Misty Hill GDR

Lontano da Casa

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Kyra Schneider
view post Posted on 22/1/2011, 19:12




Il rumore delle onde che si infrangevano con violenza contro gli scogli era tutto ciò che arrivava alle orecchie di Aniel.
Riversa a pancia in giù, un braccio sotto il mento e l'altro lasciato a penzolare nel vuoto, la ragazza osservava il mare inghiottire la spiaggetta sottostante.
Raphael e gli altri l'avevano forse mandata nel peggior luogo potesse esistere sulla faccia della terra; tuttavia l'angelo serafino aveva trovato nella scogliera un posto speciale dove rifugiarsi lontano dagli occhi indiscreti e sgradevoli degli abitanti di Misty Hill. Ma soprattutto era il luogo ideale per potersi mettere in contatto coi propri superiori.

Quel mattino, però, aveva semplicemente bisogno di ascoltare il mare.
La nebbia persistente e il fatto di essere arrivata ad un punto morto nel suo lavoro, avevano reso Aniel altamente sfiduciata. E l'angelo aveva scoperto che soltanto il mare sapeva rilassarla e sgombrarle la mente dai pensieri negativi.
Non aspettava nessuna "visita"; per questo, quando percepì la presenza di qualcuno, scattò in piedi allarmata dando le spalle al mare.
Forse è il vecchio del faro... Azzardò Kyra, anche se non l'aveva mai visto prima d'ora.
Ma quello che stava a qualche metro da lei era tutto fuorchè vecchio. Ed era tutto, fuorchè umano.

 
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Balthazar Angel
view post Posted on 23/1/2011, 12:04




Lui si trovava a Misty Hill per scoprirne i segreti visto che nemmeno il Cielo ci aveva capito molto di quanto era accaduto là in quella terra tanti anni prima. Non certo perché qualcuno ce lo aveva mandato visto che Balthazar non faceva più parte delle cosiddette “schiere angeliche”.
Ma c'era qualcosa di sovrannaturale in quel posto che magari poteva tornargli utile e fare al caso suo.

E fino ad ora aveva visto diavoli e demoni. Ma era consapevole che a Misty c'era anche la presenza dei suoi simili. Quella mattina poi l'avvertì più del solito quando si trovò a passare nel luogo dove naufragò la nave che portò la distruzione della città.
Un angelo di natura inferiore, uno di quelli che ubbidiva ancora al Padre scomparso. Lo fiutava nell'aria gelida della costa. In un primo istante pensò di non fermarsi. Non erano più suoi problemi quelli degli angeli. Però alla fine si convinse che una bella chiacchierata con uno come lui, almeno per natura, gli avrebbe fatto passare il tempo se non altro.
La riconobbe da lontano: Aniel, un semplice angelo serafino. E lui che sperava di incontrare un pezzo grosso...

- Posto insolito dove ritrovarsi questo qua.- disse- Ti credevo ancora sdraiata su una nuvola.
Balthazar la guardò con le mani in tasca e l'aria di chi la sapeva lunga.
 
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Kyra Schneider
view post Posted on 23/1/2011, 13:21




Aniel scostò lentamente dal viso i capelli dorati che il vento gelido le aveva sbattuto in faccia, ma non serviva vederlo con gli occhi di Kyra per capire chi fosse. Nella testa aveva stampato a fuoco ogni singolo nome dei suoi fratelli e superiori.

- Balthazar? - chiese, senza nascondere il proprio stupore.
Non aveva mai avuto l'onore di lavorare con quell'Angelo, tuttavia più d'una volta ne aveva sentito parlare. Era uno dei migliori soldati che il Paradiso potesse vantare, ma durante l'Apocalisse era come svanito nel nulla, inducendo tutti a pensare che fosse caduto in battaglia.
Aniel gli si avvicinò sorridendo mestamente. In quanto Serafino, aveva sempre portato un immenso (forse esagerato) rispetto e ammirazione verso i propri superiori.

- Tutti credevano lei fosse... Fosse morto. - la ragazza bionda non aveva ancora idea di quale stile di vita Balthazar avesse scelto, men che meno era a conoscienza dell'inimicizia che era nata tra lui e il proprio diretto superiore: Raphael.
Proprio per questo pensò fosse la scelta migliore avvisare l'Arcangelo, sarebbe stato lieto di quella notizia, pensò.

