Misty Hill GDR

Strade separate, ...alla ricerca delle nostre partner.

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Endymion d'Angoulême
view post Posted on 25/10/2010, 20:11




+ il mio risveglio, che di norma veniva accompagnato dal dolce tocco delle morbide labbra di Lana, fu questa volta insolitamente solitario, tanto che per un istante ebbi come il tremendo sospetto di aver sognato per tutto questo tempo, il mio palesarmi dinnanzi a lei, la cerimonia di fidanzamento ufficiale, le notti magiche di irrefrenabile passione e sentimento. Bastò un singolo secondo ad accendere in me la paura di essere ancora solo. Tutto svanii nell'attimo in cui alla mia destra, dove vi aveva dormito lei, trovai un biglietto per me. Sospirai sollevato, il più bel sogno che io avessi mai fatto era anche la più bella realtà in cui io avessi mai vissuto, ignoravo che presto, molto presto, esso sarebbe diventato un incubo non tanto per me, quanto per la donna che amavo più della mia stessa esistenza.
Lana si era svegliata prima di me per recarsi da qualche parte ad appurare qualcosa di cui non aveva parlato, il biglietto era molto vago, lei era solita essere poco chiara nell'esprimersi e cosi senza dare troppa importanza a quanto vi aveva scritto mi alzai dal letto dirigendomi al bagno e riempendo la vasca di acqua calda e petali di tulipano bianchi. Accompagnato da una sonata di Beethoven mi immersi lasciando che il mio corpo scomparisse sotto al livello dell'acqua, amavo i bagni rilassanti e da quando avevamo messo piede in quella singolare cittadine era ciò di cui più necessitavo. Mi immersi completamente e prima ancora di rendermene conto i miei occhi si chiusero lasciandomi cadere in un sonno profondo. Il tempo trascorse inesorabile, ora dopo ora, minuto dopo minuto e quando oramai anche il pomeriggio stava per concludersi i miei occhi si aprirono lasciandomi riemergere da quell'acqua oramai diventata fredda. + accidenti, devo essermi addormentato di nuovo + sussurrai come se stessi parlando a me stesso togliendo il tappo che impediva all'acqua di scendere lungo lo scarico ed uscendo dalla vasca mi avvolsi nell'accappatoio uscendo dal bagno e guardando l'orologio appeso alla parete, erano ormai passate le 17 del pomeriggio e Lana non aveva ancora fatto ritorno. Mi voltai in direzione della sua sedia accanto al suo comodino notando che le sue armi da caccia non si trovavano li, evidentemente le aveva portate con se, decisi cosi di concentrarmi per raggiungere mentalmente il mio corvo e capire la sua posizione, ma invano, ogni mio tentativo di vedere attraverso gli occhi di quell'animale fallivano.
Mi diressi in direzione della finestra aprendone un antina e annusando l'aria circostante, in tutta la zona non sentivo ne la presenza ne il profumo emanato dalla pelle di Lana. Fu allora che iniziai la preoccupazione si impadronii di me al punto tale da farmi vestire e precipitare fuori di casa più veloce che potessi, senza nemmeno fare colazione e prendere la mia pastiglia ematica di cui necessitavo cosi tanto per controllare la mia brama.
Avendo portato con se le armi probabilmente Lana era andata a caccia, e vi erano buone possibilità che la incontrassi nel cimitero. Durante tutto il tragitto a passo veloce tentai ripetutamente di guardare invano attraverso gli occhi del corvo.
Il cimitero distava pochi isolati, e nel passare davanti ad un parco la mia attenzione non potè fare a meno di essere attirata da qualcosa tra le foglie che emanava odore di morte. Mi avvicinai a passo lento chinandomi per vedere di cosa si trattasse, il mio corvo, l'animale guida che utilizzavo per monitorare i movimenti di Lana e controllare che non si mettesse nei guai giaceva ora ai miei piedi. Avvicinai le mie mani a lui e lo raccolsi, i suoi occhi erano sgranati, in essi notai i segni di un emorragia petecchiale. La bocca spalancata con la lingua che cadeva di lato confermarono i miei sospetti, era morto soffocato, ma vi era qualcosa di strano, quel tipo di emorragia agli occhi indicava evidente strangolamento, ma sul suo piccolo collo non vi erano tracce di violenza. O per lo meno, non c'erano in superficie. Qualcosa, o qualcuno aveva ucciso questa bestiola bloccandogli la respirazione dall'interno, fu alora che ebbi la certezza, stava accadendo qualcosa e Lana ne era rimasta coinvolta.
Rimisi il corvo tra quelle foglie e portando una mano alla tasca della mia camicia, sotto il lungo spolverino estrassi un tulipano bianco posandolo sopra il suo piccolo corpo. Mi rialzai e a velocità fulminea mi recai nei pressi del cimitero, varcando la soglia di quel grande portone che separava il regno dei vivi da quello dei morti. Mi guardai intorno per vedere se vi era traccia di Lana, ma ovunque tutto era immobile. Ebbi come l'impressione di essere solo, sensazione che svanii pochi istanti dopo, quando percepii la presenza di qualcun altro in quel luogo. Chi poteva essere? chiunque fosse non percepivo minaccia da lui/lei, e non avevo quindi motivo di celare la mia presenza. +


