Misty Hill GDR

Una straniera a casa (parte III)

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Bet Grave
view post Posted on 29/10/2010, 14:42




Quando Castiel tornò in salotto e creò “l'atmosfera giusta” per quello che stavano per fare, fece un profondo respiro. Una seduta d'ipnosi, ma che razza di idea le era venuta in mente? Non sapeva nulla sull'argomento, non ne aveva mai fatta una e soprattutto la preoccupava l'esito. Pensò che oramai era tardi per ogni tipo di ripensamento. Quindi tornò in salotto, ora semibuio. Fece di nuovo un profondo respiro e chiese mentalmente a aiuto a sua madre. Guardò prima Cass, poi Cal e infine CJ. Non poteva deluderla, in fondo era stata lei stessa a proporsi d'aiutarla. S'avvicinò per tanto alla ragazza.
- Sdraiati CJ.- disse solo.
Poi invitò Cal ad alzarsi e a raggiungere suo padre; il bambino era evidentemente molto incuriosito da tutto quello che gli accadeva attorno. Ubbidì subito, senza fiatare come gli aveva raccomandato suo padre. Betsy fece un altro sospiro e aspettò che la ragazza si sistemasse sul divano.
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 29/10/2010, 14:47




CJ non ne era convinta, in un certo senso, sentiva crescere la paura dentro di se. Se Castiel, che era un angelo, non aveva risposte per lei, se non riusciva a capirla...
- Sei sicura di voler davvero scoprire che cosa sono? - chiese a Besty mentre si stendeva e le prendeva la mano, la guardò intensamente negli occhi e si inumidì le labbra - Prima che cominci tutto questo... devi farmi una promessa, promettimi che se verrà fuori che sono un pericolo, mi fermerai prima che possa fare del male a qualcuno... - fece una piccola pausa guardando Castiel e Cal prima di tornare con gli occhi verdi su quelli di Betsy - Promettimelo! - sapeva che la cacciatrice avrebbe fatto eventualmente la cosa giusta.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 29/10/2010, 15:12




Cahetel si alzò dal divano e silenziosamente si avvicinò al padre, afferrandogli un lembo dell'impermeabile con la manina. Anche Castiel rimase in silenzio, stavolta toccava a Betsy agire, lui sarebbe intervenuto solamente nel caso le cose fossero andate per il verso sbagliato. Cosa che si augurava non dovesse accadere.
Le parole di CJ furono chiare, e Cass non potè fare altro che annuire. Castiel non ci avrebbe pensato due volte a fermare quella donna, nel caso fosse risultato un pericolo per la sua famiglia. Ma c'era qualche cosa che gli faceva presagire che CJ, nonostante i suoi strani poteri, era tutt'altro che pericolosa.
 
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Bet Grave
view post Posted on 29/10/2010, 15:41




Annuì alle parole di CJ. Poi deglutì e aspettò che nella stanza calasse un silenzio ancora più profondo. Quindi si piegò sulle ginocchia, come se dovesse iniziare a pregare. A quel punto comandò a CJ di chiudere gli occhi e di rilassarsi. Lo fece con voce calma e bassa, dolce e ferma allo stesso tempo. Non sapeva cosa stava per fare, e decise per tanto di lasciarsi guidare dall'istinto. Poteva farcela, doveva farcela...
- CJ ora voglio che ti rilassi, e voglio che ascolti solo la mia voce. Libera la mente da ogni pensiero, scaccia ogni ricordo, ci siamo tu ed io. Tu io e la notte in cui facesti quel sogno, a quattordici anni. Voglio che ti rilassi mentre torni a camminare tra quelle lamiere, in mezzo a quella confusione...tuttavia non ne fai parte, non hai alcun timore.
Le passò una mano davanti al viso, quasi a verificare che Cj non sentisse neppure lo spostamento d'aria che le sue dita provocarono. A quel punto abbassò ancora di più la voce, e sussurrandole quasi in un orecchio riprese a parlare:
- Voglio che focalizzi l'attenzione sulla figura che era lì con te, che ti ha parlato in quella lingua che pensi di non conoscere. In realtà la capisci CJ, e sai cosa ti sta dicendo. Niente paura CJ, la mia mano ti tiene ancorata a me e nulla ti può accadere.
Le posò delicatamente una mano sulla sua, sfiorandola appena.
- La figura ti sta dicendo chi sei CJ, tu la capisci....- aggiunse sperando di non commettere errori.
Si augurava che la cosa stesse funzionando...o non sapeva davvero come continuare....Fissò la ragazza in volto e fece silenzio per scrutare la sua reazione. Era ancora presto per richiamarla a sé...
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 29/10/2010, 16:18




