Misty Hill GDR

Cerchi un lavoro, e trovi due cacciatrici

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EloiseAddams
view post Posted on 19/4/2011, 18:11




Demoni? Barriere? Ma che diamine stavano dicendo? Non aveva idea di che cosa fare fino a quando Betsy non la chiamò in causa. Riuscì addirittura ad annuire.
Poteva farlo, poteva occuparsi dei bambini. A meno che ad uno dei due non fosse spuntata una seconda testa, o un arto di troppo. Strinse per un momento la mano di Cal, e si accostaò ad Ester per prendere in braccio la più piccola.
Non pensava minimamente di perdere tempo a prendere la borsa, non era importante. Prima doveva capire come arrivare a fine giornata, possibilmente viva e tutta intera.
- Andiamo -, sibilò. Era a metà strada per il bagno quando sentì quelle nuove stronzate su una profezia. Lei doveva essere la straniera, e non c'erano dubbi, ma la strega? Si voltò, vedendo Betsy bloccata da un tizio.
Cal le sfuggì di mano, andando a nascondersi. Forse avrebbe dovuto imitarlo... Lo seguì.
- Ehi, fermo, vieni qui... - gli disse, cercando di essere condiscendente. - Adesso ce ne andiamo.
Almeno lo sperava. Sperava di riuscire ad andarsene. Avrebbe dovuto immaginarlo. Un paesino che costava così poco, sperduto in un posto simile... Si sentiva come dopo essersi drogata, a casa, e vedeva cose assurde. Questo, per esempio, rientrava nel suo campo delle cose assurde.
- Per favore - insistette. - Andiamo via, okay?
Continuava a tenere d'occhio la situazione, sperando solo che non si mettessero ad afferrarla come avevano appena fatto con Betsy.
Ma era davvero una strega? Aveva fatto quel cenno sul muro, e aveva detto quelle parole... se la situazione fosse stata diversa, l'avrebbe etichettata come una svitata, ma in quel frangente avrebbe anche accettato un "strega" come appellattivo.
Non resistette oltre.
-Qualcuno spiegherebbe alla Straniera, che cazzo succede in modo conciso e semplice? Demoni? Seriamente? C'è qualcosa che non va nell'acqua in questo posto?
Non era una buona idea attirare l'attenzione, ma se steva davvero rischiando la vita, voleva sapere per cosa.
 
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Ester Colt
view post Posted on 23/4/2011, 11:52




Lily prese Abigail tra le sue braccia appena in tempo per lasciare libere le mani di Ester ad impugnare la pistola.
Una Profezia, eh? Di bene in meglio! Cos'era, dovevano essere sacrificate ai demoni, sull'altare, vestite di bianco? Magari quei coglioni si aspettavano fossero pure vergini.
La Cacciatrice fece una smorfia di disgusto al solo pensiero, ma quando uno di quei pazzi afferrò in malomodo Betsy alzò entrambe le braccia per puntare la magnum dritta sulla fronte del carceriere della sua amica.
Fu in quell'istante che Lily fece una domanda che in altri casi l'avrebbe fatta scoppiare a ridere di gusto. Ma stavolta restò dannatamente seria, anzi fece eco alla Straniera e, rivolgendosi al tizio che teneva sotto tiro, aggiunse con un tono di voce che sembrava essere quasi sull'orlo della pazzia: - Appunto. Perchè non spiegate a noi povere vittime sacrificali che cosa sta accadendo? Ma prima di tutto, spilungone, ti conviene lasciarla andare.- La bionda sentiva i fucili degli altri uomini puntati contro di lei, su ogni parte del corpo. Tuttavia sorrise languidamente.
- Giuro su Dio che l'ultima cosa che faccio prima di crepare è premere questo grilletto, e vi posso assicurare che ho un'ottima mira.
Ester non aveva idea se sarebbe stata in grado di compiere o meno un atto così deprecabile davanti a sua figlia, ma doveva in qualche modo incutere timore a quegli stronzi. La sua messa in scena sembrò avere l'effetto desiderato, perchè tutti si lanciarono uno sguardo d'intesa e abbassarono lentamente le armi. Betsy fu liberata ed il barista prese la parola.
- La Profezia. La vecchia Manderfield... Tamara Manderfield ha previsto sareste arrivate. - disse con estrema calma. - Per anni nessuno l'ha mai presa sul serio ma, il Diavolo mi porti, dopo avervi viste oggi... Non ricordo precisamente cos'abbia detto. Blaterava di tre giovani donne, grazie al sangue delle quali la nube nera che saltuariamente infesta la città sarebbe svanita. Una strega, una cacciatrice ed una straniera.- ripetè scandendo bene le ultime tre parole e posando il suo sguardo prima su Betsy, poi Ester ed infine Lily.

