Misty Hill GDR

More than whiskey in mind, ...ovvero come si incontrano un demone "puccioso" e una cacciatrice biondissima

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Ezekiel Oryan
view post Posted on 21/11/2010, 18:07




Ezekiel Oryan era seduto al bancone della Misty Tavern da parecchio tempo, a giudicare dalla bottiglia di Bourbon posata di fronte a lui e ormai quasi vuota.
Rigirava tra le dita un bicchierone di vetro grezzo, abbastanza grande per contenere circa un quarto del contenuto di quella bottiglia, se riempito fino all'orlo.

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Indossava una giacca in pelle nera, lasciata aperta con i lembi a posarsi sulle cosce fasciate dai jeans scoloriti e aderenti al punto giusto, per sottolineare la muscolatura di un fisico atletico e scattante.
Non aveva parlato molto da quando aveva fatto il proprio ingresso per poi appropriarsi di uno dei molti sgabelli liberi. Si era limitato ad osservare, e scambiare con il barista qualche parola: quelle indispensabili per ordinare da bere e qualche breve domanda, con l'aria noncurante di un turista curioso e distratto al tempo stesso.
Ezekiel era la spoglia terrena di Paimon , il più fedele a Lucifero tra i sette Re degli Inferi. Colui che lo aveva seguito subito dopo la caduta dal Paradiso. Nel corso dei millenni, aveva fatto dell'indossare maschere la sua specialità.
Maestro di inganni e seduzioni, lasciava ad altri il gusto per le torture fisiche, mentre si divertiva a traviare e mietere anime con l'astuzia, il fascino e sfruttando l'inesauribile sete di conoscenza degli esseri umani.
Lui ne era il Custode. Conosceva ogni cosa, del mondo terreno.
Ogni segreto della natura, ogni bugia, ogni sotterfugio...e di questo si nutriva.
Qualcosa però in quella cittadina masticata dalla nebbia gli sfuggiva. C'erano troppi fantasmi, e ancora non riusciva a comprendere come avesse fatto una mezza calzetta come quella Hope a tenere in scacco una intera popolazione, per così tanti anni.
Alcuni di questi fantasmi erano presenti anche adesso, in quella Taverna. ma gli stavano lontano, fiutandone il pericolo ed il potere.

Gli occhi azzurri affondarono nelle piccole onde createsi nel liquido ambrato, mentre giocherellava con il bicchiere.
A vederlo, avrebbe dato l'impressione di qualcuno che affonda i propri dispiaceri nell'alcool...o che vi cerca una insana lucidità.

 
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Ester Colt
view post Posted on 21/11/2010, 19:24




Aveva iniziato a piovere a dirotto da qualche minuto, a Misty Hill. Le strade della città erano deserte, se si escludeva una biondina che camminava tranquillamente sotto lo scrosciare dell'acqua, senza ombrello alla mano.
Ester aveva scelto il giorno meno adatto per sondare la città, eppure quand'era uscita di casa nel cielo non vi era alcun presagio di qualche precipitazione imminente. La nebbia, quella c'era sempre e comunque, anche se adesso a causa della pioggia sembrava diradarsi pian piano.

- Dannazione a me! - borbottò tra sè e sè, mentre si dirigeva di malavoglia verso quel locale che tutti chiamavano "Misty Tavern".

Ester varcò la soglia della Taverna lasciando una scia di goccie scure sul pavimento ruvido e in quell'istante sentì almeno una mezza dozzina di occhi puntati su di sè. Odiava essere osservata, non aveva mai sopportato stare al centro dell'attenzione. Soprattutto se conciata malamente come quel giorno. Per questo si affrettò ad avvicinarsi al bancone per ordinare qualcosa di caldo. Anzi no, di forte.
Non dovette nemmeno richiamare l'attenzione del barista, anche lui stava impalato dietro il bancone a fissarla con un bicchiere vuoto in mano. A quel punto Ester si chiese se fosse la prima volta che vedevano una ragazza bagnata. O una ragazza, e basta.
O ancora peggio: una ragazza bagnata e straniera, visto che ormai era appurato che gli abitanti di quella città avevano una certa repulsione per gli sconosciuti.

