qualche secondo di silenzio.
-se Amitiele in questo momento fosse tornato alla chiesa, molto probabilmente CJ non ne uscirà più viva. Devo andare..- e quelle ultime due parole le disse sottovoce dopo essersi voltato a guardarla.
 
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Bet Grave
view post Posted on 30/11/2010, 15:11




Betsy assentì con la testa riassettandosi i capelli e i vestiti. Cass doveva andare, era suo compito. Per quella giornata ne avevano viste abbastanza, pregò solo che il suo angelo non rischiasse di nuovo la vita. Avrebbe odiato Amitiele per tutta la vita, lo sentiva. Per poco non spezzava quell'incanto nel quale vivevano da anni.
Si alzò in piedi lentamente, ancora confusa per tutto quello che era accaduto così in fretta in quelle ore.
Cal doveva aver bisogno di lei; era forse ora della merenda? Aveva perso la cognizione del tempo. Se ne andò in cucina senza voltarsi a guardare Castiel; l'immagine di lui morente col suo pugnale conficcato nel petto l'avrebbe accompagnata per molto, molto tempo.

Trattenne le lacrime quando chiese a Cal se aveva fame. Il bambino la guardò e annuì con la testa sedendosi subito su una sedia del tavolo. Chissà se si rendeva conto del miracolo che aveva fatto quel giorno....
Betsy gli scompigliò affettuosamente i capelli e si affrettò a preparagli un panino. Lanciò un'occhiata al salotto sporgendosi dalla porta della cucina, e notò ancora Castiel seduto sul divano.
Non era andato via.
Betsy sorrise felice, e tornò ad occuparsi del suo piccolo ometto.
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 30/11/2010, 16:12




Se per Betsy e Castiel erano passate meno di una manciata di ore... per CJ era passata un'eternità. Erano passati anni in quella chiesa, dove il tempo sembrava scorrere più veloce per i due arcangeli.

Un tonfo secco. Un fulmine in giardino. Il crepitio dell'elettricità che disperdeva per l'aria accompagnata dal boato del tuono. Qualcosa, subito dopo, si era abbattuto con forza contro la porta di casa Novak. Era stato un colpo così forte che fu accompagnato anche dallo scricchiolio del legno.

Poi cadde il silenzio. L'aria in quel giardino sembrava essersi fermata per alcuni istanti, prima che uno scroscio di pioggia si abbattesse sulla città. Violento come un acquazzone estivo.

CJ era stesa a terra, ricoperta di sangue, in parte suo, in parte no. Aveva fra le dita della sinistra il suo pugnale, mentre conficcato nella spalla destra, che la trapassava da parte a parte, quello di Amitiele. L'arcangelo era in fin di vita, ma non era morto Remiele resisteva e nel pugno destro teneva stretto qualcosa di luminoso che riusciva a trattenere a stento.

Aveva preso la grazia di Amitiele, gliel'aveva strappata a forza, vincendo così la battaglia. Quello che aveva fatto era stato come far scoppiare una bomba atomica nei cieli e l'aveva scaraventata proprio contro la porta di casa Novak. Era proprio destino che le strade della famiglia e di Remiele si incrociassero così spesso.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 1/12/2010, 15:32




Non serviva che si muovesse da lì perchè da un momento all'altro CJ, volente o nolente, sarebbe arrivata fino a casa Novak. Pochi istanti prima che avvenisse quel fatto a dir poco singolare ed incredibile, Castiel avvertì qualcosa.. un cambiamento. Scattò in piedi dal divano lanciando istintivamente uno sguardo oltre la finestra del salotto. E le voci degli angeli in Paradiso scoppiarono tutte insieme, tanto che Castiel stesso non riuscì a capire nemmeno una parola e dovette portarsi entrambe le mani alla testa.
Subito dopo mancò la luce in casa, in compenso un fascio luminosissimo per un istante entrò dalle finestre accompagnato da un boato potente simile ad un tuono.
Sia Castiel in un attimo si trovò davanti al portoncino di casa e fece cenno a Betsy di non avere timore, lui sapeva chi... o cosa si trovava là fuori. Ma si rese conto di quanto grave fosse la situazione solo quando aprì la porta e si trovo CJ in fin di vita contro le sue gambe.
-Merda!- si lasciò fuggire dalle labbra quella parola che fin troppo spesso aveva udito pronunciare Dean.
 