 
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Bet Grave
view post Posted on 4/5/2011, 15:28




La prima cosa che fece quando venne liberata dal quel tizio che puzzava di fumo e alcol, fu assestargli un calcio ad uno stinco con tutta la forza e la rabbia che aveva in corpo. Possibile che non esisteva in quella dannata città un pomeriggio tranquillo e spensierato? Una manciata di ore solamente...
No, invece doveva uscire fuori anche la balla della profezia...

Betsy si mosse per avvicinarsi a Lily ed Ester attenta a non fare movimenti bruschi nel caso che qualcuno di quei maschioni, pronti a darle in pasto ai demoni, non avesse sparato alla cieca. Cal le saltò subito in braccio uscendo dal suo nascondiglio. Il bambino fissava quegli uomini senza battere ciglio, meno spaventato di quanto ci si sarebbe dovuto aspettare. Betsy ascoltò le parole del barista, per nulla sorpresa. I Mistylliani, pur di veder tornare la loro città alla normalità, erano disposti a credere a tutte le profezie immaginabili “sacrificando” anche qualche povero e sventurato straniero ignaro della follia collettiva che aveva infestato la città dall'arrivo della Revenge.
Il loro sangue...il sangue della Strega, della Cacciatrice e della Straniera. Betsy iniziò ad essere stanca di quel destino che ogni volta la beffava...
- Ok ok...- parlò- cerchiamo di mantenere tutti la calma, va bene? Perché non iniziamo con l'abbassare le armi, eh? Ci sono dei bambini qui..
Betsy lanciò un'occhiata a Ester invitandola ad abbassare la pistola per prima. Sperava così che anche gli altri avrebbero seguito il suo l'esempio. In caso contrario avrebbe ricorso a qualche trucchetto dei suoi...
La cacciatrice esitò prima di ubbidire, ma non appena lo fece gli uomini della taverna la imitarono seppure con titubanza.
- Ok.- riprese a parlare Betsy- che voi ci crediate o no, possiamo davvero aiutarvi contro...le cose che sono là fuori. Magari tralasciamo la parte del sacrificio e del nostro sangue...
Quasi come se l'orda di demoni l'avesse sentita, un nuovo colpo che sembrò assestato dall'onda d'urto di un'esplosione colpì la porta della taverna e la parete facendola tremare e quasi piegare su se stessa. Non avevano più tempo, dovevano agire e subito.
- Cal, vai con Lily e restaci questa volta!- comandò a suo figlio.
Il bambino scese di corsa per avvicinarsi svelto a Lily e afferrarle una mano. Gli uomini nel frattempo si erano spostati tutti verso il bancone, accanto a loro, puntando i fucili verso la porta d'ingresso, aspettandosi che qualcosa vi entrasse da un momento all'altro. Betsy lanciò una veloce occhiata a Ester. Serviva una barriera protettiva più potente...quella che aveva costruita non avrebbe retto ancora per molto.
Il loro sangue...e se la profezia non fosse da intendere alla lettera? Magari non serviva la loro morte o il loro sacrificio “fisico”.
- Serve un piano.- disse cercando qualcosa nella sua borsa abbandonata in precedenza sul bancone- E questo non prevede il sangue di nessuno, statene certe..

 
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EloiseAddams
view post Posted on 12/5/2011, 09:39




C'era da dire che Lily ci stava provando a seguire quei discorsi. Si stava impegnando per impedire al suo cervello di archiviare quelle stronzate come un incubo o qualcosa di simile. Ma era uno sforzo non da poco.
Avanti, davvero voleva convincersi che dei demoni stavano arrivando per bere il suo sangue? Poi, cosa? Le locuste? L'acqua trasformata in sangue? La Peste?
O Dracula che bussava gentilmente alla porta?
Non aveva senso.
Osservando Betsy e Ester si rese conto che per loro tutte quelle fesserie sembravano normali, come se fossero il loro pane quotidiano. Certo, era normalissimo venire minacciate di essere date in pasto a dei demoni. Perfetto. Per non parlare di quanto si sentisse assolutamente inutile, in quel momento. Non era armata, non sapeva niente, non avrebbe saputo nemmeno come difendersi.
A Saint Louis girava con un coltellino nelle tasche, ma dubitava che potesse servirle in un incontro a fuoco. Senza contare che sperava tanto che Misty Hill non fosse come la Dogtown.
Strinse la mano del bambino per puro istinto, abbassando lo sguardo su di lui. Sembrava così tranquillo... Avrebbe fatto di tutto per poterlo essere a propria volta. Sì, ecco, sarebbe stata la vittima perfetta dell'assassino in un film dell'orrore. Sarebbe stata la prima a morire.
- Scusate! - chiamò, con la voce di un paio di ottave più alta del normale. Tossicchiò, cercando di non sembrare una bambina di cinque anni. - Sangue, okay, serve il nostro sangue... - Lanciò un'occhiata a Betsy, sperando che riuscisse a capirla. - Però nessuno ha parlato della quantità no? Non so come funziona qui, ma nei film e nei libri le predizioni possono essere aggirate, tipo. Magari non serve proprio che ci dissanguiamo! - O almeno, questo era quello che sperava.
Non era certo un piano il suo, ma non ce la faceva a stare lì e aspettare il proprio destino da brava bambina. E comunque, cicatrice in più o in meno, non le faceva differenza, purché continuasse a vivere.
Se non altro, sembrava che Betsy avesse sventato la possibilità che qualcuno si mettesse a sparare come un deficiente dal nulla. Le armi erano tutte abbassate. Un bel passo avanti, a suo parere.
 
