Misty Hill GDR

Salvation

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Pam Widmore
view post Posted on 29/10/2011, 15:10




Pam, che aveva incassato in silenzio la battuta acida di Dean, lasciò passare il cacciatore prima e suo fratello con Dru poi.
Rimase sulla soglia per qualche istante, quindi si decise a fare il passo decisivo: fuori dal Pub.
Aveva assolutamente bisogno di un'altra sigaretta, o semplicemente di stare alla larga da Dean Winchester per almeno dieci minuti, giusto il tempo di calmarsi e trovare un contegno.
Fanculo a lui, dopotutto era stata di Dean la scelta di andarsene. Lei lo aveva solo... Costretto. Fanculo a se stessa! E fanculo a quella dannata nebbia che le stava entrando nelle ossa. Restò in compagnia del lampione, ovviamente spento, per una manciata di miuti. Osservava Dru ed i due fratelli attraverso i vetri appannati del Pub. La ragazza pareva ancora più piccola seduta accanto a Sam, e sembrava anche sull'orlo di scoppiare dalla felicità a giudicare dalla sua faccia.
- Buon per te, tesoro. Buon per te...

 
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Dru Anderson
view post Posted on 1/11/2011, 19:13




Sam l'aveva abbracciata così stretta da levarle quasi il respiro. Ma quelle braccia...quante volte l'aveva sognate e desiderate. Aveva creduto davvero che lui non arrivasse, che l'avesse dimenticata. E invece era lì, davanti ai suoi occhi in carne e ossa. C'erano tutti e due i Winchester, la squadra al competo. Del resto i due non si sarebbero mai separati per sempre, e questo in fondo era un bene per tutti quanti.
- Devo dedurre che hai letto il mio messaggio!- esordì mentre si avviavano dentro il locale.
Con la coda dell'occhio notò che Pam invece era rimasta fuori; lasciò allora il braccio di Sam al quale s'era aggrappata per tornare da lei.
- Non ti voglio qui fuori da sola, Pam. Questo posto non mi piace...e scusami ma davvero credevo non arrivassero..
C'erano stati dei problemi tra lei e Dean, il loro atteggiamento non mentiva. E le dispiaceva ora di aver creato quell'imbarazzante situazione. Ma erano altre le cose urgenti da affrontare, tutto in quella città le metteva i brividi; doveva ammettere ora che sapere i fratelli Winchester lì la faceva sentire più tranquilla.
- Vieni.- le porse una mano, sorridendole.
E chissà magari i due avrebbero avuto modo di chiarirsi tra le quelle sinistre nebbie. Dopo un'istante di esitazione, Pam rientrò con lei ed entrambe si accomodarono accanto ai Winchester.
- Non c'è bisogno che vi racconti la storia della città, vero ragazzi?

 
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Winchester Sam
view post Posted on 6/11/2011, 18:53




- Già. E scommetto che questo tugurio nasconde molte più cose di quelle che io e Dean abbiamo letto nel web. - affermò il più giovane dei Winchester in risposta a Dru. La gente del bar sembrava essersi ammutolita appositamente per origliare i loro discorsi e non se ne stupì. Dagli sguardi dei presenti era pronto a scommettere che non erano affatto abituati ad avere visite da parte di turisti o stranieri. Scrutò uno ad uno i presenti. Che diavolo erano, zombie? Una bambola di porcellana era più espressiva di tutti loro messi assieme.
- Devo dire che qui è molto accogliente. - commentò a bassa voce tornando a guardare i suoi compagni di viaggio.
- Allora: qualcuno di voi ha già in mente cosa fare? Prenotiamo una guita turistica? - odiava ammetterlo, ma lui, Sam Winchester, che aveva un piano di riserva sempre pronto a portata di mano, era totalmente impreparato. Ed in quel momento non potè che essere totalmente d'accordo con una vecchia frase di suo fratello: le donne ti fottono il cervello.
- Io finisco la birra e vado a sistemarmi all'Hotel. E' appena fuori città, a dieci minuti da qui... A meno che non preferiate vagare come barboni per la nebbia, a voi la scelta di seguire il mio consiglio o meno.
Pam parlò col suo solito modo saccente senza guardare nessuno in particolare e Sam intuì quanto fosse irritata dalla presenza dei due cacciatori. Niente da fare, non si sarebbe mai fatto passare l'antipatia per quella ragazza. Come se se la situazione non fosse già di per sè difficile, ci mancava solo la stronza che aveva cercato di ammazzarlo...

