Misty Hill GDR

Strane ed inquietanti presenze (II)

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Ester Colt
view post Posted on 1/1/2011, 13:47




Quei 10 minuti nel bosco gli erano bastati per giurare a se stessa che non avrebbe mai più messo piede alla Silent Forest se non prima d'aver capito che cosa diamine fosse accaduto laggiù. Dire che quel luogo fosse infestato era riduttivo. Come l'intera città, del resto. Chissà se esisteva un angolo di Misty Hill dove si potesse stare davvero al sicuro... Ester ne dubitava fortemente.

Ed era in viaggio con Lana verso la biblioteca quando, in preda a questi pensieri, fu costretta ad inchiodare violentemente facendo stridere le gomme della vecchia LeBaron sull'asfalto bagnato.
Cazzo. Cacciò dalle labbra socchiuse un'imprecazione, tipica della biondina. Per poco non prendeva in pieno un gruppetto di bambini che, senza preoccuparsi di guardare la strada, avevano preso ad attraversarla come se nulla fosse.

- Merda, scusa. - disse subito all'amica riferendosi alla frenata brusca, sperando avesse allacciato le cinture di sicurezza.
- Ma che diavolo...? E io che credevo fosse un paese di vecchi decrepiti! Dove li nascondono tutti questi bambini? Nelle cantine?

Misty Hill, dacchè vi era giunta con la propria famiglia, le era sempre sembrata una città morta. Nel senso stretto del termine. Una città di anziani, scorbutici e antipatici. E poco propensi ad aprirsi agli stranieri. E invece ora lei e Lana si trovavano davanti ad un gruppetto di almeno una dozzina di bimbi, che attraversavano vivaci la strada, portando ognuno uno zainetto sulle spalle.

Scolaretti... C'era quindi una scuola nei paraggi.
Ester avrebbe atteso con pazienza che avessero attraversato tutti, per ripartire alla volta della biblioteca. Ma una bimba, dai capelli lunghi e neri e vestita di blu, stava ferma sul ciglio del marciapiede. Sembrava non voler andare assieme a tutti gli altri marmocchi.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 1/1/2011, 15:34




Il cuore di Lana non aveva ancora smesso di battere così forte. Durante gli ultimi anni aveva sempre affrontato vampiri, livelli E, ma mai si sarebbe potuta aspettare di vedere o meglio di vivere un'esperienza come quella che era accaduta nella foresta insieme alla giovane cacciatrice.

Seduta nella macchina di Ester, il primo pensiero andò ad Endymion, probabilmente stava facendo delle ricerche sugli eventi accaduti in questa città, come del resto stavano per fare le due ragazze.
I pensieri di Lana vennero interrotti dalla frenata brusca di Ester, per non battere la testa sul cruscotto dovette far forza sul braccio.
Lana osservò Ester.
- Va tutto bene! Comunque è davvero strano che qui ci siano dei...bam...bi.. - Non terminò la frase poiché il suo sguardo venne catturato dalla bambina dai lunghi capelli neri sul marciapiede che fissava gli scolari per poi voltare di scatto la testa nella direzione delle ragazze.
- Maledizione! - Imprecò Lana: gli occhi della bambina erano incavati nel volto ed erano vuoti, senza vita...morti.
- L'hai..l'hai vista anche tu vero!? - Chiese voltandosi verso l'amica per poi riportare il suo sguardo verso quella bambina che adesso si stava incamminando verso il college di Misty Hill.
- Non mi piace per niente questa cosa...ma sono sicura che seguendola troveremo più risposte da lei che nella biblioteca - Lana non poteva di certo immaginare in che guaio si stesse cacciando.
 
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Ester Colt
view post Posted on 2/1/2011, 14:44




- Dio mi fulmini all'istante, certo che l'ho vista! - gridò quasi Ester con gli occhi puntati su quelli della bambina, spaventosi.
Non era viva, non era umana!
E quando l'esserino dai capelli lunghi e neri si voltò in direzione degli edifici scolastici, la ragazza imprecò di nuovo battendo con violenza entrambe le mani sul volante. Non prometteva nulla di buono.
La nebbia era talmente fitta che in pochissimi secondi avevano già perso di vista la bambina. Non ci voleva!

- Questa non ci scappa! Tieniti forte. - Ester ingranò la marcia e sgommando svoltò a destra, entrando nel vialetto che portava alle scuole. In meno di 10 secondi aveva già sistemato la sua LeBaron al parcheggio, semivuoto, ed era scesa velocemente dalla macchina.

