Misty Hill GDR

Ri-cercami...

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Bet Grave
view post Posted on 12/11/2010, 18:38




E così alla fine si palesò il demone che aveva prima atterrito Charlie, e poi spaventato a morte lei e il piccolo Cal. Il bambino restò abbracciato a lui e non alzò la testa neppure quando quell'uomo dal bell'aspetto si materializzò davanti a loro. La monetina non fece in tempo a finirle contro una scarpa che Castiel l'aveva già recuperata. E dall'espressione che assunsero i suoi occhi nel vederla, Betsy capì che questa volta non avevano a che fare con un demone ruba anime o un fantasma in cerca di vendetta. Questa volta c'era in ballo qualcosa di grosso.
Alabam....Castiel sembrava conoscerlo. Betsy non abbassò il braccio, tenendo il pugnale ben saldo nella mano a mo' di scudo. Non lo abbassò neppure quando l'angelo pronunciò quelle sue ultime parole. In realtà avrebbe voluto gridare come aveva fatto Charlie, ma restò ferma dov'era con il pugnale rivolto contro quel mostro dalla bella forma.
Deglutì e disse sforzando un tono fermo nella voce che in realtà le uscì debole e bassa:
- La mia amica ti ha fatto una domanda....
Si pentì subito di aver aperto bocca....
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 12/11/2010, 19:12




Mentre le domande aleggiavano nella biblioteca, in un'atmosfera ancora ovattata e densa di emozioni contrastanti, una folata d'aria gelida attraversò la stanza, scivolando tra le pareti e gli scaffali colmi di libri.
Scheletriche dita di mano insivile sembraronoo sfiorare le varie persone in quel luogo.
Giocherellarono con i capelli di Betsy, sfiorarono la spalla di Charlie, fecero aria a Castiel.
E un ringhio, dapprima sommesso, irruppe nel "silenzio".
Un ringhio infernale, con tracce di bava sulfurea , che si fece man mano più possente avvicinandosi ad Alabam dopo aver girato intorno alle due ragazze.
Un verso animale ben noto ad Alabam, giacché appartenente all'Hellbound del fratello Paimon. La fiera demoniaca si avvicinò alle gambe del Principe degli Inferi, al momento quasi disinteressata alle altre presenze.

-MI prendi in giro?...Una biblioteca? TU?- la voce , pregna di una giusta dose di perplessità, precedette l'apparizione del proprietario.

Un giovane alto e moro, coi capelli nerissimi e scompigliati e due grandi occhi azzurri dal taglio leggermente esotico. Ciglia nere e lunghissime a far dacornice allo sguardo conturbante. Labbra carnose e dal taglio perfetto, ora atteggiate in un sorriso spaccone e beffardo. Altro quasi come Samuel, di poco più magro. le mani affondate nelle tasche dei pantaloni neri griffati, mentre i lembi della giacca scura in pelle restavano schiacciati sui fianchi.

Apparso dal niente, alle spalle di Charlie, si diresse con passo ciondolante verso Samuel, indicando la sala e le varie presenze con un fluido gesto del braccio destro.

-Così...hai improvvisato una piccola riunione nel mio regno...senza avvisare? -con aria teatralmente affranta. - Mi sento offeso.
 
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Samuel Oryan
view post Posted on 12/11/2010, 21:54




- Non essere impertinente, ragazzina! - la voce di Samuel sibilò fino alle orecchie di Charlie. Poi posò lo sguardo su Castiel. Si chinò un altro pochino in avanti posandosi con gli avambracci sulla sommità della balaustra. Gli angoli della bocca scesero verso in basso in una smorfia delicata, mentre le spalle si alzarono appena - Se ti dico che lo faccio per divertimento personale... la pianterai di farmi domande così idiote? - rispose a Castiel, mentre gli occhi tornarono su Betsy con un sorriso beffardo - Uh... che paura! - finse. Un cenno dell'indice della mano destra per scagliare il pugnale di Betsy contro uno scaffale qualche metro più avanti - Quello è assolutamente inutile, bambolina! E tieniti ben stretto quell'abominio che chiami figlio... con entrambe le braccia! - disse minaccioso.

