Il primo incontro, Lana Drown incontra per la prima volta Betsy Gravestone

Non aveva mai sentito parlare né di Guardian né di livelli E. Non sapeva neppure che i vampiri si classificassero a dirla tutta. Ne avrebbe voluto sapere di più, ma la ragazza le fa quella domanda. Ovvio, lei aveva raccontato qualcosa ora era il suo turno. Continuò a guardare davanti la strada che sfrecciava veloce e fece spallucce.
- Da qualche anno. Mio padre era un cacciatore....era inevitabile che lo diventassi anche io.
Certo, c'era da raccontare la storia della morte di sua madre e tutto il resto ma non se la sentiva ancora. Faceva ancora male e forse anche Lana aveva avuto qualche perdita nella sua vita per questa ragione; di solito così si diventava cacciatori, si faceva della vendetta necessità per andare avanti. L'ospedale si trafilò all'orizzonte. Bet lanciò un'occhiata alla ragazza che giaceva ancora svenuta sul sedile posteriore.
- Speriamo di fare in tempo...

< Annuii >
Anche mia madre era una Guardian < Sorrisi amaramente mentre arrivammo all'ospedale > Purtroppo è stata uccisa tre anni fa e mio padre è partito alla ricerca del suo assassino e da allora non l'ho più rivisto
< Benché l'ospedale, come il resto della città, fosse avvolto dalla nebbia riuscii a parcheggiare. Uscii dall'abitacolo cercando di tirare fuori delicatamente la ragazza. Forse più tardi avrei continuato a parlare con Betsy delle nostre storie, ma adesso ciò che mi premeva era la salvezza della ragazza >

Come immaginava. Morte e solo morte nel passato di ogni cacciatore. Quando Lana parcheggiò guardò fuori; quella città era a dir poco spettrale e un brivido le attraversò la schiena. Poi aiutò Lana a trasportare la ragazza svenuta all'interno dell'ospedale dove subito un paio di medici del pronto soccorso accorsero per vedere cosa fosse accaduto.
- C'è stato un incidente...ha perso molto sangue.- la buttò lì Bet.
La ragazza venne subito ricoverata. E a Bet tornarono alla mente le parole di suo padre: “un cacciatore è colui che salva vite umane, non è un eroe”. Si voltò a guardare Lana:
- Quei vampiri al cimitero...non erano livelli E giusto?- chiese abbassando il tono di voce per non farsi udire dalle altre persone presenti.

< Per fortuna una volta entrate Betsy ebbe la risposta pronta. Mi avvicinai a lei scuotendo la testa >
No purtroppo non erano dei comuni livelli E. Quelli erano livelli C, che a differenza dei livelli E, sono dotati di raziocinio e quindi sono intelligenti. I livelli E attaccano come degli animali, invece le mosse di quei vampiri erano ben studiate. Ed uno di loro è ancora in giro per la città. Piuttosto...sbaglio o questa città mette i brividi? < Chiesi >
Tu da quanto sei qui a Misty Hill?

Un vampiro libero per la città....certo, era un problema. Bet ascoltò poi la spiegazione di Lana e assentì. Anche se per lei un vampiro era un vampiro e basta. Lasciarono l'ospedale e quando la cacciatrice le domandò di Misty Hill rabbrividì guardandosi attorno. La nebbia era come una mano pesante caduta dal cielo per ricoprire quella città dal passato infausto.
- Da circa una settimana.- rispose.
Preferì evitare di raccontarne il motivo in quel momento, anche perchè ancora per lei era un mistero. Non poteva di certo rivelare “mio figlio ha sognato questo posto”. L'avrebbe presa per pazza.

Capisco. Prendimi per stupida ma appena ho visto il cartello "Welcome to Misty Hill" dire che mi sono venuti i brividi è poco < Mi strinsi nel giubbotto di pelle >
Qui è tutto così strano Betsy, tutto è avvolto costantemente dalla nebbia, insomma questo posto da i brividi. Tuttavia penso che mi ci stabilirò. A quanto pare qui in giro ci sono molti livelli E ed è mio compito sterminarli tutti.
< Chi se lo poteva immaginare tre anni fa che sarei venuta in una città come questa? Sospettai che nella storia della cittadina ci fosse un segreto ed io lo avrei scoperto >

Tornarono in macchina e Bet se ne restò in silenzio per qualche minuto. Poi guardò Lana: una cacciatrice come lei, che sapeva molto più di lei di vampiri e forse non solo, e che era stata sincera e disponibile fin da subito. Doveva per lo meno ricambiare quella sua fiducia. Misty Hill...mai avrebbe sognato di arrivare lì se non fosse stato per Cahetel.
- In realtà sono qua perché mio figlio sognò questa città.- rivelò tutto d'un fiato- Fece un incubo orribile e io e mio marito abbiamo deciso di vederci chiaro. E così eccoci qua, nella città meno ospitale della Terra credo...
Sorrise, ma in maniera nervosa solo per allentare la tensione. Parlare di quel posto la metteva in agitazione. La notte faticava sempre a prendere sonno e di giorno la situazione non migliorava di certo.