- Riesci a vederla? - chiese all'amica, mentre cercava di aguzzare lo sguardo per scorgere qualche movimento tra la nebbia.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 3/1/2011, 11:27




Anche Ester, come Lana, aveva visto gli occhi di quella bambina, a dir poco spaventosi ed in men che non si dica la biondina aveva ingranato la marcia per raggiungere quell'essere che di umano non aveva proprio niente.

Non appena Ester ebbe parcheggiato, Lana uscì dalla macchina fulminea guardandosi attorno ma la nebbia era estremamente fitta e non riusciva a vedere più in là del suo naso.
Tuttavia qualcosa non andava, Lana poté percepirlo nell'aria ed un brivido freddo lungo la spina dorsale la costrinse a voltarsi e ad incrociare quegli occhi diabolici.

Senza rendersene conto balzò all'indietro cadendo addosso ad Ester.
- Maledizione!!! Scusami Ester è solo che non pensavo fosse dietro di me - Sussurrò Lana rialzandosi e tendendo la mano all'amica mentre quella strana bambina piegò il capo di 180° ridendo sadica facendo gelare il sangue nelle vene alla Guardian.
Tuttavia dovevano avere risposte.
- Chi sei? - Chiese titubante.
- Lo saprete solo se mi seguirete - Disse quell'essere con voce metallica addentrandosi nell'edificio.

Lana guardò Ester in attesa di un cenno.

Edited by Lana Drown McDonald - 3/1/2011, 14:17
 
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Ester Colt
view post Posted on 3/1/2011, 14:07




Tutto si aspettava fuorchè trovarsi improvvisamente a terra sotto il peso di Lana. Il balzo della ragazza era stato così inaspettato che Ester non riuscì a tenere l'equilibrio e non trovando un appiglio, cadde come un sacco di patate all'indietro.
- Porc...! - il dolore all'osso sacro non la fece nemmeno imprecare come avrebbe voluto e afferrò la mano dell'amica per alzarsi.

La bambina era davanti a loro, sogghignando divertita.
- Stronza! Se ti prendo, lo fratturo a te l'osso sacro... - disse a denti stretti, massaggiandosi nervosamente la zona lombare. Ester era troppo arrabbiata e imbarazzata per quella figuraccia da farsi intimorire da quell'esserino, che a prima vista le pareva essere un fantasma... O qualche cosa del genere.

Strano che un essere soprannaturale agisse alla luce del giorno. Un momento: a Misty Hill bisognava dimenticarsi il significato della parola "giorno" e soprattutto "luce". Nebbia dimmerda.

- Credo che non abbiamo scelta... Non possiamo certo lasciarla vagare per la scuola. Potrebbe far male a qualcuno quella... Cosa. - la cacciatrice era consapevole che forse quell'essere si stava prendendo gioco di loro o, peggio, le stava attirando in una trappola.
Di certo non le aveva invitate a seguire per prendere un caffè assieme.

Ester fece un cenno col capo a Lana ed assieme si avviarono verso l'enorme agglomerato di edifici scolastici. L'esserino era già scomparso nella nebbia, svanito.
- Cazzo, ma si diverte?! Dove può essere andata? - Inutile fare domande a cui non avrebbero trovato nessuna risposta. Le due ragazze dopo pochi metri si trovarono di fronte all'atrio della scuola e senza indugiare entrarono. A quell'ora sicuramente doveva esserci ancora gente là dentro. Insegnanti, bidelli...

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 4/1/2011, 20:21




Lana osservò Ester mentre questa imprecava contro quell'essere.
La Guardian mise una mano sulla spalla della bionda annuendo alle sue parole.

- No, lasciarla vagare per quel college è da pazze, dobbiamo in ogni modo fermarla Ester - Sussurrò osservando la "bambina" scomparire nella nebbia.
- Si diverte ad impaurirci, a renderci nervose, e a quanto sembra ci sta riuscendo ed anche bene - Lana strinse tra le mani Artemis cercando di trovare in esso la forza ed alzando lo sguardo notò in volo il corvo che la proteggeva costantemente.
Endymion. Pensò guardando il corvo negli occhi per poi voltarsi verso l'amica ed incamminarsi all'interno del college.