- Qualcosa, qualsiasi cosa. Basta che non sia analcolico. - tagliò corto la ragazza posando entrambi i gomiti sul bancone, dopo essersi liberata il viso delle ciocche bagnate di capelli.

L'unica persona che non l'aveva ancora degnata di uno sguardo stava seduto poco distante da lei e sembrava non si fosse nemmeno accorto della sua presenza. Bel ragazzo, pensò senza accorgersene Ester.

 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 22/11/2010, 15:37




Ezekiel la chiamava "legge dell'attesa".
Quando hai bisogno di un evento in particolare che ti fornisca un tassello mancante al puzzle che stai cercando di comporre, oppure soltanto di qualcosa che spezzi la monotonia di una situazione quel tanto che basta a scoprirne i chiaroscuri...non devi fare altro che sederti ed aspettare.
Una rivisitazione di quel concetto Zen che invita a sedersi sulla sponda del fiume, così da veder pasasre galleggiando il cadavere del proprio nemico.
Era esattamente questo che stava facendo: aspettava. Che cosa attendesse, o anche soltanto per quale recondito motivo il più fedele dei Re dell'Inferno avesse deciso di calcare nuovamente il suolo terreno non era dato saperlo.
Quali che fossero i suoi pensieri in quel momento, ad un occhio esterno avrebbero potuto apparire come inglobati e giostrati dai riflessi ambrati del Bourbon nel bicchiere. Eppure c'era molto di più.
Ezekiel Oryan stava ascoltando. Ascoltava le parole non dette, i segreti taciuti, le domande mai poste e le risposte cercate nei luoghi sbagliati. Ascoltava i sussurri degli spiriti inquieti, ancorati con il sangue a quel luogo centrifugato dalla nebbia e dalla pioggia.
Ed ascoltando, la sentì arrivare. Non soltanto le sue imprecazioni ma il suo profumo e l'energia che da lei emanava.
Sciolse le labbra in un mezzo sorriso, sbirciandola attraverso le ciglia lunghe e nerissime come i capelli sconvolti.

Bella. - pensò -Bionda, sì. Ma bellissima.

Afferrò la bottiglia e fece un cenno al barista.
-Offro io...- disse. Con quella voce suadente e morbida che aveva, priva di accenti identificabili ma sempre piacevole per qualsiasi orecchio. Si voltò a guardare direttamente la Bionda che s'era seduta lì accanto, piegando appena la bottiglia verso di lei, quando il barista poggiò un bicchiere vuoto sul legno del banco.
-Sempre se mi permette, Signorina....- soggiunse, assumendo la maschera della gentilezza fatta persona.
Poi con un cenno del capo e alzando la spalla sinistra indicò la porta da cui la ragazza era entrata poco prima.
-Davvero un tempo di merda per uscirsene a piedi...- osservò, sempre sorridendole.
-Rimasta fregata dalla pioggia?
 
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Ester Colt
view post Posted on 23/11/2010, 16:29




Ester dovette mettersi in punta di piedi per arrivare a sedersi su quello sgabello troppo alto per la sua stazza minuta, per questo se ne vergognò e sperò che quegli occhi che aveva puntati su di sè fino a pochi istanti prima non la stessero più seguendo.
Quel ragazzo niente male, a sorpresa, attaccò subito bottone offrendole da bere.

Ah, ecco. Oggi doveva nevicare... altro che piovere! Strano, molto strano che qualcuno lì a Misty Hill si rivolgesse ad una straniera in maniera così affabile e gentile. Ingenuamente, al momento ne fu sollevata: da quando era giunta in quella città, chiunque non aveva fatto altro che trattarla come se fosse un'appestata.

Ester accettò volentieri l'invito, con un sorriso timido dipinto sulle labbra.
- Signora... - tenne però a precisare prima di tutto, accarezzando con il pollice la fede che teneva all'anulare. E quando pronunciò quella parola, si stupì nel constatare che nonostante fossero passato alcuni mesi, ancora stentava a crederci d'essersi sposata.

