Isabella Milton Winchester |
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| Isabella tenne gli occhi fissi sul volto di Dean. Era ancora stretta a lui, nel suo abbraccio.
Stranamente quelle mani non le davano fastidio. Non era come gli altri uomini. O meglio.. c'era in lui qualcosa di diverso. Isabella non seppe spiegarsi quella sensazione. Si sentiva inspiegabilmente protetta. Come se quelle braccia fossero l'unico posto cui chiamare "casa".
Scosse la testa. Era arrivata a quel punto? Si sentiva così sola e spaventata da trovare conforto nel primo ragazzo che le offriva un briciolo di interesse?
Si scostò da lui di colpo. Scuotendo il capo alle sue parole. Indietreggiò, portando le mani in avanti come a volersi proteggere.
-Senti.. Io ti sono grata per ciò che hai fatto lì dentro, ma.. Non.. non m'interessa. Io.. Io non c'entro nulla con tutto questo! Sono solo una che ci è capitata per caso okay?!- Urlò quasi isterica, il fiato corto. Le lacrime le si erano ingroppate in gola.
-Io non.. ho idea di cosa sia accaduto lì. E nemmeno voglio saperlo!- Indietreggiò ancora, fino a sbattere contro il muretto alle sue spalle.
Un suono tintinnante e sordo spacco in due il silenzio, e arrestò le sue urla. Abbassò gli occhi. Le era caduto il pugnale. Quello della mamma.. Quello che le aveva consegnato prima di essere uccisa.
Isabella rimase a fissare la lama lucente.. gocce di pioggia leggera stavano battendo sopra l'argento tintinnando orribilmente, a risvegliare ogni ricordo. Quell'incubo la tormentava oramai da settimane. Il fuoco, il sangue.. il pugnale, quelle strane lettere incise.
Se solo avesse potuto chiamarlo semplicemente un incubo..
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