Ma l'euforia l'abbandonò quasi subito: se Balthazar era in vita, perchè mai non si era ancora presentato a Casa?
- E' bene che io avvisi Raphael. - disse poi, senza convinzione, guardando l'Angelo con diffidenza.

 
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Balthazar Angel
view post Posted on 10/2/2011, 18:10




L'angelo lasciò parlare Aniel senza interromperla. La squadrò da capo a piedi, pensando che il suo simile non poteva trovarsi in un contenitore migliore.

Gli venne da sorridere quando s'accorse di come Aniel gli si rivolgeva. Gli dava del Lei come se si trovasse direttamente davanti a loro Padre. Quando invece Balthazar lo aveva rinnegato da tempo, visto che era svanito senza lasciare traccia. Semmai fosse tornato avrebbe punito tutti, lo sapeva. Nel frattempo l'angelo si sarebbe divertito come più poteva...sulla terra. Il Paradiso oramai non era più affar suo, e pochi riconosceva ora come suoi “fratelli”. Quella che un tempo era stata la sua casa, adesso era un luogo sconosciuto dove regnava il caos e il disordine. Ecco soprattutto perché aveva sottratto le armi angeliche. In mano sue almeno sarebbero state utilizzate nei migliori dei modi.....

Balthazar sorrise a quel pensiero ma alle ultime parole dell'angelo serafino si fece serio. Le si avvicinò di qualche passo, cercando di non spaventarla.
- Ma no, cara mia.- le disse- Perché rovinare quest'incontro chiamando uno dei nostri fratelli? Piuttosto dimmi di te: come mai in questo posto?
E si risparmiò il “dimenticato da Dio”. Suo Padre aveva dimenticato tutti e tutto.

Fissò l'angelo con le mani dietro la schiena a poco meno di un metro di distanza, pronto a riagguantarla nel caso lei fosse svanita. Si augurava che Aniel non lo facesse. Non aveva voglia di scontrarsi con un suo simile in quel momento, soprattutto se l'angelo in questione aveva una faccia bella come quella.
 
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Kyra Schneider
view post Posted on 11/2/2011, 14:41




L'avanzata di Balthazar spinse Aniel ad indietreggiare di due passi, un altro paio ancora e sarebbe finita di sotto. Angeli di rango superiore al suo avevano il potere di intimorire e non poco il giovane Serafino, se poi si trovava di fronte ad un angelo di quel calibro tanto meglio. Per questo motivo, forse, diede ascolto al proprio interlocutore e non chiamò Raphael.
Tuttavia non rispose nemmeno alla domanda che Balthazar le pose.

- Lei sa meglio di me che molto spesso noi Serafini veniamo spediti sulla Terra per missioni che non devono essere per nessun motivo di dominio pubblico. - Volendo, l'angelo avrebbe potuto sondare la mente di Aniel per carpire qualche informazione, ma sarebbe stato un tentativo vano. Raphael aveva provveduto a sigillarla, prima di mandare il giovane soldato in missione.

Quello che Aniel si chiedeva era perchè Balthazar se ne stava beato di fronte a lei, mentre in cielo si stava scatenando il putiferio? Per come le avevano spiegato le cose, Aniel credeva che l'arcangelo Raphael ed alcuni suoi seguaci stessero lottando per riportare l'ordine. Balthazar sarebbe potuto essere un aiuto prezioso, per portare finalmente la pace.
- L'Apocalisse è stata sventata. In Paradiso è in atto una guerra civile. Perchè, invece, Lei è qui? - chiese dunque, rigirando la domanda.

Il vento sembrò voler rispondere soffiando con più prepotenza, obbligando così Aniel a socchiudere gli occhi. Forse l'angelo Serafino aveva osato troppo.

