Misty Hill GDR

Cara vecchia e nuova Misty, Una mattinata di terrore al Supermarket

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Lauren Bailey Cooper
view post Posted on 15/9/2011, 16:54




Lauren non era tornata a vivere nella casa che era stata sua un tempo e nella quale aveva vissuto coi suoi genitori prima delle loro morte. Troppi ricordi che ferivano ancora. Preferì invece accettare l'invito di sua cugina e stabilirsi da lei, almeno per il momento. Tuttavia non voleva recarle troppo disturbo e così quella mattina, non appena Katie uscì per andare a lavoro, Lauren sgattaiolò fuori di casa subito dopo di lei e a piedi si diresse verso il supermarket. Avrebbe fatto la spesa di tasca sua; era il minimo che poteva fare per ripagare la ragazza della sua ospitalità.
Il supermarket era quasi deserto; le persone lì a Misty sembravano aver paura di uscire persino di casa. Eppure erano appena passate le nove e mezzo del mattino, e tutto sembrava tranquillo. Lauren era nata in quella città ma non se ne sentiva parte. Quando i suoi genitori morirono sua nonna la spedì a Portland dove crebbe da una zia. Aveva avuto appena poco più di cinque anni da quella tragedia che cercò in tutti i modi di cancellare dalla sua memoria.
E lo stesso decide di fare quella mattina. Decisa a fare la spesa e rientrare prima che a farlo fosse sua cugina, si diresse spedita al bancone dei surgelati. Tra le altre cose aveva messo nella lista una bella coppia di pizze surgelate per le quali sapeva che Katie andava pazza. Ma non appena svoltò l'angolo dello scaffale degli articoli casalinghi, andò a sbattere contro una ragazza che ne veniva dall'altra parte. Anche lei andava di fretta e l'impatto tra le due fu imminente e inevitabile. Lauren sembrò quasi rimbalzare all'indietro e per poco non perse l'equilibrio. La borsa le scivolò giù dal braccio e le cadde a terra. S'affrettò subito a raccoglierla per poi alzare lo sguardo verso la ragazza contro cui aveva maldestramente sbattuto contro. E notò i suoi occhi, chiarissimi e bellissimi.
- Scusami..- disse- ..andavo di fretta e non t'ho vista. Ti sei fatta male?
Un altro cliente passò di lì in quel momento, ma non parve badare alle due ragazze...D'altronde i Mistylliani erano campioni di indifferenza..

 
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Lorelay
view post Posted on 16/9/2011, 21:37




kenzigiffmisty
Ero giunta da poche ore a Misty Hill e già non la finivo più di lamentarmi per la presenza della nebbia, per l'umidità, per i tassisti che non si trovano e per tante altre cose. C'è da dire che la compagnia di me stessa ogni tanto era insopportabile, per questo ero solita legare facilmente con la gente, parlare con altri era meno stressante che parlare da soli.
Avevo il carrellino da mano...in mano e stavo osservando un paio di collant viola, feci solo il tremendo errore di svoltare nel reparto senza assicurarmi sui segnali di precedenza nel market... beh non che esistessero dei segnali del genere ma... alcuni segni sono facilmente indicatori di impatto imminente, come il pedettare veloce di piedi sul pavimento, sì insomma, il segnale sonoro di qualcuno che stia andando molto di fretta.
Ma avevo la testa sulle nuvole, anzi, nel collant visto che la mia indecisione sul comprarlo o meno, mi tartassava. Non dovevo spendere soldi per cose di moda, dovevo mangiarci con quei soldi! Dannata frustrazione da shopping.
Quando mi sentii investire...beh, chiusi gli occhi, riaprendoli agitando il collant di fronte a me come difesa...
- Tu! Non avrai mai i miei sol... oh! Mi scusi, pensavo fosse un rapinatore-
Certo, era normalissimo, sì...normalissimo che me ne uscissi con delle stupidaggini, era il mio hobby: stupidaggini.
Osservai la ragazza e mi chinai ad aiutarla sia con la borsa, che a rialzarsi.
- Non preoccuparti, è tutto a posto -
Dissi riposando il collant, per eludere la mia mente dall'acquisto, la ragazza rappresentava un diversivo con cui potevo sopraffare il mio stress da shopping. E mi concentrai su di lei osservandola.
- Tu piuttosto? Tutto bene?-
 
