| Ascoltò il Fratello con lo sguardo gelido rivolto su di lui, ed il viso alzato giacchè Samuel ancora stava alla balaustra del soppalco, mentre lui si era fermato al piano inferiore, pur vicino in linea d'aria.
Il Cerbero infernale si aggirava inquieto attorno ad Abalam, in attesa di ordini specifici del suo unico padrone: Paimon. La bava sulfurea per quanto visibile soltanto ai due Principi e a Castiel -oltre che probabilmente al piccolo Cal- riempiva l'aria di profumi sgradevoli, e aromi di morte.
Tagliò un sorriso beffardo, alzando un sopracciglio nel spostare lo sguardo da Samuel al resto dei convenuti. Si soffermò ad osservare Castiel. Ma nessuno dei presenti era sfuggito ad un attento per quanto rapido esame visivo.
Al pari della fiera infernale con la quale si accompagnava, dilatò le narici ed inspirò a fondo tutti i profumi e gli odori degli umani e non umani presenti nella biblioteca.
-Mh...-ancora sorridendo gelido e sottile. Piegò il capo di lato, rivolgendosi all'Angelo.
-Castiel. ....-esclamò- sempre devoto ed ubbidiente al caro...Paparino? - chiese, sarcastico.
Poi puntò il dito contro Bet, che si stringeva al petto il piccolo mezzosangue.
-Eppure questo non dovrebbe essere concesso. O sbaglio? - un altro sorriso, più tagliente dei precedenti.
-Tutto ciò è molto interessante, Fratello. - disse poi, rivolto a Samuel. -Sembra che abbiamo trovato ciò che cercavamo. - aggiunse, falsamente suadente, mentre sfarfallando le ciglia tornava ad osservare l'Angelo.
-Ma come? Non mi riconosci? E' passato così tanto tempo?- fece un sospiro rumoroso e quasi gemente, portandosi la mano al petto.
Poi, il ruggito. Un boato infernale. -Porta rispetto a Paimon ed Abalam, Re degli Inferi! - tuonò, mentre gli occhi di un blu glaciale emettevano bagliori di fiamma.
Ma, potete chiamarmi anche Ezekiel. Se preferite. - soggiunse tornando a parlare con voce suadente e quasi morbida. Accattivante.
Il Cerbero, fino a quel momento ancora accanto a Samuel, si lanciò in un salto che solo Castiel stesso ed il bambino poterono guardare, oltre ai due Demoni.
E l'obiettivo era esattamente Castiel. L'hellbound attaccò l'Angelo con ferocia, assetato di sangue benedetto.
Ezekiel spostò lo sguardo in favore di Charlie. L'odore della sua paura era così forte da essere quasi solido sul palato. S'inumidì le labbra e con un gesto della mano destra le inflisse una spinta telecinetica volta a spedirla con violenza contro qualche scaffalatura.
Non smise mai di sorridere.
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