< Entrata in macchina rimasi un attimo interdetta udendo le parole di Betsy. Suo figlio aveva sognato Misty Hill. Una persona bigotta probabilmente l'avrebbe presa per pazza ma non io, non dopo tutto quello che avevo vissuto sulla mia pelle >
Se non sono indiscreta Betsy posso sapere che tipo di incubo ha fatto tuo figlio?
< Mentre posi questa domanda fuori cominciò a piovere a dirotto e nuvole nere ricoprirono il cielo >
Direi che l'atmosfera è spettrale al punto giusto < Sussurrai mettendo in moto la macchina >

Ci mancava solo la pioggia adesso. Si, quel posto era decisamente inquietante, troppo inquietante. Alla domanda di Lana non rispose subito, lasciò prima che la ragazza mettesse in moto la macchina e la facesse partire, quasi come se volesse tempo per articolare la risposta. Alla fine sospirò e si strinse nelle spalle guardando il finestrino che piangeva lacrime di pioggia.
- Ha sognato una bambina che rideva fuori una chiesa e me che mi ero persa in un bosco e chiamavo ad alta voce mio marito.- rivelò tutto d'un fiato quasi.
Rabbrividì ancora.

< Partimmo per le strade di Misty Hill rimanendo entrambe in silenzio almeno fino a quando Betsy non parlò. Mi vennero i brividi nel sentir parlare di quella bambina davanti alla chiesa. Con lo sguardo fisso sulla strada notai che la nebbia aumentò considerevolmente >
Questa cosa non mi piace, non mi piace per niente < Sussurrai guardando per un attimo Betsy >
Quando parli di chiesa intendi...quella chiesa?! < Indicai la chiesa che si ergeva sulla destra >

Seguì l'indicazione di Lana e quando intravide nella nebbia quell'edificio per poco non le balzò il cuore in gola. Rabbrividì ancora e provò ad immaginare il sogno di Cal e vedere una bambina che sorride sul sagrato. Si strinse la borsa della spesa contro il petto.
- Si credo proprio che sia quella.
Lanciò una veloce occhiata a Lana e poi tornò a guardare la costruzione. Era un luogo sacro ma avvolto da quella atmosfera lugubre metteva più timore del cimitero stesso o di qualsiasi luogo della città. Il prossimo edificio che avrebbe visitato sarebbe stata la biblioteca; aveva assolutamente bisogno di documentarsi su quel luogo. Guardò di nuovo Lana: cosa voleva fare scendere e andare a controllare la chiesa?

< Brividi freddi mi percorsero la schiena mentre osservai attenta la chiesa avendo però paura che da un momento all'altro potesse comparire quella bambina che aveva sognato il figlio di Betsy. Che cosa potevamo fare?! E se nella chiesa avessimo davvero incontrato quella bambina? Meglio ragionare a mente fredda >
Forse è meglio se ci allontaniamo da qui Betsy. Se vuoi posso darti una mano per scoprire qualcosa su questa chiesa...non mi convince molto è come se nascondesse un oscuro e terribile segreto < Sussurrai mentre ci allontanammo da quel luogo sacro a Dio ma nello stesso tempo maledetto >

Tirò un sospiro di sollievo quando Lana le propose di andare via da lì. In quel momento non aveva il coraggio necessario per perlustrare anche la chiesa. Il combattimento contro quel vampiro e la corsa in ospedale per salvare quella ragazza l'avevano sfinita; non andava a caccia da molto tempo, la sua vita era dedicata quasi per intero a Cal, suo figlio. Certe “emozioni” ora erano più difficili da digerire.
- Si....dobbiamo saperne di più.- ripeté.
Se suo figlio aveva sognato quella chiesa e una bambina che rideva, doveva esserci un motivo che andava oltre la sua umana comprensione. C'era qualcosa di stregato tutto intorno, come se la storia del passato non fosse morta, storia che era decisa a scoprire.

< Guardai nello specchietto retrovisore la chiesa che svaniva notando tuttavia una figura accanto a questa. Sbattei più volte gli occhi ma l'ombra era scomparsa §Suggestione probabilmente§ Pensai. Ma era davvero così? Oppure c'era davvero qualcosa in quella chiesa di maligno? >
E se andassimo in biblioteca? Magari lì potremo trovare qualcosa sulla storia della cittadina

Vide Lana guardare qualcosa nello specchietto retrovisore e si voltò di scatto ma tutto ciò che riuscì a vedere era quella coltre di nebbia e la chiesa che diventava sempre più piccola ma per questo non meno inquietante. Torno a guardare davanti a sé e annuì alle sue parole.
- Va bene....credo sia un'ottima idea.
Si era sempre sentita a suo agio in una biblioteca; chissà se a Misty Hill sarebbe stato lo stesso. Guardò l'orologio e notò che si stava facendo piuttosto tardi. Cal doveva aspettare con impazienza i suoi biscotti preferiti.
- Ti spiace se facciamo un salto a casa mia prima?- domandò.
Fantasmi e storie inquietanti o no, suo figlio veniva prima di tutto.