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Ester Colt
view post Posted on 16/5/2011, 10:19




Sacrificio? Un cazzo!
E forse il ragionamento di Lily non era da scartare. Aveva sentito parlare di quella vecchia, Tamara. Aveva tutte le carte in regola per essere la tipica Cassandra di Misty Hill. Molte volte aveva predetto avvenimenti nefasti o catastrofi, che si sarebbero puntualmente avverati, come il naufragio della Revenge. Ma non fu mai ascoltata. Una profetessa incompresa, insomma.
Sangue... Ester lanciò un'occhiata alla ragazza che, se tutto fosse andato a buon fine, avrebbe sicuramente chiesto di fare da baby sitter ad Abi, e le sorrise per rassicurarla.
No, un cazzo, appunto. Nessuno c'avrebbe lasciato le penne. Non era la prima volta che lei e Betsy avevano a che fare con una mandria di demoni inferociti.
E finchè non prendevano il corpo di qualche povero disgraziato, c'era solo un modo per combatterli. La "magia". A poco servivano pugnali, fucili o pistole.
- Spero vivamente che tutti gli abitanti della città siano barricati in casa, se questi stronzi riuscissero a...- il barista non le lasciò completare la frase.
- Ragazzina, ci credi così sprovveduti? Sai da quanto tempo sopportiamo tutto ciò? - Ok, ok. Fanculo, Ester voleva solo assicurarsi di non dover fronteggiare un manipolo di persone possedute.
- Bet, spero solo che tu abbia la magica borsa di Mary Poppins. E soprattutto un piano migliore di quello che ho in mente io... - Sussurrò all'amica, dopo essersi avvicinata a lei. Sangue, eh? Di inantesimi che prevedevano il sangue tra gli ingredienti da ficcare nel pentolone ce n'erano a bizzeffe. Ma Ester in quel momento ebbe quasi un'illuminazione.
Con un cenno della mano invitò Lily ad avvicinarsi. C'era bisogno anche di lei.
Sangue, Demoni... Demoni letteralmente imprigionati all'interno della città. Non potevano entrare, nè uscire, a causa della strada ferrata che circondava Misty Hill.
L'unico modo era... Aprire un varco. Fissò intensamente negli occhi Betsy, con la speranza che anche allora scattasse la scintilla della loro proverbiale telepatia.

 
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Bet Grave
view post Posted on 26/5/2011, 17:44