SPOILER (click to view)
Adottiamo l'ordine proposto da Nick ovvero Io, Castiel e Nicholas e così via ;)


Edited by Endymion d'Angoulême - 25/10/2010, 22:10
 
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Castiel Novak
view post Posted on 26/10/2010, 09:26




-tu e Cahetel a zonzo per Misty Hill. Ti rendi conto dell'assurdità di questa richiesta?- Castiel si era opposto in ogni modo, anche se Betsy gli aveva assicurato che non sarebbe stata sola. Ma il fatto che fosse in compagnia di Ester a dire la verità lo preoccupava, quella biondina squilibrata sempre a caccia di guai. Chissà se con l'arrivo di Abigail, aveva messo la testa apposto.
Tuttavia non era nella sua indole imporre o proibire qualche cosa a sua moglie, quindi a malincuore cedette alle sue suppliche facendosi prima promettere di star fuori al massimo un paio d'ore e di chiamare l'Angelo, se mai avesse avuto anche solo qualche strano presentimento.
Quel pomeriggio l'avrebbe trascorso sul divano a leggere qualche libro; dopotutto aveva vasta scelta, visto che lo scaffale in salotto era ben fornito. Chissà perchè l'inquilino che aveva vissuto in quella casa prima di loro aveva lasciato lì tutto quel ben di Dio.
Dalle finestre stranamente entrava uno spiraglio di luce, segno che il sole finalmente era riuscito a fare capolino attraverso quella fitta e pesante coltre di nebbia. Nonostante questo particolare, Castiel era tutt'altro che tranquillo. Più il tempo passava e più spesso lanciava occhiate all'orologio a pendolo; le ore trascorrevano inesorabili e allo scoccare delle 17 scattò in piedi, innervosito.
-Dannazione!- disse a denti stretti gettando il libro sul divano. Betsy e Cal mancavano da qualche ora, lui non poteva starsene spaparanzato sul divano come se nulla fosse!
Senza indugiare oltre, uscì di casa e si avviò a passo spedito verso il parco giochi. Poi si bloccò. Perchè diavolo dover fingere di essere un innocuo essere umano in una città che di umano non aveva più niente? Senza preoccuparsi se qualcuno l'avrebbe visto, svanì nel nulla, facendo svolazzare le foglie secche che, come di consueto in quel periodo dell'anno, ricoprivano parte del manto stradale.
L'istante successivo si trovava di fronte al parco, ma di Betsy e Cal nessuna traccia. Parcheggiata poco più in là, notò una Mustang rossa e non gli ci volle molto per intuire chi ne fosse il proprietario. A Misty Hill certi gioiellini se li sognavano. A confermare le sue supposizioni fu proprio l'uomo che in quell'istante scese dalla vettura. Probabilmente anche il cacciatore era preoccupato per le sue donne.
-le ragazze qui non ci sono, Nick.- disse ancora prima che il ragazzo si accorgesse della sua presenza, ma Castiel dovette spostare la propria attenzione dalla Mustang rossa alla parte opposta della strada. Tra la nebbia si era misteriosamente materializzata la figura piccola ed esile di una bambina dai capelli lunghi e neri. -ma che diavolo...?- la ragazzina, che non riusciva a vedere in faccia poichè era voltata di spalle aveva alzato lentamente e a scatti il braccio sinistro e con l'indice stava indicando una strada. Quella che portava al cimitero. Prima che Cass e Nick potessero reagire in qualche modo, la bambina scomparve, lasciando i due interdetti.
-al cimitero- ringhiò l'angelo, per poi svanire a sua volta lasciando Nicholas lì da solo. Avrebbe potuto teletrasportare con sè anche il cacciatore, ma in quel momento Castiel non era nelle condizioni di ragionare con calma e tranquillità.
Quando apparve al Silent Gates, capì subito di non essere solo. Gli bastò fare soltanto un paio di passi perchè dalla fitta nebbia riuscisse a distinguere la presenza di qualcuno.
E se il suo fiuto non si sbagliava, quel qualcuno era un vampiro. Non come quello che aveva avuto l'onore di incontrare qualche giorno addietro e che Lana aveva prontamente ammazzato; quello non era assolutamente un livello E.
 
