Misty Hill GDR

Lontano da Casa

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Aniel Seraph
view post Posted on 5/6/2011, 14:14




- Non sei affatto cambiato Balthazar. Parli sempre, troppo. Anche quando non dovresti. - Raphael, che non aveva perdonato a Balthazar l'ultimo torto (a causa del quale aveva dovuto recuperare un nuovo contenitore) fissò l'angelo con assoluto disprezzo e superiorità. Ma, sebbene lo desiderasse da matti, non gli avrebbe torto un solo capello.
Lui solo poteva rivelargli dove fossero le armi di cui aveva bisogno. Gli serviva intero.
Castiel invece...
- E tu, misero scarto di Paradiso. Anche tu qui. - Che Castiel fosse in combutta con suo fratello? L'arcangelo allungò una mano per posarla sulla spalla di Aniel, la sua preziosa pedina che, senza saperlo nè volerlo, l'aveva condotto proprio dove desiderava.
- Ottimo lavoro, serafino. - le disse, senza distogliere lo sguardo dai due angeli ribelli.
Aniel aggrottò la fronte, senza tuttavia trovare il coraggio di alzare lo sguardo.
- Ma, Raphael io non ho... -
- Zitta. Hai fatto ciò che dovevi, non mi servi più per ora. - Non era la prima volta che Raphael si rivolgeva a lei in quei modi, ma mai come allora Aniel si era sentita umiliata, forse perchè consapevole che Castiel e Balthazar stavano assistendo alla scena.
Ciò che l'arcangelo avrebbe fatto era scontato, secondo il giovane serafino. Li avrebbe puniti entrambi.
E invece...
- A te, Castiel, posso proporre per l'ultima volta di tornare a Casa e servirmi. Balthazar, tu invece già conosci la mia richiesta. Le armi. Dove sono?-
Quel piccolissimo dettaglio ad Aniel era ancora sconosciuto. Dunque le famose armi alle quali lei stessa aveva avuto acesso solo un paio di volte, erano state rubate da Balthazar?

 
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Castiel Novak
view post Posted on 19/6/2011, 13:53




Castiel non si scompose di un millimetro, sebbene in realtà l'arrivo di Raphael l'avesse intimorito.
A nulla sarebbe servito quel misero pugnale che teneva stretto nella mano sinistra. Raphael, se solo l'avesse desiderato, avrebbe ridotto tutti i presenti a pezzettini con uno schiocco delle dita.
Ciò che lo sorprese fu la proposta dell'Arcangelo. Ma certo... Un soldato in più al suo fianco gli avrebbe sempre fatto comodo, soprattutto uno come Cass che grazie ai poteri conferitegli da Michael era molto più temibile di un tempo.
- Conosci già la mia risposta, Raphael. - rispose subito Castiel, lanciando contemporaneamente un'occhiata a Balthazar, più che altro per assicurarsi fosse ancora lì. L'ultma volta se n'era andato vigliaccamente... Salvo poi tornare per fargli il culo. S'era salvato in corner.
Raphael, chiaramente scocciato, tornò a guardare Aniel. Le sorrise con un ghigno da far rabbrividire anche l'angelo più impavido e posò una mano sulla sua fronte.
- Voglio trovarti a Casa, quando tornerò. - le sussurrò, strappandola in quel modo dal corpo di Kyra Schneider, che cadde a terra senza sensi.
Quindi Raphael si voltò verso Balthazar.
- Spero sarai più ragionevole di tuo fratello. O temo farai la sua stessa fine. - Ed in un batter d'occhio Castiel si trovò costretto ad inginocchiarsi a terra, piegato da un dolore lancinante che sembrava spezzargli ogni singolo osso.