Betsy sapeva che in casi come quelli era bene non perdere il controllo. E soprattutto era doveroso per lei recitare quella formula che in più di un'occasione le aveva salvata la vita. Recuperò dalla sua borsa un'agendina che tutto conteneva fuorché numeri telefonici e lista della spesa.
C'erano appuntate delle frasi che sembravano essere scritte a caso da una mano frettolosa e disordinata, in lingue diverse che Betsy sapeva a malapena pronunciare. Non c'era tempo per ricordare o spiegare dove e come si fosse procurate quelle formule. A costo di sembrare un'invasata le avrebbe messe in pratica lì davanti a tutti. In fondo gli abitanti di Misty Hill erano abituati a scenari del genere. Non appena apprese che la popolazione, allertata forse dal suono di quella sirena, si fosse rintanata dentro casa tirò un sospiro di sollievo. Un problema in meno di cui occuparsi.
Aprì l'agendina lì dove vi era rimasto il segnalibro regalatole da Cass solo qualche giorno prima. Castiel....
Sollevò gli occhi su Cahetel per poi guardare Abi. I bambini non potevano restare lì, non ora che stavano per affrontare quell'abominio che attendeva là fuori minaccioso. S'avvicinò a suo figlio e mutò espressione, addolcendosi. Gli sorrise per tranquillizzarlo e gli posò una mano sulla spalla.
Dio quanto era difficile quella vita per lei...e per la sua famiglia...
- Cal...perché non vai da papà e porti Abi con te? La mamma qui deve fare una cosa, ma dì a papà di non intervenire ok? Digli che...
Il bambino la fissava con i suoi occhioni azzurri senza fiatare, già pronto a svanire assieme alla piccola Abi.
- ..non dirgli niente.- concluse.
Cal annuì con la testa e gli bastò avvicinarsi e toccare Abi per svanire assieme a lei sotto gli occhi di tutti. Prima però salutò Lily con una manina; la ragazza doveva stargli simpatica e perchè no, magari il bambino da parte sua l'aveva già assunta. Ma non appena i due bambini svanirono gli uomini all'interno della taverna tornarono a sollevare le armi, spaventati.
- Dove...dov'è andato quel mostro?- chiese il barista.
Betsy si voltò verso di lui, gli occhi iniettai di collera.
- Prova a dirlo di nuovo ciccione di merda e ti sbudello con lo sguardo!
Guai, a chi diceva o faceva qualcosa a suo figlio. La calma era la virtù più conosciuta di Betsy Gravestone, caratteristica che crollava all'improvviso quando si trattava di suo figlio. Allora si trasfigurava, divenendo quasi irriconoscibile.
- Abbassate quelle armi, non ve lo dirò più.- aggiunse.
Si voltò quindi a guadare prima Lily e poi Ester. L'espressione della sua amica rivelò qualcosa che solo lei seppe cogliere. Un pensiero che le arrivò dritto alle orecchie quasi come se la ragazza avesse parlato a voce alta. Era una follia. Una pazzia. Ma forse era anche l'unico modo per sbrogliarsi da quella faccenda.
- Spero lo scudo sia abbastanza forte da proteggere tutte e tre.
Si rivolse poi a Lily:
- Tutto questo ti sembrerà assurdo ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto. La profezia riguarda anche te, quindi per favore aiutaci e poi potrai farci tutte le domande che vuoi...
Betsy lanciò un'occhiata d'intesa ad Ester e invitò con un cenno della testa le due ragazze a seguirla. Gli uomini della taverna, completamente spaesati, non fecero un fiato mentre le osservavano dirigersi verso la porta d'sucita.
- Ma siete matte?- domandò terrorizzato uno di loro.
Betsy lo guardò, torva.
- Volevate o no questo “sacrificio”?
E prima di aprire la porta, dietro alla quale sembrava che i demoni di fossero placati, si preparò per recitare la formula che ormai conosceva a memoria. Infilò poi l'agendina nella tasca dei jeans; sarebbe tornata utile in caso di stretta necessità.
Sospirò profondamente e disse in tono naturale, come se stesse conversando con qualcuno: “Meu Deus, vinde em meu auxílio e longe de mim isso não é tão estreita imundo e partem com a sua doença. Faça-me a minha defesa”
Poi lanciò di nuovo un'occhiata ad Ester che sembrò quasi rimproverarla di non aver concluso.
Già...una formula poteva aiutare. Ma due potevano fare la differenza. Quindi aggiunse:

“Vino să-mi salvare, lumini şi umbre pus pe fugă. Demonii sunt în picioare şi nu pot să mă vadă sau cei care sunt aproape de mine.”
Se le due formule avessero funzionato correttamente allora adesso sarebbero state invisibili agli occhi dei demoni e protette dai loro attacchi. Pregando che gli incantesimi durassero a lungo, posò una mano sulla maniglia per spalancare la porta....
- Sperate che funzioni....

 
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EloiseAddams
view post Posted on 26/5/2011, 18:13




Ecco, in quel momento davvero sentiva la mancanza di un bambino in grado di sparire. Aggrottò la fronte osservando il bimbo sorriderle e toccare la bambina che lei teneva ancora tra le braccia, straordinariamente brava. E poi, il secondo successivo... puff! Via i due bambini. Un pensiero in meno, certo, ma chi gliela spiega la loro sparizione?
- Che? - domandò, rivolgendosi a Betsy. Voleva il suo aiuto? E per fare cosa?
Fece un passo avanti, verso la strega - non le veniva in mente un termine più adatto al momento - per capire cosa si aspettasse da lei.
Lily non sapeva sparare, né fare a pungi... sapeva correre, quello sì.
Ma il passo in avanti si trasformò in un passo indietro quando le vide andare verso l'uscita.
- No... - sussurrò, decisa. - Non esco! - sbottò, terrorizzata. - Ci sono dei demoni, là fuori, o qualcosa di spaventoso, e vogliono noi... E noi andiamo a cercarli? -
D'accordo, le domande alla fine, ma si sentiva molto più al sicuro lì dentro, che fuori. Non ne sapeva nulla di magie o cose simili, non potevano pretendere che uscisse senza spiegarle almeno cosa volessero dire le parole di Betsy, quella specie di formula magica spaventosa.
Le piacevano i film dell'orrore, certo, ma non quando diventavano realtà.
 
