Il covo, Endymion e Betsy a caccia

Quando Emdymion le venne vicino guardò di nuovo il suo arto mancante, ma non fece domande. Era ancora tropo scossa e tenendo la mano sollevata annuì con la testa. Stava bene? Non proprio visto che una ragazza era stata scuoiata viva davanti ai suoi occhi e che il suo compagno d'avventure girava con un braccio solo. E inoltre aveva udito la voce di sua madre...Da quando era arrivata a Misty Hill quella voce nella testa non faceva altro che sussurrarle cosa doveva e non doveva fare. Il mostro poi, quell'essere demoniaco.....non aveva mai visto nulla di simile.
- Non so quanto la barriera potrà resistere...- disse.
E avvertì come un ronzio nella testa. Non era abituata a usare certe formule, non era preparata a tutto ciò e iniziava a sentirsi debole. Ma non poteva cedere ancora o sarebbe morta questa volta.
- Andiamo via di qui!- ripeté abbassando il braccio lentamente.

+ annuii alle parole di Betsy e con lei al mio fianco ci avviammo in direzione della grotta, covo dei livelli E. Mentre correvamo sulla spiaggia rocciosa si udivano i colpi sferrati da quell'essere contro il muro invisibile eretto dalla giovane cacciatrice, accompagnati da orrende urla rabbiose. + ci siamo quasi!! + esclamai mentre ci apprestammo ad entrare all'interno della grotta, giusto in tempo per vedere il mostro liberarsi ed iniziare a correre nella nostra direzione. Posai il borsone a terra e concentrandomi utilizzai la trasmigrazione termica, squagliai le rocce davanti alla creatura rendendole come cemento fuso, per rallentare la sua avanzata. Detestavo ammetterlo ma ridotto in queste condizioni la mia forza era notevolmente diminuita, cosi come i miei poteri... mi sentivo impotente. + so che sembrerà una pessima idea, ma non abbiamo alternativa per levarcelo dai piedi + dissi guardando Bet negli occhi, aveva capito quale fosse la mia idea forse fin troppo folle. +

Restò a guardare Endymion che sembrava fondere le rocce con la sola forza della mente. Come era previsto, lo scudo protettivo durò poco e Betsy non era certa di saperlo fare di nuovo. E comunque non sarebbe servito questa volta. Poi quando Endymion pronunciò quelle parole, voltò la testa a guardare la bocca enorme di quella grotta, il covo che erano venuti a spazzare via e nel quale invece ora ci si stavano gettando senza ripensamenti. Ma era l'unica via di fuga. Davvero paradossale...Tornò a guardare Endymion e gli fece un cenno con la testa come a dire “fai quello che devi fare” mentre lanciava un'ultima occhiata la mostro e si voltò a cercare delle torce nella borsa. Chiusi nella grotta, avrebbero avuto bisogno di luce. Le orecchie le fischiavano ancora e si sentiva intontita per la caduta di prima. E sapeva che per un mostro che si lasciavano alle spalle ce n'erano altri che li attendevano lì in quella caverna.

Bene + risposi deciso a Betsy portando la mia mano alla parete rocciosa iniziando a concentrarmi. Purtroppo i poteri ESP potevano essere utilizzati in maniera limitata nel corso della giornata, ed io ne avevo già fatto ampio uso. + non tradirmi ora + bisbigliai come se stessi parlando alla mia mente. Lentamente il mio calore corporeo iniziò ad aumentare e concentrandosi nel palmo della mia mano cominciò a fondere la roccia portante, quella su cui poggiavano le due rocce principali, se fossi riuscito a danneggiarla a sufficienza, esse sarebbero rimaste prive di base causando un crollo dell'ingresso della caverna. Non appena il mostro riuscii ad uscire da quel pantano ed avvicinarsi a noi di pochi metri, concentrai quanta più energia potevo nella mano mandando in pezzi il masso portante provocando una frana che chiuse l'ingresso principale della caverna. C'è l'avevamo fatta, eravamo sfuggiti a quell'essere demoniaco, ma la vera battaglia era appena cominciata + ho due notizie per te, una buona e l'altra cattiva... + concentrandomi usai le ultime energie rimastemi per rigenerare totalmente il mio braccio mancante + ...quella buona è che i livelli E sono senz'altro più semplici da uccidere rispetto a quel coso, mentre quella cattiva è che ho appena usato le mie ultime energie rimastemi + sorrisi a lei lasciandomi cadere all'indietro, avevo urgentemente bisogno di nutrirmi + ascolta, non c'è bisogno che mi doni una vena, mi basta una bottiglietta d'acqua + dissi portando una mano alla tasca interna della giacca estraendo una scatolina argentea. +