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Bet Grave
view post Posted on 6/12/2010, 15:46




Non appena notò Cass scattare in piedi capì che qualcosa di orrendo stava per avvenire. Afferrò Cal al volo, anche se il bambino già le era corso incontro per essere preso in braccio, allarmato anche lui. Andò via la luce e Betsy sobbalzò; fece per raggiungere Castiel ma lui le ordinò di restare dov'era. Baciò la testolina di Cal per calmarlo, ma non riuscì a trattenere un grido quando sentì che qualcosa era andato a sbattere contro lo porta d'ingresso. Qualcuno cercava forse d'entrare?
Castiel sembrò capire cosa fosse accaduto e quando aprì la porta, Betsy si decise a lasciare la cucina e sporgersi in corridoio. Riconobbe subito CJ, svenuta a terra e ferita in modo grave.
- Oh mio Dio!- esclamò avvicinandosi in tutta fretta, cercando di voltare la testa di Cal dall'altra parte per non fargli vedere quella scena.
Uno dei pugnali degli angeli le trapassava una spalla, ma non fu quello che attirò la sua attenzione bensì qualcosa che le riluceva in un pugno.....
La Grazia....
S'affrettò a chiudere gli occhi e ordinò a Cal di fare lo stesso. Sapeva fosse pericoloso per lei guardare quella Luce.
- Cass..che succede?- chiese mentre indietreggiava.
Non poteva nulla lì lei, sebbene vivesse in mezzo agli angeli fin da ragazza molte cose di loro le erano precluse.
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 6/12/2010, 18:09




CJ aprì appena gli occhi quando sentì quelle voci conosciute
- Amitiele... non.. non si farà... vivo per... un bel... po'... - disse parlando a singhiozzo. Per la prima volta dopo tanti anni, sentiva qualcosa, il dolore. Quel pugnale le stava facendo male e per lei era quasi una sensazione paradisiaca. Abbozzò un sorriso poi cogliendo la voce di Betsy - Una scatola... di latta... presto... - disse stringendo il pugno - Non la tratterò ancora... a lungo... - sussurrò verso Castiel. Se le fosse sfuggita quella Grazia, sarebbe di certo tornata di filato da Amitiele, ovunque egli fosse e avrebbe attirato ogni angelo nel raggio di cento miglia. Doveva fare in fretta prima di mettere in pericolo ulteriormente la famiglia Novak.

Gli occhi verdi si puntarono in quelli azzurri di Cass mentre lasciava cadere il pugnale dalla mano sinistra
- Mi dispiace... - sussurrò con gli occhi gonfi di lacrime. Aveva cacciato quella famiglia un mare di guai... e non se lo meritavano. - ... di tutto... - mormorò facendosi sempre più debole e cercando di sforzarsi di non perdere i sensi e rischiare di perdere anche la Grazia di Amitiele. Sarebbe stato un vero e proprio disastro.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 8/12/2010, 17:22




"Cass che succede?" Non ne aveva idea.
Ma lo capì quasi subito, quando comprese che cosa fosse quell'affare luminoso imprigionato a stento dalla mano della ragazza.
Guardò Betsy e non servì ordinarle di chiudere gli occhi, a quanto pare anche lei aveva capito che si trattava della famigerata Grazia di un angelo. Cahetel invece guardava incuriosito la scena, quella luce abbagliante non lo infastidiva neanche un pò.