Apparentemente sembrava che il college fosse pieno di studenti, questo almeno fino a quando le due ragazze non entrarono nell'edificio ed entrambe vennero avvolte dal silenzio.
- E' uno scherzo vero!? Le avevi sentite anche tu quelle voci! - Chiese nervosa ma Lana non doveva stupirsi più di tanto, in fin dei conti si trovavano a Misty Hill e qui tutto poteva succedere.
 
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Ester Colt
view post Posted on 5/1/2011, 18:23




No, quel silenzio improvviso non presagiva assolutamente niente di buono.
Ester guardò l'orologio. Erano le 2 in punto del pomeriggio e, se i cancelli della scuola erano ancora aperti, ciò stava a significare che là dentro c'era davvero qualcuno. Le voci che fino a qualche istante prima avevano udito le due cacciatrici, non erano allucinazioni. Ester ci avrebbe scommesso la testa!

- Vuole giocare? E va bene, giochiamo anche noi. - Con un gesto della mano con cui impugnava la pistola, Ester invitò Lana a seguirla, imboccando il primo corridoio alla loro destra e trovandosi subito di fronte alla sala insegnanti.
La porta socchiusa era fin troppo invitante per la biondina, che l'aprì subito ma lentamente. Per sicurezza puntò davanti a sè la sua magnum, ma si accorse subito che non sarebbe servita. Della "bambina" nessuna traccia là dentro. Ma le due ragazze avevano appena scoperto qualche cosa che aveva dell'incredibile.
Un paio di persone, sicuramente insegnanti, sembravano essere state imbalsamate. Una era seduta al tavolo, con una mano allungata a mezz'aria verso un quaderno. L'altra, di fronte al distributore di bevande, era in procinto di chinarsi per prendersi il caffè ancora fumante.

- Porca put... - Ester si avvicinò alla donna seduta, passandole una mano davanti al viso. Nessuna reazione: era immobile. O questo era ciò che credeva fino a quando non notò che effettivamente qualcosa si stava muovendo: gli occhi della donna roteavano febbrilmente da una parte all'altra terrorizzati e sembravano gridare aiuto. A quella scena la cacciatrice fece un passo indietro, soffocando con la mano libera un grido di orrore.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 5/1/2011, 19:17




Lana notò Ester impugnare la sua pistola. Le due cacciatrici adesso erano pronte ad attaccare, o, se la situazione si fosse messa male, a difendere la propria pelle.

Lentamente le due avanzarono ed Ester entrò lentamente nella sala docenti. Lana le copriva le spalle guardandosi attorno poi sentendo l'esclamazione dell'amica volse lo sguardo nella direzione del tavolo.
- Mummie! - Sussurrò irrigidendosi immediatamente.

Non appena Ester gridò, Lana balzò indietro ed il sangue le si gelò nelle vene. La donna stava roteando gli occhi.
- Questo vuol dire che dal momento che avevano varcato la soglia dell'edificio, o meglio dal momento che quella creatura aveva varcato la soglia dell'edificio tutti coloro che erano all'interno di questo erano stati mummificati....VIVI! - Sentenziò la Guardian per poi guardare la donna negli occhi.
- Dovete cercare di stare tranquilli vi faremo uscire di qui sani e salvi - Lana guardò Ester: dovevano fare qualcosa, soprattutto perché nel College doveva esserci ancora qualche studente...che piano aveva in mente quell'essere? E perché le aveva coinvolte?
Era ora di dare una risposta a tutte queste domande.
 
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Ester Colt
view post Posted on 8/1/2011, 15:47




Mummie? Porca puttana, era pronta a tutto ma non a questi scherzi della natura! Ora sì che le cose assumevano una piega completamente diversa.
Non si trattava più di regolare i conti con un essere soprannaturale, bensì di salvare la vita a chissà quante persone, là dentro.
Ester non aveva mai amato sentire il peso delle responsabilità sulle proprie spalle. Ma in quel caso era di vite umane che si stava parlando, dovevano armarsi di coraggio e astuzia per uscire tutti indenni da quel luogo, non poteva permettersi di strafare. Se quell'esserino era riuscito in un attimo a mummificare tutta la gente dentro la scuola, chissà di cos'altro era capace...

- Andrà tutto bene... - Fece eco alla sua amica, per tranquillizzare o per lo meno far sentire la loro vicinanza a quei poveri malcapitati. Ester fece un respiro profondo riempiendo i polmoni d'aria e lanciò una veloce occhiata d'intesa a Lana, che stava a significare "ok, ora stiamo pronte a tutto".