 
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Balthazar Angel
view post Posted on 20/6/2011, 15:31




Scontato. Era scontato che Raphael arrivasse e facesse il “dio” della situazione quello che piaga, che piega e che spezza a suo piacimento.
Le armi...Alla sua domanda non rispose se non con un sorriso di scherno. Piuttosto avrebbe consegnato le armi a qualche avanzo infernale che nelle mani dell'arcangelo. Castiel, Gabriel, Anna potevano anche aver disubbidito ed essere caduti, ma non avevano di certo cercato di approfittare dell'assenza di Dio per prenderne il posto. Raphael avrebbe pagato quell'insulto al loro Padre.
Balthazar restò immobile mentre osservava l'arcangelo cacciare via Aniel dal corpo della giovane ragazza che l'aveva ospitato. La piccola biondina si accasciò al suolo, apparentemente senza vita. Balthazar s'impose di non fare ancora nulla. Ma quando poi vide Castiel piegarsi in due da quelle torture psicofisiche, capì di dover agire prima che l'angelo morisse.
Lui non era mai stato uno sprovveduto. Durante il disordine in paradiso causato dalle lotte intestine tra angeli, si era appropriato subito della armi perché sapeva che con esse sarebbe stato al sicuro. Nessuno avrebbe osato toccarlo. Ma adesso quelle armi iniziavano a diventare pericolose e lui aveva dovuto agire di conseguenza. Uccidere prima di essere ucciso, fratelli o no.
- Sai Raphael di me non hai mai capito una cosa.- disse- Non me ne frega niente del potere, o di te che posi il tuo culo sul trono di nostro Padre. Tutto ciò che mi importa è sopravvivere. E stanne certo, non morirò dentro questo lurido faro, in questa schifosa città.
Agì velocemente, prima che fosse l'arcangelo a farlo. Ciò che colse di sorpresa Raphael fu che Balthazar non s'avventò contro di lui, ma scomparve e riapparve alle spalle di Castiel. Solo allora cacciò dalla tasca quello che all'apparenza poteva essere solo un misero pezzo di legno. Ma Raphael sussultò non appena lo riconobbe.
Un pezzo della croce che vide la passione e la morte del Figlio umano del loro Padre. E Raphael fece appena in tempo a gridare di fermarsi quando Balthazar si chinò su Castiel per infilzarlo ad una spalla con quel piccolo pezzo di legno.
Era necessario, perché in tal modo Castiel non solo avrebbe recuperato le forze ma sarebbe stato in grado di scacciare via Raphael da quel corpo.
- Scusami fratello!- disse- Ma io non avrei sopportato gli effetti collaterali di questo colpo!
E delle conseguenze di quel gesto ne avrebbero parlato in seguito, usciti vivi da lì.
Sperò solo che Castiel rispedisse subito tra le nuvole quel figlio di puttana.

 
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Aniel Seraph
view post Posted on 8/7/2011, 13:46




Aniel, che da quando era stata brutalmente scacciata dal corpo di Kyra, aveva esitato ad eseguire gli ordini di Raphael, levitava nella nebbia di Misty Hill alla disperata ricerca dell'unica persona al mondo che avrebbe accettato di aiutarla per un unico, ovvio motivo.
Qualcosa non quadrava e quel qualcosa le aveva suggerito di non tornare in paradiso. E di lasciare Kyra in balia di un'eventuale lotta furiosa tra angeli ed arcangeli non se ne parlava. Aniel aveva sempre provato rispetto per quella piccola anima devota che le si era donata senza alcuna esitazione, tanto che preferiva il rischio d'essere punita per aver disobbedito, piuttosto che perdere il suo contenitore ideale nonchè amica.
Aniel si fermò di fronte alla casa immersa nella nebbia, dentro la quale sapeva avrebbe trovato la salvezza. Circuì l'edificio per studiare con attenzione le due persone che vi si trovavano all'interno. Un piccolo mezzo angelo e Lei, il pochissimo sangue angelico che le scorreva nelle vene l'avrebbe protetta dalla brutta fine che chiunque faceva quando s'imbatteva in un'angelo senza contenitore.
- Non temere, sono un angelo. Ho bisogno di te; Castiel ha bisogno di te.- Betsy Gravestone avrebbe potuto vedere la sua Grazia e la sua voce.