- Ci sono abituata ormai, al tempo di merda qua. A dire il vero preferisco la pioggia alla nebbia. - rispose al commento del ragazzo, spostando il proprio sguardo a cercare il suo.

Sì, davvero un bel tipo. E non era di quel posto, c'avrebbe scommesso qualsiasi cosa che anche lui venisse da fuori. Il suo modo di parlare senza alcun accento, però, non le suggeriva nulla.
- Non sei di queste parti... - ed era un'affermazione, più che una domanda.

 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 23/11/2010, 16:44




Ester non era l'unica ad essere rimasta sorpresa per quella dimostrazione di affabilità e gentilezza.
Gli occhi che fino a poco prima erano puntati solo su di lei ed avevano ignorato Ezekiel come se non fosse nemmeno presente, tornarono ad inglobarli entrambi. Sguardi molteplici e diffidenti, duri come un trapano sulla nuca.

Ezekiel accennò un sorriso a mezza bocca che increspò il lato sinistro delle labbra, mentre si scrollava di dosso quella sensazione con una noncurante alzata di spalle. Gli occhi azzurri restarono in favore di Ester, anche nel versarle il bourbon, e senza sprecarne una sola goccia le riempì il bicchiere.

-Alla salute...del marito fortunato allora - le disse ammiccando suadente. Flirtava, sì. Ma senza essere troppo sfrontato. D'altronde era risaputa la sua debolezza nei confronti di alcuni esponenti del gentil sesso, e pur essendo un Principe Infernale conosceva le buone maniere. Ne aveva corrotte molte di più con la dolce arte della seduzione, piuttosto che con il sangue.

Tuttavia in quel momento non stava mirando a corrompere nessuno, quanto a conoscere meglio ciò che aveva di fronte.
Le tese la mano destra, annuendo alle sue supposizioni.

-Ezekiel Oryan. Decisamente non di queste parti. - affermò, piegando di poco il volto sulla spalla destra, senza distogliere lo sguardo da lei.
-Io preferisco climi più...caldi. -dichiarò, ancora sorridendole.
-Ma suppongo di aver capito che qui il sole non si fa vedere per principio. Credi che lo abbiano bandito gli abitanti o se n'è scappato per conto suo?


 
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Ester Colt
view post Posted on 23/11/2010, 17:20




La ragazza voltò il viso, quel poco che bastava per appurare che più di una persona li stava fissando. E di nuovo quella sensazione odiosa di essere osservata tornò a metterla a disagio. Anche il ragazzo forse se ne accorse, ma parve non interessarsene, e quando parlò di nuovo, quasi sicuramente Ester arrossì.

- Non so quanto fortunato possa essere, ma grazie. - la biondina avvicinò a sè il bicchiere e incollò lo sguardo sul fondo. A quel punto non riusciva a capire se fossero gli sguardi molesti della gente in quel posto, o la presenza di quel ragazzo.

Con la coda dell'occhio notò la sua mano destra tesa verso di lei e fu costretta ad alzare nuovamente lo sguardo, sorridendo mestamente.
- Ester Colt. Ho scelto il posto peggiore per una vacanza relax. - si presentò a sua volta stringendogli appena la mano e sperò che Ezekiel non si fosse accorto del cambiamento impercettibile della sua espressione.

Che strana sensazione provò, nello sfiorargli la mano. Strana, sì... Non avrebbe potuto descriverla in altri modi. Con la fronte appena aggrottata, lasciò quasi subito la presa.
Andiamo Ester, non avevi chiuso con la Paranoia?
Quella strana sensazione, così com'era arrivata, la ragazza si impose di farla sparire.

- Climi caldi, mh? Come mai allora sei finito in questo buco dimenticato da Dio? E a quanto pare dimenticato anche dal sole, sì! - dovette abbassare la voce pronunciando quelle parole, non intendeva apparire maleducata nei confronti di chi a Misty Hill ci viveva da una vita. Del resto non era colpa loro se quella città era diventata un inferno.
O forse sì?