Avrebbe aggiunto altro, se non fosse stato per quella sensazione così famigliare. Il gelo, l'odore di zolfo, il ringhio così famigliare. Un ghigno soddisfatto increspò le labbra di Samuel. Gli occhi scorsero sulla sala della biblioteca, si voltò a destra seguendo quel cerbero infernale che lui vedeva chiaramente e poi, eccola, la voce del fratello
- Beh, sai com'è... questi umani, non possono fare a meno di venire qui a cercare qualche informazione... sai, su di me credo... pensano di trovare Abalam su questi libri ammuffiti! - disse facendo di nuovo spallucce. - Stavo giocando un pochino, ma quest'angelo mi ha rovinato il divertimento! - disse indicandogli con un gesto fluido tutti i fogli strappati dei libri per terra e la povera Estelle stesa in fondo alla corsia.

Samuel parlava con il fratello come se Charlie e combriccola, non fossero nemmeno presenti. Lasciava che il cerbero rimanesse lì al suo fianco, anzi ci parlò pure voltandosi a destra
- Hai portato il cucciolo a fare i bisognini... o a cercare la cena? - chiese poi ad Ezekiel.

Edited by Samuel Oryan - 13/11/2010, 11:03
 
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Charlie Meester
view post Posted on 14/11/2010, 22:26




Charlie sobbalzò quando il demone, o qualunque cosa fosse si rivolse a lei quasi urlandole contro. Era stata una stupida a proferire parola. Castiel li avvertì che quella non era una bella situazione nella quale trovarsi, guai, li aveva definiti. Ma Charlie sapeva che quella parola sminuiva tutto ciò che stava succedendo. Un brividò le percorse la schiena e sentì come se qualcuno le stesse toccando la spalla con dita gelide. Istintivamente la mosse in avanti accarezzandola poi con la mano. Appurò che nulla l'aveva realmente toccata, ma aveva imparato con il tempo che spesso ciò che non si può vedere è quello che può farti più male. In quell'istante si sentiva più vulnerabile che mai, ancora di più di quel pomeriggio in mezzo alla strada con Betsy e di quella giornata infernale con Lana. Una figura improvvisamente sorpassò tutti quanti posizionandosi accanto all'altro uomo sulla balaustra. Si conoscevano? Charlie ascoltò le parole di entrambi cercando di non fiatare, senza fare il minimo movimento. Quei due uomini la terrorizzavano. Chi era il nuovo uomo appena aggiuntosi alla scena? Charlie avrebbe voluto chiederlo ma non riusvia nemmeno a parlare.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 16/11/2010, 17:59




Stringendo la moneta nella mano, Castiel avrebbe voluto rispondere per le rime al principe infernale, ma l'arrivo improvviso quanto inaspettato di Qualcuno lo portò a mettersi ancor più sull'attenti.
-attente..- mormorò l'angelo facendo un passo indietro per riavvicinandosi alle due ragazze.
Seguì con lo sguardo il cerbero, lui che lo poteva vedere, aspettandosi il peggio da un momento all'altro.
E il peggio arrivò non appena udì alle sue spalle una voce maschile. Non gli ci volle molto per capire chi altri fosse quel nuovo arrivato.
-la macchinetta per il caffè è laggiù- si intromise Castiel, mentre i due fratelli chiaccheravano come se nulla fosse. Nel frattempo aveva impugnato saldamente la propria arma, ai due principi infernali non avrebbe fatto nanche un graffio, ma sarebbe bastata e avanzata per quel cagnaccio infernale.
-betsy, rimani dietro di me qualsiasi cosa accada. Charlie, lo so che non sono il tuo tipo, ma stavolta ti chiedo di starmi attaccata all'impermeabile- sussurrò alle due ragazze.
-cerbero a ore 12.
Poi alzò di nuovo il tono di voce.
-vi presentate da soli o devo farlo io?
 