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Ester Colt
view post Posted on 27/5/2011, 13:45




Come biasimare Lily? Appena arrivata in città, con la speranza magari di iniziare una nuova vita... Ed invece eccola là, spaventata e confusa, a pochi passi dalla Morte. Perchè, una volta varcata la soglia del bar, c'era davvero la Morte. E non in senso figurato...
- Lily, senti... Non c'è tempo per sedersi a tavolino e raccontarti la storiella dell'uomo nero che sta dentro l'armadio. Siamo in pericolo, leggimi il labbiale: p e r i c o l o, m o s t r i, m o r t e. Abbiamo due possibilità: uscire da questo cazzo di posto e cercare di sistemare la faccenda con un abracadabra. Oppure stare qui, da perfetti vigliacchi, ad aspettare e sperare invano che le acque si calmino. - Ester lanciò uno sguardo a Betsy, poi tornò a fissare Lily, la sua voce ferma aveva tradito completamente l'effettivo stato di agitazione in cui era caduta.
Non paura, agitazione. Dovevano farlo ora, subito. Ma c'era bisogno di una terza persona... O il piano sarebbe andato a farsi fottere. Tre, il numero perfetto ed il numero minimo per poter praticare incantesimi di un certo livello. Fossero uscite solo lei e Betsy, ci sarebbe davvero stato il famoso sacrificio di cui tanto parlavano quegli stronzi.
- Qualcuno di voi si offre al suo posto? - chiese poi ad alta voce, in direzione degli uomini taciturni in fondo alla taverna. Come sospettava, nessuno fiatò nè mosse un muscolo.
- Finocchi di merda. - il suo unico commento. Bene: se la Straniera non si decideva nel giro di 10 secondi, erano fottuti. Tutti.
E l'unica idea assurda che le venne in mente fu quella di tramortire Lily e trascinarla fuori.
Ma sino a prova contraria si chiamava ancora Ester Colt. Mica Figlia di Puttana.

 
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Bet Grave
view post Posted on 27/5/2011, 14:35




In fondo poteva aver esagerato. Senza darle nemmeno una spiegazione, aveva coinvolto Lily in quella missione kamikaze. Per lei e Ester la cosa era diversa, oramai bastava uno sguardo per intendersi e via....dritte tra le braccia del maligno, con la speranza di annientarlo e sopravvivere. Betsy si voltò verso la ragazza e le sorrise, mentre sentiva già lo scudo protettivo innalzarsi attorno a lei. Dovevano fare in fretta o sarebbe crollato prima ancora di mettere piede fuori da lì.
Ascoltò e assentì alle parole di Ester. Si, Lily doveva venire con loro perché era stata prevista dalla “profezia”. Nessuno sapeva ancora in che modo lei c'entrasse in tutto ciò, ma era indispensabile. Che lei ci credesse o no.
Quando poi Ester rivolse quella domanda agli uomini presenti nella taverna, quasi sbottò a ridere. I Mistylliani, lo aveva capito già da un pezzo, di fronte al Male preferivano nascondersi o voltare la testa dall'altra parte oppure fingere che quelle cose orribili non avvenissero e dare in pasto ai demoni quelle tre straniere piuttosto che rimboccarsi le maniche e porre fine a tutto quello scempio. Non solo Hope, ma i suoi stessi abitanti avrebbero condannato quella città.
- Lily...per favore..- le disse quasi supplicandola- Vorrei che chiudessimo questa storia. Voglio tornare a casa, da mio figlio. E ti assicuro che poi avrai un lavoro anche ben pagato...
Barattare quella missione suicida con un lavoro non era certo nello stile di Betsy. Ma la cacciatrice temeva che il suo abracadabra non avrebbe resistito ancora a lungo se fossero rimaste lì dentro a parlare. E allora si che sarebbero state nella merda...

