Misty Hill GDR

Il treno fantasma

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Bet Grave
view post Posted on 26/2/2011, 15:07




Colleen ascoltò ammutolita le parole del suo amato Victor. Non capiva davvero dove lui volesse arrivare, che cosa le volesse dire. Forse suo zio lo aveva già sorpreso salire sul treno, e gli stava già dando la caccia? Colleen deglutì spaventata all'idea di quello che sarebbe potuto accadere.

Ma si fidava di Victor. Lui era l'unico in tutta la sua esistenza che l'aveva considerata per ciò che era, e non semplicemente come la figlia di uno degli uomini più importanti e ricchi di quella terra. Non gli aveva mai mentito, e dunque perché doveva farlo ora?
Solo non capiva perché le stesse rivolgendo quelle parole, che l'allarmarono. Gli strinse forte le mani.
- Non capisco quello che vuoi dirmi.- gli disse guardandolo intensamente negli occhi- Ma so che non mi feriresti mai. Qualunque cosa mi dirai di fare la farò, solo spiegami che succede Victor. Mi stai spaventando.
E la locomotiva fischiò costringendo Colleen a sobbalzare e a rifugiarsi tra le braccia del suo uomo. Quale felicità era poterlo abbracciare di nuovo! Erano stati costretti a separarsi per qualche giorno, per non far insospettire nessuno prima della fuga, ma a lei era sembrata trascorsa un'eternità. Sembrava che fossero trascorsi dei secoli.

E Colleen non poteva sapere quanto questo fosse vero...
 
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Castiel Novak
view post Posted on 27/2/2011, 14:19




Victor la strinse a sè baciandole i capelli.
Avrebbe voluto restare così per chissà quanto tempo ancora, ma il momento fatidico si stava avvicinando. Stavolta non l'avrebbe permesso. Dal momento in cui era entrato in possesso del corpo di Castiel, aveva maturato subito la consapevolezza che quella notte avrebbe avuto finalmente le facoltà di cambiare il destino dell'anima della sua amata.

- Tu non dovrai fare nulla, amore. Solo avere pazienza. E non impedirmi di fare questo... - Victor le sfiorò le guance con un dito e sciolsce l'abbraccio. Senza indugiare, si affrettò a raggiungere l'estremità della carrozza; afferrò la maniglia e l'aprì non senza difficoltà.
L'aria umida e gelida della notte lo colpì come uno schiaffo in pieno volto, ma Victor parve non curarsene.

Ciò che doveva fare ora era semplice, sganciare la carrozza dal resto della locomotiva... Sembrava facile a dirsi, ma quel bullone enorme che stava ai suoi piedi aveva tutta l'aria di non volersi sfilare tanto facilmente.
Facendo ben attenzione a non perdere l'equilibrio, l'uomo si chinò ed utilizzò tutta la forza e la rabbia che la sua anima aveva accumulato in tutti quegli anni di pena e solitudine. La Grazia che giaceva assieme a lui all'interno di quel corpo, aiutò Victor nell'impresa, anche se per poco non cadde di sotto...

L'uomo si rialzò in piedi tenendosi saldamente alla porta. Non gli pareva vero: ce l'aveva fatta, l'anima di Colleen finalmente era in salvo.
Dopo essersi mossa per qualche centinaio di metri per inerzia, la carrozza pian piano cessò la sua corsa. Ed il silenzio della notte venne squarciato da un boato accompagnato da una luce all'orizzonte che illuminò l'aperta campagna a giorno.

Senza distogliere lo sguardo da quella scena mozzafiato, Victor cercò la mano della sua amata. Ora sarebbe giunta la parte più difficile, per lei...
 