Edited by Aniel Seraph - 8/7/2011, 15:08
 
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Castiel Novak
view post Posted on 11/7/2011, 14:00




Il Faro, senza elettricità da anni oramai, si era illuminato di una luce talmente abbagliante da spazzare via la nebbia circostante nell'esatto momento in cui Balthazar conficcò il pezzo di legno sulla spalla di suo fratello.
A Castiel non era mai stato concesso di venire a conoscenza di ogni singola arma a disposizione dell'esercito del Paradiso e quella che Balthazar aveva appena utilizzato era una delle tante che non aveva mai visto nè toccato con mano. Non aveva la più pallida idea di come funzionasse, ma quando sentì quel pezzo di legno perforargli la carne, si rese conto non sarebbe stato nemmeno necessario saperlo: Castiel era diventato semplicemente un tramite di cui l'arma stessa si sarebbe servita per sprigionare la propria potenza.
In uno stato molto simile alla trance e nel pieno delle sue forze, l'angelo si rialzò in piedi e allungò una mano verso Raphael, il quale aveva estratto il pugnale per precederlo ma si era trovato inspiegabilmente immobilizzato.


"Ànima Christi, sanctìfica me.
Corpus Christi, salva me.
Sànguis Christi, inèbria me.
Aqua lateris Christi, lava me."


La voce di Castiel, che ripetè la formula tre volte, tuonò con prepotenza all'interno del faro, tanto da scuotere la superficie terrestre. La luce si fece più accecante e d'un tratto scomparve, lasciando l'intera zona al buio e nuovamente preda della nebbia impenetrabile.
Raphael era scomparso. Mentre Castiel sembrava ancora intero, a parte un piccolo dettaglio: le sue mani sembravano essere state trafitte da qualcosa di appuntito, come pure i suoi piedi. E l'impermeabile all'altezza del petto si stava velocemente impregnando del suo stesso sangue. Ma non sentiva dolore alcuno, anzi. Erano forse quelli gli effetti collaterali a cui si era riferito suo fratello poc'anzi?
Una volta assicuratosi che l'arcangelo fosse davvero svanito nel nulla, Cass alzò una mano e andò a sfilare il pezzo di legno dalla spalla.
- Non so se ringraziarti o ucciderti, Balthazar.

 
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Balthazar Angel
view post Posted on 11/7/2011, 14:27




L'effetto di quell'arma sorprese anche lui tant'è che Balthazar fu costretto a serrare gli occhi per non farseli bruciare da quella luce potentissima. Il faro era ancora illuminato quando cercò a tentoni il corpo di Kyra per proteggerla da un eventuale possibile catastrofica conseguenza. Per quanto ne sapeva un corpo umano esposto a quella luce poteva anche evaporare o esplodere..
Udì le parole di Castiel e attese che Raphael fosse scacciato via, mentre si caricava tra le braccia il corpo della ragazza che aveva ospitato Aniel. Quando poi tutto sembrò finire riaprì lentamente gli occhi. Li posò subito su Castiel; qualcosa di incredibile era appena avvenuto in lui. Ed era sopravvissuto...Balthazar temeva non sarebbe stato possibile.
- Mai ammazzare un bastardo come me.- ribatté lui- Come vedi torno sempre utile.
Poi spostò lo sguardo sulla ragazza svenuta tra le sue braccia. Aniel...
Alzò il capo come a fiutare l'aria tutt'attorno.
- Raphael può essere anche andato...ma lei è qua. La senti?
E se Balthazar si era già dimostrato interessato al serafino biondo, tra non molto anche Cass avrebbe scoperto un incredibile interesse quell'angelo.

 
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Bet Grave
view post Posted on 21/7/2011, 15:01




Cal fu il primo a capire che stava per accadere qualcosa. Il bambino lanciò un'occhiata alla finestra della cucina, quasi come si aspettasse di vedervi entrare qualcosa da un momento all'altro. E prima che Betsy potesse anche solo chiedergli che cosa avesse, udì distintamente quelle parole. E il suo “si” arrivò ad Aniel prima che l'angelo potesse ripeterle...