 
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Balthazar Angel
view post Posted on 21/2/2011, 20:30




Balthazar incrociò le braccia al petto e piegò la testa da un lato per osservare meglio l'angelo che aveva di fronte. Bene, qualcuno le aveva murato la mente perché non riusciva a captare nessuno dei suoi pensieri. Poco male, avrebbe fatto comunque cantare il grazioso Serafino.
Allungò un braccio, lo posò su una spalla della ragazza e la tirò via lontana dalla scogliera.
- Non vorrai per caso fare un volo vero?- e sorrise alla sua sciocca battuta.
Poi la lasciò andare e prestò attenzione alla sua domanda. Aniel non doveva sapere nulla di lui e di quello che aveva fatto in paradiso, e semmai lo avesse scoperto c'era da scommettere che sarebbe subito corsa da Raphael. Quest'ultimo comunque era a conoscenza della sua nuova attività di “trafficante di armi divine”. Strano che non lo avesse giù urlato ai quattro venti.

Balthazar tornò ad incrociare le braccia al petto. Sorrise di nuovo all'angelo e rispose in maniera molto vaga:
- Controllo che tutto qui sia calmo e tacito.- disse- Questa città è una delle bocche dell'inferno più profonde che ci siano sulla terra. E inoltre tengo d'occhio angeli come te, lontani da casa, impauriti e spaesati.
Balthazar sospirò e socchiuse gli occhi. Sembrò quasi che stesse annusando l'aria.
- E c'è un nostro fratello in arrivo. Colui che è caduto per amore di una mortale. Poetico. Ma incredibilmente sdolcinato.
Balthazar riaprì gli occhi e lui puntò su Aniel; questa volta la sua espressione era seria.
- L'hai già visto tu? Castiel?- domandò.

Balthazar svelò così il motivo per cui era lì a Misty Hill. Doveva assolutamente parlare con l'angelo caduto.
 
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Kyra Schneider
view post Posted on 22/2/2011, 11:08




Aniel era nuova sul campo, e parecchio ingenua. Ma non abbastanza da credere ad ogni parola che Balthazar le aveva detto.
Al nome di Castiel, l'angelo serafino mutò completamente d'espressione e fece scivolare velocemente una mano all'interno della giacca lunga.

- Sono stata istruita alla perfezione sull'Angelo disobbediente, sulla donna con cui si è unito e sulla loro Creatura. - Una bomba ad orologeria, così Raphael aveva definito il piccolo Cahetel.
Come avesse invece definito Castiel, preferiva non ricordarlo. Ma sapeva che era un osso duro, grazie anche a nuovi poteri conferitegli da Michele, prima che fosse imprigionato nella Gabbia con Lucifero.

Forse anche Balthazar era giunto fin lì sotto copertura per dare la caccia a Castiel? Se così fosse stato, lei almeno avrebbe avuto una chance in più di sopravvivere.
Per Aniel affrontare quell'angelo potente avrebbe significato di certo la Morte.

 
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Castiel Novak
view post Posted on 22/2/2011, 15:54




Robe da non credere.
Ok: a Misty hill tutto era possibile, ma Balthazar era l'ultimo essere che si aspettava di trovare! Non si sbagliava, era proprio la sua Grazia che aveva percepito nei pressi del faro. E prima che svanisse nuovamente nel nulla, pensò fosse meglio prenderlo alla sprovvista e... Ma a chi voleva darla a bere? Lo conosceva fin troppo bene, suo fratello.
Balthazar non era angelo da esser preso per i fondelli in quel modo. E sicuramente lui lo stava già aspettando. Ma stavolta Cass si sarebbe fatto consegnare le armi, con le buone o con le cattive.

Quando apparve alla scogliera, vide in lontananza la figura di Balthazar in compagnia una ragazzina bionda. Prima di avvicinarsi aguzzò la vista puntando la propria attenzione sulla giovane donna, e finalmente la riconobbe.
Che ci faceva uno scagnozzo di Raphael a Misty Hill? Quasi sicuramente a dar noia a ribelli come lui stesso e Balthazar. Ma quei due non sembravano in atteggiamenti di lotta...