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Bet Grave
view post Posted on 3/3/2011, 16:16




Colleen, perfettamente a suo agio in quel corpo giovane, si lasciò cullare dal suo amore ancora un poco. Poi quando lui si staccò da lei rivolgendole delle parole che non capì, si costrinse a seguirlo. Che suo zio la scoprisse pure, non le importava più nulla ora che finalmente era assieme a Victor.
Lo seguì senza fare domande, ma quando capì cosa voleva fare cercò di fermarlo.
- Ma che cosa fai?- domandò allarmata.
Tuttavia qualcosa le disse di lasciarlo fare e lo guardò per tutto il tempo, lanciandosi ogni tanto uno sguardo alle spalle col timore che potesse sopraggiungere qualcuno. Scattò in avanti lanciando un grido quando per poco Victor non cadde sulle rotaie del treno e allungò una mano per afferrare il suo braccio. Il freddo lì fuori pungeva quasi a ferire la pelle.
- Ma che succede?
La carrozza sulla quale stavano viaggiando rallentò per poi fermarsi del tutto. Colleen si guardò attorno, con aria interrogativa. Fece per chiedere ancora a Victor cosa stesse succedendo quando sentì un boato, uno scoppio che parve perforarle i timpani per la sua violenza. Lanciò un grido e si rifugiò tra le braccia di Victor. Non trovò la forza per guardare ma capì quello che era successo. Le altre carrozze di erano schiantate, il treno doveva essere deragliato. E su quel treno c'era suo zio....

Con le lacrime che presero a sgorgargli dagli occhi guardò il viso di Victor, sconvolta e confusa..
- Ma cosa..come facevi...che succede?
In un attimo era cambiato tutto. E Colleen ancora non poteva sapere che in un attimo la sua anima cambiò destinazione....
 
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Castiel Novak
view post Posted on 6/3/2011, 17:33




Come spiegarle che avevano entrambi abbracciato la Morte da secoli, oramai?
Victor era riuscito in appena metà del proprio intento. Ma se Colleen si fosse rifiutata di credergli, a nulla sarebbe valso quello sforzo. La sua amata sarebbe rimasta comunque intrappolata in quel luogo senza tempo, senza luce, e senza di lui.

- Colleen, amore mio. Guardami. Questo viso, queste mani... Questo corpo. Non sono miei. E se tu potessi vederti, non ti riconosceresti nel corpo di cui ti stai servendo. - L'uomo in impermeabile prese una mano della donna e se la portò alle labbra per baciargliela, poi l'attirò a sè stringendosela stretta al petto.
- Siamo tutti morti, Colleen. Tu in realtà sei rimasta vittima di quell'esplosione. Non arrivasti mai da me, a Westbrook.

Victor fece una breve pausa, ma non lasciò il tempo a Colleen di dire qualcosa: - La gente del posto contraria all'arrivo della ferrovia, non riuscendo ad imporre la propria volontà in altri modi, ritenne giusto fermare la corsa del treno con una gran quantità di dinamite. Ed io non potei vivere senza il mio cuore.

Il giorno dell'esplosione, infatti, Victor si era tolto la vita.
Ma risparmiò a Colleen i dettagli, la donna doveva essere già estremamente scossa da quella rivelazione.
- Colleen, non è più questo, il nostro posto.
 
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Bet Grave
view post Posted on 7/3/2011, 18:44




Colleen lo fissò attraverso gli occhi nocciola di Betsy, rivolgendogli un'espressione sbalordita e allarmata. Non capiva che cosa Victor le stesse dicendo. Parlava per enigmi, e a lei questo non piaceva.
- Mi spaventi Victor.- disse scostandosi un poco da lui- Perché mi stai facendo questo?
Lo spirito di Colleen così ancorato a quello che gli era accaduto si rifiutò di credere a ogni cosa. Il fantasma della donna, all'interno di quel corpo giovane e nel pieno delle forze, si sentiva vivo come non mai. Victor le stava mentendo, non c'era alcun dubbio. Eppure c'era stata quell'esplosione avvenuta poco prima a confermare ciò che lui le aveva detto.