Non sarebbe stata una giornata come le altre quella, l'aria stessa lo preannunciava. La nebbia ricopriva Misty Hill e il cielo minacciava pioggia come sempre, eppure nell'aria Betsy aveva fiutato qualcosa di diverso quando aveva aperto le imposte quella mattina. Castiel era già uscito per il suo solito giro di ricognizione e non aveva ancora fatto ritorno. Una moglie qualunque si sarebbe già allarmata ma non lei, abituata com'era al “lavoro” di suo marito.
E da quella mattina, fino all'istante in cui alle sue orecchie giunsero le parole di Aniel, non aveva fatto altro che pensare quanto sarebbe stata vicina al suo angelo quel giorno. Vicina in un modo in cui non credeva sarebbe stato possibile.

- Si...- disse soltanto prima di non essere più padrona delle sue azioni.
Cal sembrò aver capito ogni cosa tant'è che sorrise all'angelo che si impadronì momentaneamente del corpo di sua madre. E Betsy vide il suo bambino per la prima volta con occhi diversi, sembrò notare la luce che lo circondava facendolo apparire più meraviglioso di quanto non lo fosse già. E avrebbe pianto commossa se solo avesse potuto..
“Non ti farò alcun male ma due persone a noi molto care sono in pericolo.”
La voce di Aniel sembrò invadere la stanza e ciò che era rimasto della coscienza di Betsy. Coscienza che fu messa a tacere subito dalla volontà dell'angelo di ritrovare Kyra, il suo contenitore “ufficiale”. E Betsy non ebbe nemmeno il tempo di salutare suo figlio o dirgli qualcosa che l'istante dopo si ritrovò in un luogo a lei familiare. Non era più padrona delle sue azioni, non le era concesso nemmeno di sbattere una palpebra. Eppure la cosa non la spaventò né cercò di ribellarsi. Si sottomise completamente ai comandi di quell'angelo, e scoprì che servire umilmente un emissario di Dio era qualcosa che andava oltre ogni umana emozione. Avrebbe ubbidito a qualsiasi ordine, perché per la prima volta in vita sua si sentì libera da ogni dubbio e da ogni paura.
Aniel comparve a pochi metri dai due angeli e Betsy tacque ogni forma di pensiero ed emozione. L'ultima cosa che pensò fu quella di sentirsi come una telespettatrice seduta in un angolo a guardare uno spettacolo in anteprima e tutto per lei.
- Lei...sta bene?- domandò per prima cosa Aniel, preoccupata per la salute di Kyra.
E prima di riprendere quel corpo sottoposto quel giorno a un trattamento che non si sarebbe mai aspettata, voleva conoscere la verità su Rapahel e sulle guerriglie che avevano spaccato il paradiso in più parti. Ne aveva il sacrosanto diritto. Inoltre quel corpo, il corpo della piccola Gravestone, avrebbe contenuto la sua Grazia per un tempo considerevole vista la quantità di sangue angelico presente nelle sue vene. Un contenitore modello che poteva far gola a molti lassù...
- Castiel, Balthazar..voglio la verità. E la pretendo adesso.- disse ancora attraverso le labbra di Betsy.
La mamma cacciatrice dal canto suo sperò che Cass capisse che lei stava bene e che non doveva aver timore di nulla...

 
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Castiel Novak
view post Posted on 22/7/2011, 14:49