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Nicholas Pullman
view post Posted on 26/10/2010, 13:56




Che idiota era stato a lasciare andare via Ester e la sua piccola patata pelata da sole per quella città maledetta. Certo, non poteva mica murarle dentro casa a vita e poi la sua bionda sapeva badare a se stessa. Trascorse così una mattinata a pulire armi e scolarsi un paio di birre. Il suo arsenale vantava parecchie pistole, tra le quali la sua semiautomatica che portava sempre nella federa interna del giacchetto. Non la lasciava neppure per andare al bagno, e Ester lo prendeva sempre in giro per questo motivo. “Sai mai che devo ammazzare uno spirito sulla tazza del gabinetto” scherzava sempre. Ma quel giorno c'era poco da fare pensieri scherzosi. Le 17 del pomeriggio e di Ester e Abi nessuna notizia. Senza pensarci due volte prese le chiavi della sua mustang e il borsone delle armi e si mise in strada alla ricerca delle sue due donne. Il parco giochi, ecco dove dovevano andare. Si diresse lì e quando vi arrivò dallo specchietto vide apparire il pennuto che recava guai. Dove c'era Castiel c'era l'apocalisse, era appurato. - Merda!- Scese dalla macchina che sapeva già che qualcosa era successo.- Lo vedo da me che qua non ci sono le ragazze!- Stava già per perdere le staffe, ma apparve quella bambina che indicò il cimitero. Lo sapeva perchè c'era appena passato davanti. Castiel come suo solito scomparve e lui imprecò, tornò in macchina guidò come un pazzo verso il Silent Gates dove non solo ritrovò il pennuto ma anche un ragazzo che non aveva mai visto in vita sua. - Mi spiegate che caxxo sta succedendo e dove sono le mie donne?- Corse subito con la mano alla sua pistola. La faccenda non gli piaceva per niente.
 
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Endymion d'Angoulême
view post Posted on 26/10/2010, 14:21




+ mentre il cielo si stava nuovamente richiudendo come se quei pochi raggi di sole che avevano illuminato le ore precedenti fossero nient'altro se non una mera illusione o una beffa, avvertii la presenza alle mie spalle avvicinarsi a passo lento. Stranamente non avvertii alcun pensiero provenire da lui, era come se la sua mente fosse isolata alla mia lettura, una cosa simile era accaduta soltanto una volta, a casa di quella cacciatrice. Già, in me era ancora vivo il ricordo del piccolo Cal, anch'egli era per me un libro chiuso e soltanto sondando la mente di Betsy riuscii a capirne la ragione. Si trattava di un mezzo angelo, una creatura al di sopra della mia portata e dei miei poteri. Se suo figlio aveva ereditato questa caratteristica ciò significava che il padre doveva esserne il portatore.
I miei sospetti trovarono conferma quando a lui si aggiunse un secondo uomo, di grossa stazza, la cui mente era aperta a me.
I pensieri dell'ultimo arrivato mi rivelarono più di quanto forse lui stesso volesse lasciar trapelare dalle parole. Si trattava del marito di Ester, conosciuta poco tempo addietro, mentre il tizio con l'impermeabile lungo quasi quanto il mio spolverino era come sospettavo il marito di Betsy.
Ma a questi dettagli per me irrilevanti se ne aggiunse un altro che attirò la mia attenzione + Ester e Betsy sono scomparse? + domandai inclinando leggermente il capo nella loro direzione, tre cacciatrici sparite nel nulla in poche ore, non poteva essere una coincidenza. Mentre attendevo la loro risposta la grande cancellata dell'ingresso del cimitero si chiuse con violenza + qualcuno sta tentando di dividerci + esclamai a voce bassa voltandomi verso i due che fino a quel momento erano alle mie spalle, cosa ci saremo dovuti aspettare ancora? sinceramente poco mi interessava, ero disposto a porre fine alla flebile vita di chiunque, umano e non, pur di riavere Lana sana e salva. +
 