Colleen si portò le mani sulla testa e si voltò per saltare giù dal treno con un balzo. Atterrò sui piedi e senza perdere l'equilibrio, spaesata e confusa come non lo era mai stata in vita sua, si guardò attorno. Da lontano poteva ancora vedere il fumo e le fiamme che si erano scatenate a seguito del deragliamento. Sentì delle urla di persone che forse chiedevano aiuto e ciò la terrificò a tal punto che fece per scappare lontano da quell'inferno. Ma si voltò a guardare Victor che invece l'aveva salvata da quel disastro. No, non la prendeva in giro. Qualunque cosa volesse dirle, non era per prendersi gioco di lei.
Fece per tornare sul vagone, accanto a lui quando avvertì alle sue spalle una presenza, un respiro gelido sulla spalla.
Tornò a voltarsi di scatto e si ritrovò davanti un uomo che non aveva mai visto in vita sua. Il suo sguardo era fermo, la sua espressione seria. Un uomo forse scampato come lei al deragliamento?
Non fece in tempo ad aprire bocca che l'uomo le tese una mano.
- Vieni con me Colleen. Tuo zio t'aspetta.
Quelle parole la spiazzarono e se ne restò lì immobile a fissare lo sconosciuto.

Intanto Betsy osservava la scena, impotente. E se agli occhi di Colleen quello poteva apparire come un uomo vestito elegantemente e dai modi cordiali, Betsy riuscì, sotto l'influenza forse del fantasma che stava controllando il suo corpo, a vedere il vero aspetto di quello che doveva essere un messo della Morte. Era poco più di uno scheletro le cui ossa erano ricoperte dagli abiti scuri. Betsy per l'orrore gridò e invocò Castiel, pregando che la sentisse.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 16/3/2011, 15:06




Victor allungò una mano per fermare la sua amata, ma chiuse le dita contro il nulla. Imprecò, col pensiero, ma dalle sue labbra non uscì nemmeno una sillaba.
Era ciò che si aspettava, in fondo. Lo spirito della donna, come qualsiasi altro spirito ancorato inutilmente alla terra, non avrebbe accettato facilmente la Verità. E mentre pensava a ciò, il corpo che aveva occupato iniziò a muoversi senza che Victor lo potesse più controllare.

Con un balzo si trovò a terra, e prima ancora che potesse fiatare fu al fianco di Colleen... Di fronte ad un uomo che mai aveva visto prima d'ora.
Castiel, che fino a quel momento era rimasto assopito ad attendere che si compisse il destino di quelle due anime, non potè restare impassibile alle grida di aiuto di Betsy.
Chi poteva mai essere quello sconosciuto? Questo si chiese Victor, mentre afferrava la mano di Colleen.
L'angelo, invece, fu quasi sollevato. L'arrivo di quell'uomo significava l'avvicinarsi della fine di quell'incubo per Betsy. Il Mietitore avrebbe finalmente portato Victor e Colleen laddove sarebbero destinati a rimanere per l'eternità.

- Chi sei? Non osare avvicinarti ulteriormente a lei!- lo spirito di Victor era comunque forte, e pur sapendo di essere morto, non aveva ancora idea che l'uomo che aveva di fronte sarebbe stato la sua salvezza.
 
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Bet Grave
view post Posted on 24/3/2011, 14:21





Betsy fissava il mietitore terrorizzata mentre cercava, senza riuscirci, di mettersi in contatto con lo spirito che le aveva strappato il controllo delle sue azioni.
Quando poi sentì Castiel afferrarle la mano si tranquillizzò: l'aveva sentita e ciò significava che quegli spiriti stavano finalmente per abbandonare i loro corpi.
Colleen al contrario si sentiva confusa e pensò di scappare di nuovo, di correre verso il luogo del disastro ferroviario per cercare suo zio. Anche se qualcosa dentro di lei le bisbigliò che lui poteva essere già morto.