Betsy... Aniel. Ecco l'ultima cosa che Castiel si aspettava che potesse accadere. Avrebbe sopportato meglio la notizia di una seconda apocalisse, ma quell'apparizione improvvisa lo pietrificò.
L'angelo serafino era furbo, su questo non ci pioveva. Chi altri avrebbe detto sì così in fretta se non la moglie dell'angelo in difficoltà? Ecco dove aveva fatto leva Aniel. Avrebbe dovuto infuriarsi come una belva feroce ma lo sguardo calmo di Betsy gli suggerì che lei non stava correndo alcun rischio, anzi. Tuttavia non avrebbe perdonato facilmente al serafino quell'affronte, usare per i propri scopi il corpo della donna che amava...
- Mi rifiuto di parlare con te finchè tieni in ostaggio Betsy in questo modo. - Gli sarebbe risultato pressochè impossibile parlare al corpo di sua moglie senza che fosse lei l'interlocutrice del discorso. Ma comportarsi da angelo capriccioso non avrebbe portato ad alcuna conclusione, se non quella di una sosta prolungata da parte di Aniel "là dentro", ovvero ciò che NON doveva accadere...
Castiel si asciugò la fronte che grondava sangue e sudore a causa dei famosi effetti collaterali dell'arma angelica e si voltò a guardare suo fratello, Balthazar. Tra le braccia teneva il contenitore di Aniel, Kyra. Sembrava essere tutta intera, nessun danno importante. Castiel riprese la parola senza guardare Betsy negli occhi, non avrebbe retto quello sguardo...
- Vuoi la verità? Allora sei consapevole che quella che Rapael ti ha inculcato in tutti questi anni non lo sia. Sono convinto che lui non abbia mai nominato nostro Padre, e ti dirò il perchè. E gli sta bene così, che Dio sia scomparso, perchè il suo unico desiderio è quello di prendere il Suo posto. - Certo, quella era solamente una delle tante verità, ma quella al momento era la più importante.

 
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Balthazar Angel
view post Posted on 25/7/2011, 10:50




Balthazar, col corpo di Aniel stretto ancora tra le braccia, restò a fissare quella scenetta divertito e compiaciuto. La moglie dell'angelo, la famosa ragazzina che aveva fatto cadere Castiel e che aveva avuto il coraggio di mettere al mondo una creatura potente come solo un mezzo sangue poteva essere, conteneva ora la Grazia di Aniel. Doveva aver detto “si” a una velocità e con una semplicità impressionante. Era corsa in aiuto del suo maritino e Balthazar si chiese per l'ennesima volta come potessero esistere sentimenti simili. Lui aveva solo imparato ad amare suo Padre e i suoi Fratelli.
- Bella mossa Aniel.- si complimentò.
Almeno non era esplosa o non era stata rispedita diritta in paradiso come aveva pensato. Castiel l'avrebbe forse ucciso per quell'affermazione ma in fondo, se la ragazzina in questione era abbastanza forte da mettere al mondo il figlio di un angelo, allora lo sarebbe stata anche per contenere la Grazia di Aniel. Ascoltò la risposta di Cass alla domanda del serafino. C'era andato troppo leggero, per questo decise di intervenire:
- Aniel sei stata usata per i scopi di Raphael.- disse.- E lo dimostra il fatto che ti ha gettata via quando non gli servivi più. E' vero, io ho sottratto le armi al paradiso ma l'ho fatto perché lui non potesse metterci le mani sopra. Piegherà il paradiso e la terra al suo volere e ci renderà schiavi. E' questo che vuoi? Anzi, tu sei già una schiava, una marionetta della quale si è disfatto una volta divenuta d'intralcio. Adesso indossi quel bel vessillo, ma so che fremi per tornare da Kyra. L'hai scelta per la sua purezza e per il suo animo...E cosa credi le sarebbe accaduto se io non l'avessi protetta da Raphael? L'hai messa in pericolo senza volerlo e sei stata costretta a piegare un'altra umana al tuo volere. Ecco cosa ti ha costretto a fare Raphael, ti ha spinta contro di noi e poi ti ha privato di Kyra mettendola in serio pericolo. E' questo che vuoi? Che la ragazza da te scelta e amata corra ancora dei rischi per colpa di quell'usurpatore?
Balthazar sapeva che facendo leva su Kyra, Aniel avrebbe riflettuto su quella sua condizione. Una mossa forse scorretta, ma necessaria..

