Ester Colt |
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| Lana lasciò libero il corvo, il quale parve capire la richiesta d'aiuto della ragazza e si alzò in volo. Ester omai sembrava essere diventata un tutt'uno con la sua arma, tanto la stringeva forte con entrambe le mani.
-Sì, giusto. La calma, manteniamo la...- calma? Impossibile!
Il grido di Lana fece sobbalzare anche Ester che urlò a sua volta e nel suo viso si dipinse un'espressione di puro terrore quando capì cosa aveva costretto Lana ad accasciarsi al suolo.
-Fottuto figlio di puttana!- sibilò tra i denti mentre con il piede destro schiacciò letteralmente la mano sbucata da sotto quel tappeto di terriccio e foglie secche.
Quello che sentì la fece rabbrividire: uno schiocco, come se l'osso del polso di quella fottutissima mano si fosse spezzato. Non poteva essere un fantasma. No, no. Era fuori discussione. Guardò Lana sbiancando in volto e lentamente levò l'anfibio, sotto di esso vi era una semplice radice.
-Ma... L'avevi vista anche tu, vero? La mano, era una...- balbettò, mentre aiutava la ragazza a rialzarsi. I lamenti degli spiriti nel frattempo si erano tramutati in vere e proprie risate di scherno. Era appurato ormai: in quella dannatissima foresta qualche cosa si stava divertendo a farle uscire di senno. E ci stava riuscendo.
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