 
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EloiseAddams
view post Posted on 7/6/2011, 09:12




In realtà, le parole di Ester, più che convincerla, la fecero incazzare. Non era una bambina e non era una stupida, aveva afferrato la pericolosità della situazione. In realtà, l'aveva afferrata talmente bene, che progettava di salire sul primo treno e tornarsene a Saint Louis.
Un manicomio non poteva essere così male, a dispetto del nome. Nemmeno la vita con sua madre le sembrava più tanto pericolosa.
No, Ester non ci aveva preso, con lei. La psicologia spicciola non serviva a un tubo con Lily. Ma Betsy... Betsy disse le parole magiche, e probabilmente senza rendersene conto.
"Voglio tornare da mio figlio". Cosa non avrebbe dato, Lily, per vedere quella stessa espressione negli occhi di Anthea?
Merda. Era sleale, da parte di Betsy, buttarla sulla famiglia. Quando non hai una famiglia, tendi a mitizzare quella degli altri. Questo le aveva detto l'ultimo strizzacervelli, prima che lei si desse alla fuga.
Bene. Ci voleva una strega con un figlio capace di sparire come lei era capace di accendere la luce per farle capire che era tutto vero e non stronzate psicologiche.
- Porca puttana - sibilò, passandosi le mani tra i capelli, nervosa. - Okay! - acconsentì infine, senza più riflettere. Si accostò loro, anche se erano un po' troppo vicine alla porta, per i suoi gusti.
- Che cosa dovrei fare esattamente? - Le osservò entrambe, una alla volta, aspettando almeno quella spiegazione. Che utilità poteva avere se non sapeva cosa fare? Però una cosa era certa: non appena quella storia fosse finita le avrebbe bombardate di domande. E non una o due. Voleva sapere tutto. Voleva sapere in che cavolo di città si era andata a cacciare.
Certo, sempre se fosse sopravvissuta a qualunque cosa ci fosse dietro quella porta.
 
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Ester Colt
view post Posted on 20/6/2011, 16:32




"Che cosa dovrei fare esattamente?". Non c'era tempo per le spiegazioni e l'incantesimo di Betsy avrebbe retto ancora per poco.
- Dobbiamo fare... Questo! - dopo un'occhiata d'intesa con Betsy, Ester afferrò Lily per un braccio e si fiondò fuori dal locale assieme a lei seguita da Betsy che richiuse la porta dietro di loro.
Si sarebbe fatta perdonare da Lily in un secondo momento, più probabilmente la ragazza non le avrebbe nemmeno lasciato il tempo di spiegare e l'avrebbe menata brutalmente. Reazione più che comprensibile.
La strada era inverosimilmente deserta. L'unico rumore sordo udibile era la sirena che ancora non aveva smesso di suonare. Il cielo in lontananza era scurissimo, quasi nero. Eccoli là, che si avvicinavano a velocità inaudita... La Strega, la Cacciatrice e la Straniera avevano giusto una manciata di minuti per agire. Forse meno.
- Betsy, i gessetti! - Esortò l'amica a disegnare la trappola del diavolo, una trappola abbastanza grande da poter ospitare tutte e tre. Nel frattempo sfilò il pugnale d'argento che teneva sempre nello stivaletto. Un tributo di sangue. Come spiegare in quel momento a Lily che qualche sua goccia di sangue sarebbe servita per salvare la vita ad un'intera città, oltre che a loro stesse?
- Mi dispiace, Lily. Ma credimi un taglietto del cazzo sarà nulla in confronto a quello che potremmo tutti patire quando quella nube nera giungerà qui. - Indicò poi il simbolo che Bet stava disegnando scrupolosamente sull'asfalto.
- Ora entreremo in quel dannato simbolo e non dovrai uscirci per nessunissima ragione al mondo Lily. Ok? Dopo potrai picchiarmi quanto vorrai. Prima pensiamo a salvare e salvarci il culo.
E sperò che almeno Betsy ricordasse l'intera formula del Gorgo. Insomma, era lei la streghetta della situazione, no?

 
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Bet Grave
view post Posted on 22/6/2011, 16:55




