Il primo incontro, Lana Drown incontra per la prima volta Betsy Gravestone

‎< Un tempo per ogni cosa e per ogni cosa il suo tempo. Questo mi ero ripetuta nell'arco degli ultimi anni da quando mia zia Jasmine mi istruii a diventare una Guardian, una sorta di cacciatrice che difendeva gli umani dai vampiri ribelli. Ci sarebbe stato il tempo della vendetta, in fin dei conti la vendetta era un piatto da consumarsi freddo. Tuttavia in me crebbe a dismisura la rabbia per aver perso colei che mi dette la vita diciotto anni fa. Gli incubi sul giorno della sua morte non avevano mai cessato di tormentarmi. Per questo mia zia Jasmine mi consigliò di sfogare tutta la mia rabbia mentre combattevo contro i vampiri ribelli. Oggi sarebbe stato tempo di caccia, avevo sentito parlare di un gruppo di livelli E in una cittadina fuori dal mondo, Misty Hill, così decisi di partire. Arrivai in città nel pomeriggio ma non sapevo come potermi orientare. Fermai la macchina ed inizia a camminare per le strade cittadine. Vidi in lontananza una ragazza così mi avvicinai a lei > Perdonami se ti disturbo, sai dove posso trovare il cimitero? < Di solito infatti quei vampiri ribelli confluivano in quei punti >

Edited by Lana Drown McDonald - 13/10/2010, 10:22

‎*Apocalisse o no, la mattina era dedicata alla spesa. Non poteva di certo lasciare suo figlio senza latte o meglio, senza cioccolata. Aveva preferito lasciarlo a casa assieme a Cass, o l'avrebbe rallentata; di solito lui la obbligava a fare soste impreviste come il parco giochi, o il giornalaio dove riusciva sempre a farsi comprare qualcosa. Invece quella mattina con meno di un'ora aveva fatto tutte le commissioni e stava rientrando a casa quando venne fermata da una sconosciuta che le fece la domanda più assurda e sospettosa che potesse udire.* Il cimitero? *chiese di rimando come se non avesse capito* Ehm....deve andare avanti, svoltare a sinistra e prendere la seconda traversa sempre a sinistra...se lo ritrova davanti...*accompagnò quelle parole con alcuni gesti della mano e mentre parlava cercava di capire chi fosse la sconosciuta e soprattutto perché cercasse proprio, tra tutte le zone della città, il cimitero. Poi lanciò un'occhiata all'orologio e qualcosa le suggerì che poteva attendere ancora qualche minuto prima di rientrare a casa* Ma sa che le dico? L'accompagno......*si propose sorridendole e allungò una mano* Betsy Gravestone....

< Sorrisi timidamente alla ragazza cercando di essere naturale. Certo ero consapevole che la mia domanda fosse molto strana. Non è da tutti trovarsi davanti una sconosciuta che chiede la strada per il cimitero. Ascoltai in silenzio le sue indicazioni > Ok, grazie infinite. < Stavo per avviarmi nella direzione indicatami quando mi bloccai alle parole della ragazza > Mi vuole accompagnare? < § La situazione si complica, e adesso che faccio? § Pensai allungando la mano > Io sono Lana Drown. E va bene < Sussurrai, in caso di pericolo l'avrei difesa. Dentro di me sperai di non trovare alcun vampiro > Sono appena arrivata in città e volevo visitare la tomba di alcuni miei parenti < Fu la sola cosa che mi venne in mente, d'altra parte non avrei potuto dirle che mi trovavo lì per uccidere vampiri >

*Ovvio, la tomba dei parenti. Quale altra motivazione poteva esserci alla sua richiesta? Si avviarono assieme e più Betsy lanciava delle occhiate curiose alla ragazza più si convinceva che doveva nascondere qualcosa. In quella città si contavano sulla punta delle dite le persone che non avevano scheletri nell'armadio. E alle volte quell'affermazione non era solo una metafora.* E da quanto tempo sei in città? *domandò cercando di intavolare una conversazione*