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Castiel Novak
view post Posted on 26/10/2010, 15:43




A Castiel bastò fissare negli occhi quello sconosciuto per intuire chi fosse. Lana stessa aveva asserito di essere giusta a Misty Hill col suo fidanzato vampiro. E lui non poteva essere altro che l'uomo della giovane Guardian. Fece per presentarsi, ma il fischio improvviso di una frenata lo lasciò con le labbra socchiuse. Nick ci aveva impiegato pochissimo ad arrivare, anche perchè il tragitto dal parco giochi al Silent Gates era molto breve.
Quando il cacciatore si unì a Castiel ed Endymion, l'angelo nemmeno si voltò per guardarlo. Rimase con gi occhi fissi sul vampiro che aveva di fronte e annì lentamente. -Ester e Betsy sono scomparse- ripetè confermando l'ipotesi del vampiro. -Nicholas, lui è...- stava per spiegare velocemente al ragazzo chi fosse lo sconosciuto, quando il pesante cancello di ferro del cimitero si chiuse provocando un rumore assordante dietro le loro spalle.
L'angelo parve non allarmarsi troppo, non sarebbe stato di certo un insulso cancello chiuso ad impedirgli di smaterializzarsi da quel posto. E ci provò, a svanire, ma senza successo. Fu allora che intuì di essere in guai molto seri ed il tutto era sicuramente collegato alla scomparsa di Betsy e Cal, Ester e Abigail. E quasi sicuramente anche la giovane Guardian, visto che la preoccupazione di quel vampiro era più che evidente. -Teniamo gli occhi aperti ragazzi, c'è qualche cosa che non va. E con ciò intendo che ci sono guai grossi in vista- L'angelo si voltò verso il cancello e lo osservò. Era molto alto, volendo si sarebbe potuto scavalcare, ma un rumore simile ad un gemito lo distolse dai suoi ragionamenti. Ed un lezzo insopportabile arrivò alle narici dei ragazzi. Castiel lo conosceva a memoria quell'odore. Odore di morte, o meglio di NON morti.
 
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Nicholas Pullman
view post Posted on 27/10/2010, 11:03




S'affiancò a Castiel e nemmeno richiuse lo sportello della macchina per la fretta e l'angoscia di sapere dove fossero le sue donne. L'angelo pennuto e l'altro ragazzo parlarono e dissero che le loro donne erano sparite. Betsy anche era svanita nel nulla, Ester l'aveva incontrata prima di non fargli più avere sue notizie. Bene, iniziava già a non ragionare più. Ester e la sua piccola Abi scomparse, avrebbe ammazzato uno degli abitanti di quella lurida città pur di farsi dire dov'erano. Ma doveva ragionare a mente fredda per non commettere un'altra delle stronzate che era abituato a fare. Poi quel dannato cancello si chiuse e lui impugnò la pistola con il braccio teso, pronto a sparare. Erano tutti e tre caduti in una trappola come polli. E chi li stava imprigionando li voleva tenere lontani dalle loro donne, solo aveva fatto male i conti. *Allora chi ha voglia di farsi saltare il cervello oggi?*
 
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Endymion d'Angoulême
view post Posted on 27/10/2010, 12:27