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Lauren Bailey Cooper
view post Posted on 18/9/2011, 14:38




- Un ra..rapinatore?
Quelle parole la fecero sorridere. Lauren non avrebbe avuto mai certe intenzioni, era da escludere a priori.
- Si, grazie tutto ok. Scusami sono sbadata stamattina...
Osservò la ragazza; chissà se abitava a Misty. Magari era venuta a starci da poco tempo. La città era cambiata dal suo ritorno e poche erano le persone che ricordava. Tutti i visi le sembravano nuovi...Notò il paio di collant che la ragazza teneva in mano e approfittò di quello per rompere il silenzio imbarazzante che era calato.
- Ehm..carini. Li stavi comprando?
Che domanda sciocca. Ovvio che li stava comprando. Tese poi una mano.
- Piacere mi chiamo Lauren. Tu abiti qui?
Si aspettava di vedere la ragazza scappare a gambe levate. In fondo era questo che i Mistyliani facevano quando qualcuno cercava di essere socievole con loro, se la davano a gambe. Ma se voleva restare lì il tempo necessario per sbrigare alcune faccende, allora doveva farsi delle amiche o almeno reintegrarsi nella città dove era nata. Per non sentirsi una completa estranea...
Fuori intanto l'aria riecheggiò del rumore di un tuono, seguito subito da un lampo. Anche quel giorno avrebbe piovuto...

 
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Lorelay
view post Posted on 15/10/2011, 13:05




kenzigiffmisty
Alla sua presentazione sorrisi in maniera pratica, alla mano, come sempre insomma e feci altrettanto senza nemmeno doverci pensare su due volte.
- Piacere mio, sono Kenzi... ehi, sei la prima che non si gira dall'altra parte quando parlo, ma che hanno tutti qui? Morsi da una tarantola musona? -
Ridacchiai annuendo alla domanda sulle calze.
- A dire la verità ero indecisa, ma il tuo "carine" mi ha convinta. Anche se ci vuole poco a convincermi sulle calze... le adoro semplicemente. -
Dissi buttando quindi dentro il carrellino le paia di calze che avevo adocchiato, un tuono, un altro, non si poteva certo definire un posto di villeggiatura ideale per il sole quello. Sospirai pazientemente, mi sarei dovuta abituare a quel clima visto che avevo tutta l'intenzione di trovare un lavoretto temporaneo e un affitto, per fermarmi un po' dopo il lungo viaggio fatto.
- Allora Lauren, visto che sei la prima persona con la quale riesco a parlare...sei di qui? Ancora non mi sono fatta un'impressione certa, ma sembra di stare in un angolo di Londra per quanto riguarda il clima, solo che non posso aver attraversato l'oceano in macchina. -
Ridacchiai buttando lì la battuta, mentre tornavo a esaminare distrattamente gli scaffali parlando con la nuova conosciuta.

Doh... ma mi sono accorta solo ora che ho scritto in prima persona x.x'' chiedo venia, poi revisiono tutto e modifico in terza >.<


Edited by Lorelay - 15/10/2011, 18:17
 
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Lauren Bailey Cooper
view post Posted on 19/10/2011, 13:07