< Osservai Betsy, come potevo dirle che ero venuta in quel preciso istante? > Da ieri pomeriggio, tu invece abiti qui da molto? < Chiesi notando qualcosa di strano nella ragazza, che nascondesse anche lei un qualche tipo di segreto anche lei? Io stessa dovevo tenere segreto il mio lavoro non tanto per me quanto per le persone che mi circondavano. Meno sapevano, meno pericolo avrebbero corso a causa mia. La cittadina a quell'ora non era molto affollata e in una decina di minuti arrivammo davanti al cimitero. § E adesso come faccio? § Mi chiesi. Dovevo escogitare qualcosa ma non era per niente facile. Sentii un grido provenire dal centro del cimitero. A quanto pareva i vampiri si stavano dando da fare. Non c'era tempo per le parole. Le avrei spiegato tutto più tardi > Perdonami se ti ho coinvolto < Sussurrai correndo all'interno del cimitero prendendo dalla borsa una pistola caricata con proiettili di legno >

Io sono qua da una vita in pratica *rispose sorridendo e ripensando a tutto ciò che era avvenuto in quella città fino ad allora. Quando arrivarono al cimitero, guardò ancora sospettosa la ragazza che forse stava pensando la sua stessa cosa: nascondeva un segreto che forse non avrebbe mai confessato. Ma tutti i dubbi si sarebbero dissolti nell'istante seguente: accadde tutto molto velocemente. Anche lei udì il grido che le fece scorrere un brivido dietro alla schiena e quando la ragazza le rivolse quella parole "perdonami se ti ho coinvolto" capì tutto. E ogni domanda scomparve nell'istante in cui vide la pistola* Lo sapevo....*disse solo mentre guardava la ragazza sfrecciare via. Posò le buste della spesa a terra sperando di non disintegrare i biscotti che a Cal piacevano tanto ed estrasse una bottiglietta d'acqua santa dalla borsa. Il resto del suo armamentario ce l'aveva nella testa. Prese a correre dietro alla giovane*

< Corsi incurante di tutto verso il luogo da cui proveniva quell'urlo straziante sentendo passi dietro di me. Voltai la testa di lato accorgendomi che anche Betsy stava correndo nella mia stessa direzione armata di acqua benedetta > Dovevo immaginarmelo < Sussurrai: anche lei era una cacciatrice. Non avevo di che stupirmi. Arrivata nel punto esatto mi bloccai osservando una scena a dir poco disgustosa. Un gruppo di vampiri si stavano nutrendo di una povera ragazza. A occhio e croce doveva avere la mia stessa età > Razza di...< La frase mi morì sulle labbra: uno di quei vampiri ci guardò e si fiondò nella nostra direzione. Caricai la pistola e, prendendo la mira, gli sparai >

‎*quelle situazioni accadono sempre troppo velocemente e non si ha mai tempo per riflettere. Così avvenne anche quella volta: vide Lana sparare a quel vampiro ma ce n'erano almeno altri due da sconfiggere. Vampiri, l'acqua santa li avrebbe forse bloccati ma non annientati. Ma non se ne poteva restare con le mani in mano. Un secondo vampiro s'avventò su di loro e Bet con una mossa lesta stappò la bottiglietta per schizzare un poco di liquido sulla faccia del mostro. Quell'azione servì almeno a far esitare e gridare il vampiro, dando modo a Bet di dargli una spinta e farlo cadere addosso ad una lapide. Così finalmente trovò il coraggio di estrarre dalla giacca quell'arma tradizionale che molti avevano sostituito con armi più moderne: il suo paletto di legno, male intagliato ma appuntito. Puntò al cuore e con una mossa veloce glielo impiantò nel petto. Il vampiro sussultò sotto quel colpo, tremò e poi si dissolse nell'aria. A Bet scappò un sorriso: le era mancato uccidere vampiri in quel modo. Ma il suo entusiasmo durò poco perché il terzo vampiro l'afferrò per le spalle e la scaraventò a terra. Bet batté un fianco e gridò per il dolore*

< Lanciai un'occhiata a Betsy che gettò l'acqua santa addosso al vampiro poi con una serie di mosse veloci lo uccise trafiggendolo con un paletto. Purtroppo non si era accorta del secondo vampiro che la scaraventò a terra > Betsy! < Urlai balzando addosso al vampiro facendolo cadere a terra colpendolo con la pistola. Mi alzai avvicinandomi a Betsy per aiutarla ad alzarsi > Fai piano, ti fa ancora molto male? < Purtroppo il terzo vampiro riuscì a scappare lasciando la ragazza a terra >

Si lasciò scappare un gemito di dolore; aveva battuto l'anca destra contro una lastra di marmo e l'osso le duoleva così tanto che strinse i denti per reprimere un grido di dolore quando s'alzò in piedi lentamente aiutata dalla ragazza. Le lonciò un'occhiata e poi cercò con gli occhi il vampiro.
- Visita ai parenti vero?- la canzonò sforzando un sorriso per non farla preoccupare- Tu come stai?
Era davvero fuori allenamento, eppure si stupì de modo con il quale aveva polverizzato letteralmente quel vampiro. Il paletto le era caduto a terra quando era caduta, e si accucciò per recuperarlo tenendosi il fianco con una mano. Quindi posò gli occhi sul corpo martorizzato della ragazza che i vampiri avevano reso in fin di vita.
- Dobbiamo portarla subito in ospedale...- disse infilandosi il paletto nella giacca.
Se l'avesse raccontato a Cass non ci avrebbe creduto: era tornata ad uccidere un vampiri con un misero paletto di legno per giunta intagliato male...