+ I due uomini si guardarono intorno come disorientati. Non potevo leggere la mente dell'angelo, ma era evidente che sia lui che il tizio armato erano in pensiero per i loro cari scomparsi, e a quanto sembrava non si trattava di una cosa accidentale, qualcuno voleva tenerci lontani dalle persone che amavamo di più, ma per quale motivo?
D'un tratto l'aria circostante, prima secca e fredda, cominciò ad essere impregnata di uno strano odore che ero sicuro, anche Castiel aveva percepito. Era odore di morte, una morte diversa a quella cui ero abituato, qualcosa cui non avevo ancora avuto modo di imbattermi e che non impiegò troppo tempo a palesarsi ai nostri occhi. Un rumore sinistro attirò la mia attenzione verso una di quelle lapidi, e avvicinandomi ad essa non potei fare a meno di notare il terreno smuoversi come se qualcosa da sotto lo stesse spingendo. Vampiri risurgenti di origine umana, livelli D, questa fu la prima cosa a cui erroneamente pensai, non potevo aspettarmi altro da quelle tombe che ad una ad una iniziavano ad aprirsi, almeno non fino a quando non vidi con i miei occhi gli esseri che ne uscirono. Non erano vampiri, essi avevano perso ogni barlume di umanità, erano più simili a cadaveri veri e propri, privi di anima, molti di essi oramai in decomposizione. Credevo si trattasse solamente di credenze sud-americane, ma mi sbagliavo, avevo davanti a me degli zombi.
Purtroppo le mie doti telepatiche funzionavano soltanto con vampiri di classe inferiore alla mia ed umani, non potevo nulla contro quegli esseri se non affrontarli a mani nude.
Avevo visto molti film sugli zombi e letto ancor più materiale, ma quelli presentavano qualcosa di differente dai classici morti che ritornavano dalle loro tombe, non erano semplici morti che camminavano, questi erano tremendamente veloci. Avevo sentito parlare di questo tipo di creature, morti viventi che preservano la mobilità dei vivi, capaci addirittura di comunicare tra di loro mentalmente tramite ultrasuoni come gli insetti, si chiamavano Shibito e appartenevano all'immaginario popolare orientale, mai avrei immaginato di incontrarne in una cittadina americana. Ma d'altronde di cosa mi stupivo, quel posto nulla aveva da invidiare all'inferno, già, Misty Hill era un inferno partorito da chissà quale mente malata o forse, forse dai suoi stessi abitanti. Doveva infatti esservi una ragione se il male aveva deciso di venticarsi di quella città, avrei scavato a fondo in quella faccenda, una volta uscito da quella situazione e salvata Lana. E cosi non feci in tempo ad avvertire gli altri due del pericolo che stava incombendo, che mi ritrovai braccato da due di loro che corsero come dei forsennati nella mia direzione.
Sollevai entrambe le braccia puntandole nella loro direzione e fermando la loro avanzata con le mani sulle loro fronti, fu questione di pochi secondi e concentrandomi iniziai a squagliare le loro carni a poco a poco usando la trasmigrazione termica, il mio potere caratteristico che mi permetteva di convogliare in un altro corpo quanto calore desiderassi assorbendolo dall'esterno. Lentamente i due morti viventi si accasciarono al suolo, in una pozza di organi sciolti. L'odore fetido della carne bruciata impregnò l'aria circostante, mentre d'un tratto sentii la mia caviglia afferrata da qualcosa, o qualcuno. Mi voltai di scatto notando una mano uscire dal suolo e tenermi saldamente, mentre altri cinque Shibito correvano nella mia direzione. + maledizione + sussurrai pensando che le cose si stavano mettendo effettivamente male anche per me. In cuor mio speravo che Lana non fosse stata costretta ad affrontare esseri simili. +

SPOILER (click to view)


 
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Castiel Novak
view post Posted on 27/10/2010, 15:05