E così arrivò il momento di uscire fuori. Finalmente. O magari sarebbe stato meglio per loro scappare a gambe levate da una delle finestre del bagno e tornarsene rispettivamente alle loro vite.
Tuttavia Betsy sapeva che ciò non sarebbe stato mai possibile. Lo aveva saputo fin dal primo momento in cui suo padre era stato costretto a confessarle dei demoni e della caccia. Non avrebbe mai potuto rimandare o anche solo voltare la testa dall'altra parte e far finta di non vedere “quei” problemi, come tante volte aveva fatto nella sua esistenza con questioni di minore importanza. Scegliere la sua università, che poi non avrebbe mai frequentato, era stata una scelta difficile ma poteva essere presa anche con la dovuta calma; non ci sarebbe mai stato nessun preside o professore a minacciarla di morte nel caso non avesse scelto i corsi giusti. Per i demoni, per quella vita, la faccenda era ben diversa e Lily avrebbe presto capito che alcune decisioni, come quella di buttarsi là fuori disarmate, dovevano essere prese nell'arco di una manciata di secondi, perché ogni momento che passava si avvicinava sempre di più alla loro morte.
Betsy respirò profondamente prima di seguire Ester e Lily in quell'inferno. Richiuse la porta di scatto e ignorando la sirena, ignorando le parole della sua amica, si chinò subito a terra e disegnò sull'asfalto quel simbolo conosciuto a memoria, tanto che la sua mano sarebbe andata tranquilla anche ad occhi chiusi. Cal, assieme alle stelline e ai cerchi, sapeva già disegnare pentacoli colorati e non ancora troppo perfetti.
Si posizionò all'interno del cerchio e invitò le ragazze a fare lo stesso. Quando poi s'accorse di quello che Ester stava facendo le porse la mano senza alcuna esitazione. Tutto pur di mettere fine a quelle storia. Voleva solo tornare da Cal, a casa. Non chiedeva altro e sarebbe stata disposta a tutto pur di farcela. Non è il coraggio o la mania da protagonismo a spingere il cacciatore, ma semplicemente la disperazione, il disperato senso di sopravvivenza.
- Avanti Ester, finiamola qua...
I demoni si erano posizionati tutti attorno a loro nel frattempo, ma quella nube nerastra e densa non osò nemmeno sfiorarle. Non le vedevano. Lo scudo di Betsy era ancora efficace. Restava ora da recitare una formula, proprio come nei peggiori film dell'orrore: tre ragazze prescelte, il Male da sconfiggere, un incantesimo da pronunciare. Quella non era nemmeno la situazione più stramba nella quale Betsy si era ritrovata fino a quel momento nella sua vita...
Ester le procurò un taglio sul palmo della mano, e Betsy cercò di mascherare il dolore mordendosi un labbro e coprendosi la faccia con i capelli. Che schifo di “mestiere” che le era toccato...
Del sangue cadde all'interno della trappola, lì dove aveva disegnato le strisce del pentacolo. Subito prese a pronunciare una formula, parole che si era tenuta a mente da quando era chinata sull'asfalto a comporre il simbolo.
“O sangue derramado sobre ese símbolo, abrir ou vórtice. Informe de calquera criatura do mal para queimar no lume eterno!”
Guardò prima Ester e poi Lily invitandole a dire quella sorta di atona filastrocca. Era fondamentale che venisse ripetuta più volte. Incoraggiò con lo sguardo Lily; non c'era nulla da temere. Se fosse andato tutto come previsto sarebbero tornate alle loro vite in meno di mezz'ora.

 
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EloiseAddams
view post Posted on 15/7/2011, 09:47




Il pensiero di uccidere Ester si fece prepotentemente spazio nella mente di Lily, quando la cacciatrice la trascinò fuori dal locale. - Merda! - fu il suo solo commento, accompagnato da uno sguardo di fuoco. Se gli sguardi avessero potuto uccidere, la bionda sarebbe caduta agonizzante sul momento.
Osservò Betsy tracciare quel qualcosa sull'asfalto, assordata da quello schifo di sirena.
Sembrava davvero di star vivendo un videogioco. A Lily piacevano i videogiochi, le erano sempre piaciuti: a Saint Louis si appostava sotto casa di Kyle finché lui non la faceva salire a giocare con la WII rubata di suo fratello. Ma qui le cose erano diverse. Non c'era possibilità di guadagnare vite extra, e soprattutto non potevi ricominicare da capo il livello se qualcosa andava storto.
Entrò nel cerchio, un passo indietro rispetto alla strega e alla bionda. Poi eccoli.
Una fitta nebbia nera, che puzzava di morte e inferno. Non le toccarono, se ne rimasero lì, attorno a loro. Se avessero osato mettere un dito fuori dal cerchio glielo avrebbero mangiato? Sapeva di essere rimasta a bocca aperta, ma non riusciva a fare assolutamente nulla. L'odore del sangue la portò a staccare gli occhi da qualle... creature?
Ester aveva fatto un taglio a Betsy, senza che lei facesse un solo beh. Lily si tirò su la manica della giacca e della maglia, mettendo in mostra il braccio destro. Stupidamente, divenne rossa a mostrare le sue, di cicatrici. Non c'era sicuramente l'onore che poteva esserci in quelle delle due ragazze. Le sue cicatrici erano stupide, e senza dubbio riflettendoci a posteriori, Ester e Betsy avrebbero pensato che se le era fatte da sola. Lo pensavano tutti.
Ma se doveva avere una cicatrice in più preferiva averla lì, dove non si sarebbe notata, che altrove. Certo, a meno che il rito non parlasse di sangue dalla mano. Tipo Amori e Incantesimi.
Senza volerlo, fece un ghigno. La paura fa strani effetti alla gente normale.
Si schiaffeggiò mentalmente, tornando alla realtà. Ricordarsi la formula, e ripeterla, fu davvero uno strazio. Era ancora più difficile che farsi tagliuzzare da Ester.
“O sangue derramado sobre ese símbolo, abrir ou vórtice. Informe de calquera criatura do mal para queimar no lume eterno!”, intonò, incerta dapprima. Per quanto la riguardava, forse stava dicendo un mare di assurdità e sarebbe morta nei prossimi secondi.