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Bet Grave
view post Posted on 16/11/2010, 18:53




Cal cacciò un grido e riprese a tremolargli tra le braccia quando qualcosa sembrò giocherellare con una ciocca dei capelli della madre. Betsy avvertì un'aria gelida, l'atmosfera nella sala sembrò congelarsi all'improvviso. Samuel l'aveva privata anche della sua unica arma, anche se in realtà poteva ancora contare su quelle formule di protezione che aveva imparato. Ma non era certa sarebbero bastate a fermare....
Chi era quel ragazzo comparso all'improvviso dal nulla? Dalle parole che si scambiò con Samuel ne dedusse che i due si conoscevano molto bene e forse erano in combutta tra di loro. Una trappola? Erano forse caduti in una trappola lei e gli altri? Guardò Charlie, Castiel e quindi i due demoni che stavano di fronte a loro, anche se era certa ci fosse dell'altro in biblioteca, qualcosa che il demonio appena arrivato aveva portato con sé. Accarezzò la testa del piccola Cal; il bambino doveva essere così spaventato che non riusciva neppure a orbitarla via con lui. Non potevano affrontare quei due demoni in quel momento, si sarebbero fatti ammazzare. Ne sapevano troppo poco di loro, sarebbe stato un suicidio. Castiel le disse di restare indietro, qualsiasi cosa fosse accaduta. No, non poteva accadere nulla, non in presenza di suo figlio. Allungò una mano che posò sul braccio dell'angelo e trovò la forza necessaria per sussurrargli:
- Andiamo via.....
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 17/11/2010, 16:44




Ascoltò il Fratello con lo sguardo gelido rivolto su di lui, ed il viso alzato giacchè Samuel ancora stava alla balaustra del soppalco, mentre lui si era fermato al piano inferiore, pur vicino in linea d'aria.

Il Cerbero infernale si aggirava inquieto attorno ad Abalam, in attesa di ordini specifici del suo unico padrone: Paimon.
La bava sulfurea per quanto visibile soltanto ai due Principi e a Castiel -oltre che probabilmente al piccolo Cal- riempiva l'aria di profumi sgradevoli, e aromi di morte.

Tagliò un sorriso beffardo, alzando un sopracciglio nel spostare lo sguardo da Samuel al resto dei convenuti.
Si soffermò ad osservare Castiel. Ma nessuno dei presenti era sfuggito ad un attento per quanto rapido esame visivo.

Al pari della fiera infernale con la quale si accompagnava, dilatò le narici ed inspirò a fondo tutti i profumi e gli odori degli umani e non umani presenti nella biblioteca.

-Mh...-ancora sorridendo gelido e sottile. Piegò il capo di lato, rivolgendosi all'Angelo.

-Castiel. ....-esclamò- sempre devoto ed ubbidiente al caro...Paparino? - chiese, sarcastico.

Poi puntò il dito contro Bet, che si stringeva al petto il piccolo mezzosangue.

-Eppure questo non dovrebbe essere concesso. O sbaglio? - un altro sorriso, più tagliente dei precedenti.

-Tutto ciò è molto interessante, Fratello. - disse poi, rivolto a Samuel.
-Sembra che abbiamo trovato ciò che cercavamo. - aggiunse, falsamente suadente, mentre sfarfallando le ciglia tornava ad osservare l'Angelo.

-Ma come? Non mi riconosci? E' passato così tanto tempo?- fece un sospiro rumoroso e quasi gemente, portandosi la mano al petto.

Poi, il ruggito. Un boato infernale.
-Porta rispetto a Paimon ed Abalam, Re degli Inferi! - tuonò, mentre gli occhi di un blu glaciale emettevano bagliori di fiamma.

Ma, potete chiamarmi anche Ezekiel. Se preferite. - soggiunse tornando a parlare con voce suadente e quasi morbida. Accattivante.

Il Cerbero, fino a quel momento ancora accanto a Samuel, si lanciò in un salto che solo Castiel stesso ed il bambino poterono guardare, oltre ai due Demoni.

E l'obiettivo era esattamente Castiel. L'hellbound attaccò l'Angelo con ferocia, assetato di sangue benedetto.

Ezekiel spostò lo sguardo in favore di Charlie. L'odore della sua paura era così forte da essere quasi solido sul palato.
S'inumidì le labbra e con un gesto della mano destra le inflisse una spinta telecinetica volta a spedirla con violenza contro qualche scaffalatura.

Non smise mai di sorridere.
 
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Samuel Oryan
view post Posted on 17/11/2010, 16:59




Abalam guardava con soddisfazione tutto quello che accadeva dalla balaustra. Si era sollevato in piedi mentre Ezekiel faceva le presentazioni. Accennò un semplice cenno del capo in sua direzione. Gli occhi osservarono con attenzione il balzo del Cerbero di Paimon. Un salto aggraziato ed agile, se fossero stati ad un concorso canino, gli avrebbero dato 10 e lode, con bacio accademico. Lo osservò deliziato mentre si accaniva su Castiel. Presto le urla si sarebbero diffuse in tutta la biblioteca, urla di terrore e paura, quale miglior musica?