 
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Winchester Dean
view post Posted on 8/11/2011, 11:18




Dean si scolò subito la birra che l'uomo dietro al bancone gli servì controvoglia. Si vedeva lontano chilometri che quel tizio, come del resto tutti gli altri, non vedeva l'ora che lui se ne andasse assieme alla sua combriccola. Sul sito web dove avevano tovato informazioni sulla città avrebbero dovuto aggiungere in un post scriptum: “gli stranieri non sono benvoluti, preparatevi a tanti musi lunghi e calci nel culo”.
- Non credo che questo posto abbia un centro accoglienza per turisti.- rispose alle parole del fratello lanciandosi delle occhiate attorno.
Poi i suoi occhi si posarono su Pam, che col suo solito modo di fare a metà tra lo sgarbato e il saccente, fece intendere che se ne sarebbe andata subito da lì. Dean notò che Dru era fortemente a disagio dal comportamento della ragazza; la piccoletta non aveva calcolato bene la reazione della sua amica nel momento in cui aveva mandato quel messaggio a suo fratello. Anche se ciò che più irritava Pam era la sua presenza. Dean posò la bottiglia vuota sul bancone e sospirò poggiandosi sul ripiano coi gomiti.
- Non sei affatto cambiata Pam.- esordì- Dovresti imparare a darti una calmata. Se non te ne sei accorta qua la gente non ci ha accolti con un caloroso applauso nonostante il mio infallibile sex appeal, e quindi non pretenderai che io lasci te e Dru andare via da sole in un posto del genere. Vi scortiamo in Hotel, dobbiamo prendere una stanza anche per noi. Stanze e piani separati se possibile.
Mostrò un sorriso sghembo e ordinò un'altra birra. Aveva bisogno di bere, quella situazione lo stressava oltre ogni previsione.
- Dai ascolto al ragazzo.- s'intromise l'uomo dietro al bancone- Fossi in voi non me ne andrei in giro per le strade della città. Anzi se siete turisti in cerca di avventure vi consiglio di tornarvene da dove siete venuti. Qui l'unico che lavora bene è il becchino. Non vorrei che doveste passare da lui prima che faccia domani.
Dean s'aspettava un ammonimento del genere, della serie “scappate finché potete!”. Tornò a voltarsi verso Pam e le fece l'occhiolino.
- Sentito? Non vorrei ritrovarti tra le braccia del becchino domani ed esserne geloso.
Afferrò la birra che l'uomo gli aveva appena messo davanti e pagò lasciando un bigliettone sul bancone. Si alzò dallo sgabello, e fece cenno a suo fratello di seguirlo fuori. Dru avrebbe convinto Pam a fare lo stesso; ora che aveva ritrovato Sam dubitava che se ne sarebbe allontanata ancora.
Non avrebbe permesso alle due ragazze di andare in giro da sole per quella città, almeno fino a quando non avrebbe scoperto cosa si nascondeva in quella nebbia e nella mente contorta di quegli abitanti.

 
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Pam Widmore
view post Posted on 15/11/2011, 10:35




- Odioso. - sussurrò Pam a denti stretti in direzione di Dean Winchester, già abbastanza lontano da non poterla sentire.
E mentre i due fratelli erano già tornati all'Impala, Pam prese a braccetto Dru per seguirli fuori dalla taverna.
- Sappi che lo sto facendo solo per te, si vede quanto ti piace lo spilungone... - scherzò la ragazza.
Ma dietro a quella battuta si nascondeva una verità più spaventosa e scomoda, almeno per lei. Misty Hill non prometteva assolutamente niente di buono: Dru e Pam avrebbero avuto i giorni contati. La presenza di Sam e Dean, invece, sarebbe stato un punto a loro favore anche se odiava dipendere da un uomo... Figurarsi da due, soprattutto se si trattava di quei due.

Quell'Hotel era il più imponente e agghiacciante che avesse mai visto prima. Pam sostò l'auto di fronte all'immenso spiazzo dell'edificio e l'osservò con attenzione prima di scendere. Per qualche arcano motivo la nebbia si era diradata per lasciar spazio a temibili nubi alte e scure che contrastavano con la tinta chiara delle mura dell'Eden.
- Se non altro avremo ampia scelta sulle stanze. - commentò rivolgendosi a Dru, che come lei sembrava intimorita dal titanico e antico complesso.
L'impala attraversò il vialetto dopo pochissimi istanti e Pam stavolta attese che i due Winchester le raggiungessero, prima di avventurarsi da sola all'interno dell'Hotel.