Edited by EloiseAddams - 19/7/2011, 19:11
 
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Ester Colt
view post Posted on 19/7/2011, 17:00




Ad Ester era toccato l'antipatico compito di tagliuzzare le ragazze, non che non fosse abituata. Ma quando Lily le porse il braccio, la cacciatrice notò inevitabilmente i segni. Ed effettivamente il primo pensiero di Ester fu proprio: "ha fatto la mia stessa cazzata di cinque anni fa, la ragazzina".
«Scusami» sussurrò mentre già il sangue della Straniera rigava il braccio lasciando cadere un paio di gocce sul terreno.
Infine Ester provocò la stessa ferita al propio palmo e strinse la mano a pugno affinchè anche il suo sangue lavasse il simbolo. La nube infernale le aveva già imbottigliate all'ineterno di quel cerchio magico, bene. Era proprio ciò che doveva accadere...
O sangue derramado sobre ese símbolo, abrir ou vórtice. Informe de calquera criatura do mal para queimar no lume eterno!” ripetè più volte le stesse parole di Betsy, scoprendo con enorme sorpresa di ricordarsi la formula sino all'ultima sillaba. E ciò che avvenne dopo alcuni istanti sarebbe rimasto impresso nei ricordi di chi, barricato in casa come gli ubriaconi della taverna, stava forse assistendo inerme a quella scena. E anche nei ricordi di Lily, sicuramente.
La terra prese a tremare vistosamente sotto i piedi delle ragazze, ma nessuna delle tre si mosse da lì. Nemmeno volendo avrebbero potuto, non sarebbe stata comunque una mossa intelligente. L'asfalto si spaccò come se fosse di cartapesta, seguendo il cerchio perfetto che Betsy stessa aveva disegnato; cedette inesorabilmente dapprima di qualche centimetro, poi qualche metro.
Poi avvenne ciò a cui Ester non si sarebbe mai abituata ad assistere con indifferenza. La nube nera, attratta dal cerchio che in quel momento fungeva da occhio del ciclone, venne risucchiata come un vortice all'interno della voragine che si era venuta a creare.
Ester sorrise compiaciuta alzando la mano ferita e ancora sanguinante, il suo dito medio simboleggiava la vittoria delle tre ragazze. E così come sì era creata, la voragine scomparve lasciando l'asfalto intatto, come se nulla fosse mai accaduto.

 
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Bet Grave
view post Posted on 22/7/2011, 13:49




E come accadeva sempre in quelle occasioni, alle quali Betsy aveva preso ad abituarsi, tutto accade nella frazione di qualche minuto. Nemmeno il tempo di tagliuzzarsi la carne e recitare assieme la formula che quella voragine inghiottì l'orda di demoni nelle viscere della terra.
Addio demoni, pericolo scampato. Ancora una volta Betsy era andata vicina alla morte, e ancora una volta lei l'aveva elusa. Ringraziò Dio e fece un profondo respiro, stremata come se avesse fatto chissà quale sforzo fisico. In realtà la fatica fisica e mentale c'era stata. Nessuno poteva nemmeno lontanamente immaginare quanto recitare delle singolari parole in una lingua straniera costasse energia per un corpo umano. Fortuna che almeno quella volta non le uscì il sangue dal naso, o non svenne come le era già capitato altre volte in situazioni analoghe.
Sospirò di nuovo e guardò prima Ester e poi Lily. A quest'ultima soprattutto andò la sua preoccupazione. Cercò di rincuorarla con un sorriso stanco.
- Tutto bene? Scommetto che ora invece di chiederci di darti un lavoro scapperai da questa città a gambe levate, vero?
Betsy in realtà si augurava il contrario. Per ogni incontro c'era sempre una ragione, lei lo sapeva bene oramai. Profezia a parte forse anche la ragazza stava cercando risposte in quella città maledetta. O forse si stava sbagliando e conclusa quell'”avventura” Lily sarebbe tornata alla sua vita di sempre e si sarebbe sforzata di dimenticare quella giornata. Ma in un caso o nell'altro se l'era cavata davvero bene e aveva dimostrato più fegato di quanto non credeva di averne...

 
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32 replies since 7/3/2011, 18:42   351 views
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