Nicholas senza saperlo, aveva detto giusto. A chi bisognava far saltare il cervello? Perchè solo così ci si poteva sbarazzare di quei luridi esseri. Anche l'angelo posò lo sguardo nello stesso punto in cui stava osservando il vampiro. I morti viventi si stavano preparando a tornare dal sottosuolo. Soltanto un'altra volta aveva avuto a che fare con quegli esseri, ovvero quando Morte venne liberato. L'esercito del quarto cavaliere era formato proprio da zombie. Ma in questo caso Castiel non seppe dare una spiegazione logica al risveglio dei morti in quel cimitero e a dire il vero poco gli interessava di trovarne una pertinente. Betsy e Cahetel erano quasi sicuramente in pericolo da qualche parte e nemmeno riusciva a percepire le loro presenze, questa era la sua unica preoccupazione.
Castiel Endymion e Nicholas erano letteralmente circondati da zombie che ora li stavano fissando affamati, e avevano due possibilità: scavalcare il cancello e cercare altrove le loro donne, oppure far prima tornare da dov'erano venuti quei figli di puttana. Ma nessuno dei tre ebbe il tempo per ragionare e furono costretti ad agire subito, visto che quegli essere sembravano decisi a farli fuori. Fu l'angelo ad attaccarli per primo, non voleva lasciare loro alcuna iniziativa. Dovevano liberarsi al più presto di quegli stronzi. Con un pugno ben assestato, Cass sfondò il cranio di uno zombie che si accasciò al suolo in preda a tremiti lungo tutto il corpo. Gli altri esseri sembravano non essere intimoriti nè dall'angelo, nè tanto meno dal vampiro il quale dopo essersi liberato facilmente di due zombie ora sembrava in difficoltà. -alt, stronzi!- ringhiò apparendo di fronte ai cinque esseri e bloccando così la loro corsa. Allungò entrambe le braccia nella loro direzione e stringendo lentamente i pugni, le teste di quegli esseri ripugnanti scoppiarono una dopo l'altra, insozzando di sangue e cervella l'impermeabile ed il volto impassibile di Castiel. Li avrebbe ammazzati anche a morsi, se questo significava poter riavere la donna che amava e suo figlio.
 
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Nicholas Pullman
view post Posted on 27/10/2010, 15:32




*Porca puttana* Ecco che cosa pensò Nicholas quando vide uscire fuori dalle tombe quegli esseri schifosi. Una pistola contro quell'esercito di mostri putridi. Il resto dell'arsenale ce l'aveva in macchina. *Bravo Nick ottima mossa* Sia il ragazzo che l'angelo pennuto sapevano il fatto loro; comodo avere poteri paranormali quando un mucchio di carne macinata t'attacca. Lui era da solo con la sua pistola. *Andiamo Nick fagli saltare i cervello* E sparò alla testa a due figli di puttana che gli correvano contro. Li centrò in pieno e quelli crollarono a terra. Ma erano troppi, davvero troppi. Pensò a Ester e Abi, se quei mostri le avevano sfiorate avrebbe fatto una strage. E quando uno degli zombi gli si avvicinò ancora Nick invece di sparare lo colpì alla faccia con il calcio della pistola e con una spinta del piede lo fece cadere a terra. Sparò a un altro paio di esseri putridi, senza mai sbagliare mira. L'accecava la disperazione di perdere le sue donne. Fanculo a tutto sarebbe anche morto; ma le avrebbe salvate. Continuò a sparare al cervello di quegli zombi fino all'ultimo colpo. Merda. *Se qualcuno ha un piano sono contento di ascoltarlo!* Al diavolo anche l'orgoglio, desiderava solo tornarsene a casa vivo con le sue due bionde.
 
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Endymion d'Angoulême
view post Posted on 27/10/2010, 16:01