Osservò immobile l'ingresso della taverna franare. In trappola come topi. Accese la sua torcia e la puntò su Endymion così da poter vedere il ragazzo ricostituirsi dal nulla il braccio. Quella giornata era davvero assurda, stava vedendo cose e esseri mai visti prima d'allora, che neppure nei suoi peggiori incubi sarebbero apparsi. Quando poi Endymion le parlò e ricadde seduto all'indietro scattò verso di lui preoccupata. Si sedette accanto a lui e aprì la borsa...
- Certo dell'acqua....
Fortuna che oltre all'acqua santa ne portava anche una “normale”; quella le serviva in caso dovesse pasticciare qualche incantesimo. La porse a Endymion e guardò la scatoletta argentata.
- Che roba è?- chiese.
Poi guardò il ragazzo e sorrise amaramente.
- E grazie per non usarmi come tuo rigeneratore di vitamine.
Rise alla sua sciocca battuta, ma la sua era una risata nervosa. Si guardò attorno; sapeva che là nel buio si nascondeva qualcosa. Sperò che Endymion recuperasse presto le forze; da sola non sarebbe mai uscita viva da lì. Chiamare Cass? No...non ancora.

+ Afferrai con la mano sinistra la bottiglietta passatami da Betsy sorridendo alla sua battuta + tranquilla, ho cambiato abitudini alimentari... più o meno + aprii con le dita il coperchio di quella scatoletta estraendo da essa una piccola pastiglia bianca, lasciandola cadere all'interno della bottiglietta d'acqua. + si chiamano pastiglie ematiche, danno all'acqua la colorazione ed il sapore del sangue tramite piccole particelle di plasma. Sangue sintetico per farla breve + mentre la pastiglie effervescente si scioglieva colorando l'acqua di rosso scarlatto, richiusi la scatoletta riponendola nuovamente nella tasca interna della giacca. Dopo circa un minuto portai la bottiglietta alle mie labbra abbeverandomi + ho altre due notizie per te, come prima una è buona e l'altra estremamente cattiva + dissi sorseggiando ancora quel finto sangue che se confrontato a quello vero era insapore, ma tanto bastava da permettermi riacquistare le energia a poco a poco. + quella buona, è che sto recuperando le forze... quella cattiva, bhè vedi... + mi alzai reggendomi al muro mentre sentivo come il mio corpo rinvigorirsi, come se mi fossi appena ridestato dopo un lungo sonno riposante + ...sicuramente i livelli E avranno percepito l'odore di questo sangue e staranno accorrendo in massa nella nostra direzione + diedi un ultimo sorso alla bottiglia richiudendola, ne erano avanzate due dita circa, avrebbe potuto tornarmi utile. Passai la bottiglia a Betsy ringraziandola + grazie mille, non credo mi avrebbe fatto bene far sciogliere una di queste pastiglie nell'acqua santa. + ironizzai mentre grugniti orrendi provenivano dal fondo di quella caverna. +