Impungò la propria arma e, puntandola diritta davanti a sè, prese a parlare.
- Va bene, il gioco è bello finchè dura poco, stronzetta! - disse ad alta voce, anche se non era affatto convinta di quelle sue parole. E prontamente arrivò la risposta dell'essere, come un fulmine a ciel sereno.

- Errore. Il gioco è bello finchè gioco io. E ho ancora tanta voglia di giocare. Voi no? - la bambina stava ora appena fuori dall'aula insegnanti, si accarezzava lentamente i lunghi capelli corvini e sorrideva compiaciuta.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 9/1/2011, 17:12




Calma e sangue freddo.
Ecco che cosa serviva in quel momento a Lana e a Ester.
Da una semplice ricerca quella si era trasformata in una vera e propria missione di salvataggio.
Ormai erano coinvolte e non potevano di certo tirarsi indietro.

Annuendo all'amica Lana strinse la sua mano ancora più forte attorno ad Artemis, rimpiangendo di non aver portato con sé la sua fedele spada, Venus of the Underworld, ma doveva farcela.

Non appena Ester disse quelle parole, una voce di bambina attirò l'attenzione delle due.
Quell'essere adesso si trovava davanti a loro che sbarrava la porta.

Francamente Lana era stufa di quella bambina che sorrideva come a volerle sfottere.
- Adesso hai davvero rotto le scatole! - Senza pensarci due volte Lana corse contro questa puntandole addosso Artemis come a volerla trafiggere ma questa afferrò l'arma alzando di peso Lana lanciandola poi contro la parete che si crepò sotto il suo peso.
- Bastarda! - Sussurrò la guardian semi cosciente.
 
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Ester Colt
view post Posted on 12/1/2011, 17:25




Ester osservò inerme Lana volare letteralmente contro la parete. L'impatto fu davvero forte, ma la Guardian sembrava essere ancora cosciente.

- Figlia di puttana! - gridò la biondina che, con un balzo quasi felino, fu subito in ginocchio accanto all'amica per assicurarsi non avesse nulla di rotto. Certo, con quel colpo sarebbe stato un miracolo che Lana non si fosse spezzata la schiena.

Avrebbe voluto prendere di peso Lana e scappare da lì, se non fosse stato per il piccolissimo particolare delle numerose... Mummie presenti all'interno della scuola: se non le aiutavano, erano fottute per il resto della loro esistenza. E anche se avesse voluto filarsela vigliaccamente, per il bene della sua amica, non avrebbe potuto comunque farlo dal momento che quella fottutissima bambina stava bloccando loro l'unica via d'uscita. La bionda si rialzò lentamente in piedi e andò a mettersi davanti a Lana, come a farle da scudo.

- Dimmi cosa cazzo vuoi, cazzo! - Ester scurrile, brutto segno. Stava per perdere la pazienza. Avrebbe voluto puntare la magnum e spararle dritta in fronte, ma si sentì quasi paralizzata e non riuscì a capire se fosse un trucchetto della bambina o semplicemente paura.
La ragazzina scoppiò a ridere divertita, tenendosi la pancia con entrambe le mani salvo poi tornare estremamente seria. In meno di un attimo si trovò a pochissimi centimetri da Ester e per guardarla in faccia, la bambina dovette alzare lo sguardo.

- Te l'ho detto che cosa voglio. Giocare. Vuoi giocare con me Ester Colt? Bada bene a cosa decidi di rispondere... - rispose la bambina con un tono di voce improvvisamente innocente ed ingenuo.

Che fare? Non aveva scelta... Ester annuì lentamente, deglutendo a fatica.
- E va bene, giochiamo. -
Brava bionda, adesso questa t'ammazza.
La bambina sembrava non aspettarsi quella risposta, la sua espressione lascò trasparire il suo immenso stupore; sorrise ed indietreggiò di qualche passo, infine pronunciò queste parole:

- Se eccitato... si ingrandisce sei volte la sua misura originale, cos'è?