 
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Bet Grave
view post Posted on 1/8/2011, 14:03




Aniel ascoltò senza fiatare prima le parole di Castiel, poi quelle più pungenti di Balthazar. Senza nemmeno badare alla reazione di Castiel, al quale per poco non venne un infarto nel vedere il corpo di sua moglie governato come una marionetta da un essere di luce come lui, si concentrò su Kyra ancora priva di coscienza. Lasciò che il silenzio s'impadronisse del faro e che a far rumore fosse solo la pioggia.
Betsy nel frattempo cercava di mantenere sveglio il suo pensiero per far si che non fosse totalmente oscurato da quelli di Aniel, i quali erano confusi e disordinati. L'angelo non sapeva quale decisione prendere, era palese. Aveva seguito Raphael senza alcun indugio ma ora il dubbio che stesse facendo la cosa giusta s'impadronì di lei facendole quasi tremare la terra sotto i piedi. Non doveva essere facile per un angelo prendere decisioni, ora riusciva a capirlo perfettamente. Capì così quali indecisioni e quali timori doveva aver patito Castiel nel momento in cui scelse lei piuttosto che il Paradiso. E lo amò in quel momento ancora di più..
E fu proprio grazie a quel pensiero che Aniel captò, quasi come fosse il suo, a farla risvegliare da quel torpore nel quale sembrava essere caduta dopo aver compreso che Raphael l'aveva solo usata e che aveva usato Kyra per i propri personali scopi mettendola in pericolo di morte.
Aniel guidò il corpo di Betsy accanto alla ragazza bionda. Il suo vessillo...colei che aveva giurato di difendere per sempre se si fosse “concessa” alla volontà di Dio.
- Mi dispiace...- disse.
E non sapeva a cosa si stesse riferendo con esattezza, se per quello che aveva fatto a Kyra o al fatto di aver militato nelle file di Raphael oppure per essersi “presa” Betsy anche se per così poco tempo. Aniel era dispiaciuta per molte cose, ma di una era assolutamente certa: Raphael non le avrebbe dato più ordini.

 
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Aniel Seraph
view post Posted on 4/8/2011, 20:09




C'era un'altra persona al Faro che quel giorno avrebbe cambiato totalmente opinione sull'arcangelo Raphael: Kyra Schneider, la ragazza devota a Dio e agli angeli tanto da sacrificare la sua esistenza per uno di essi.
La giovane ragazza bionda fortunatamente non assistette alla cacciata di Raphael, ma riprese pian piano i sensi grazie alla vicinanza di quell'energia che oramai avrebbe riconosciuto ovunque.
Aniel le stava accanto, era ancora viva. Kyra sorrise ad occhi chiusi, priva di forze ma tuttavia convinta d'essere al sicuro e protetta per la prima volta dopo molti anni. Quando schiuse gli occhi, pensava di incontrare quelli di Aniel, invece si trovò a fissare quelli azzurri di Balthazar. Che fosse lui ad emanare tutto quel calore che l'aveva cullata per tutto il tempo in cui aveva perso i sensi? Non osò per niente al mondo muoversi nè liberarsi da quelle braccia che ancora la tenevano stretta.
- Grazie. - sussurrò allargando il sorriso. Si fidava di lui, com'era convinta si fidasse anche Aniel. E proprio Aniel, poi, salutò allungando una mano verso di lei. Aveva scelto un contenitore bellissimo, l'espressione gentile e bonaria di quella ragazza non era sicuramente dovuta soltanto alla momentanea possessione.
- Lasciala, prendi me. Per favore, prendi me... - Strinse forte la mano dell'angelo serafino: era lei la prescelta. Kyra. Lei sola avrebbe sacrificato sogni, ambizioni, la vita per Aniel.