- E' bello rivederti, Balthazar - disse ad alta voce, avvicinandosi a lunghi passi ai due angeli; Aniel era armata e sembrava avere intenzione di usare il pugnale che teneva nella giacca.
Si accomodasse pure, un serafino come lei non poteva nulla contro un angelo di rango superiore.
- Non posso dire lo stesso di te - aggiunse poi rivolgendosi alla bionda.
- Raphael ti ha mandato a caccia di angeli ribelli? - Castiel infatti dava per scontato che l'angelo serafino fosse a conoscienza delle malegrazie di Balthazar. Che altra motivazione c'era per ritrovarseli così assieme, sennò?
 
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Balthazar Angel
view post Posted on 8/3/2011, 17:31




Non appena avvertì la presenza di Castiel si voltò ad accogliere suo fratello. Allargò le braccia in segno di saluto ma le fece subito ricadere lungo i fianchi.
Poi si voltò a lanciare un'occhiata ad Aniel quando Castiel si rivolse a lei. Il suo tono non era di certo dei più socievoli. Tuttavia Balthazar non mutò espressione e batté amichevolmente la mano sulla spalla di Castiel.
- Suvvia Castiel! Lei non si azzarderebbe mai a fare qualcosa di avventato come combattere contro uno di noi. Vero?
E rivolse quella domanda alla diretta interessata. Non era lì per combattere o per cercare guai. Aniel doveva avere il pugnale per ammazzare i suoi simili, e Blathazar allungò una mano verso di lei facendo cenno a Castiel di restare lì dov'era. Non voleva spargere il sangue dei suoi fratelli. Almeno non in quel momento.
- Il pugnale, Aniel.- disse- Fa' la brava e nessuno ci rimetterà le penne.
Non parlò con voce dura, tutt'altro. Non aveva alcuna intenzione di far del male a quel serafino.
 
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Kyra Schneider
view post Posted on 26/3/2011, 18:10




Aniel inizialmente non comprese ciò che stava accadendo. Ma una cosa era certa: non si sarebbe mai separata dal suo pugnale, era l'unica arma che possedeva e sebbene non si sarebbe mai sognata di usarla contro Castiel e Balthazar, non accettò le condizioni di quest'ultimo.
- Non userò il pugnale a meno che uno di voi non mi metta nelle condizioni estreme di farlo.- Aniel utilizzò il plurare, poichè ora tutto le era più chiaro. Ma certo, perchè non l'aveva intuito prima?
Balthazar aveva semplicemente disertato. Non c'erano altre spiegazioni. Ecco perchè a quanto pare lui e Castiel se la intendevano...
Nonostante tutto non avrebbe evocato Raphael, però sentiva di avere il diritto di sapere cosa stava accandendo.
- Perchè siete qui? Che cosa vi ha spinti a Misty Hill?- chiede timorosa, non tanto per la loro presenza, bensì per le risposte che avrebbe ricevuto.

 
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Castiel Novak
view post Posted on 22/4/2011, 10:14




Castiel restò impassibile alla domanda di Aniel. Non aveva la benchè minima intenzione di risponderle, se non dopo che lei avesse svuotato il sacco per prima.
Era lì per dare la caccia a lui e alla sua famiglia, mandata da Raphael? Cercava, come Cass del resto, le armi che Balthazar aveva sottratto dal Paradiso? O c'era dell'altro sotto? Come ad esempio svelare i segreti di Misty Hill?
L'angelo in impermeabile scrutò attentamente il volto perfetto del giovane serafino, ma non riuscì a scandagliare la sua mente. Avevano davvero fatto un ottimo lavoro, su di lei. Ma Aniel non avrebbe potuto nulla, in ogni caso, contro di lui o contro Balthazar.
Possibile che Raphael fosse così disperato da mandare semplici serafini sulla Terra a regolare certi conti? Sarebbe stato un suicidio.
Oppure l'Arcangelo era occupato in altre faccende ben più importanti ed il fatto di spedire Aniel ed i suoi simili al macello era un semplice diversivo.
- Non ti chiederò chi è che ti manda, Aniel. Ma perchè. E credimi, a costo di restare qui tutta la settimana, dovrai rispondere.- Castiel non intendeva farle del male, ma il solo pensiero che la sua famiglia potesse essere in pericolo lo mandava su tutte le furie. Come se a Misty Hill già non ci fossero abbastanza problemi.
Ed infine Balthazar. Di lui aveva assolutamente bisogno, lui al momento rappresentava la sua "salvezza". Gli sarebbe bastata un'arma, una soltanto. Una qualsiasi.