Ester sgranò gli occhi.
Voleva riderle in faccia, sul serio! Questa stronza di bambina infernale aveva voglia di giocare agli indovinelli? La bionda non riuscì a trattenersi e rispose:
- Oh, andiamo. Non crederai mica che sul comodino abbia un righello per misurarlo a mio marito. E poi, bimba mia, quanti anni hai? Chi te li ha insegnati questi indovinelli sconci? -

Doveva ammetterlo, Ester aveva esagerato: la bambina non gradì affatto la battuta della cacciatrice.
- Risposta sbagliata. Era "pupilla". - ringhiò il piccolo mostro, e alla parola "pupilla", uno zampillo di sangue uscì dalla spalla sinistra di Ester, che gridò dal dolore.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 12/1/2011, 20:19




Seppure la vista di Lana fosse semi offuscata, poté vedere l'amica Ester avvicinarsi a lei preoccupata.
La Guardian era certa che la cacciatrice stesse valutando le possibilità di andarsene da qui illese ma non potevano lasciare che innocenti venissero coinvolti nei piani perversi e malvagi di quella bambina.

- Dobbiamo...dobbiamo salvarli Ester, non possiamo che questa vinca! - Disse sforzandosi parecchio: con ogni probabilità doveva essersi rotta qualche costola a causa dello schianto, anche se Lana si ritenne fortunata di essere se non altro ancora viva.

La cacciatrice tuttavia ne aveva piene le scatole di quello che stava facendo la bambina, ovvero torture sia psicologiche che fisiche e per questo sbottò.

Lana avrebbe voluto dirle di mantenere la calma ma quando Ester si arrabbiava era peggio di un uragano.
La bambina voleva giocare ed Ester aveva raccolto la sfida.

Il suo indovinello lasciò le giovani a bocca aperta, e nonostante la situazione fosse abbastanza grave, Lana non riuscì a trattenere un sorriso per la risposta dell'amica...un sorriso che mutò non appena vide del sangue uscire dalla spalla di Ester.

Incurante del dolore a tutte le ossa del corpo Lana scattò in avanti verso la bionda.
- Ester!!! Razza di bastarda che le hai fatto? - Chiese furiosa.
- L'ho semplicemente punita per la risposta sbagliata. Ed ora è il tuo turno...Lana Drown M..oh beh non ti è dato ancora sapere il resto della tua storia - Disse la bambina sogghignando maligna apparendo a pochi centimetri da Lana pronta per il suo indovinello.

- Pelosetta e colorita, non più larga di due dita. Fa rizzar la pelle umana e il suo nome finisce in "ica". Non c'è bisogno che ti dica che si tratta de? - La bambina cantilenò guardando Lana maliziosa.

Dal canto suo la Guardian arrossì violentemente.
- Ma davvero ti aspetti che ti dica una cosa del genere?! Tu sei davvero troppo maliziosa...sei per caso una succube oppure una piccola bimbetta pervertita? - Chiese Lana guardandola seria.

- Anche tu hai dato la risposta sbagliata...era l'Ortica!!! - Urlò la bambina ed improvvisamente Lana urlò per il dolore sentendo uno scricchiolio al braccio destro, lo stesso braccio che impugnava Artemis.
La bambina era riuscita a spezzare il braccio a Lana con la sola forza della mente.

- Che tu sia maledetta! - Urlò Lana agonizzante.
La bambina l'alzò per il collo senza nemmeno toccarla.
- Lo sono già - Sibilò.
 
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Ester Colt
view post Posted on 13/1/2011, 17:15




In ginocchio, Ester si posò la mano libera sulla spalla sinistra sanguinante, mentre con l'altra teneva impugnata a fatica la Magnum.
Era in grado di sentirlo con le dita, il solco scavato nella carne con chissà quale arma invisibile. E questo era niente rispetto a ciò che quell'essere malvagio aveva intenzione di fare.
La bambina si palesò davanti alla Guardian, senza che Ester potesse far nulla: il dolore lancinante al braccio le impediva di alzarlo per puntare la pistola contro quella fottuta ragazzina.

- Non dire una parola Lana! Non risponderle! - gridò impotente, ma troppo tardi: il rumore delle ossa che si spezzavano le raggelò il sangue.
- PUTTANA! - urlò di nuovo, gli occhi appannati dalle lacrime di dolore e rabbia. Conciata com'era e da quella posizione Ester poteva fare ben poco, ma non poteva rimanersene lì impalata mentre quel mostro ammazzava Lana.

Ester allungò il braccio destro verso l'alto e afferrò una chiocca di capelli neri della bambina. Con uno strattone violento la fece cadere all'indietro, ok... Non era una mossa intelligente nè degna di una cacciatrice come lei, ma che altro poteva fare? Almeno era riuscita a Liberare Lana da quella presa invisibile...
Molto velocemente la cacciatrice si mise a cavalcioni sulla bambina sedendosi letteralmente sopra la sua pancia.

