Misty Hill GDR

Memories, Sequel di Evil Injection

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Charlie Meester
view post Posted on 10/2/2011, 19:15




Charlie corse nuovamente via, alla ricerca della spada, ma questa sembrava essere scomparsa. Dove diavolo era finita? Non poteva essere sparita così, ma non c'era. Non era da nessuna parte.
-Maledizione!
charlie guardava terrorizzata l'amica, quella figura capparentemente così innocua era letale. Era un vampiro, e non uno come tutti gli altri.
-Deve essere da qualche parte. Deve esserci! Dannazione!
Poi una fitta alla testa fece piegare in due il corpo di Charlie. Era come se un trapano le stesse perforando le tempie. Come se qualcuno provasse a farsi un buco in testa senza nemmeno prendersi la briga di anestetizzarsi. La cacciatrice poggiò al muro la schiena e scivolo lentamente verso il pavimento, tenendo le mani sulle tempie, per impedire al dolore di continuare. Ma fu tutto inutile. Tutto diventò nero, come se qualcuno avesse improvvisamente spento le luci nella stanza. Ma la luce era ancora lì. La ragazza perse i sensi. Durò solo per qalche istante, ma sembrò un tempo molto più lungo. Al suo risveglio ricordava tutto. Il perchè del suo legame con Lana, cosa era successo quel giorno, la caccia spietata di Hope, tutto. Scese di corsa al piano di sotto ed uscì in giardino. La situazione era quella di prima che svenisse. Lana in balìa di Sebastian.
-So chi sei.
Disse lentamente Charie.
-Perchè? Perchè hai voluto cancellarci la memoria?!
 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 12/2/2011, 14:00




Lana tentò in ogni modo possibile ed immaginabile di muoversi ma sapeva benissimo che non avrebbe potuto nulla contro il controllo mentale di un sangue puro.
Era capitata la stessa cosa con Endymion durante la festa per il suo compleanno: Lana voleva andarsene di lì ma lui l'aveva bloccata con il controllo mentale, ma adesso era grata di questo suo gesto perché da quel giorno Lana aveva cominciato a vivere la propria favola.
Ma adesso non era né il luogo né il momento per poter pensare a simili cose: Sebastian si stava avvicinando pericolosamente a lei, forse per morderla e per porre fine alla sua vita.
In cuor suo Lana sperò che Charlie fosse riuscita a trovare la sua spada...speranza resa vana quando Charlie uscì nel cortile senza la sua arma tuttavia le sue parole spinsero la ragazza a guardare il vampiro negli occhi ed improvvisamente si ricordò tutto di quel giorno: dall'incontro con Charlie al parco giochi, all'attacco di quei demoni, all'ospedale, fino a Sebastian che aveva fatto perdere loro la memoria.
- Perché ho voluto cancellarvi la memoria!? Semplice, perché non era ancora arrivato il momento in cui io mi sarei palesato ai vostri occhi...tu comunque Charlie parli troppo...ed io ho bisogno di silenzio adesso - Sussurrò il vampiro mentre un ghigno malvagio si dipinse sul suo viso.
- CHARLIE SCAPPA! - Urlò Lana intuendo le intenzioni del vampiro il quale, muovendosi fulmineo, raggiunse la cacciatrice addentandole ferocemente il collo.
- NO!!! - Urlò ancora Lana impiegando tutte le forze che aveva in corpo per liberarsi da quel soggiogamento. Gli occhi iniziarono a bruciarle e tutto attorno a lei si ghiacciò.
Sebastian, colto di sorpresa si voltò lasciando cadere a terra la cacciatrice.
- Vuoi giocare piccola Guardian!? Allora giochiamo! - Disse avvicinandosi ancora una volta a lei tentando di afferrarla per il collo. I riflessi di Lana furono pronti a scattare di lato e a rientrare nella biblioteca, doveva allontanare il vampiro dall'amica.
Corse velocemente al piano di sopra trovando infine la spada conficcata in uno scaffale.
- Dove pensi di andare Lana? - Sussurrò una voce alle sue spalle. Lana si voltò appena in tempo per vedere Sebastian avvicinare il volto al suo collo ma anche questa volta Lana fu più veloce e ferì alla spalla il vampiro che, in preda alla rabbia scaraventò Lana al piano di sotto con un semplice gesto della mano.
La Guardian dovette perdere conoscenza per pochi istanti poi quando riaprì gli occhi non vide più Sebastian.
- Charlie.. - Mormorò uscendo fuori: il corpo dell'amica era ancora a terra e respirava a fatica ma era ancora cosciente.
Devo portarla in ospedale. Pensò passandole un braccio attorno alla vita e poggiandola a sé si diressero entrambe all'ospedale.
 
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16 replies since 22/1/2011, 13:44   111 views
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