E che lei doveva seguirlo. Seguirlo nella morte poiché come le aveva già detto Victor, quello non era più il suo posto.
L'uomo vestito in abiti scuri le ripeté le medesime parole.
- Vieni con me, tuo zio ti sta aspettando.
Colleen restò a fissare la mano tesa dello sconosciuto per qualche istante. Quindi si voltò a guardare Victor.
No, non poteva lasciarlo; non poteva andare da suo zio e dalla sua famiglia. Se era vero tutto quello che Victor le aveva detto, se tutto quello che le accadeva non era un sogno, voleva dire allora che davvero lei era morta. Che davvero Colleen Lawson non esisteva più. Da tempo. Era morta in quell'incidente ferroviario assieme a tutti gli altri passeggeri.
Colleen si fissò le mani e poi il corpo che erano di Betsy. Si, quella non era lei. E Victor, anche lui era morto. Colleen tornò a posare gli occhi sull'uomo comparso da chissà dove. Forse nemmeno lui era reale.
- Non voglio venire con te.- gli disse- Voglio stare con Victor. Per favore.
Il Mietitore fece un cenno con la testa che doveva essere un assenso.
- E' questa la tua scelta?- domandò tuttavia.
Colleen si voltò verso il suo amato, gli posò un bacio sulle labbra e annuì.
- Si. E' questa la mia scelta. Staremo assieme per sempre.

E il viso di Betsy si bagnò delle lacrime sincere della donna.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 27/3/2011, 16:35




Victor sentì le lacrime di Colleen sul suo viso, quando lei lo baciò dolcemente. Lacrime che si confusero con le proprie, quando la sua donna pronunciò finalmente le parole che aveva atteso per secoli, con infinita pazienza.
Castiel, dal canto suo, lasciò di buon grado che lo spirito dell'uomo si servisse ancora del corpo di Jimmy Novak per abbracciare con quanta forza possedeva Colleen, mentre il Mietitore, indietreggiando, indicava loro un punto lontano all'orizzonte. Lo stesso punto dove, in quel preciso istante, si scorgevano i primi timidi raggi di sole che potevano vedere soltanto Victor e Colleen e grazie a loro anche Castiel e Betsy.

Ecco il momento, per lo spirito della donna, di spezzare finalmente le catene che la tenevano ingiustamente legata a quel luogo. Victor, senza lasciarle la mano, abbandonò le spoglie terrene di cui si stava servendo anche l'angelo. Casa stava laggiù, dove nasceva il sole. La loro Augusta eterna.
 
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Bet Grave
view post Posted on 28/3/2011, 17:48




Betsy non riuscì a tenere lo sguardo fermo su quella luce eterea il cui bagliore le accecò per un momento gli occhi. Voltò il viso e Colleen glielo lasciò fare, segno evidente che la sua volontà stava per cedere e che stava per abbandonare il suo corpo. Sentì la sua felicità e un senso di pace la pervase. La pace che finalmente Colleen aveva trovato ora accanto al suo Victor. A Betsy parve quasi che lo spirito della donna le avesse sussurrato un timido “grazie” prima di abbandonarla. E quando questo accadde Betsy avvertì una sensazione di leggerezza mai provata prima e le gambe le cedettero; s'accorse di essere esausta. Lo spirito della donna le aveva succhiato quasi tutte le energie vitali.
Betsy s'accasciò tra le braccia di Castiel, che prontamente la sostenne. Ma seppur stanca e provata, la ragazza lanciò un'occhiata lì dove era sicura ci fosse stata la luce. Non la vedeva più, come non vedere più il mietitore del resto. Era tornata a guardare il mondo coi suoi occhi da mortale.
- Sono andati via?- domandò a Castiel che forse al contrario poteva ancora vederli.
Avrebbe ricordato quella come una delle esperienze più toccanti della sua vita. A volte gli spiriti non vanno combattuti ma solo aiutati. Anche in quel modo aveva svolto il suo compito da cacciatrice.

 
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Castiel Novak
view post Posted on 22/4/2011, 09:35




L'angelo annuì lentamente, tenendo Betsy tra le braccia. Sì, se n'erano andati.
Il sole che fino a qualche istante prima illuminava l'orizzonte era scomparso, assieme alle due anime che finalmente avevano trovato la Pace.
Castiel nascose a perfezione il leggero turbamento che l'aveva colto, nel rivedere -dopo tanto tempo- un assaggio di Paradiso. Ciò che un tempo significava Casa. Strinse a sè la donna che amava e svanì nel nulla.
Era lei, adesso, casa sua. Era lei, la sua Colleen.
 
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