 
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Dru Anderson
view post Posted on 21/11/2011, 17:55




Alla battuta di Pam sorrise imbarazzata, ma in macchina Dru preferì non affrontare il discorso “fratelli Winchester”. Le cose tra Dean e la sua migliore amica andavano davvero male a quanto poteva vedere e non era prudente chiederle nulla al momento. Almeno fino a quando non si fossero sistemate in città.
Affrontare la nebbia e la desolazione del posto era qualcosa di opprimente che toglieva le forze e l'entusiasmo. Forse era così che la città iniziava a distruggere chi vi arrivava. L'hotel dopotutto non era male e almeno in quel posto l'atmosfera sembrava meno cupa e l'oscurità meno buia. Quando scese dalla macchina non staccò gli occhi dalla sua imponente facciata nemmeno quando sentì il rumore dell'Impala sopraggiungere.
- Sembra che questo posto sia completamente vuoto.- commentò.
Poi si voltò a guardare Pam.
- Non mi scuserò mai abbastanza per averti portata qui.
E Dru avrebbe trovato molti motivi per sentirsi in colpa nei giorni a venire. Dean e Sam le raggiunsero e tutti e quattro senza fiatare fecero il loro ingresso nella hall. La trovarono vuota se si faceva eccezione per una ragazza minuta che si affaccendava dietro il bancone.
- Almeno non dovremo fare la fila per prendere una stanza.- commentò Dean che senza saperlo ripeté la battuta fatta poco prima da Pam.
Fu lui ad avvicinarsi al bancone e a prenotare due stanze.
- Non troppo distanti ma nemmeno troppo vicine.- disse ancora il ragazzo guardando di sfuggita Pam.
Dru lanciò un'occhiata a Sam e gli sorrise scuotendo la testa. Avrebbero avuto il loro da fare con quelle due teste calde. La ragazza dietro il bancone si presentò come Ester Colt e consegnò loro le chiavi. Al nome Colt i quattro si lanciarono delle occhiate d'intesa ma nessuno osò fare domande. Non era il caso di attirare l'attenzione su di loro; almeno non ancora. Salirono le scale e si divisero al primo piano, e ciascuna coppia entrò nella propria stanza. Solo quando Dru si richiuse la porta dietro le spalle tirò un sospiro di sollievo.
- Bene. Fino ad ora nulla di strano.- disse- Ma mi chiedo quanto questa quiete durerà.
Poi si staccò dalla porta e s'avvicinò a Pam per prenderle una mano.
- Grazie sul serio di avermi seguita. So quanto questo ti costa...
E più di ogni altra cosa si stava riferendo alla presenza di Dean. Ma i Winchester erano necessari.
Tutti i più abili cacciatori dello stato si erano riversati lì in quella città. Non era un caso. Ciò significava che qualcosa di grosso stava per accadere.

 
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Winchester Sam
view post Posted on 30/12/2011, 17:41




Sam trascorse la sua prima notte a Misty Hill senza chiudere occhio. Appena messo piede nella stanza che la bionda aveva assegnato loro, il cacciatore aveva subito preso ad armeggiare con il proprio rilevatore di campi elettromagnetici a costo di farsi prendere per i fondelli da Dean. Ma, che poteva farci, quel posto sembrava discarica del soprannaturale a ciel sereno e per la prima volta fu quasi felice di sbagliarsi: nessun segnale dal rilevatore. Quel posto era sgombero. Che fosse solo un caso la presenza della giovane Colt?
Non doveva avere un bell'aspetto il mattino successivo, quando di buon'ora si fece trovare seduto ad un tavolo dell'ampia sala da pranzo dell'hotel dalla ragazza.
- Buongiorno, Ruben! Dormito bene? - chiese con voce squillante la donna bionda in miniatura mentre imbandiva il tavolo di pietanze squisite. Sam sorrise senza riuscire a celare il proprio imbarazzo. Apparentemente Ester Colt non aveva alcun sospetto sulle loro identità e carte di credito false, anzi. Sembrava più che felice per l'arrivo di quattro perfetti estranei.
- A dire il vero ho passato la notte in bianco, capita sempre così quando non dormo sul mio letto. - che cazzata. La ragazza ridacchiò annuendo e preferì non fargli altre domande; doveva aver colto il disagio di Sam e dopo avergli augurato una buona giornata si allontanò canticchiando. Non doveva aver nulla a che fare col Colt che conosceva lui...

