Misty Hill GDR

L'arrivo del cacciatore a Misty Hill.

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Isabella Milton Winchester
view post Posted on 13/3/2011, 14:13




Isabella continuò a fissare Dean. Ora aveva quasi paura che il tempo scorresse troppo veloce. Sarebbe andato via.. non lo avrebbe più rivisto.

Doveva fare qualcosa per fermarlo.
Scosse la testa al pensiero. Perché improvvisamente sentiva che quel ragazzo era "la chiave".

Sorrise appena mentre lui scoppiò in una risata quasi divertita. Deglutì appena seguendo quasi attonita i movimenti veloci della sua mano.
Quel pugnale era tanto simile a..

Isabella serrò gli occhi quasi costretta. Levò lo zaino dalle spalle e lo gettò sul tavolo grosso in mezzo al salone, vi rovistò dentro..
Cercava il suo pugnale. Quello della mamma. Quello con quelle strane iniziali intagliate sul manico d'argento.

Come terrorizzata dall'idea che fosse sparito.

-Dove diavolo si è cacciato..?- Mormorò quasi fra sé e sé, serrando poi le dita contro il manico gelido e ricamato.

Prese fiato. Era l'unica cosa che gli era rimasta. E in qualche modo pareva essere l'unica risposta, l'unico collegamento a carpire il segreto della morte della mamma.

Lo tirò fuori dallo zaino tenendolo quasi nascosto nella manica della giacca, e lo infilò nel bordo basso dei vecchi jeans scuri.

Si voltò deglutendo. Sollevando gli occhi verso Dean, annuì svogliatamente alla sua domanda. Si accorse che le tremava la voce..

-Quello non era un.. "Uomo". Vero Dean?- Pregò in quella risposta, oh se solo lui le avesse dato una valida spiegazione. Una razionale.

 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 13/3/2011, 14:53




Sospirò abbassando lo sguardo. Quella domanda suonava inopportuna. Ma preferì non dirglielo. Non voleva offenderla con i suoi soliti modi di fare maleducati.
Quindi, l'unica cosa da fare era rispondere sinceramente.

- No, Isa. Non era un uomo. Cioè.. all'apparenza sì. Ma non lo era affatto.- si bloccò un istante, riprese fiato anche se non ce n'era bisogno. - Era un.. Demone.- quelle parole uscirono dalla sua bocca come un gemito. La sua voce tremante era un segno evidente di rifiuto nel nominare quel nome. Ma in fin dei conti la ragazza doveva sapere, essendo che ne era appena stata vittima.

Attendendo una reazione, avvolse le sue spalle con un braccio e si incamminò a fianco a lei verso l'uscita della biblioteca.
Notò pochi minuti prima però, che la ragazza rovistò all'interno del suo zaino alla ricerca di qualcosa.
Poco importava al momento. La biblioteca non era più un luogo sicuro. Dovevano allontanarsi.

Sentiva in qualche modo che la ragazza, Isabella, era il segreto, anzi, la rivelazione di un segreto tenuto nascosto sia a lui che a Sam.
Per questo la doveva proteggere. Anche a costo della vita. Per lui era diventata già importante, anche se l'aveva conosciuta solo da pochissimi minuti.
 
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Isabella Milton Winchester
view post Posted on 13/3/2011, 15:03




La ragazza abbassò lo sguardo.

-Demone.. - Mormorò appena.

-La mamma lo aveva chiamato dem.. - Arrestò volutamente quelle parole, scosse la testa e serrò le labbra in un gemito strozzato.

Rilassò le spalle rigide al tocco delle braccia di Dean.
Socchiuse gli occhi e con lo zaino che pendeva dal braccio si avviò in silenzio verso l'uscita della biblioteca. Dean sembrava vagamente nervoso, Isabella arricciò il naso al puzzo di zolfo che aleggiava nell'aria.

-Mi danno la caccia.. - Sussurrò poggiando la testa al petto di Dean.
 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 14/3/2011, 18:04




- Tua madre hai detto?- Rimase basito.
Ma come, anche la mamma della ragazza era una cacciatrice?
Per forza doveva esserlo, sapeva dell'esistenza dei demoni.

Senza lasciare le spalle della ragazza, che ne frattempo aveva poggiato la testa sul suo petto, aprì la porta della biblioteca.
La quotidiana nebbia non era svanita. Anzi, si faceva sempre più fitta.