 
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Castiel Novak
view post Posted on 5/8/2011, 17:55





Gli occhi di Castiel fissavano attenti ogni movimento che Aniel eseguiva col corpo di Betsy, ma le rimase a debita distanza. Non disse altro, sapeva che le sue parole e ancor più quelle di Balthazar avevano avuto l'effetto desiderato sull'angelo serafino.
Kyra aveva rinnovato il proprio "sì" ad Aniel, di questo Cass non potè che esserne felice: non avrebbe sopportato che il corpo meraviglioso di sua moglie restasse in balia di un'altro essere un momento di più. L'ultima cosa che riuscì a vedere, furono le mani di sua moglie che afferravano con delicatezza il viso grazioso e pallido di Kyra, la quale chiuse gli occhi per andare incontro al proprio destino. Il faro venne illuminato così una seconda volta e Castiel fu pronto a sorreggere Betsy che si sarebbe accasciata a peso morto a terra. Sarebbe sembrata una scena davvero romantica in altri casi e forse in parte lo era, magari una minima parte.
- Va tutto bene, è tutto a posto. - strinse tra le braccia sua moglie semicosciente, realizzando soltanto in quel momento d'essersi preoccupato troppo. Il sorriso beato che era rimasto dipinto sulle labbra di sua moglie la diceva lunga...
E così Aniel avrebbe disobbedito a Raphael, anzi, l'aveva già fatto. Cosa sarebbe accaduto ora? Non avrebbe risolto nulla con la solita frase "Non m'importa degli altri, voglio solo che la mia famiglia sia al sicuro", Aniel e Betsy avevano stabilito un legame oramai. Era convinto che la donna che amava avrebbe fatto di tutto pur di proteggere l'angelo serafino. E in fondo anche Aniel, come Balthazar, era la sua famiglia.

 
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Balthazar Angel
view post Posted on 16/8/2011, 16:16




Balthazar non mosse un muscolo né aprì bocca; se ne stette a guardare quel piccolo grande prodigio che accadde davanti ai suoi occhi ricordando solo in quel momento il “si” del suo contenitore. Il corpo che ospitava la sua Grazia era migliore del suo temperamento, l'angelo lo sapeva bene. Un uomo devoto e fedele a Dio, come lo erano tutti quei corpi che decidevano coscienti di appartenere all'esercito del Signore. Era un prodigio, una “magia” arcana e antica che nessuno poteva spiegare. La volontà di Dio che si andava ad unire con quella irremovibile degli uomini...fortuna che al mondo esistevano ancora anime come quelle di Kyra o di Betsy; stava a significare che c'era ancora speranza per il Bene di vincere.
Balthazar non mollò la presa, nemmeno quando Kyra tornò ad ospitare Aniel. Nemmeno quando le rivolse quel timido saluto...
Tenne l'angelo tra le braccia quasi avesse paura che scappasse o peggio, che Rapahel tornasse a reclamarlo. Sollevò appena gli occhi per posarli su Castiel che, come lui, teneva stretta sua moglie, sconquassata dalla prova alla quale si era volontariamente sottomessa. Ma le ci sarebbe servito poco per rimettersi; Blathazar ci avrebbe scommesso.
Tornò a guardare gli occhi chiari del serafino, ma non era quello il momento per gioire del suo ritorno e ogni battuta sarebbe stata fuori luogo.
- Dobbiamo andare via da qui. Lui potrebbe ornare.- disse.
Raphael, per quanto ne sapevano, poteva stare a spiarli in quel preciso momento nascosto vigliaccamente dietro a una di quelle nuvole cariche di pioggia.
Serviva del tempo, del tempo per riflettere su come procedere e soprattutto per rispondere a tutte quelle domande che Aniel avrebbe inevitabilmente posto loro.
- Dobbiamo andare via da qui, Castiel.- ripeté- Spero tua moglie si riprenda in fretta per preparami la cena.
Abbozzò un sorriso. Casa Novak al momento poteva essere l'unico posto sicuro. Di quella terra, di quella città, non si fidava ancora. Potevano esserci spie ovunque.
- Dopo di te..- aggiunse, sperando che Castiel accogliesse quella sua proposta e svanisse in fretta.
Anche se qualunque contrordine era bene accetto; ciò che voleva era solo allontanarsi più velocemente possibile da lì.

 
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27 replies since 22/1/2011, 19:12   344 views
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