 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 23/11/2010, 18:01




Ezekiel stava controllando la propria aura alla perfezione. Probabilmente sarebbe riuscito a sfuggire anche ai radar di un medium se ne avesse avuto uno per le mani. Non voleva farsi scoprire, non in quel momento. Non era arrivato in quel locale per manifestarsi, e il fatto che non si fossero ancora verificati incidenti ne era la testimonianza attiva. IN quel suo stato, la soglia di attenzione era ai massimi livelli. Non gli sfuggì quindi la reazione di Ester agli sguardi della gente del luogo, né il modo in cui la ragazza ritirò la mano dalla stretta offertale: amichevole e non invasiva, almeno nelle intenzioni di Ez. Volutamente lasciò scivolare via la questione, senza dare gran peso alla cosa anche se il suo radar si fece più attento nei confronti della Bionda.

Le scoccò un sorriso intrigante, cennando con il mento a un tavolo occupato da un paio di beceri che li stavano fissando insistenti.

- Non dovresti farci caso. Più dai peso ai loro sguardi e più fai il loro gioco...- le suggerì, volgendosi lentamente ad osservare il tavolo in questione. Era infastidito, perchè l'incontro più interessante della giornata rischiava di essere manipolato da idioti senza cervello tenuti in scacco dallo spirito di un fantasma.
Assottigliò lo sguardo blu, e per qualche strano motivo i due idioti in questione nel giro di pochi secondi si alzarono e uscirono dal locale in tutta fretta.
Sorrise soddisfatto, tornando a guardare Ester.

-Visto? Se li combatti, vinci - dichiarò ammiccando, per poi aggiungere, sempre con un tono gentile e suadente, accompagnato da un sorriso ampio.

-Piacere di conoscerti, Ester Colt. Puoi chiamarmi Ez , non mi formalizzo. - quindi alla sua domanda alzò le spalle rispondendole con uno scrollar del capo.

- L'unica cosa che avrebbe mai potuto portarmi in un posto simile. Affari. -specificò, allargando lo sguardo per un momento. Raccolse il proprio bicchiere e quasi lo vuotò d'un sorso.

-Non riesco a credere che qualcuno sano di mente possa pensare a questa buca nebbiosa come ad un luogo di vacanza...-asserì, per poi alzare il bicchiere piegandolo appena verso Ester.
-Senza offesa- mormorò -Ma davvero..una vacanza qui? Le hawaii ti facevano schifo?
 
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Ester Colt
view post Posted on 25/11/2010, 20:46




Ester volse lentamente e timidamente lo sguardo verso due di quei tizi nel locale, che li stavano fissando come se fossero degli extraterrestri. Quelli, non appena incontrarono i due occhi blu di Ezekiel, si alzarono dal tavolo, badando a lasciare qualche banconota in velocità accanto ai bicchieri vuoti, e fuggirono letteralmente fuori dalla taverna.

Se li combatti, vinci. Beh, effettivamente Ester era abituata a combattere ben altri tipi di esseri: demoni e compagnia bella erano diventati il pane quotidiano della cacciatrice da anni, oramai.
Il paradosso però era che se la sapeva sbrogliare meglio con uno spirito maligno, piuttosto che con uno della sua specie.

- Potresti prestarmeli ogni tanto. I tuoi occhi, dico. Mi tornerebbero utili... - commentò la ragazza, del tutto ignara del motivo per cui quei due se l'erano data a gambe levate.

Il commento di Ezekiel alla sua motivazione per cui era giunta sino a Misty Hill fu più che legittima.
Sì, brava biondina. Non c'è che dire, sei bravissima a sparare balle.
Ester che va in vacanza con la sua nuova famigliola nel luogo più schifoso e umido di tutti gli USA... Ma quando mai?
Cercò tuttavia di salvarsi in corner.

- Hawaii? Nah, non fanno per me quei luoghi. Preferisco di gran lunga visitare e scovare posti sperduti e sconosciuti. Come Misty Hill. Non è malaccio questo posticino, in fondo. - alzò il bicchiere per portarlo alle labbra, ma prima di berne un sorso aggiunse: - Ma proprio in fondo!