+ non ebbi il tempo di pensare ad un modo per liberarmi da quella situazione, che l'angelo venne in mio soccorso ponendo fine alla vita dei cinque morti viventi che si avvicinavano a me + ti ringrazio + lo ringraziai con voce calma spostando il mio sguardo in direzione di quella mano che usciva dal suolo e che mi teneva per la caviglia. Mi chinai per arrivare ad afferrarla con la mano e rialzandomi tirai fuori dal suolo quell'essere che mi guardò dritto negli occhi. ''le vostre puttanelle sono belle che arrostite, ah ah ha ha ha'' esclamò la voce di quello Shibito terminando la frase con una risatina stridula e sadica. Senza il minimo ripensamento sferrai un pugno in direzione del volto di quello zombi sfondando il suo cranio da parte a parte.
Estrassi il pugno lasciando cadere il suo corpo e terra esanime in una pozza di sangue, portando la mano alle mie labbra e leccando il sangue di cui si era bagnata + è ora di finire questo gioco + esclamai a voce bassa sfilandomi con calma il cappotto per non sporcarlo di sangue e poggiandolo su di una lapide, per poi voltarmi in direzione di quegli esseri. Piegai con cura le maniche della camicia rossa di seta mentre il mio sguardo, in un misto di malinconia e rabbia puntava verso il basso. Non avrei mai dovuto sentire quelle parole, il sol pensiero che a Lana fosse stato fatto qualcosa mi fece perdere la calma, odiavo quando succedeva perchè mi si annebbiava la vista ed il mio giudizio diveniva irrazionale. Non saremo mai dovuti venire in questa città maledetta.
Tutto attorno a me cambiò colore, succedeva spesso, quando i miei occhi si accendevano di quella brama che noi vampiri di sangue puro riuscivamo quasi sempre a controllare. Mi mossi a velocità fulminea portandomi alle spalle di uno zombi e facendo passare il mio braccio attorno al suo collo lo ruppi senza il minimo ripensamento. Mi spostai nuovamente in direzione di altri due non morti e portando la mano destra sulla bocca dello zombi alla mia destra, e la sinistra davanti alla bocca dell'altro spezzai con un colpo secco entrambi i loro colli. Il sangue di uno di loro mi bagnò il viso, e non potei che godere di questo. Mi passai la lingua sulle labbra portandolo alla mia bocca, per poi voltarmi verso Nicholas e puntare la mia mano nella sua direzione tenendola semi aperta e proiettando la mia energia mentale in un unica direzione, per far esplodere la testa di quella creatura. +


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Nic ti conviene abbassare la capoccia xD ad ogni modo pensateci pure voi a chiudere lo scontro con questi cosi..



 
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Castiel Novak
view post Posted on 27/10/2010, 17:02




Quegli zombie non avevano messo in conto che un uomo arrabbiato sarebbe risultato un osso duro per loro. Ed in quel caso gli uomini erano tre, un angelo un vampiro ed un cacciatore. Molto, molto incazzati. Endymion scatenò la sua rabbia radendo al suolo la maggior parte di zombie che intralciavano loro la strada. Castiel si occupò dei restanti, ordinando a gran voce a Nicholas di trovare una via d'uscita che non fosse il cancello, visto che era bloccato.
E mentre ammazzava uno dopo l'altro, tutti gli zombie che sbucavano letteralmente da sottoterra, copriva le spalle al cacciatore disarmato. La lotta sanguinosa aveva obbligato i tre a percorrere il sentiero alberato affiancato da antiche lapidi, sino ad arrivare alla zona in cui vi erano le tombe di famiglia e una piccola chiesa abbandonata a se stessa, la quale attirò apparentemente senza un motivo ben preciso l'attenzione di Nicholas.

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Nico, da bravo, trova un passaggio sotteraneo che ci porti all'altra chiesa XD
 
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Nicholas Pullman
view post Posted on 27/10/2010, 19:04




Il pennuto e il ragazzo che combatteva come un diavolo tenevano occupati gli zombi mentre Nick vista la chiesetta ci si fiondò dentro. Spalancò il portone con un calcio e osservò il posto abbandonato. Non era mai stato molto religioso ma in quel frangente sperò che almeno nella casa del Signore si trovava una via di salvezza. *Tenete occupati quei putridi!* Si raccomandò. Teneva ancora la pistola in mano non aveva più colpi ma mai avrebbe abbandonato la sua arma. *Porca puttana* la sua tipica imprecazione ci voleva in quel momento. Tastò le pareti e poi il piede gli inciampò su una specie di anello che usciva dal pavimento. Un anello di ferro. Nick si sbrigò a sollevarlo e c'impiegò un dispendio di forza notevole visto che la botola era rimasta chiusa da chissà quanti anni. Ma ce la fece: un passaggio. Guardò il crocefisso sul piccolo altare e ringraziò Dio promettendo che sarebbe andato a messa più spesso da quel giorno in poi. *Andiamocene da qua, non siete stanchi di fare amicizia con quei cosi?* E si fiondò all'interno della botola. Cadde un paio di metri sotto terra, in una galleria umida e buia. Nella testa solo Ester e Abigail, Abigail e Ester.

SPOILER (click to view)
No niente era tanto per mettere uno spoiler pure io :D :D
 
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11 replies since 25/10/2010, 20:11   93 views
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