 
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Winchester Dean
view post Posted on 4/1/2012, 13:23




Quel rilevatore di campi elettromagnetici glielo avrebbe fatto ingoiare a Sam. Per tutta la notte non aveva chiuso occhio e il mattino seguente Dean si alzò che suo fratello era già svanito dalla stanza; si fece una doccia veloce e lasciò la camera. Aveva una fame da lupi. Resistette alla voglia di bussare in camera delle ragazze e controllare che stessero bene. Anche se in realtà voleva vedere Pam e magari scambiarci qualche parola che non fossero le solite battutine sarcastiche. Ma s'allontanò per scendere le scale di quel posto che da solo bastava a mettere i brividi. Ne aveva visti tanti di luoghi come quello, di città come quelle; ma come Misty non c'era nulla al mondo. Lì il sovrannaturale si poteva quasi toccare con mano ed era certo che dietro un mistero ve ne fossero almeno un altro paio da risolvere. Forse sarebbero rimasti in quel posto più del dovuto, non una semplice toccata e fuga come erano soliti fare da una parte all'altra degli States.
Dietro al bancone dell'hotel c'era già la biondina dal cognome Colt. Che fosse solo una coincidenza? Ne dubitava...
- Buongiorno signor Scott.- esordì la ragazza.
Dean sorrise. Per quell'occasione aveva scelto lo pseudonimo di Bon Scott, il cantante dei AC/DC. Lui non lasciava mai niente al caso, visto che non ci credeva.
- 'Giorno.
Dean s'appoggiò coi gomiti al bancone rivolgendo alla ragazza bionda un sorriso sornione. Chissà, magari avrebbe estrapolato dalla giovane qualche informazione utile sulla città sfruttando solamente il suo ascendente sulle donne. In genere funzionava. Ma con suo enorme stupore la ragazza non parve nemmeno accorgersi del suo atteggiamento e afferrato un vassoio con biscotti e brioche s'allontanò invitandolo a seguirla visto che stava per servire la colazione. Dean ubbidì, contrariato. Si, decisamente quella non era la solita città. In genere non se ne andava mai senza una conquista. Trovò Sam già seduto a uno dei tavoli e aspettò che la signorina Colt li lasciasse soli prima di parlare.
- Non ha attaccato con lei.- si lamentò mentre addentava una enorme ciambella zuccherata- Sto perdendo colpi. Tu hai scoperto qualcosa mentre te ne stavi qua e pensare alla tua inutile esistenza?
Dean sorrise, le labbra imbrattate di zucchero. Poi lanciò un'occhiata veloce all'entrata del salone. Pam e Dru ancora non si vedevano. Che si fossero cacciate nei guai?

In realtà le due ragazze stavano lasciando la loro stanza proprio in quell'istante. Dru, quando passò davanti alla stanza che sapeva di Sam e Dean, si soffermò solo un momento. Si mise in ascolto ma non udì alcun rumore, segno che la camera era già vuota.
- Sicura di non odiarmi?- domandò a Pam.
Era preoccupata del fatto che la sua amica fosse ancora dispiaciuta per non averle detto in anticipo dell'arrivo dei Winchester.

 
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Pam Widmore
view post Posted on 21/1/2012, 16:15




- Oh, ti prego! Dobbiamo andare avanti molto con questa storia?
Ovvio che non la odiava, ma Pam di certo non era di gomma. Magari rivedere Dean Winchester le fosse rimbalzato addosso...! Ad ogni modo non era più una ragazzina alle prime cottarelle, non poteva permettersi di farsi rovinare giornate intere per un tizio che si era portata a letto.
- Solo non chiedermi di farmi scortare da quelli in giro per la città o davvero giuro che me ne vado.
Un sacco di frottole. Non avrebbe mai smollato la sua amica in quel modo e soprattutto in quel luogo. Dru sapeva bene che la reazione di Pam era solo una sorta di autodifesa immunitaria nei confronti di un sentimento che stava ancora lì latente come una malattia, nei confronti del maggiore dei Winchester.
- Buongiorno! - udì la voce di Sam dar loro il benvenuto non appena le due ragazze varcarono la soglia dell'enorme sala da pranzo. Ma Pam non rispose se non con un cenno del capo ed un sorriso rivolti tutti solo ed esclusivamente a Dean.
Un altro buongiorno, stavolta da parte di Ester, che era spuntata alle spalle delle due ragazze indusse Pam a dare una leggera gomitata a Dru. "Tra noi tu di certo se quella dalle buone maniere. Sono convinta che se chiedessi innocentemente informazioni con la tua bella vocina e quel faccino d'angelo nessuno ti negherebbe una risposta" così l'aveva istruita a dovere pochi minuti prima in stanza; Ester sembrava diversa dai tizi che le avevano accolte malamente alla taverna, forse a lei sarebbero riuscite ad estrapolare qualche informazione.
Se solo Pam avesse saputo che anche Dean c'aveva provato a modo suo poc'anzi, molto probabilmente sarebbe andata in escandescenza... O forse semplicemente c'avrebbe riso su. Incapace di un Winchester.