- Temo dovremo abituarci a questo clima.- rispose Lauren -Un tempo non era così...
E con quella parola aveva già rivelato a modo suo che lei era proprio originaria di quella città, anche se non se ne sentiva parte da molto tempo oramai. Kenzi era una delle prime persone che le aveva parlato con gentilezza da quando era tornata a Misty. E la cosa la stupì ma allo stesso tempo la mise a suo agio. Finalmente qualcuno con cui scambiare due chiacchiere!
- Ecco..io sono nata qui a Misty, ma mi sono trasferita a Portland quando ero solo una bambina. Torno qui dopo tutti questi anni e trovo la città completamente diversa. Non è più come la ricordo. Sono cambiate molte cose. Anzi, direi tutto...
E distese le labbra in un sorriso teso e forzato. La città sembrava preda di isterismo e la mentalità era radicalmente cambiata. Sembrava che tutti lì avessero costantemente paura, e che qualcosa li braccasse costringendo gli abitanti ad essere diffidenti e sospettosi.
- Dunque tu sei londinese da come mi sembra di aver capito.- continuò per non lasciar cadere la conversazione- Io sono tornata qui per sistemare alcune faccende di mia nonna; è morta solo qualche settimana fa. E ate invece cosa porta in questo desolato angolo di mondo?
Mentre Lauren finiva di pronunciare quelle parole, entrò un uomo nel supermercato. Si lanciò un'occhiata attorno, poi imboccò uno dei corridoio a caso, perdendosi tra gli scaffali. Nessuno aveva notato ancora che i suoi occhi erano completamenti scuri come la pece e senza vita...



Edited by Lauren Bailey Cooper - 2/11/2011, 15:14
 
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Lorelay
view post Posted on 31/10/2011, 00:15




kenzigiffmisty
Rimase ad ascoltare Lauren pur continuando a guardarsi intorno per finire la sua spesa. Mise nel carrellino portato a mano una lattina di cola, un sacchetto di patatine e un paio di snack, fortunatamente la sua spesa non consisteva solo in quello o sarebbe morta di fame. Fatto sta che le parole di Lauren sollevarono la sua curiosità. Ed è per questo che voltandosi, senza notare il tizio strano dagli occhi scuri, rimase a bocca semi aperta alle parole della ragazza.
- Oh...mi dispiace enormemente per il tuo lutto, davvero. Condoglianze. -
Disse annuendo col capo, come a rendersi partecipe della sfortunata coincidenza che il destino aveva posto come base per farle incontrare. Stirò un sorriso imbarazzato riprendendo poi il discorso.
- Quindi sei di qui... beh ho notato questo distacco pauroso della gente, nel senso che mi mette proprio i brividi addosso e onestamente inizio a pensare che non sia stata una gran bella idea fermarsi. Io...sono solo in giro, vago di città in città per fare le cosiddette esperienze di vita, guadagnando strada facendo con dei lavoretti e risparmiando per continuare la strada. Sono arrivata giusto ieri qui, e se...per puro caso tu volessi una coinquilina momentanea...ti giuro che so essere una persona discretissima e di compagnia. -
Sì, Kenzi era decisamente opportunista, ma nell'opportunismo non mentiva sostenendo quelle motivazioni, in fondo sapeva davvero essere così. Sorrise, per poi scuotere il capo come a dire che poteva prendere la frase come semplice chiacchiera di ricamo.
- E comunque mi fa piacere sapere che c'è qualcun altro oltre me in questa città che...parla senza lanciare occhiatacce. -
 
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Lauren Bailey Cooper
view post Posted on 2/11/2011, 15:22