CJ si era stesa, stava ascoltando con attenzione la voce guida di Betsy, la voce che la stava facendo tornare indietro nel tempo. Quella notte, che poi per lo più si era dimostrata realtà, il giorno dopo c'era stato davvero un incidente, non così grave come l'aveva sognato, ma nello stesso identico punto. Non era uscita di casa e non aveva creduto che si potessero realizzare i sogni, per alcuni giorni aveva creduto di esserne la causa e aveva deciso di studiare a casa, non voleva più uscire. La figura sfocata la guidava ora, le tendeva la mano, una mano che piano a piano trovava contorni e definizione
- E' bianco... - mormorò mentre la sua mente continuava a scavare e il suo respiro si faceva lento, se fosse un dono di Betsy o il bisogno di sapere di CJ, non c'è dato sapere, ma di sicuro... stava avendo effetto - Vedo... la sua mano... la afferro... - disse mentre alzava appena la mano destra e afferrava il vuoto - ...mi posso fidare... è così calda...- disse serena, prima di aggrottare la fronte, ora ne vedeva bene la bocca, riusciva a concentrarsi solo su pochi dettagli per volta -...sta parlando... ma non lo sento... mi fischiano le orecchie... mi fanno male... - l'espressione stava cambiando, non riusciva a spingere il suo contatto oltre, qualcosa continuava ad impedirle il contatto con quella figura -Il fischio è troppo forte... non sento la sua voce...- disse tremando spaventata, ma lui stava indicando qualcosa poco più avanti, dietro una macchina. Voleva assolutamente mostrare qualcosa a CJ -...voglio andare a casa...- pigolò come se fosse veramente tornata ai suoi quattordici anni, con tutte le sue paure.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 30/10/2010, 13:43




La seduta d'ipnosi iniziò a dare subito i suoi frutti, CJ entrò quasi subito in trance e riuscì a tornare indietro con la memoria e scavare nel suo passato.
Castiel sussultò lievemente quando la ragazza parlò di "fischi alle orecchie" ed inevitabilmente pensò a Jimmy, a Dean ed infine ad Anna Milton.
-JC ho bisogno che tu continui a parlarci di quella persona, sono sicuro che se ti concentri, riuscirai a capire ciò che ti sta dicendo- non ne era del tutto certo, ma valeva la pena tentare. Quella questione andava risolta e subito, non poteva essere lasciata a metà. CJ iniziò a lamentarsi, quasi fosse tornata un'adolescente ed allo stesso tempo la luce del lampadario prese ad accendersi ad intermittenza. Brutto segno, o forse no...
L'angelo guardò Betsy rassicurandola ed incitandola a proseguire con la seduta.
 