 
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Dru Anderson
view post Posted on 29/1/2012, 11:13




Dru aveva annuito alle parole di Pam, anche se aveva la vaga impressione che Sam e Dean difficilmente si sarebbero staccati da loro. E le “relazione personali” non c'entravano nulla; era piuttosto quella città a suggerire l'idea di “state assieme che ne vale delle vostre vite”. Un po' come nei film dell'orrore di serie B dove il primo a morire è l'incauto che si stacca dal gruppo e si spaccia per eroe della situazione.
Non appena fecero ingresso nel salone e Sam le salutò, Dru si sentì avvampare le guance. Sarebbe stato meglio controllarsi se non voleva fare la parte della sciocca. Erano tutti lì per lavoro, non certo per passare delle giornate all'insegna dello spasso; di qualunque natura esso fosse. Lanciò un'occhiata a Dean che stava affogando letteralmente nelle ciambelle e sorrise tra sé.
- Buongiorno ragazzi!- rispose lei accomodandosi accanto a Sam.
Dio quanto era bello! E quando quella volta avevano fatto l'amore era...
Stop! Dru chiudi il cervello e fa come Pam ti ha suggerito! La ragazza! Lavorati la ragazza!
Quando Ester Colt, il cui cognome lasciava poco spazio all'immaginazione, si avvicinò a loro non si lasciò scappare l'occasione.
- Buongiorno...Ester giusto?- chiese sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.
La ragazza bionda le sorrise a sua volta, ma memore di tutti i cacciatori o semplici visitatori che conoscevano la leggenda della città, che erano passati da quelle parti e che cercavano da lei risposte a domande che nemmeno la cacciatrice bionda in fondo conosceva, tagliò subito corto cercando di essere più educata possibile.
- Se cercate informazioni sulla città vi conviene visitare il museo, o la biblioteca. Ci sono molti libri lì che parlano di Misty Hill. Di brochure dell'hotel non posso darvene, poiché la tipografia di Portland ancora non me le spedisce, ma spero arrivino per fine mese o davvero gli farò causa.
E s'allontanò prima che qualcuno potesse farle qualche domanda. Dru guardò Pam e fece spallucce come a dire “io c'ho provato”. Dean, giunto oramai alla sesta o settima ciambella, domandò loro se avessero dormito bene.
- Non c'è male.- rispose Dru prima che Pam potesse rivolgergli qualche frecciatina- Ehm...allora dove..dove siete diretti voi? Cioè..in quale parte del città...
Afferrò l'ultima ciambella prima che Dean divorasse anche quella. In realtà avrebbe voluto dire “in quale parte della città ci dirigiamo” ma aveva timore della reazione di Pam. La ragazza doveva capire da sola che era meglio agire in gruppo.
E conosciuta la realtà di Misty Hill tutti alla fine avrebbero compreso che quella era l'unica soluzione da prendere se voleva restare in vita.

 
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Winchester Sam
view post Posted on 4/3/2012, 18:33