Lauren sorrise alle parole della ragazza e annuì con la testa.
- Posso chiedere a mia cugina se può ospitare anche te. L'appartamento è grande. Quindi deduco che ti fermerai qua per un po' dico bene?
La risposta era ovvia, come erano ovvie anche le ultime parole della ragazza. Si, gente che ti faceva sentire a casa lì a Misty non ce n'era. Molte cose erano cambiate, per Lauren quella non era più la sua città ma un posto qualunque nel mondo. E il sorriso e la cordialità di Kenzi erano un piacere per lei. Non si era mai soffermata a parlare con nessuno fino ad allora, nemmeno coi suoi vecchi amici che sembravano evitarla. E avere qualcuno con cui parlare era una gioia per Lauren.
- Io invece sono una giornalista.- disse lei- O meglio, cerco di diventarlo. Per ora scrivo articoli su un settimanale di Portland. Anche se ora ho preso un periodo di vacanza per venire qui..
E stava per aggiungere qualche altra cosa quando l'uomo entrato nel supermercato pochi istanti prima le andò a sbattere contro, facendola quasi cadere di lato. Lauren che era voltata di spalle non l'aveva visto sopraggiungere, e si aspetto almeno che l'uomo si scusasse. Lui invece continuò a camminare come se nulla fosse accaduto.
- Ehi ma che modi...- disse lei indignata.
L'uomo allora voltò la testa quel tanto che bastava per mostrare a Lauren i suoi occhi neri. La ragazza sobbalzò.
- Hai visto anche tu?- domandò a Kenzi- Quell'uomo..
Cosa aveva visto esattamente? Non seppe spiegarselo e sperò che Kenzi non la prendesse per pazza..

 
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Lorelay
view post Posted on 3/11/2011, 17:17




kenzigiffmisty
Kenzi rimase ad ascoltare Lauren soffermandosi di fronte allo scaffale della cioccolata, poco prima delle casse, in realtà stava seguendo con interesse il discorso, quando infatti Lauren accennò al fatto di essere una giornalista, si voltò di scatto osservandola curiosa.
- Maddai sul serio? Una giornalista? Fighissimo! -
Le sue reazioni erano le tipiche delle ragazze vivaci e frizzanti della sua età, un po' trasognante e ottimista nonostante le bruttezze della vita viste fino ad allora... senza sapere che Misty Hill si sarebbe annoverata forse tra queste, sorrise apertamente alla sua intelocutrice, annuendo.
- E per tua cugina...ma magari, mi faresti un grandissimo favore -
Stava commentando pur voltandosi di nuovo verso la scelta tra una cioccolata bianca e una a base di nocciole a pezzi...dura sceltà. Si voltò nuovamente verso Lauren sentendola inveire contro un tizio, ragion per cui la prima reazione fu assolutamente di disappunto. E poteva mancare la sua parte? Certo che no.
- Ehi idiota, potresti almeno chiedere scus...-
Si gelò, osservando il viso dell'uomo, di cose strane ne aveva viste tante, ma la conoscenza a menadito di queste beh...gli mancava, non era una cacciatrice, non faceva professioni attinenti a quel mondo, salvo frequentare gente che c'era dentro, come la sua amica del cuore...fatata. Inspirò a fondo e annuì a Lauren.
- Sì l'ho visto. Dimmi che vanno di moda le lenti colorate... -
Pregò in maniera ironica (sì l'ironia a Kenzi non mancava proprio mai), tornando a guardare Lauren in maniera sbigottita.
 
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Lauren Bailey Cooper
view post Posted on 4/11/2011, 15:31




Quelle non sembravano affatto lenti colorate. O magari quell'uomo era semplicemente..drogato o qualcosa di simile. Se aveva visto quegli occhi anche Kenzi, allora non era pazza e non li aveva immaginati. Lauren provò una forte sensazione di disagio e continuò a seguire l'uomo con lo sguardo anche quando questo si allontanò per svanire dietro uno degli scaffali.
- Io sono nata qui..- disse poi- Ma non ricordavo che la gente fosse così...strana. Ti guardano come se avessi la peste e scappano via non appena provi a chiedere qualche informazione. Anche io vengo trattata come una sconosciuta sebbene tutti qua conoscano la mia famiglia. Non so davvero cosa sia accaduto a Misty.
Lauren riprese a fare la sua spese e stava per archiviare l'incontro con quell'uomo quando si udirono delle grida provenire dalla cassa. Da lì non era ben visibile perché la file di scaffali la copriva, ma qualcosa suggerì alla ragazza che qualunque cosa fosse accaduta c'entrava l'uomo con gli occhi neri. Le si gelò il sangue a quel grido e temendo di udire degli spari si chinò a terra, addosso allo scaffale afferrando Kenzi per una gamba e costringendola a fare lo stesso. Poi si udì una voce sovrannaturale dire:
- Ho fame. Da chi posso iniziare?
E poi ancora urla. Ma che diamine stava accadendo? Chi era quell'uomo?
- Restiamo nascoste qui..- disse Lauren paralizzata dal terrore.
Ma gli occhi le si posarono sulla porta che dava al magazzino esterno. Se dovevano nascondersi l'unico poso sicuro poteva essere quello...