- Tanto per restare in tema di sconcerie. O preferivi un'altra posizione? - la voce le uscì tremolante dalle labbra. Il dolore era talmente insopportabile che quasi non lo sentiva più, non sentiva più il braccio. Per questo prese la propria Magnum con la mano destra, puntandola sulla fronte della bambina, la quale rimase inerme sotto di lei.
Inerme, e sorridente.

- E' stato un piacere giocare con te. Ora puoi pure levarti quel sorrisino scemo dalla faccia e dire ciao ciao, prima che ti spappoli le cervella. Puttana! - il rumore dello sparo rimbombò nella stanza e per i corridoi della scuola.

Ma il proiettile andò a conficcarsi sul pavimento. La bambina era scomparsa, lasciando però l'eco della sua risata malvagia.
Ester, in fondo, immaginava che la questione non si sarebbe risolta così velocemente... Fanculo.

Un imprecazione delle sue e fu di nuovo in piedi, a soccorrere la sua amica.
- Ehi, tutto bene? - che merda di domanda era mai questa? Quella stronza aveva appena spezzato un braccio a Lana e lei le chiedeva pure se andava tutto bene.
- Non possiamo stare qui in questi condizioni... - quella frase precedeva un "ma".

Ma non potevano nemmeno lasciare quella gente morire, là dentro.

 
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Lana Drown McDonald
view post Posted on 16/1/2011, 16:03




Il braccio destro con cui Lana maneggiava Artemis era ormai inutilizzabile e la Guardian a fatica respirava per il dolore causatole da quell'essere.

- Avrei dovuto darti ascolto Ester - Sussurrò rimanendo stupita dell'atteggiamento che l'amica ebbe nei confronti della bambina, la quale rimase per tutto il tempo tranquilla, sicura di sé.
Non appena Ester sparò il colpo di pistola, Lana chiuse gli occhi tuttavia appena li riaprì notò che quella "cosa" era scomparsa mentre intorno riecheggiavano le sue risate maligne.

Lana ascoltò la domanda dell'amica cercando di sorridere nonostante il dolore.
- Beh diciamo che ho avuto giornate migliori ma... - Si arrestò un attimo guardando quelle persone mummificate.
Sapeva che entrambe erano ridotte maluccio ma non potevano lasciarle qui indifese nelle mani della bambina malefica.
- Ma...non possiamo andarcene di qui senza averli salvati. Quell'essere malvagio li ha ridotti così...allora suppongo che dobbiamo trovare lei per riportarli alla normalità - Detto questo Lana si diresse verso la porta dell'aula professori guardando nel lungo corridoio buio per poi voltarsi verso Ester con una luce strana negli occhi, i quali cominciarono a mutare colore diventando come l'ametista, ma questo Lana non lo poteva di certo sapere.

- Andiamo a prendere quel mostriciattolo - Disse con tono estremamente calmo, una calma che precedeva la tempesta.
 
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Ester Colt
view post Posted on 16/1/2011, 16:52




Ester fece un respiro profondo chiudendo gli occhi, come a trovare la concentrazione adatta per poter proseguire in quella specie di suicidio.
Lana era della sua stessa idea: non se ne parlava nemmeno di scappare da li lasciando mummie in giro per la scuola. Cosa sarebbe accaduto il giorno successivo, quando l'edificio si sarebbe riempito di nuovo di scolaretti e studenti?
Sarebbe nato il caos, sicuramente.

- Ok, alla ricerca della bambina perduta. - disse Ester riaprendo gli occhi e cercando quelli di Lana.
In quell'istante credette di avere le traveggole. Le iridi della ragazza sembravano aver cambiato colore. Va bene, aveva perso molto sangue... Ci mancavano solo le allucinazioni. Merda. Lucida, doveva rimanere lucida!
- Un momento. Lana... - la bionda si strofinò gli occhi con il dorso della mano destra, che impugnava ancora la Magnum. - Un momento. Cerchiamo prima l'infermeria. Lo sai anche tu che conciate così faremmo soltanto il solletico a quella stronzetta perversa. - Ester era conscia del fatto che per il braccio di Lana c'era ben poco da fare, ma qualche antidolorifico l'avrebbe aiutata senz'altro a reggere il dolore. E lei aveva bisogno almeno di suturarsi quella dannatissima ferita che stava continuando a sanguinare...



Edited by Ester Colt - 17/1/2011, 19:09
 
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