Edited by Ester Colt - 25/4/2011, 18:35
 
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Balthazar Angel
view post Posted on 29/5/2011, 09:29




Calò il silenzio più totale tra di loro. Ciò che avvertiva Balthazar era solo il rumore delle onde che s'infrangevano contro la costa bassa e frastagliata. Quel posto sarebbe stato un paradiso se solo il Male non vi avesse deciso di stabilircisi tempo addietro.
Lanciò una veloce occhiata prima a Castiel e poi a Aniel. Ma come si era giunti a quello? Fratello contro fratello, tutti che dubitavano di tutti. Il Paradiso era diventato più caotico della terra stessa. Gli uomini rischiavano di diventare esempi migliori di onestà e correttezza rispetto agli angeli, quando invece sarebbe dovuto essere il contrario. Di chi era la colpa di quello che stava accadendo? Di Dio? O magari tutto ciò non era nient'altro che una prova alla quale tutti loro erano sottoposti? Se fosse stato davvero così non era sicuro che se la stessero cavando tanto bene. Tutti quanti, nessuno escluso.
Balthazar fece un profondo respiro.
- Ragazzi, diamoci una calmata che ne dite?- parlò sollevando le mani in aria in segno di resa.
Non era lì per combattere, questo voleva fosse chiaro; soprattutto non era lì per combattere contro i suoi simili. Guardò prima Castiel, dal quale in fondo aveva appreso tutto. Era stato uno dei primi a cadere ma non per vanagloria o per egoismo. Ma per “amore” verso un'umana. Sebbene Balthazar non capisse cosa ciò poteva significare, lo ammirava. Sicuro nelle sue scelte, contro tutti e contro tutto, Castiel aveva deciso di combattere affianco degli umani. E la sua risolutezza gli era d'esempio, doveva ammetterlo anche se nn sarebbe stato mai come lui; lui era caduto per ragioni assai differenti.
Poi posò lo sguardo su Aniel: il serafino delle file di Raphael era un soldato che non si poneva delle domande, ma eseguiva solo degli ordini la cui utilità forse non capiva neppure. L'arcangelo usurpatore del Paradiso aveva imbambolato molti angeli semplici come Aniel, raccontando loro delle balle vere e proprie. E l'esercito di Raphael era in continua crescita; questo non giovava di certo in loro favore. E la guerra paradisiaca a quanto pareva stava per sbarcare anche a Misty Hill.
- Aniel che ne dici se ora facciamo quattro chiacchiere tutti e tre? Come ai vecchi tempi. Come fossimo una famiglia.
Lanciò un'occhiata d'intesa a Castiel. Che fosse un'idea buona o no inviò all'angelo caduto un messaggio telepatico forte e chiaro: “spostiamoci nel faro lì dove nessuno può vederci e facciamole sputare fuori la verità. Di prezioso qui tu hai la tua famiglia. Io ho le armi, e sappiamo entrambi che non le possiamo perdere”.
Non aveva intenzione di torcere un capello a quel serafino tanto grazioso. Ma se si ostinava a non abbassare la guardia allora sarebbero dovuti ricorrere ad altri tipi di approccio.
In fondo era una guerra quella che stavano combattendo...

 
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Kyra Schneider
view post Posted on 30/5/2011, 08:22