Lo guardò bere quel liquido rosso senza parlare. Ascoltò la spiegazione compiacendosi del fatto che i vampiri “buoni” avessero optato per quel modo di nutrirsi che non nuoceva a nessuno. Non ne era a conoscenza; per lei vampiro significava essere immondo da impalettare e ridurre in polvere. Quel mondo nuovo delle creature della notte la incuriosiva e di certo si sarebbe soffermata a fargli domande se anche lei non avesse sentito quel grugniti provenire dal fondo della caverna. Balzò in piedi estraendo la bottiglietta d'acqua santa dalla sacca e lanciò un'occhiata nervosa a Endymion. Quindi ripose la bottiglietta nella sacca per frugarvi all'interno e prendere un pugnale. Non il suo solito coltello con il quale non avrebbe ucciso una mosca, ma uno dei pugnali “rubati” alla collezione di Castiel. Lama affilata, che avrebbe tagliato la pellaccia più dura. Lanciò di nuovo un'occhiata a Endymion poi guardò il fondo della caverna.
- Arrivano....- sussurrò stringendo forte la l'arma nella mano.

+ quei versi, quelle urla, si facevano sempre più forti, avevano percepito l'odore del sangue e si stavano dirigendo in massa nella nostra direzione. + ottima scelta + mi complimentai non appena vidi Bet estrarre quel pugnale di ottima fabbricazione, probabilmente un arma più antica persino di me. La torcia di Betsy illuminava parte di quella grande caverna, e non appena vidi delle ombre goffe sulla parete rincuorai la cacciatrice + mantieni la calma, loro sono solo bestie prive di razionalità + le consigliai mentre oramai cominciavano ad essere visibili ai nostri occhi. Mi rendevo conto che probabilmente era più facile a dirsi che a farsi, ma per uscire vincitori da qualunque situazione occorreva essere calmi davanti a qualunque imprevisto e pericolo, era una regola imperativa, che a volte lo amettevo, io stesso dimenticavo. Mi concentrai e con la mente iniziai a ridurre in polvere quanti più vampiri possibile. Tuttavia erano davvero tanti, e molti sfuggivano al mio campo visivo avvicinandosi pericolosamente alla nostra posizione. Era il momento di mettere alla prova le capacità combattive di questa giovane ragazza. +

Mantenere la calma? Endymion forse poteva percepire il suo cuore che batteva all'impazzata nel petto mentre stringeva quel pugnale che non era sicura di saper maneggiare. Poi arrivarono in massa, orribili, come nei suoi peggiori incubi. Il vampiro accanto a lei ne ridusse alcuni in polvere senza neppure sfiorarli. Pensò che voleva avere anche lei un dono simile. Poi, come era inevitabile, uno di quei mostri le si parò davanti. Betsy gli illuminò la faccia e così poté vedere quel ghigno orribile disegnato su quella faccia distorta. Non ebbe neppure il tempo di gridare che quel mostro la scaraventò di lato. A Betsy cadde la torcia, ma non il pugnale. Riuscì a risollevarsi in piedi e prima che il vampiro l'attaccasse ancora lei fendette un colpo in aria, alla cieca e colpì quell'essere ad un braccio. Il vampiro si ridusse subito in polvere. Betsy, più stupefatta forse del mostro stesso, guardò il pugnale che aveva in mano. Ma che razza di arma aveva sottratta a sua marito? E dire che per lei quei pugnali erano tutti uguali....Un altro vampiro l'attaccò e lei si levò di lato in tempo per dargli una spinta e quindi pugnalarlo alla schiena. Divenne polvere anche lui...
- Il mio giorno fortunato...un po' meno per te...- commentò mentre guardava le ceneri del mostro.
Si voltò a vedere come se la stava cavando Endymion.

