Ester Colt |
|
| Mentre percorreva la strada che portava fuori città, Ester per la prima volta si rese conto che Misty Hill sarebbe potuta essere una cittadina bellissima ed interessante dal punto di vista non solo culturale, ma anche geografico. Presentava un paesaggio vario, da una parte una foresta enorme ai piedi delle montagne, dall'altra la costa frastagliata a picco sull'oceano Atlantico. La nebbia costante purtroppo stendeva una patina di monotonia e spettralità, ma era convinta che non fosse la nebbia a tenere lontani i turisti da quello sperduto paesello del Maine. Un paradiso Terrestre mancato... In compenso era diventato la Bocca dell'Inferno.
La luce del Faro in lontananza l'avvisò che era quasi giunta a destinazione, così alzò lo sguardo sullo specchietto retrovisore per accertarsi che CJ fosse dietro la Mustang rossa e tolse il piede dall'accelleratore. Da lì, avrebbero dovuto accostare le auto e farsi qualche centinaio di metri a piedi, per raggiungere la scogliera.
Com'è che lo aveva chiamato l'agente? Noah Wood, il vecchio pazzo del faro. Ester ne aveva già sentito parlare, di lui. A Misty Hill correva voce che l'uomo -oltre ad essere stato testimone oculare del naufragio della Revenge- parlasse con gli spiriti.
- Ma fanculo agli spiriti! - borbottò la bionda, mentre con lo sguardo cercava uno spiazzo per parcheggiare l'auto. Nel frattempo aveva acceso le quattro frecce per far capire a CJ che il loro breve viaggetto era terminato lì.
- Dovresti portare un pò più di rispetto per noi... - la voce acuta e tagliente di una bambina echeggiò nell'abitacolo della Mustang rossa ed Ester per un momento perse il controllo dell'auto, finendo in testacoda.
Quella voce l'aveva sentita per la prima volta all'interno della Holy Martyrs e mai l'avrebbe potuta dimenticare. Hope la stava sorvegliando. E sempre Hope, alla stazione di polizia, le aveva suggerito di andare alla Misty Coast. Dopo aver sistemato la macchina sul ciglio della strada, Ester uscì in fretta e furia sbattendo lo sportello. Aprì il bagagliaio, scostò un telo scuro che nascondeva il bauletto delle armi e infilò nel borsone a tracolla la sua lupara e quante più munizioni poteva.
- Scusate per la brutta manovra di prima, sono sempre stata negata coi parcheggi. - esordì mentendo una volta ritrovatasi di fronte a CJ e Aryanne, che avevano posteggiato l'auto poco più in là della sua.
Ma che cavolo, le due ragazze l'avevano vista armarsi fino ai denti, forse doveva dare loro un paio di spiegazioni.
- La sapete la storiella della Revenge, no? Insomma, non è un segreto che in questa città si dica vaghino spiriti di ogni tipo, compresa una bambina pestifera di nome Hope, eccetera eccetera... - pronunciò le ultime parole facendo un gesto vago con la mano, poi si rivolse ad Aryanne: - E tu dovresti saperlo meglio di me, credo...
Fece un respiro profondo, riempiendosi i polmoni d'aria di mare, e spostò lo sguardo lontano, verso il faro. Ascoltò per qualche secondo il rumore delle onde che s'infrangevano lungo la costa a strapiombo sul mare, poi riprese a parlare pacatamente.
- Se questo è il nostro giorno fortunato, troveremo un vecchio al Faro. Forse potrebbe darci qualche informazione utile riguardo quel che successe la notte del naufragio... - lasciò la frase sospesa perchè, aguzzando la vista, le sembrò di notare una figura muoversi, in lontananza. O forse era solo uno scherzo della nebbia?
- Sì, direi che è il nostro giorno fortunato! - laggiù c'era senz'altro qualcuno. Subito dopo la luce del faro rivelò la presenza di più d'una persona... Ma porca puttana, fa' che non sia qualche scherzetto di quella stronzetta.
|
| |