Castiel annuì alle parole che uscivano flebili dalle labbra di CJ ma prima d'ogni altra cosa si affrettò a prendere la ragazza in braccio, premurandosi di non procurarle altro dolore e di non farle sfuggire quel che teneva in pugno. Dopo averla adagiata sul divano, constatò che Amitiele l'aveva davvero conciata per le feste.
-figlio di puttana- mormorò tra sè e sè guardando il pugnale che trapassava la spalla di CJ.
Cass volse allora il suo sguardo su Betsy, che teneva ancora gli occhi chiusi ma stava ascoltando tutto attentamente, e gentilmente le chiese di procurarle al più presto quel che CJ aveva chiesto; lui nel frattempo l'avrebbe guarita. Poi si sarebbe occupato della Grazia. Ma sua moglie non dovette fare assolutamente nulla perchè Cahetel era già pronto con un contenitore di cioccolatini vuoto in mano e lo stava sventolando in aria tutto contento.
E va bene, la guarigione in un secondo momento.
-bravo soldatino- gli disse con un tono di voce insolitamente dolce, afferrando il contenitore di latta e porgendolo subito dopo a CJ
-E' tutto ok, non c'è nulla per cui tu debba scusarti- rispose pacatamente alla donna, e notando che le forze le stavano venendo meno, ritenne opportuno aiutarla nell'imprigionare la Grazia.
-e ora incrociate le dita...-
Tenendo il contenitore con entrambe le mani, pronunciò una formula attraverso la quale la Grazia, una volta all'interno, non sarebbe potuta uscire, a meno che qualcuno non avesse tolto intenzionalmente il coperchio. Ripose quindi il contenitore aperto sul tavolino, prese delicatamente il polso di CJ e dopo averle lanciato uno sguardo d'intesa, fece un respiro profondo per concentrarsi, infine afferrò non senza fatica la Grazia maledetta di Amitiele.
-puoi aprire gli occhi ora, Betsy..- commentò, dopo aver sigillato col coperchio quella sfera dannatamente luminosa all'interno di quel misero ma utilissimo contenitore di latta.

E senza preavviso Castiel si occupò del pugnale che trapassava la spalla di Catherine, sfilandoglielo con un movimento secco e veloce, per poi posare subito l'altra mano sulla ferita. L'attimo successivo della lotta con Amitiele non c'era più alcun segno (fisico, almeno), a parte il sangue che ormai aveva inzuppato gli abiti della ragazza.
A quel punto cosa sarebbe accaduto? Chi avrebbe tenuto al sicuro la Grazia, e dove? E CJ cos'avrebbe fatto?
Nonostante tutto quel casino, la Grazia di Remiele era ancora chissà dove.
 
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Bet Grave
view post Posted on 10/12/2010, 15:43




Betsy riaprì gli occhi solo quando Castiel le assicurò che non corresse pericolo. Guardò la scena che aveva di fronte agli occhi e tornò ad avvicinarsi al corpo ora guarito di CJ. Sorrise alla ragazza ripensando al momento in cui si erano conosciute, quando lei pensava di essere una poliziotta qualunque dal passato misterioso. A Misty Hill s'incontrava il Male. Ma allo stesso tempo si poteva ritrovare anche il proprio Bene, o se stessi.
Lanciò un'occhiata al barattolo di cioccolatini che teneva imprigionata la Grazia di Amitiele. C'era forse la remota possibilità che l'arcangelo tornasse a cercarla? Dovevano forse nasconderla? Betsy si passò una mano tra i capelli e attirò a sé Cal, quasi temesse che qualche altro angelo piombasse in casa all'improvviso.
- Che si fa adesso?- chiese guardando prima CJ e poi Cass.
E le venne un'idea, tanto sciocca quanto pericolosa. Forse non doveva nemmeno proporla, ma sarebbe stato peggio se l'avesse tenuta per lei. Sospirò profondamente e lanciò di nuovo un'occhiata alla scatola dei cioccolatini.