+ un leggero sorriso si dipinse sul mio volto nel vedere Bet porre fine alla vita di quei livelli E, tornai a concentrarmi sui nemici che si avvicinavano e con un ultima onda psichica ne mandai in pezzi ancora uno. + purtroppo è molto tempo che non lotto sul serio con qualcuno, spero di esserne ancora capace + sussurrai a voce bassa come se stessi parlando a me stesso, mentre stesi il braccio destro attendendo l'arrivo degli ultimi tre livelli E, che correndo bramosi balzarono nella mia direzione. Come a voler tagliare l'aria con la mano, mossi il braccio da destra verso sinistra tenendolo teso mentre quei tre mostri esplosero sequenzialmente in nuvole di polvere che ricadde morbida su di me. Portando la mano alla mia testa mi scrollai i capelli dalla polvere di vampiro, mentre un quarto livello E uscii da dietro una roccia correndo come un ossesso in direzione di Bet. Mi sfilai la giaccia e muovendomi fulmineo mi portai alle spalle dell'essere coprendogli il volto col cappotto + trafiggilo ora!! + dissi con decisione a Bet mentre continuavo a tenerlo immobilizzato da dietro le spalle oscurandogli la vista con la mia giacca oramai totalmente rovinata. Una volta eliminato anche quell'ultimo nemico, ci saremo poi dovuti addentrare nelle profondità della grotta e raggiungerne il cuore, dove ci avrebbe aspettato l'inferno vero e proprio +

Non si fece pregare e alla richiesta di Endymion trapassò il cuore del vampiro con il coltello che teneva ancora saldo nella mano. Il mostro si dissolse in polvere. Betsy si guardò le scarpe da ginnastica; un tempo nere ora erano ricoperte di polvere bianca. Al pensiero che quelli fossero resti di vampiro cercò di togliervi la polvere da sopra facendo dei movimenti quasi assurdi; sembrava stesse ballando. Vi rinunciò quasi subito a quell'operazione poiché sapeva che il peggio doveva ancora iniziare e che forse non si sarebbe imbrattata solo le scarpe questa volta. Guardò Endymion e annuì con la testa.
- Perfetto. Andiamo?- domandò.
Andare dove? In quel covo di vampiri armata solo di quel pugnale? E se quei mostri l'avessero disarmata? Afferrò il braccio di Endymion prima che potesse muoversi.
- Aspetta! Ci serve un piano...qualcosa...- farfugliò- Non possiamo andare semplicemente lì e....e se fossero tanti di più di quanti ce ne aspettiamo?
Betsy iniziava ad essere stanca; a lei non sarebbe servita una pasticca per riprendere le forze. Non era abituata a simili sforzi. Di solito andava a caccia di Cass e a lui bastava toccarla per portarla in salvo.

+ non appena il vampiro venne ridotto in polvere, mi chinai impossessandomi del suo cappotto, uno spolverino nero elegante. Dopotutto a causa del demone la fuori la mia giacca era stata ridotta in pezzi. Mi rialzai indossandola mentre insieme a Bet mi incamminai verso il cuore della caverna, prima di essere fermato da lei. Annuii alle sue parole + hai ragione, la dentro è pieno, centinaia di quelle creature. + sospirai tornando a guardarla negli occhi + attirerò la loro attenzione, e non appena si volteranno ed incroceranno i miei occhi saranno come pietrificati. A quel punto tu andrai in mezzo a loro e ad uno a uno li ucciderai + proposi a lei un piano spostando poi gli occhi in direzione del borsone + a meno che non hai portato qualcos'altro di utile li dentro, ho notato che sei piena di risorse + dissi sorridendo per smorzare la tensione che vi era in lei. +

Fissò Endy senza battere ciglio e poi si guardò la borsa che le era rimasta attaccata incredibilmente al braccio durante tutto quel trambusto. No, aveva decisamente finito le risorse se così potevano chiamarsi. Tornò a guardare Endy con espressione perplessa.
- Ma quanti saranno? E se non riuscissi ad ucciderli tutti? E se ne sbucassero altri fuori e tu non riuscissi a bloccarli?
Non credeva ce l'avrebbe fatta a farli fuori uno per uno. Ma non le venivano in mente altre soluzioni, o piani alternativi. E non aveva altro con sé se non il pugnale e l'acqua santa. E forse qualche altra formula bislacca nella mente.
- Ok andiamo.....non abbiamo altra scelta..- aggiunse guardando l'ingresso della grotta franato.