La bionda guardò di nuovo il suo interlocutore e per un momento rimase inspiegabilmente con gli occhi incollati ai suoi. Le ci volle tutta la sua forza di volontà per tornare a fissare il fondo del proprio bicchiere.
Certo che anche quel bel ragazzo... Ficcarsi in mezzo alla nebbia per affari? Che genere di affari?! Ah no, Ester. Avevi detto per oggi basta paranoie!

- E dimmi, qui a Misty Hill si concludono begli affari? - chiese abbozzando un mezzo sorrisino. Era ironica ovviamente.

 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 26/11/2010, 23:03




La osservò con attenzione, senza perdersi nulla della sua reazione circa la "fuga" precipitosa dei due zotici cui aveva appena insegnato a farsi gli affari propri.

La battuta di Ester a proposito dei suoi occhi lo fece sorridere di sincero e puro divertimento, condito da una sfumatura di accesa malizia quando le sorrise a mezza bocca, alzando la spalla destra.

-Sì, potrei prestarteli....-fece una breve pausa, lasciando che nell'aria si insinuasse il germe della suspance, con un tono serioso che poi sfumò verso l'ironia maliziosa e accattivante - Ma io..cosa ci guadagnerei? Insomma...al giorno d'oggi nessuno fa niente per niente ed io sono un uomo d'affari..- le disse ammiccante e ancora scherzoso- io ti presto i miei occhi e tu a me cosa dai?

Lasciò echeggiare la domanda, mentre afferrava la bottiglia del bourbon per riempirsi ancora una volta il bicchiere, e fare cenno ad Ester pronto a riempire anche il suo, se avesse voluto.
La ascoltò a proposito dei posti sconosciuti e annuì lievemente.
-Capisco. Insomma sei una specie di Indiana Jones in gonnella che preferisce i luoghi nebbiosi alle distese di sabbia? - le chiese, sempre con il tono amichevole e suadente, senza abbandonare nemmeno per un attimo la maschera di innocua gentilezza.

-Uhm---il termine "bello" non credo si addica molto ad un affare. Che deve essere proficuo...- ragionò, sorridendole - non credi anche tu? - domandò poi gesticolando piano con la mano sinistra come a scacciare ragnatele.
-Sono qui con mio Fratello spiegò- per dirimere alcune questioni di famiglia e concludere alcuni...accordi. - soggiunse poi, sollevando il bicchiere verso di lei.

-Una noia. Almeno fino a poco fa. Quando è successo qualcosa di..interessante. - le disse, ammiccando - non so se lo hai notato..ma la gente di qui non è esattamente gioviale, alla mano e conversatrice.
 
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Ester Colt
view post Posted on 27/11/2010, 21:43




Io ti presto i miei occhi e tu a me cosa dai?

Ester rimase col bicchiere vuoto a mezz'aria, le labbra socchiuse e lo sguardo fisso davanti a sè.
Perchè, nonostante il tono della sua voce fosse palesemente scherzoso, la ragazza trovò la domanda di Ez una minaccia bella e buona?
No, paranoie, di nuovo! Così fece una delle poche cose che non avrebbe dovuto fare, ovvero avvicinare il bicchiere vuoto alla bottiglia. Ok, non avrebbe dovuto guidare. Ma da quando era rimasta incinta di Abi, si era giurata a malincuore che non avrebbe più esagerato con l'alcol.

- Una specie di Indiana Jones, diciamo pure. - però la gonnella non la porto manco se mi pagano oro, avrebbe voluto aggiungere.

Mentre Ezekiel parlava, Ester cercava di guardare ovunque fuorchè i suoi occhi azzurri, ma li percepiva chiaramente su di lei. E questo la imbarazzava, apparentemente senza motivo. Sarà l'atmosfera del cazzo che si respira qua dentro, si convinse. In fondo era soltanto un... Ragazzo, no?