Betsy Gravestone ora stai esagerando...disse la vocina nella sua testa, anche se il suo tono non sembrava per nulla contrariato.
Betsy abbassò il tono di voce e si lanciò attorno delle occhiate preoccupate.
- E se....la barattassimo?- domandò per poi pentirsene subito.
Ma in fondo il suo ragionamento non faceva una piega: la Grazia di Amitiele per quella di Remiele. Un piano semplice e diretto.....

O almeno così credeva.....
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 12/12/2010, 11:03




CJ sentiva quel dolore piano a piano scemare, non aveva più bisogno di sforzarsi per tenere la Grazia di Amitiele, ormai era lì, sigillata in quella scatoletta che sembrava così insignificante. Remiele si concentrava solo sul dolore, che Castiel le stava togliendo. Le dispiaceva, dopo anni, tornare di nuovo nel mutismo del suo corpo, ma doveva essere in forze per proteggere quella famiglia. Fra l'ira del Paradiso e la famiglia Novak, ora c'era solo lei.

- No, non possiamo restituire ad Amitiele la Grazia...- mormorò alzandosi a sedere e guardando le sue mani, sporche di sangue, i vestiti intrisi del sangue del fratello. Lei era conciata male, ma anche lui non era di certo messo meglio. - Amitiele, non capisce la diffirenza fra soccorritori e complici, una volta ritornato in possesso della sua Grazia, vi cercherà per uccidervi, compreso il piccolo Cal... - si alzò quindi dal divano prendendo fra le mani quella piccola scatoletta di latta, sussurrando qualcosa in Enochiano, la sua memoria era all'improvviso tornata. Sapeva chi era, da dove veniva, perchè era stata cacciata dal Paradiso, perchè Michele le stesse dando la caccia a quel modo... e in un certo senso, lo capiva anche se non lo accettava. - Devo nascondere la Grazia di Amitiele, dove lui non la può sentire, dove nessun angelo può sentirla... poi cercherò la mia.. deve essere qui, da qualche parte! - disse alzando gli occhi su Cass, Bet e Cal a turno. Parlava al singolare perchè non era sicuro che nessuno della famiglia volesse farsi coinvolgere.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 13/12/2010, 18:30




Cass si avvicinò a sua volta a Betsy per posarle una mano sulla spalla. Anche lui era dello stesso parere di CJ.
-Bet, mai stringere patti.. nè coi demoni nè tantomeno con gli angeli. Amitiele, conoscendolo, non terrebbe mai e poi mai fede ad un patto. Soprattutto con questa posta in gioco.-
Guardò anche lui quel barattolo insignificante, pensando se davvero fosse il caso di lasciare a CJ il compito di occuparsene. Il fatto che Remiele ancora non possedeva la Grazia, era un punto a loro favore. Avrebbe potuto nascondere il barattolo lei stessa, magari sigillando il luogo e rendendolo in questo modo a prova d'angelo.
Lui non avrebbe mai potuto fare ciò, in quanto appunto angelo a tutti gli effetti.

Istintivamente, alle parole di CJ, strinse la mano sulla spalla di sua moglie, portandosela al petto e cercò Cal con lo sguardo. No, non sarebbe mai più riuscito ad avvicinarsi alla sua famiglia.. non gleil'avrebbe permesso, a costo di farsi ammazzare una volta per tutte. In quell'istante gli venne in mente una frase di Dean: "Tira fuori le palle, Cristo". Cass decise che quello era il momento giusto per farlo.
Non voleva mettere in pericolo la propria famiglia, ma allo stesso tempo non poteva tirarsi indietro vigliaccamente da quel casino, finchè Remiele era privo della propria Grazia, avrebbe avuto bisogno del suo aiuto. E gliel'avrebbe dato.
Abbassò lo sguardo verso la donna che amava, sperando di farle capire attraverso i suoi occhi azzurri quello che aveva deciso. Sperando soprattutto che anche lei fosse d'accordo.
 
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18 replies since 24/11/2010, 20:50   131 views
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