+ ascoltai le parole di Bet, per poi carpirne i pensieri e i timori. Le sue paure erano più che giustificate, ma purtroppo non avevamo alternativa. Dovevamo eliminare quelle creature, dopo avremo pensato ad un modo per uscire da quel posto senza farci notare dal demone, ero sicuro fosse ancora li fuori, lo sentivo.
Annuii alle sue parole ed insieme a lei percorsi la caverna per circa cento metri + attenta + la avvertii allungando il braccio davanti a lei per bloccarle la camminata, indicandole poi una buca nel terreno. Nulla poteva sfuggire ai miei occhi di vampiro, ero in grado di vedere ottimamente anche in condizioni di buio o scarsa illuminazione.
Camminammo ancora per qualche metro raggiungendo il cuore della grotta, una immensa voragine che si estendeva per decine di metri sotto di noi. + spero tu abbia i nervi saldi + dissi sotto voce a Bet facendole segno di illuminare con la torcia quel baratro in modo che vi vedesse anche lei l'interno. Erano centinaia + probabilmente tutti i livelli E della regione sono confluiti in questa zona, anche se non ne comprendo ancora la ragione + di solito quel tipo di vampiri si muoveva in direzione dei grandi centri abitati, zone piene di vita e di nutrimento. Erano bestie fuori controllo mosse soltanto dall'impulso di nutrirsi e nulla più, in loro non vi era raziocinio, come mai si erano rifugiati in un posto poco abitato come Misty Hill? se uscissero in superficie in massa, sarebbe la fine per questa città, vi era qualcosa in questo posto maledetto che li attirava.
Indicai a Bet un sentiero che costeggiava il burrone scendendo verso il basso, avrebbe dovuto percorrerlo tutto per arrivare li sotto + devi percorrerlo fino in fondo, una volta arrivata mi fai un segnale con la torcia o mentalmente, ed io attirerò la loro attenzione verso di me immobilizzandoli. Te la senti? + domandai preoccupato. +

Recuperò la torcia da terra e con questa avanzò nell'oscurità. Fortuna che Endymion le fece notare quella buca o probabilmente ci sarebbe finita dentro con tutto il corpo. Deglutì e non appena arrivarono nel luogo esatto dove quei mostri si erano rifugiati il cuore sembrò arrestarlesi nel petto. Non poteva farcela...erano troppi. L'avrebbero uccisa...Pensò a Cal, suo figlio, e subito si riscosse. No, doveva uscire viva fuori di lì la sua morte per mano di quei vampiri non era contemplata. Doveva tornare da suo figlio. Ma sapeva benissimo che solo con un coltello non poteva fare molto. Annuì comunque alle parole di Endymion e prese a scendere cautamente la discesa....un passo dopo l'altro con la torcia che illuminava i suoi passi lenti e insicuri. “Pensa Bet, pensa”. Poi udì di nuovo quella voce nella testa, così chiara così riconoscibile. La voce di una donna.....la voce di sua madre...
“Bet ricorda il posto dove venivi a cercarmi quando non c'ero..”. Betsy si arrestò un attimo per focalizzare l'attenzione su quella parole. Il posto dove andava a cercare sua madre.....il cimitero? No...
- La chiesa...- disse a voce bassa.
Ricordava benissimo quando ancora bambina andava a sedersi su una delle panche della chiesa della sua città, in silenzio, da sola augurandosi che lì potesse finalmente rivedere sua madre. Un atto di fede...così lo chiamava sempre. E quello che le occorreva era proprio questo: un atto di Fede, un atto di coraggio. O più semplicemente, una preghiera. Iniziò così mentalmente a recitare le sue preghiere che proprio sua madre si era preoccupata di insegnarle, e arrivò in questo modo alla fine della discesa.
- Mamma aiutami tu...
Alzò la torcia per fare cenno a Endymion che era pronta.