L'ultima cosa che si aspettava era un incontro ravvicinato con due angeli di quel calibro. Esattamente come Castiel e Balthazar, anche Aniel era decisa ad andare al nocciolo della questione. Qual'era la motivazione principale che li aveva spinti a Misty Hill?
Ancor prima di prendere la parola, l'angelo serafino si ritrovò in un luogo sconosciuto assieme ai suoi due fratelli. Soltanto dopo aver volto lo sguardo verso il finestrone alla sua destra intuì d'essere stata orbitata all'interno del faro.
- Raphael ci troverebbe in ogni caso... - commentò quello spostamento improvviso, pensando scioccamente che i due volessero in qualche modo tentare di nascondersi alla vista dell'arcangelo.
Ma a giudicare dagli sguardi di Balthazar e Castiel, Aniel comprese che desideravano solamente spremerla per bene, sino ad ottenere ciò che anche lei cercava. Informazioni.
La ragazza si avvicinò alla grande finestra che dava al mare posando la fronte contro il vetro spesso e appannato. Non avrebbe "cantato" per nessun motivo: lei, a differenza di quei due angeli caduti, era fedele a suo Padre ed al suo diretto superiore. Era nata per questo, in fondo.
- Non ho nulla da dirvi, il motivo per cui sono qui non vi deve interessare. Posso soltanto svelarvi che è assolutamente estraneo alla caccia che altri miei fratelli hanno aperto, nei vostri confronti. - i suoi modi, nonostante la situazione, restavano pacati e gentili.
Aniel non avrebbe mai mancato di rispetto ad un suo superiore, caduto o meno.



Edited by Ester Colt - 30/5/2011, 13:18
 
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Castiel Novak
view post Posted on 1/6/2011, 08:06




Fu Castiel a teletrasportare tutti al riparo dal vento (ma non da Raphael, ne era consapevole), all'interno del faro. Il guardiano, il vecchio Graywood, doveva essere uscito a pescare o a far compagnia agli spiriti della Revenge che vagavano liberamente senza trovar pace.
Non gli fu difficile credere alla ragazza bionda. Le parole di Aniel erano sincere, non sarebbe potuto essere altrimenti da parte di un Serafino come lei.
- Credi che il muro che Raphael ha costruito attorno alla tua mente sia invaricabile? Non siamo così sprovveduti come forse ti ha raccontato il tuo superiore, Aniel. - Eppure, in cuore suo, sapeva che violando la sua mente, nè Cass nè Balthazar avrebbero avuto le informazioni che cercavano. Anche Aniel, poteva scommetterci, era all'oscuro dei reali piani di Raphael.
Quell'angioletto era una semplice ed inutile pedina, pronta ad essere gettata in pasto a chissà chi.
- Che ne facciamo? - chiese quindi, volgendo lo sguardo verso Balthazar.
Non potevano certo lasciarla a piede libero con la certezza che avrebbe spiattellato all'arcangelo quell'incontro.

 
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Balthazar Angel
view post Posted on 5/6/2011, 13:43




- Che ne facciamo?
Quella di Castiel era davvero una bella domanda. Balthazar prese a fissare il Serafino senza aprire bocca. Si era scelto un ottimo contenitore; forse quella ragazza bionda era stata una persona di Chiesa, una delle poche che erano rimaste sulla terra a credere in suo Padre e aveva subito accettato di contenere in sé l'angelo. Quell'angelo che era convinto di stare nel giusto ma che invece avrebbe contribuito a far collassare il Paradiso.
Lasciarla con Castiel e la sua famiglia? La donna di suo fratello era una ragazza dolce e sensibile ma non era certo avrebbe operato sull'angelo un miracolo tale da farle cambiare idea e portarla dalla loro parte.
Portarla via con sé? Lui era arrivato lì per nascondere le armi sottratte al paradiso. Paradossalmente come Misty Hill impediva al Male che vi era sotto di uscire, così avrebbe protetto le armi divine. C'erano forze lì in quella terra che sfuggivano anche alla sua comprensione. Ma con Aniel vicino non avrebbe di certo potuto andare fino in fondo a quella sua missione. Poteva riferire tutto a Raphael.
- La potremmo lasciare qua.- disse alla fine.- Il vecchio Noah sono certo non disprezzerà la sua compagnia.
E sorrise a Castiel quando fu costretto a tornare serio. Merda..
Qualcuno si stava avvicinando. O meglio: era già lì con loro.
- Castiel ora si che siamo nei guai.- ironizzò.
Si voltò lentamente a guardare la giovane donna di colore che era appena apparsa alle sue spalle.
- Ave Raphael. Qual buon vento di porta?
E si tenne pronto a usare il suo pugnale ammazza angeli. Le altre armi, quelle più potenti, le teneva lontane da lì. Molto lontano, in un luogo che non avrebbe mai confessato a nessuno....

 
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27 replies since 22/1/2011, 19:12   344 views
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