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Bet Grave
view post Posted on 30/10/2010, 14:16




Non ci avrebbe mai scommesso ma la sua seduta stava avendo effetto. CJ le ubbidiva fidandosi ciecamente di lei. Non capiva quello che andava blaterando nel suo stato di tranche, ma sapeva che non poteva cedere in quel momento. La ragazza era quasi giunta a capire qualcosa.....forse ogni cosa. Aumentò la presa sulla sua mano e ricominciò, sussurrando:
- Non aver paura CJ, sono qua non ti lascio. Ignora ciò che ti ostacola dal sapere chi sei, tu puoi vincere ogni tutto, vinci la tua paura e potrai scoprire te stessa. Ascolta la voce di quella figura chi ti ostacola è lontano, non può farti del male....
Fissò il volto corrucciato e spaventato di CJ e pregò che quella seduta avesse buon fine. Oppure aveva solo aiutato la sua amica a ricordare quello che poteva essere il periodo più brutto della sua vita.
 
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Catherine_Jane_Scarlet
view post Posted on 30/10/2010, 14:43




CJ sentiva le voci di Cass e di Betsy soffuse, soffocate da quell'interminabile e tremendo fischio. La mano sinistra, con cui prima stingeva il vuoto andò all'orecchio mentre cercava di zittire quel fischio
- Mi sta trascinando... - mormorò la ragazza continuando a tenersi l'orecchio tappato, non riusciva a sentire la voce di quella figura sfocata, non riusciva a capire che cosa le stesse dicendo, ma quando la spinse oltre quella macchina sembrò calmarsi, la figura aveva smesso di parlare o urlare o qualsiasi cosa stesse cercando di fare - Ali... dipinte sul cemento... - mormorò solamente smettendo di agitarsi e di tremare. Il fischio era finito, la figura sfocata scomparsa, così come era appena scomparsa CJ dal divano di casa Novak. In un battito di ali, una sensazione e un leggero rumore... che erano inconfondibili. Tutti in quella casa potevano riconoscere il rumore del battito delle ali di un angelo... e c'era solo un posto, a Misty Hill, dove un angelo scivolato dal paradiso e non battezzato potesse rifugiarsi per sentirsi al sicuro: La chiesa dei martiri.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 31/10/2010, 10:48




L'unica ipotesi che frullava nel cervello di Castiel fu avvalorata da quella frase che sussurrò infine CJ: "Ali dipinte sul cemento". Ma lui non voleva crederci, era troppo assurdo. Dopo quelle parole pronunciate dalla ragazza, la luce del salotto si spense definitivamente e nello stesso istante Cass vide e udì qualche cosa che mai si sarebbe aspettato.
E solo allora dovette cedere all'idea che in casa fino a quel momento non c'erano due, bensì tre angeli. Di cui una donna, che ora era svanita dalla loro vista.
Castiel spostò lo sguardo dal divano vuoto a Betsy, la sua espressione era sorpresa e preoccupata al tempo stesso. Possibile che l'angelo non fosse riuscito a riconoscere un suo simile? Cal invece pareva quasi divertito e dopo aver afferrato un lembo dell'impermeabile del padre, allungò una manina verso la madre. Cahetel sapeva dove si era rifugiata CJ. E anche Castiel.
 
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Bet Grave
view post Posted on 31/10/2010, 15:29




Non solo la seduta d'ipnosi andò a buon fine ma accadde una cosa che decisamente Betty non si sarebbe mai aspettata. E non la sorprese tanto la luce che giocava scherzi in salotto, né quel rumore che poteva a malapena riconoscere, ma bensì CJ che le svaniva da sotto il naso così come tante volte aveva visto fare a Castiel e anche a Cal quando era in vena di burle. Balzò in piedi e quasi gridò per la meraviglia di quello che era appena accaduto. Assurdo....CJ non era una minaccia...tutt'altro. Si voltò a guardare Castiel che aveva dipinto sul volto il suo stesso stupore. Cal le tese una mano, come se sapesse già dove potesse essere finita la ragazza. Il bambino aveva già capito tutto dal principio con quella sua ingenuità che lo caratterizzava. Afferrò la mano di Cal e annuì, convinta che sarebbe riapparsa da un istante all'altro in un altro luogo che ancora ignorava.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 1/11/2010, 15:47




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