< Sembrava che Betsy stesse bene ma ero lo stesso preoccupata. Alla sua domanda arrosii leggermente > Mi dispiace non averti detto tutto ma le persone comuni mi avrebbero presa per pazza < Rinfoderai la pistola mentre il mio sguardo volse verso la ragazza > Si direi di si. Purtroppo questi livelli E non hanno altro che aumentare a dismisura ed io sono venuta qui proprio per ucciderli < Sentii che a pelle potevo fidarmi della cacciatrice. Mi avvicinai alla ragazza cercando di tirarla su > L'ospedale più vicino dove si trova? < Guardandomi intorno notai il solito corvo che ormai mi seguiva ovunque per controllare ogni mia mossa, per appurare che io stessi bene >

Anche lei non poté fare a meno di notare il rapace quel sembrava quasi le stesse osservando. Non riuscì a trattenere un brivido. Tornò a guardare la ragazza semisvenutae quindi spostò lo sguardo su Lana.
- A meno di venti minuti di macchina da qui.- rispose soltanto.
Avrebbe voluto fare alla sconosciuta moltissime domande; livelli E...cosa poteva significare? Era la prima volta sentiva una definizione simile. Ma la vita di quella povera vittima che per un pelo erano riuscite a salvare, contava più di qualsiasi altra questione. Si guardò attorno per cercare la sua busta della spesa; sperò ancora che i biscotti di Cal non si fossero rotti.
- Vengo anche io con te.- aggiunse.
Recuperò velocemente la spesa e poi aiutò Lana a sostenere la ragazza ferita per portarla lontana da quel posto.
Pensò che sarebbe stato più opportuno mandare una messaggio a Castiel; non sarebbe rientrata molto tanto presto.

< Vidi Betsy osservare il corvo > Tranquilla, non ci farà niente di male, mi segue ovunque, potrei addirittura considerarlo la mia mascotte < Sussurrai mentre ci dirigemmo fuori dal cimitero. Sapevo che aveva delle domande da pormi, non tutti sapevano dell'esistenza dei Guardian, solo in Irlanda ne erano a conoscenza, per lo meno dei particolari più rilevanti > La mia macchina è poco distante da qui < Camminammo sostenendo la ragazza che perdeva sempre più sangue e finalmente vidi la macchina. Corsi ad aprirla >

Mentre Lana apriva la macchina lei sostenne per le spalle la povera sventurata; i vampiri le avevano succhiato molto sangue ma per fortuna non l'aveva uccisa. Aiutata da Lana la sistemarono sul sedile posteriore mentre lei s'affrettò salire su quello del passeggero. Recuperò in fretta il cellulare e mandò un messaggio a Cass “tardo un pochino, nulla di grave tranquillo ti amo un bacio a Cal.” Inviò il messaggio e ripose il cellulare nella borsa. Quando anche Lana salì in macchina le rivolse uno sguardo e un sorriso.
- Credo che il nostro incontro non sia stato casuale.- disse- Non credi anche tu, cacciatrice? E dovrai anche spiegarmi cosa sono questi livelli E.
Guardò davanti a sé e aspettò che Lana mettesse in moto.

< La ragazza venne sistemata sul sedile posteriore, una volta fatto ciò mi misi a sedere davanti e misi in moto dirigendomi verso l'ospedale. Sorrisi di rimando a Betsy > Si penso anche io, però vedi io non sono una generica cacciatrice, sono una Guardian. Io uccido solamente i livelli E, ovvero quei vampiri che hanno ceduto completamente alla brama di sangue e che quindi hanno perso del tutto il raziocinio. Per quanto riguarda gli altri vampiri, il mio compito è quello di controllare che non facciano del male agli umani ma che vivano in una specie di pace < Spiegai brevemente a Betsy cercando di essere il più chiara possibile > Tu da quanto sei una cacciatrice?