| CJ aveva alzato lo sguardo su Castiel ascoltandone le parole che ovviamente non l'avevano fatta sentire per niente meglio, anzi decisamente peggio. Bet aveva detto che era la persona giusta, ma nemmeno lui aveva avuto risposte da darle, che fosse davvero un caso disperato. Aveva sospirato angosciata prima di voltarsi verso Bet - Una notte, avevo circa 14 anni... ebbi un incubo, spaventoso... c'era una figura sfocata che mi guidava in mezzo a lamiere di macchine, gente che gridava, si lamentava e chiedeva aiuto... non riuscivo a capire quello che quella figura volesse dirmi, parlava una lingua che non conosco, non ricordo cosa mi ha mostrato, come se fosse stato cancellato dalla mia memoria... e dal giorno dopo... sapevo controllare il vento e congelare le cose... - spostò lo sguardo su Cal e poi di nuovo su Castiel prima di riprendere a parlare con Bet - Poi, la notte dei miei 18 anni, mi sono risvegliata in biblioteca, avevo fra le mani un libro che non avevo mai visto prima, era scritto in una lingua formata da simboli strani, ho provato a cercare tutte le scritture del mondo... non erano ideogrammi, ne cirillico... ne arabo... so che la sapevo leggere e quando mi sono risvegliata nella mia stanza, credevo fosse un incubo, ma tutto doveva ancora iniziare... perchè non sentivo più nulla... - ecco la storia di Catherine Jane Scarlet, colei che si è persa. Assottigliò poi lo sguardo alla proposta di Bet sull'ipnosi. Non ne era così sicura, ma forse era ora di fidarsi.
Edited by Catherine_Jane_Scarlet - 28/10/2010, 12:10
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