 
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Lorelay
view post Posted on 8/11/2011, 10:49




kenzigiffmisty
Stava proseguendo nella spesa, anche se ormai per quanto la riguardava era al termine, fianco a fianco a Lauren, quando quell'uomo aveva instillato in entrambe il dubbio visti gli occhi particolarmente inquietanti.
- Mmm...io conosco solo una persona che normalmente ha quegli occhi, ed è a causa delle lenti, è un musicista...quindi per antonomasia è eccentrico insomma. -
Sospirò, rimanendo in silenzio ad ascoltare Lauren e le sue constatazioni sulla gente strana del posto, nonostante lei fosse originaria di lì, nemmeno lei trovava le cose totalmente a posto, anzi. Quella descrizione della gente non fece che aumentare il dubbio sull'uomo appena visto, qualcosa probabilmente non andava, ma sul serio. Kenzi si umettò le labbra pensierosa, poi annuì come nulla fosse, del tutto intenzionata ad uscire di lì per farsi uno snack in santa pace, ma...
...le urla improvvise, la minaccia dell'uomo. Kenzi aggrottò la fronte perplessa, dopo il primo sobbalzo dovuto alla sorpresa delle urla.
- Fame? No dico, fame? E' in un supermercato, aivoglia a mangiar...e. -
Tempo di farsi due conti sulle cose viste in passato, e tutta la banalità della frase cadde inesorabilmente nel silenzio. Richiamata da Lauren si accucciò e seguì lo sguardo dell'altra, incrociando la porta che stavano osservando. A bassa voce aggiunse...
- Dici che ce la facciamo? Le casse non sono distantissime, se vuoi andare prima te, beh...qui ho caramelle e lattine come diversivo... -
 
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Lauren Bailey Cooper
view post Posted on 10/11/2011, 16:54




Lauren non sapeva davvero come agire e cosa fare. Tutta quella situazione era a dir poco assurda. Ma chi diamine era quell'uomo, un drogato? L'avrebbe ammazzati tutti solo per soldi e per il “cibo”?
Con una prontezza di riflessi che non credeva di avere cacciò alla sua borsa il suo cellulare e digitò il numero della polizia locale. O almeno era quello che avrebbe fatto se solo il telefono avesse avuto campo. Ma il display diceva chiaramente che non c'era nessuna copertura di rete.
Tornò a guardare la porta del magazzino e poi fissò gli occhi in quelli di Kenzi.
- Non so se ce la facciamo...ma io non riesco a stare qua ferma. O magari è l'unica cosa che ci conviene fare...secondo te quel pazzo chi è, cosa vuole?
Si fece ancora più piccola contro lo scaffale, incapace di staccarsene. Non sapeva se avrebbe trovato il coraggio di correre fino al magazzino. Era tutto talmente assurdo che non poteva credere a quanto le stava avvenendo. Di norma la sua era una vita tranquilla e i suoi ritmi ben scanditi. Tutta quella situazione la destabilizzava mandandole i nervi in tilt.
- Suggerisci qualunque cosa e la farò..- disse poi cercando di sentire se arrivassero altre grida dalle casse.
Ma sembrava che nel supermercato fosse sceso il silenzio. Un silenzio quasi irreale.
- Dici che è andato via?
Avrebbe fatto meglio a restarsene a casa quella mattina anziché andare a fare compere. Anzi, sarebbe stato meglio non rimettere piede in quella città...