Un momento.. lei era appoggiata al suo petto?
Abbassò gli occhi su di lei e aggrottò la fronte.
Non si aspettava un'azione simile. Da lei poi, che sembrava così timida.
Alla fine, non fece a meno di sorridere beatamente. Gli faceva tenerezza.. così indifesa in quella città di matti.

Quei pensieri ricoperti di miele e zucchero gli trapassarono la mente. Quando si accorse di avere la testa fra le nuvole scosse il capo e tornò serio.
Una frase lo fece bloccare. "Mi danno la caccia.."
Anche a lei? Questo voleva dire che era come Sam. Una prescelta.

- Senti, non è che per caso anche tua madre era una cacciatrice?- domandò tornando a camminare con lei abbracciata.
 
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Isabella Milton Winchester
view post Posted on 17/3/2011, 14:24




Isabella rabbrividì appena. Quel manto di nebbia e gelo le trapelò le ossa.
Si accorse che stava serrando la mano contro i lembi della giacca di Dean.

Socchiuse gli occhi, che diavolo era successo lì dentro? Il terrore la stava assalendo di nuovo. Serrò le labbra stringendo i denti, i muscoli rigidi. Dio che avrebbe dato per poter urlare.

Sollevò appena lo sguardo. Aveva gli occhi tremendamente lucidi. Le irridi ambrate, non più scure di una caramella al miele.

Deglutì confusa alla domanda del ragazzo.

-Che.. che intendi? Che cosa vuol dire che era una "cacciatrice"?-
 
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Dean Baker-Winchester
view post Posted on 17/3/2011, 14:38




Come sospettava. Isabella non poteva sapere cosa intendesse lui con "cacciatrice".
Sospirò indeciso se spiegarle o meno. Però con quello che era appena accaduto all'interno della struttura lei aveva il diritto di sapere.

- Intendo.. cacciatrice.. del male.
Si limitò a dire solo quello per il momento.
- Vedi, nel buio, ci sono le nostre paura. Quello che da piccoli ci hanno sempre terrorizzato.
In quel momento si rese conto di pronunciare le stesse parole del padre. Quando lo spiegò per la prima volta a Sam. Al fratellino minore gli cambiò la vita per sempre.
Sperò solo che anche per lei non fosse lo stesso.
 
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Isabella Milton Winchester
view post Posted on 17/3/2011, 15:04




Isabella tenne gli occhi fissi sul volto di Dean. Era ancora stretta a lui, nel suo abbraccio.

Stranamente quelle mani non le davano fastidio. Non era come gli altri uomini. O meglio.. c'era in lui qualcosa di diverso.
Isabella non seppe spiegarsi quella sensazione. Si sentiva inspiegabilmente protetta. Come se quelle braccia fossero l'unico posto cui chiamare "casa".

Scosse la testa. Era arrivata a quel punto? Si sentiva così sola e spaventata da trovare conforto nel primo ragazzo che le offriva un briciolo di interesse?

Si scostò da lui di colpo. Scuotendo il capo alle sue parole.
Indietreggiò, portando le mani in avanti come a volersi proteggere.

-Senti.. Io ti sono grata per ciò che hai fatto lì dentro, ma.. Non.. non m'interessa. Io.. Io non c'entro nulla con tutto questo! Sono solo una che ci è capitata per caso okay?!- Urlò quasi isterica, il fiato corto. Le lacrime le si erano ingroppate in gola.

-Io non.. ho idea di cosa sia accaduto lì. E nemmeno voglio saperlo!- Indietreggiò ancora, fino a sbattere contro il muretto alle sue spalle.

Un suono tintinnante e sordo spacco in due il silenzio, e arrestò le sue urla. Abbassò gli occhi. Le era caduto il pugnale. Quello della mamma.. Quello che le aveva consegnato prima di essere uccisa.

Isabella rimase a fissare la lama lucente.. gocce di pioggia leggera stavano battendo sopra l'argento tintinnando orribilmente, a risvegliare ogni ricordo.
Quell'incubo la tormentava oramai da settimane. Il fuoco, il sangue.. il pugnale, quelle strane lettere incise.

Se solo avesse potuto chiamarlo semplicemente un incubo..
 
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21 replies since 8/1/2011, 18:30   272 views
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