Ne Abalam, ne Paimon se le sarebbero godute però. Ci volle un attimo, un battito di ciglia perché il demone scendesse dal soppalco. Ezekiel si stava già occupando Charlie quando Samuel comparve alle spalle di Bet. Così vicino che gli bastò sussurrarle all'orecchio
- Io vi avevo avvisato ... - posò la mano sul fianco della donna, facendo bene attenzione a non toccare Cal, si leccò le labbra e... un secondo dopo, di lui e di Bet non rimaneva altro che odore di zolfo e aria calda come l'Inferno.

Estelle lentamente aprì gli occhi, aveva un gran mal di testa. Fece giusto in tempo a vedere Bet che spariva lasciando il piccolo Cal cadere sedere a terra.

Ovunque Abalam avesse portato Betsy, era sicuro che ne Cal ne Castiel potevano sentirla. Il male che impregnava le mura dell'ossario di Oryan Manor, era così forte che nessuno poteva vedere oltre.

Charlie era stata tutto il tempo un'esca... oh umani, come sono vulnerabili quando la paura gli viene riversata addosso come un vestito cucito su misura.
 
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Charlie Meester
view post Posted on 17/11/2010, 17:32




Charlie si ritrovò schiacciata contro un scaffale e i pochi libri rimasti sopra caddero sul pavimento creando ulteriori ruomori. Il peso che la schiacciava era troppo forte e non riusciva in nessun modo ad opporsi a quella presa. Si dimenò ripetutamente senza nessun risultato. Il nuovo demone apparso nella stanza la teneva inchiodata a quello scaffale con la stessa facilità con la quale lei sarebbe riuscita a sollevare un chiodo. Era troppo forte per lei. Spostò lo sguardo su Castiel, non riusciva a capire cosa stesse succedendo. L'angelo era sul pavimento e si dimenava facendo movimenti bruschi. Sembrava stesse combattendo contro qualcuno.. o qualcosa, qualcosa di invisibile.
-Lasciami andare! Cosa volete??
Urlò Charlie disperata. Pochi secondi vide uno dei due demoni scomparire e pensò che fosse la sua fine. Invece ricomparve alle spalle di Betsy, per un secondo si sentì sollevata, sembrava non essere lei la preda in quell'istante. Poi, però, non capì cosa succedesse. Dov'era finita Betsy? Era scomparsa con il primo demone, quello che Castiel aveva chiamato Abalam.
-Betsy..
Sussurrò Charlie ancora incollata a mezz'aria.
-Betsy!!!!
Urlò poi.
-Castiel! Betsy!
Non riusciva a dire altro. Dove era finita la sua amica? Non poteva credere a quello che era appena successo. Stava per scoppiare a piangere quando fu qualcun altro a precederla. Il piccolo Cal era caduto per terra alla sparizione della madre, e ora piangeva all'impazzata. Charlie avrebbe voluto tranquillizzarlo, stringerlo e cullarlo. Dirgli che Betsy sarebbe tornata presto e che andava tutto bene, ma sarebbe stata un menzogna, non sapeva se Betsy sarebbe tornata. Non sapeva nemmeno dove era finita. E oltre tutto, non poteva ancora muoversi.
 
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Castiel Novak
view post Posted on 17/11/2010, 18:35