Tuttavia la bionda fu costretta a guardarlo in viso, quando lui accennò al fatto che fosse successo qualcosa, a suo dire, di interessante in città. L'istinto di cacciatrice e la curiosità di donna la indusse a cambiare totalmente espressione, anche se non avrebbe mai voluto che Ez notasse l'interesse esagerato per quella frase.
Che quel tizio sapesse qualche cosa riguardo agli innumerevoli misteri nascosti tra la nebbia di Misty Hill?
Chiedi Bionda, chiedi!
Solo, Ester era abituata ad arrivare subito al sodo e non girarci attorno, al discorso. Ma in quel caso non si sarebbe mai sognata di dirgli: "Ah sì? Che cose interessanti? Fantasmi e mostri vari?"

- Qualcosa di interessante in questo buco. Stento a crederci, e cosa di preciso? Indiana Jones è curiosa di saperlo... - chiese infine, camuffando l'eccitazione mista a preoccupazione per l'eventuale risposta.

In ogni caso Ezekiel Oryan, se mai avesse saputo qualche cosa che riguardava Hope e compagnia bella, non l'avrebbe certo raccontato ad una sconosciuta al bancone del bar.



Edited by Ester Colt - 27/11/2010, 22:41
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 1/12/2010, 15:39




In realtà quella domanda non aveva nulla di minaccioso.
Piuttosto, si trattava di un istinto naturale del Re Infernale, la tendenza a cercare il profitto per sè e per il proprio Signore laddove possibile, con tutta l'eleganza ed il savoir faire che gli erano stati concessi sin dalla creazione.

Tornò a sorriderle, riempiendole nuovamente il bicchiere di Bourbon. Il sorriso si trasmetteva a quegli occhi blu-ghiaccio in un modo del tutto particolare, donando al volto di Ezekiel un'espressione da bello e dannato che nel corso dei secoli aveva conquistato più di una fanciulla, anche tra le più pie. E mentre parlava con Ester, ne sondava i movimenti , i gesti e le espressioni, sfogliandola con la stessa nonchalance con cui avrebbe letto un libro. Eppure con leggerezza e senza dare impressioni malevole, mostrandosi semplicemente interessato alla bionda compagnia.

Dapprima annuì leggermente alla risposta riguardo la versione femminile di Indiana Jones, poi le chiese, ancora con tono faceto:
-E a quando un film con le tue imprese? Così potrò dire: Ehi! Ma io quella tipa la conosco. E diventare famoso di riflesso. - il tutto condito da un sorrisetto a mezza bocca dal sapore furfante e malandrino, preludio della bassa e calda risata a pronta replica della domanda successiva di Ester.

-Ma come? Io flirto con te e tu nemmeno te ne accorgi? - domandò, sporgendo il labbro inferiore con broncio teatrale, portandosi la mano sinistra al petto, più o meno all'altezza del cuore. Scosse la testa bruna un paio di volte, ridacchiando ancora.
-Parlavo di te. Ovviamente. Indiana Ester JOnes - ammiccò pure, sfacciato ma tutto sommato innocuo. Fino a quel momento aveva mantenuto le distanze, non si era mai avvicinato a lei più del dovuto, e aveva rispettato gli spazi vitali portando il "flirt" ad un livello dichiaratamente scherzoso e ammiccante, vista la consapevolezza dell'anello all'anulare della ragazza. Di fondo gli interessava capire chi avesse davanti sul serio, senza dover giungere ancora a violarle la mente. Sarebbe stato troppo facile così. Ma il profumo che da lei emanava era troppo particolare perchè si trattasse di una ragazza normale. Tanto più che quel cognome, Colt..aveva fatto suonare qualche campanellino nella testa di Paimon.

Schiuse le labbra ad un sorriso strano. I denti bianchi scintillarono per un momento alla luce fioca della taverna.
-Però ho sentito parlare in effetti di cose strane. Curiose. - le disse, ora sporgendosi appena con fare complice verso di lei, con il volto piegato di lato, sulla spalla sinistra.
- Stavano parlando di una ragazza, che sembra aver scardinato la porta senza nemmeno toccarla...ci crederesti? - si strinse nelle spalle.
-Ovviamente, hanno smesso di parlarne appena sono arrivato io.
 