Dru in realtà era stata molto d'aiuto: Ester aveva detto loro abbastanza.
- Se non vi spiace, ci muoveremo tutti e quattro assieme. - rispose Sam, facendo scorrere lo sguardo su tutti e tre. Notò subito l'espressione contrariata di Pam, ma non fece alcuna osservazione a riguardo, anche perchè la ragazza effettivamente non si lamentò. Doveva aver accettato tacitamente la situazione. Meglio così per tutti.
- Ora non resta che decidere dove dirigersi in primis. Visto che di dividersi non se ne parla, al momento.
Alla sua affermazione seguirono alcuni secondi di silenzio, che fu interrotto dalle voci di Dean e Sam che parlarono all'unisono.
- Biblioteca.
- Museo!
I due fratelli si lanciarono un'occhiataccia quasi di sfida e si alzarono assieme dal tavolo. Pam invece sussurrò divertita qualcosa all'orecchio di Dru, la quale si fece istantaneamente rossa in viso e inchiodò lo sguardo a terra.
Quand'era così, solitamente a Sam e Dean non restava altro da fare se non sfidarsi. A morra cinese. Alla fine Dean ebbe la meglio: il Museo di Misty Hill sarebbe stato la loro prima tappa. Uscendo dall'Hotel i quattro ragazzi incrociarono un uomo alto e biondo che li squadrò dalla testa ai piedi in maniera altezzosa ed intimidatoria. Sam dovette dare una gomitata ben assestata a Dean per convincerlo a non attaccar briga. Solo più avanti avrebbero scoperto che l'uomo altri non era se non il marito burbero della piccola Colt.

 
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Winchester Dean
view post Posted on 10/5/2012, 13:02




Pam non fece obiezioni nemmeno quando Dean decise per tutti che sarebbero andati con la sua macchina.
L'aria fuori era fredda come se una furiosa tempesta dovesse abbattersi sulla cittadina da un momento all'altro. La nebbia confondeva le sagome e la sua piccola sembrava fosse accerchiata da una nube di fumo grigia pronta a farla saltare in aria.
- Sbrighiamoci a fare i compiti e andiamocene via da qui.- bofonchiò tra sé mentre raggiungeva l'Impala e apriva lo sportello.
Nessuno rispose a quella sua affermazione e non appena tutti ebbero preso posto, partì. Durante il tragitto lanciò delle occhiate veloce allo specchietto retrovisore e un paio di volte gli capitò di fissare gli occhi in quelli di Pam. Prima o poi avrebbero dovuto affrontare il discorso “noi due”.
Il viaggio non durò molto e trovarono il museo grazie alle numerose insegne che per fortuna a Misty non mancavano.
Dean parcheggiò al lato opposto della strada e il gruppetto si diresse subito verso la scalinata che portava all'ingresso del Green Historical Museum, che trovarono già aperto a quell'ora del mattino. A parte un signore anziano che spazzava della polvere inesistente sulla porta non c'era anima viva in giro. Questi lanciò ai ragazzi uno sguardo sospettoso, ma non aprì bocca.
Dean pensò a quale scusa ricorrere per giustificare la loro visita ma Dru parlò per prima, e il ragazzo la ringraziò con lo sguardo.
- Buongiorno!- esordì la piccoletta- E' visitabile il museo?
Il vecchio li fissò uno ad uno mettendoli visibilmente a disagio. Poi fece loro un cenno con una mano che stava a dire “andate pure”. Dean guidò il gruppo verso la prima sala dell'edificio.
- Non mi aspettavo di certo un caloroso benvenuto.- disse- Ci sarei rimasto male se mi avesse stretto la mano.
I Mistylliani a volte erano più irritanti della città stessa. Sul lo stipite superiore della porta c'era una targa con la dicitura “sala dedicata al sindaco Daniel Green”. Infatti la stanza dalle modeste dimensioni conteneva più di un quadro dedicato sempre allo stesso soggetto, un uomo in abiti eleganti e i lineamenti duri del viso.
Dean si guardò attorno cercando nelle teche presenti qualcosa che fosse utile alla loro ricerca. Il fatto era che neppure loro sapevano da dove iniziare, ma ce n'era una in particolare che lo incuriosì: all'interno di una teca addossata alla parete sotto la finestra c'era una piccola foto della Revenge. La nave era piegata su un fianco e davanti ad essa un gruppo di uomini posavano sorridenti come se fossero al Luna Park.
- Quando morì questo Green? Qualcuno di voi lo sa?- domandò piegandosi in avanti per vedere meglio la foto.
Solo una voce rispose:
- Morì il 23 giugno del 1984. Non vide mai la sua città cadere a pezzi. Quelli presenti nella foto sono alcuni uomini che per primi si fecero fotografare davanti alla nave maledetta. Ora sono tutti morti. Curioso vero?
Il vecchio del museo li aveva raggiunti e li guardava attraverso i suoi occhiali dalla montatura scura, fumando da una pipa. Dean si voltò a guardarlo e poi lanciò un'occhiata a suo fratello.
Eccolo il pollo da spennare per sapere informazioni. Anche se non poteva ancora sapere che Thomas Cooper non era certo un tizio col quale fare placidamente due chiacchiere...

 
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