I suoi nervi erano tesi come corde di violino, pronto a scattare in caso di qualche movimento sospetto da parte dei tre esseri infernali, eppure non potè scongiurare il peggio, nè se lo sarebbe mai aspettato.
In pochissimi istanti si trovò a terra a respirare l'alito nauseante del Cerbero visibilmente affamato del suo sangue. Il pugnale che già teneva stretto nella mano destra andò a conficcarsi appena sotto il petto dell'animale che lanciò un guaito, ma non c'era verso di arrestare la sua furia. Con una zampata l'animale gli lacerò gli abiti e non solo, il sangue che schizzò in faccia all'angelo non era quello del Cerbero.
Ma non provò dolore, quello che provava in quell'istante era rabbia. Rabbia smisurata, poichè aveva compreso ciò che era appena avvenuto. La sua donna era scomparsa, Cahetel era a terra che piangeva come un pazzo.
E lui non aveva potuto fare nulla per proteggere la sua famiglia.
Accecato dall'ira, affondò nuovamente il pugnale nella carne e a quel punto l'animale fu costretto ad indietreggiare, liberandolo del suo peso.
Subito l'angelo balzò in piedi, ma non fece in tempo a spostare lo sguardo su Cal che il Cerbero si scagliò nuovamente su di lui. Fu a quel punto che Castiel, lasciando cadere a terra il pugnale insanguinato, afferrò con entrambe le mani le zanne superiori ed inferiori della creatura infernale e con un colpo secco gli spezzò la mandibola, fino ad aprirgli completamente la bocca.
Non appena il cerbero fu reso inoffensivo Castiel apparve al cospetto di suo figlio per prenderlo tra le braccia, anche se così facendo l'avrebbe inzuppato del suo sangue. Quando si rialzò il piedi, lanciò uno sguardo feroce a Paimon.
-giuro che le pene dell'inferno non sono niente in confronto a quello che farò a voi figli di puttana- la sua voce era simile ad un ringhio.
Non poteva attaccarlo, non poteva fare nulla con Cahetel in braccio. E Charlie era immobilizzata a mezz'aria, almeno lei avrebbe potuto salvarla... Troppo tardi aveva capito che non era quella, la cacciatrice che i due fratelli desideravano.
Con un cenno della sua mano la ragazza fu liberata da quella presa invisibile e Cass apparve subito al suo fianco per assicurarsi fosse tutta intera. Mentre con una mano teneva stretto Cal a sè, posò quella libera sulla spalla di Charlie.
-perchè Betsy? perchè proprio lei?- chiese al demone, trattenendo a stento i tremori di rabbia.
La biblioteca era deserta, persino Estrelle si era vista costretta a scappare dopo i primi momenti di panico che l'avevano immobilizzata sul posto. Strano che non ci avesse lasciato le penne, il suo cuore era stato abbastanza forte da reggere un'emozione simile, i prossimo spavento forse le sarebbe stato fatale.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 17/11/2010, 20:49




-Da Te non volevamo niente, piccola sciocca umana mascherata da cacciatrice...- rispose mellifluo a Charlie, sorridendole beffardo e soddisfatto, dopo aver visto Abalam portare a termine con successo il loro intento.

Quando il suono della mandibola del cerbero scricchiolò nella stanza, Ezekiel emise un tremendo ruggito rabbioso.

Fu un boato, dalle vibrazioni simili a quelle di un terremoto.

Fu l'unico motivo per cui, distratto, allentò la presa su Charlie, consentendo a Castiel di liberarla.

-Questa me la pagherai, mezza calza piumata! - esplose, rivolto all'Angelo.
Schioccò le dita e l'Hellbound scomparve.
Ma il volto di Ezekiel, dalle spoglie umane così colme di fascino e bellezza, era in quel momento contratto da una maschera di furore. La maschera di Paimon, che tradiva nella rabbia la sua vera sembianza.

-Avrei dovuto spezzare il collo di quell'abominio che osi chiamare figlio! -tuonò, rauco come quella fiera infernale che aveva appena rispedito a casa a leccarsi le ferite.

Alzò entrambe le mani, e ancora tornò ad esercitare una pressione telecinetica alla gola di Charlie e Castiel, sollevandoli da terra come fossero piume.

Fissò gli occhi, di un blu gelido macchiato dai riflessi delle fiamme infernali, in quelli dell'Angelo.

-Perchè Lei?- gli fece eco, sorridendo malevolo.
Di un sorriso che presto sfumò lasciando nuovamente il posto al gelo.

-Potrei dirtelo...ma in cambio dovresti offrirmi un sacrificio...- sfarfallò le ciglia, mellifluo- E' così che funziona, con me. Lo sai, non è vero?

Osservò l'angelo con fare scettico.
-Ma...sono sicuro che tu non voglia offrirmi nulla e quindi....
....Scoprilo da solo. - scandì, prima di catapultare angelo e cacciatrice nuovamente con furia contro scaffalatura e parete.
 
