+ come previsto l'odore del sangue fiutato da quelle bestie fece si che si voltarono nella mia direzione, ma qualcosa di inaspettato li attendeva. Il gelo.
Utilizzando le doti telepatiche che mi permettevano di avere il pieno controllo su qualsiasi vampiro di rango inferiore al mio li immobilizzai, mentre Betsy uscii dal suo nascondiglio buio iniziando ciò per cui eravamo venuti fin li. Ad uno ad uno i livelli E venivano ridotti in polvere dal pugnale brandito dalla cacciatrice, stava facendo un ottimo lavoro e dimostrando grande coraggio. Si trovava da sola nella fossa dei leoni, se avessi perso il controllo su uno solo di quegli esseri probabilmente l'esito della nostra battuta di caccia sarebbe stato differente, e lei lo sapeva, ma nonostante ciò volle rischiare e accettò di adottare il piano da me proposto. Non lo faceva per se stessa, lo faceva per la cosa più preziosa che aveva al mondo. Ognuno di quei vampiri che venivano ridotti in cenere era una potenziale minaccia in meno per il piccolo Cal, ad ogni colpo che sferrava in lei vi era la speranza di creare un avvenire migliore per suo figlio.
Dopo qualche minuto udii la voce della ragazza recitare delle parole in una lingua a me sconosciuta, i pochi istanti seguenti furono caratterizzati da qualcosa cui non avevo mai assistito. Aveva ridotto in cenere tutti quei livelli E prima ancora che potessi rendermi conto di quanto accaduto. Concentrandomi rimarginai la ferita al mio polso emettendo un sospiro di sollievo, il silenzio che ne seguii fu rotto soltanto da un breve grido della ragazza, probabilmente aveva utilizzato una tecnica deleteria per il suo stesso corpo. Tuttavia, non mi sarei mai aspettato di incontrare un essere umano capace di padroneggiare poteri simili, Betsy mi aveva piacevolmente sorpreso.
A passo lento scesi lungo il medesimo sentiero che conduceva verso il basso utilizzato dalla cacciatrice poco prima raggiungendo la sua posizione + i miei complimenti, davvero un ottimo lavoro. + mi congratulai con lei accennando un mezzo sorriso, se non altro vi era una minaccia in meno per quella singolare cittadina. Portai lo sguardo verso quella strana arma, all'apparenza un semplice pugnale, ma dotato di caratteristiche che attirarono notevolmente la mia attenzione. Forse quell'arma mi sarebbe stata utile prima o poi. + stai bene? ora dobbiamo trovare un modo di uscire da questo posto + domandai a lei preoccupato per quel grido di poco fa. +
più avanti mi presteresti il pugnale? *-*