| Nome: Catherine Jane
Cognome: Scarlet
Età: 1 agosto 1982
Stato civile: Vedova
Nazionalità: Britannica
Professione: Agente operativo dell’MI6
Altezza: 185 cm
Peso: 65kg
Capelli: Castani
Occhi: Verdi/Azzurri (dipende dalla luce, ma tendenzialmente verdi)
Segni particolari: E’ allergica alle fragole. Memoria Eidetica. A causa di una maledizione, soffre della sindrome di Riley-Day. E’ incapace di provare qualsiasi forma di dolore e di sentire qualsiasi stimolo il suo corpo le invii. Non riesce più a piangere, letteralmente.
Abilità: ha da scoperto a 14 anni di avere dei poteri magici prevedendo un grosso incidente a Piccadilly Circus. E’ capace di avere visioni toccando determinati oggetti. E’ riuscita qualche volta a congelare degli oggetti e se sotto stress a creare vortici d’aria, ma non ha ancora imparato a gestire i suoi poteri.
Biografia: Si è diplomata a pieni voti in una delle tante scuole private di prestigio di London City nel 1998, con due anni di anticipo. Ha una laura in Informatica e una in Analisi Matematica entrambe con voti eccellenti.
E' sempre vissuta nella bambagia, viziata e riverita nella villa di famiglia. Suo padre non le ha mai fatto mancare nulla. E' sempre stata particolarmente brillante, con uno spiccato intuito per i numeri e i codici.
E' entrata nell'agenzia all'età di 22 anni come consulente per l'analisi matematica di alcuni crimini da colletti bianchi. Studiava e collaborava con l'MI6 fino all'età di 26 anni, quando finalmente, ottenuta l'ultima laurea in Analisi Matematica, le è stato dato il distintivo e il tesserino.
Nel suo fascicolo non risultano particolari note, solo qualche segnalazione per guida pericolosa.
Tutto questo sarebbe il sogno di ogni ragazza; CJ, come la chiamano gli amici, i pochi che ha, ha sempre vissuto nel terrore di fare del male a qualcuno. Ha studiato a casa potendo così ottenere entrambe le lauree in breve tempo. E’ sempre stata una persona brillante, ma il suo timore di non saper controllare i propri poteri le ha impedito di avere una vita sociale come tutti gli altri.
La notte del suo 18esimo compleanno si preparava a festeggiare con i parenti, come al solito, ma qualcosa la richiamò. Si svegliò nel mezzo della notte e, senza rendersene conto si accorse di essere arrivata alla biblioteca di famiglia. Fra le mani aveva un libro. Sapeva che qualcuno l’aveva spinta lì, ma non ne seppe il motivo fino a quando non lesse quella formula, scritta in una lingua a lei sconosciuta, nel libro che aveva aperto fra le mani.
Da quella notte, non ha più provato dolore. Ha rischiato di uccidersi più di una volta… e per i primi tempi aveva anche qualche problema a gestirsi per le necessità corporee. Ha cercato un rimedio a quella maledizione per anni, ma senza nessun risultato. Tutt’ora non sente alcun dolore e basa la sua vita sull’incessante *bip bip* del suo orologio da polso che le ricorda quando andare in bagno o meno.
Nonostante tutto però, non si è mai fatta mancare niente. Le auto veloci per esempio, ne ha avute una moltitudine e al momento guida una Lotus Elise bianca. Ha seguito dei corsi per l’utilizzo di armi da fuoco, come imposto dall’agenzia, e di armi bianche per puro diletto personale. Usa senza nessun problema spade ad una o due mani.
Ha girovagato per il mondo seguendo le direttive dell’agenzia per due anni, fino a quando non ha sentito parlare di Misty Hill. Stava seguendo una traccia di un fuggitivo e tutto portava in quella stranissima città…
Una straniera in cerca di risposte in un luogo che sembra più voler celare che mostrare. Una straniera in cerca di risposte in un mondo che sembra più affine con il suo spirito… la nebbia una dolce protezione, come un abbraccio materno… non era mai stata così bene in un luogo, come a Misty Hill.
|