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Ester Colt
view post Posted on 5/12/2010, 15:17




Ester sbattè le ciglia, sorpresa dalla risposta del ragazzo. Oh diamine! Possibile che avesse il potere innato di fare una figura di merda ogni 10 minuti?
Stava solo scherzando quel ragazzo... E basta.
La bionda fece una smorfia senza nemmeno accorgersene. Pensò che forse era meglio tornarsene sotto la pioggia piuttosto che stare lì dentro a parlare con uno che sembrava provarci con lei. E stava per scendere dallo sgabello, quando le ultime parole di Ezekiel la costrinsero a tenere il sedere inchiodato lì. Ester lo guardò intensamente, stavolta senza sentirsi in imbarazzo nè altro.

- Mi stai prendendo in giro! - esclamò scoppiando a ridere dopo alcuni istanti di silenzio, durante i quali era rimasta con le labbra socchiuse a fissare il ragazzo. La sua espressione doveva essere convincente. Fingi di essere sorpresa, dai bionda.

Chissà se era riuscita a camuffar bene. In realtà sapeva che al 90% Ezekiel stava dicendo la verità, ma giudicò fosse più credibile per lei fare la parte della finta tonta. In fondo, stava o no recitando la parte di una innocua ed ignorante turista capitata lì per puro caso?

- Andiamo, sono cazzate... Non vorrai mica crederci! - aggiunse sorseggiando il suo Boubron; poi gli si accostò un poco abbassando la voce. - E questi qua sono tutti ciucchi. Chissà, se passi domani, li sentirai parlare di un asino volante. -

Stronza di una bionda, non esagerare o quello cambia argomento.

Una ragazza che scardina una porta senza sfiorarla. Se fosse accaduto davvero, che diamine stava a significare? Una posseduta? O semplicemente una come lei...?

 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 5/12/2010, 16:46




Ez se la stava ridendo un mondo sotto i baffi.
E forse, era intuibile anche dal quel sorrisino sghembo che piegava le labbra senza accennare a svanire. Negli occhi di un azzurro intenso brillava una luce di bellezza e dannazione, ma forse era semplicemente l'atmosfera del locale e il merito dei neon soffusi?
Si godette le smorfie sul volto di Ester, interpretò tutti i passaggi di espressione della bionda, sino ad accoglierne lo sguardo diretto, senza mai celarsi.

La guardò ridere, sorprendendosi a pensare quanto gradevole fosse quel suono, e quanto pessima lei fosse a recitare. Non diede però modo di comprendere che aveva mangiato la foglia ( e tutto l'albero).
Si strinse nelle spalle, andando a vuotare d'un sorso l'ennesimo bicchiere di Bourbon. E nonostante avesse chiaramente bevuto più del consentito non sembrava affatto risentirne a livello di lucidità.
Quando il Barista gli si avvicinò per domandargli le chiavi dell'auto e se avesse bisogno di un taxi, Ez si voltò a guardarlo con un sorriso sottile e falso quanto una moneta di cioccolata.

- Non sono venuto in auto. E non credo avrò bisogno di un taxi, ma la ringrazio per la premura. - Scandì bene ogni parola, osservando il panzone barbuto dietro al banco. Quindi indicò la bottiglia di Bourbon ormai vuota.
-Ne porti un'altra, grazie. E qualche stuzzichino per me e la mia graziosa amica qui. - aggiunse indicando Ester, sulla quale tornò a prestare attenzione, quando il barista si fu allontanato borbottando.

-Se hai finito di ridere...- le disse, poggiando i gomiti sul bancone mentre teneva il collo e il viso girati verso di lei - puoi dare un'occhiata ai segni intorno ai cardini - soggiunse, alluccando con il mento alla stessa porta da cui erano entrati entrambi.
-Li ho notati arrivando, ma non ci avevo fatto caso. - Aveva abbassato la voce, volendo mantenere un tono cospiratorio. Più di uno sguardo era ritornato su di loro, e stava dominandosi a fatica per non perdere la pazienza e dare alle fiamme un paio di anime in più. Ma ne andava di quella gradevole chiacchierata e non poteva permettersi errori grossolani.
-Dicono che sia arrivata con un'altra tizia, che aveva un bambino piccolo. Poi è entrata un'altra ragazza..hanno cominciato a gridare, la porta è saltata e se ne sono andate.- con un cenno del pollice indicò ad Ester il barista. - L'ho sentito dire che se le rivede ...-fece una pausa condita da un sorriso innocente- Beh, forse è meglio non ripeterlo.