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Charlie Meester
view post Posted on 21/11/2010, 20:02




Castiel era riuscito a liberarsi da quello che Charlie aveva intuito essere un cerbero infernale e aveva erso nulla anche la presa del demone su di lei. Cadde brusscamente per terra ma si rialzò prontamente cercando di dare l'impressione di non essersi fatta nulla. Si mise al fianco dell'angelo. Non l'aveva mai visto tanto adirato. Charlie deglutì alla parola sacrificio. pronunciata da quel demone che si trovava a pochi metri da loro. Non aveva alcuna intenzione di parlare ovviamente, e porgergli altre domande sembrava altamente inutile. Charlie rivolse lo sguardò a Castiel sperando che lui in qualche modo potesse sentire Betsy, ovunque fosse, e potesse trovarla. Involontariamente era anche lei complice di quei due demoni. Aveva condotto lei Betsy e tutta la famiglia in quella quella biblioteca che era risutlata essere una trappola bella e buona.
-Mi dispiace...
Sussurrò a Castiel scuotendo la testa.
-E' tutta colpa mia...
Sentì gli occhi cominciare a bagnarsi ma si impose di essere forte, non doveva piangere, ogni debolezza poteva risultare fatale in quel momento. Per qualche istante sembrò che il demone avesse abbassato la guardia ma ecco che Charlie e Cass si ritrovarono nuovamente alla parete. La ragazza sentiva come una mano stringerle alla gola e tenerla per aria, l'aria cominciava a mancarle. Poi, Paimon, scaraventò entrambi contro una scaffalatua con qualche libro sopra. Charlie sentì qualcosa bagnarle il braccio. Sangue... il suo sangue. Perfetto, ci mancava solo questa pensò. Uno squarcio le partiva dalla spalla destra fino as arrivarle all'avambraccio e notò che un pezzo di legno le si era conficcato all'interno. Il dolore cominciava a farsi sentire, strinse i denti e provò ad estrarre il legno, ma senza alcun successo.
-Cass!
Urlò cercando l'angelo per la stanza
 
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Castiel Novak
view post Posted on 22/11/2010, 16:10




Quel maledettissimo figlio di puttana si divertì a far volare Castiel e Charlie contro uno scaffale come se fossero state marionette. Nell'impatto, cercò di tenere stretto a sè suo figlio. Cahetel stava piangendo a dirotto, non l'aveva mai sentito lamentarsi in quel modo. Era quasi certo che non era la paura per quel demone a farlo agire così, ma la scomparsa di sua madre.
Betsy..
In un guizzo di rabbia Castiel si rimise in piedi e con la coda dell'occhio notò che la Cacciatrice era stata ferita vistosamente ad un braccio. Non potevano più stare in quel posto un secondo di più, Ezekiel comunque non avrebbe mai parlato anzi, avrebbe fatto perdere loro tempo prezioso.
Castiel doveva trovare la sua donna, ad ogni costo!
-riuscirò a trovarla, figli di puttana... e quando questo accadrà vi consiglio di starmi il più lontano possibile!- ringhiò l'angelo, dopo essersi materializzato in un secondo al fianco di Charlie, badando a non toccarle il braccio ferito. Di quello si sarebbe occupato non appena fossero stati in un posto più sicuro.
-via di qua- mormorò alla ragazza senza distogliere lo sguardo dal Demone.
-iniziate a scappare- sibilò a Paimon, prima di svanire nel nulla assieme a suo figlio e Charlie.
 
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Ezekiel Oryan
view post Posted on 22/11/2010, 16:15




-Sì...sì...bla bla..bla....-

Ezekiel regalò a Charlie Castiel uno sguardo sprezzante ed un sorrisino sottile e beffardo.

-Buona ricerca! - rispose, agitando pure la mano in un gesto fintamente amichevole, l'istante prima che l'angelo scomparisse nel nulla insieme al piccoletto frignante e alla cacciatrice ferita.

Sospirò lamentoso, guardandosi intorno.

-Andare via così, senza salutare....- scosse il capo, sfarfallando le ciglia al niente.

-Che maleducazione. - si guardò intorno, e poi seguì l'esempio dell'Angelo, scomparendo in una vampata di fiamme e zolfo.
 
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28 replies since 4/11/2010, 11:09   361 views
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