 
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Lorelay
view post Posted on 13/12/2011, 19:17




kenzigiffmisty
Osservò con attenzione gli scaffali, l'unica altra idea che le passava per la testa era di arraffare un diversivo migliore delle caramelle per porre un ostacolo tra loro e quell'uomo...se uomo era.
Si voltò verso Lauren cercando di fare affidamento al suo solito umorismo fuori luogo e molto molto nervoso, cosa visibile da un leggero tremore di labbra mentre parlava.
- Senti, qui più indietro ci sono le bottiglie dell'olio, scatole di sale, tonno ecc... no no, non ti sto proponendo uno spuntino, intendo dire che...aspetta qui, prendo dell'olio, lo vuotiamo piano piano qui e ci diamo a gambe levate, che se anche passa di qui per aggredirci, uno scivolone glielo offriamo gratuitamente no? Pazzo o non pazzo, non è il momento di psicanalizzarlo, trovi? -
Disse la moretta dagli occhi di un celeste chiaro tutto particolare... detto fatto, tornò indietro, piano, passi veloci e bassa tra gli scaffali, arraffò su due bottiglie di olio e tornò indietro con la stessa attenzione prestata prima nell'allontanarsi.
Passò una delle bottiglie a Lauren, ormai la spesa era passata in secondo piano, ed minuti più avanti se ne sarebbe leggermente dispiaciuta, ma ora... ora tutto quel che doveva fare era svitare il tappo e darci giù con l'olio, se lo passò anche attorno ai polsi sussurrando a Lauren
- Fai così, snuda le braccia, passaci l'olio, in maniera che se cerca di afferrarci, saremo scivolose e difficili da trattenere, opterei per lo stesso sui capelli ma...rischiamo di metterci troppo -
 
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Lauren Bailey Cooper
view post Posted on 30/12/2011, 19:46




L'idea di Kenzi era assurda ma non illogica. E inoltre non avevano molto con cui difendersi in quel posto, solo cibi in scatola e surgelati. Dovevano arrangiarsi e tentare l'impossibile per uscire vive di lì.
Non appena la ragazza tornò con l'olio Lauren fece come le aveva detto e oltre e rovesciare la bottiglia a terra, si passò il contenuto lungo le braccia. L'odore penetrante dell'olio si diffuse presto nel locale e forse doveva essere arrivato anche a quel pazzo che stava facendo chissà cosa lì vicino alle casse. Lauren poi si acquattò vicino allo scaffale pronta a scattare e correre. Si sentì un nuovo trambusto al di là degli scaffali dove erano nascoste, altre urla e infine dei passi pesanti che si avvicinavano nella loro direzione. Eccolo, quel mostro si stava avvicinando. Quando sbucò da dietro la scaffalatura Lauren riuscì per poco a trattenere un grido di terrore. Quegli occhi...erano terrificanti. Ma non si lasciò prendere dal panico e facendo un cenno a Kenzi prese a correre verso la porta del magazzino. Come previsto quel folle provò ad inseguirle ma scivolò sull'olio e cadde a terra in un tonfo. Lauren lo sentì imprecare ma non si voltò: la porta del magazzino era vicina e quando la raggiunse la spalancò per permettere a Kenzi di entrare. Quindi la seguì e richiuse la porta di scatto. Aveva il fiatone come se avesse corso per chilometri e chilometri.
- Stai bene?- domandò a Kenzi.
Poi cacciò un urlo quando quell'essere batté con violenza un pugno sulla porta.
- Ma chi diamine è? Cosa vuole?
Uccidere, ecco cosa voleva. Ma perché? Era forse un drogato? Lauren non aveva mai avuto a che fare col soprannaturale e non sapeva ancora capacitarsi di quanto stava avvenendo.
Guardò Kenzi come se si aspettasse delle risposte da lei.

 
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