Si strinse quindi nelle spalle, prendendo a rigirarsi tra le dita il bicchiere vuoto.
-O da queste parti hanno seri problemi con le donne...oppure qualcosa di vero c'è. Non trovi? - le chiese ammiccante.
 
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Ester Colt
view post Posted on 5/12/2010, 18:30




Ester non aveva nemmeno fatto caso al breve botta e risposta tra Ezekiel e il barista, tanto era impegnata a calarsi nella parte della finta tonta. Ma quando la sua attenzione si posò sullo strano ghigno che il ragazzo aveva dipinto sulle labbra, ebbe chiare un paio di cose.
In primis che la recitazione non avrebbe mai fatto per lei: Ezekiel probabilmente aveva intuito che i modi di Ester non erano affatto naturali. In secondo luogo... Beh, quel tizio aveva qualche cosa che... Qualche cosa di strano, oramai ne era certa. Non si trattava delle sue solite paranoie e neppure dell'alcol che le stava entrando in circolo.

Già, l'alcol. Merda.
Se voleva continuare a ragionare e comportarsi razionalmente evitando altre figure del cavolo, avrebbe dovuto allontanare quel bicchiere che somigliava così tanto ad un diavoletto tentatore.

- I tuoi occhi oltre a spaventare le persone, possiedono anche uno zoom ottico? - chiese ironicamente la Bionda, riferendosi al fatto che Ez avesse notato i segni sulla porta. Ed istintivamente si voltò a guardarla, ma ovviamente la luce pessima le impedì di vedere qualche cosa.
Quando tornò a guardare il bicchiere, lì accanto c'era già un piattino con qualche stuzzichino che Ester in altre occasioni avrebbe divorato, non tanto per la fame, ma più per pura e semplice golosità. Invece rimase letteralmente paralizzata quando il ragazzo dagli occhi bellissimi parlò di una donna con un bambino.

Perchè quel fatto le sembrava così familiare? Sapeva bene, ormai, che Misty Hill era fondamentalmente un paese di vecchi rincoglioniti e bigotti. Ok, magari un qualche bambino ci poteva stare, ma dacchè abitava in quello schifo di posto, non aveva mai visto anima viva al parcogiochi. A parte lei e... Betsy con Cahetel.

- Un bambino? - chiese senza celare la sua preoccupazione. In quel momento se ne fregava altamente di fingere che la faccenda le importasse poco o niente.

- Che altro sai? - aggiunse. Dannata lei ed i suoi interrogatori idioti. Eppure quel ragazzo pareva avere sempre più l'aria di chi la sapesse lunga riguardo certe cose....

 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 6/12/2010, 22:39




Centro

Le rivolse un sorriso divertito, alzando le spalle con un'espressione volutamente disorientata.
-Zoom ottico? - ripetè con un cenno di diniego del capo.
-No, ma quando sono entrato mi sono guardato un po' intorno per capire che posto fosse...sai. E' così che mi sono accorto dei segni accanto alla porta. - mentì. Ma per lui mentire era un'arte, un modo di essere. nella mente di Ezekiel Oryan non esisteva alcun confine tra verità e bugia.
Questo rendeva praticamente impossibile comprendere la menzogna, nei suoi discorsi.

Dopo una breve occhiata all'uscio incriminato, tornò a guardare Ester, accennando un sorriso quasi esitante.

-Non so altro, questo è quello che ho sentito. -le disse, alzando le mani in segno di resa. Aveva persino abbandonato il bicchiere.

-Ma...ti vedo preoccupata. Cosa succede? Le conosci forse? -le sorrise sghembo, cennando con il pollice al barista - Andiamo! Non crederai sul serio che voglia far loro del male!

 
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